Vi ricordate Maria? La considerano proprieta’ loro

Non so se siano peggio le autorita’ bielorusse o quelle italiane che hanno rimandato “senza se e senza ma” una povera creatura in quello che lei considerava l’inferno, fregandosene totalmente dei suoi desideri. In ogni caso apprendo che: “Vika Maroz cannot be adopted by foreigners“.

Da un anno ormai ritengo che il piu’ grande fallimento dell’intero esecutivo, e soprattutto del ministro di Grazia e Giustizia, sia stato il rimpatrio forzato di quell’angioletto verso un paese nel quale non estradiamo neppure i criminali.

Povero tesoro, chissa’ di quali compromessi fra stati sei vittima…

Scioperi… un po’ inopportuni

Partiamo da un presupposto: una categoria di lavoratori puo’ avere tutte le piu’ sante ragioni per protestare ma quando la sua protesta danneggia gli altri e’ un po’ difficile che attragga simpatie.
Personalmente mi sono davvero stufato di questi continui blackout dell’informazione. Se c’e’ un problema con gli editori e da una parte si fa finta di nulla, forse bisogna trovare nuove strade di protesta che non facciano continuamente venir meno un servizio essenziale. E a proposito: il governo che ha sempre cose da dire, perche’ non dice e non fa?

Questo e’ cio’ che penso normalmente, oggi i miei sentimenti verso questo ennesimo sciopero dei giornalisti sono, se possibile, ancora piu’ negativi: ieri e’ stato sventato per un soffio un doppio attentato a Londra. Oggi, leggo sulle agenzie stampa internazionali, e’ successo qualcosa di grave in un aeroporto della Scozia.
Siamo in periodo di vacanze, la gente parte, va, torna… migliaia di ragazzi grazie a programmi scolastici stanno per partire verso le mete del Regno Unito… avremmo pur diritto di sapere cosa sta succedendo oppure no?!

Sospendere lo sciopero e studiare altre forme di protesta che penalizzino gli editori ma non la gente sarebbe il minimo, ammesso che i giornalisti siano interessati alla solidarieta’ e comprensione delle persone.

Family Day e gli anni 50 in Italia

Negli anni 50 i ragazzini del catechismo, almeno qui al nord Italia, erano chiamati a fare i fioretti affinche’ alle elezioni politiche prevalesse la Democrazia Cristiana.

Son passati 50 anni e la mentalita’ e’ rimasta quella.

Io francamente preferisco la Chiesa che si interessa dei poveri, di solidarieta’, a quella che si ostina cocciutamente e in modo un po’ infantile ad attribuire la propria visione ristretta del mondo alla volonta’ divina.

Al family day c’erano bambini. Sotto il sole, fra 200.000 persone (fonte questura, quindi diciamo 500-750.000 mediando fra le cifre di autorita’ e organizzatori). Fra gente che urlava “solo un uomo e una donna! solo un uomo e una donna!” (l’ho letta in un blog) di cui ora non ricordo il nome). Fra slogan che offendevano e ridicolizzavano i DiCo. Fra politici divorziati che spiegavano chi puo’ essere cattolico e chi no.

Poi, a family day chiuso, Calderoli ha detto la sua (con la consueta classe ed eleganza) e nessuno, fra i cattolici che vogliono insegnarci la via giusta (e unica) all’esistenza, ha preso le distanze dalle sue parole.

Mi consola sapere che presto o tardi la questione del riconoscimento delle unioni di fatto (perfettamente in natura e tutelate dall’articolo 3 della costituzione, come ha ricordato da poco il Presidente) arrivera’ in sede europea e l’Italia dovra’ solo adeguarsi, nonostante le pressione e le insistenze del Vaticano.

Peccato per i milioni spesi per organizzare queste manifestazioni e che sarebbero invece potuti andare a chi ne ha bisogno.

Peccato per le persone che si amano e sono private di diritti perche’ qualcuno vede la societa’ a senso unico e pretende di imporre i propri valori a tutti.

PS: non metto questo post nella categoria religione perche’ a mio avviso manifestazioni come queste non hanno nulla a che vedere con la religione. Sicuramente non con la mia idea di religione…

Peccato per le persone in buona fede strumentalizzate.

Peccato per tutti i giovani come me che faticano davvero tanto (e per quelli che addirittura rinunciano) ad avvicinarsi a una Chiesa che puo’ dare tanto ma che si barrica dietro certe posizioni e cerca di usare addirittura le leggi per imporre i propri valori.

Io continuo a pensare che a Dio tutto questo non faccia piacere.

Io Credo. E sono a favore dei DICO

Io Credo.
Credo che ci sia un “dopo” e un “prima”.

Credo che la vita non inizi e non finisca con l’esistenza del corpo fisico.

Credo che tutto l’universo conosciuto e quello sconosciuto abbia un Perche’ e sia stato voluto da qualcuno. Che chiamiamo Dio perche’ cosi’ si e’ manifestato nella nostra cultura.

Ma credo anche che in nome di quel Dio siano stati commessi e vengano tuttora commessi grandissimi errori. La violenza fisica e psicologica, i ricatti, le indulgenze vendute, la tesi del limbo che ha terrorizzato per secoli le madri, la schiavitu’ considerata “compatibile con la legge naturale”, quella stessa legge oggi evocata per pretendere di imporre il matrimonio come unica forma di famiglia, andando contro l’evidenza dei fatti: il creato non si limita alla razza umana e alla nostra cultura.

Ieri si condannava chi ipotizzava che la terra non fosse al centro dell’universo. Oggi molte alte cariche della Chiesa Cattolica ci appaiono arroccate su tesi sempre piu’ difficili da difendere, che cercano di imporre a tutti, anche ai non credenti (evviv\a il libero arbitrio), tramite politici interessati ai voti dei cattolici.
Perche’ i cattolici votano chi rappresenta i valori della famiglia e della vita. Perche’ i cattolici rispettano tutti quei valori. Ah si?

750.000 persone (ma fossero anche 2.000.000 non farebbe differenza, e comunque il numero vero sara’ a meta’ fra quello dichiarato dagli organizzatori e quello indicato dalla questura) sono a Piazza San Giovanni a manifestare per la famiglia.

5.000.000 milioni di persone ogni giorno tribolano per vedere con chi si risposera’ Brooke di Beutiful. Evidentemente anche se non si condivide si segue con curiosita’.

Centinaia di migliaia di persone comprano i settimanali con le foto dei VIP per conoscere tutti i nuovi scandali che li riguardano.

Secondo l’ISTAT sono in aumento le famiglie allargate, le convivenze (ossia le coppie di fatto) e i figli concepiti fuori dal matrimonio.

La percentuale di ragazzi che pratica sesso prima del matrimonio e’ alta e sarebbe anzi opportuno che cadesse il divieto cattolico ai preservativi e l’educazione al sesso sicuro arrivasse ovunque, dalla prima serata di RAI UNO alle scuole cattoliche, passando per gli oratori e qualsiasi centro di aggregazione giovanile (una ricerca diceva che molti ragazzi stanno volentieri con i sacerdoti ma poi per la loro vita decidono autonomamente).

Che poi… davvero pensate che Dio si arrabbi se una persona fa sesso prima del matrimonio, se un figlio nasce da una coppia non sposata o se una donna che ha subito maltrattamenti fisici o psicologici (ivi compreso il tradimento) divorzia?
E perche’ mai razionalmente dovrebbe prendersela? Non e’ piu’ sensato ritenere questi precetti come una forma di ordine sociale che magari all’epoca in cui e’ stata scritta aveva piu’ senso e nella societa’ odierna, dove ci sono scuole, sanita’, una Giustizia, organizzazioni di sostegno e informazione, ne ha meno?

E davvero credete che l’omosessualita’ sia contro natura? Chi lo dice dovrebbe studiare un po’ il regno animale (ricordo che ne facciamo parte anche noi) e avrebbe delle sorprese. Invece mi e’ toccato sentire dire da un alto prelato che una coppia omosessuale non puo’ avere figli e quindi… e quindi cosa? Sua Eminenza non ha pensato che esistono migliaia di coppie eterosessuali (cioe’ composte da un uomo e una donna) che non possono avere figli ma si sposano ugualmente? Non dovrebbero, forse? Meritano di essere mortificate pur di andare contro cio’ che non si condivide?

Certo, tali coppie possono adottare i bambini ma allora perche’ non dare questa possibilita’ anche alle coppie omosessuali? Davvero un bambino cresce meglio in un orfanotrofio che con due papa’ o due mamme? La differenza, l’anomalia la fa chi si scandalizza!

Cosi’ come pochi secoli fa la schiavitu’ era considerata addirittura compatibile con la “legge naturale”, la centralita’ della terra era una certezza e tante altre ingiustizie erano all’ordine del giorno (a partire dalle crociate), magari in futuro guarderemo ai giorni attuali come a un’era di errori. Un’era in cui per difendere valori assoluti si e’ spinta molta gente ad allontanarsi da un mondo, quello della Chiesa, che puo’ insegnare tanto, che puo’, che da’ tanto.

Io l’ho detto e lo ripeto: credo. Credo a dio, credo al bene che puo’ fare vivere in un’ottica piu’ spirituale. Credo anche alla Chiesa e a tanta gente che al suo interno fa del bene e propone una vita basata su valori diversi da gossip, sesso e il materialismo che sta rovinando la societa’. Credo che la Chiesa abbia anche diritto di esprimere le proprie opinioni, anzi io in prima persona da quattro anni lavoro per allargare gli spazi della mia parrocchia e permetter loro di trasmettere il messaggio pastorale, anche le parti che magari non condivido appieno.

Cio’ che non trovo affatto giusto sono le polemiche, gli attacchi, le prese di posizione muro contro muro, il voler imporre (sfruttando politici che oltretutto spesso nella loro vita privata agiscono come meglio credono) le proprie idee a tutta la societa’, il voler usare ogni parola della Bibbia e dei Vangeli per motivare qualunque posizione. E’ gia’ stato fatto causando grandi dolori. Non si e’ imparato niente?

Mi chiedo poi: e se i soldi che il forum famiglie ha speso per organizzare e pubblicizzare il Family Day e quelli investiti dalle famiglie per andarci fossero stati usati per aiutare i poveri o le famiglie in difficolta’? Non sarebbe stato meglio?

Family day. Famiglie. Giorno della famiglia…
Per me tutte le famiglie sono tali. Dove ci sono due o piu’ persone che vivono insieme, si amano, si rispettano e si sostengono, li c’e’ una famiglia. E secondo me Dio non e’ tanto felice delle lotte muro contro muro. Ma io posso sbagliare, non pretendo di avere la verita’ in tasca e di imporla a tutta la societa’, come invece una parte della Chiesa fa da millenni (mentre un’altra parte mette in primo piano l’impegno per l’uomo).

Si puo’ essere credenti e non essere sempre d’accordo con la Chiesa degli uomini?
Si puo’ essere credenti e non scandalizzarsi di fronte a coppie omosessuali, unioni di fatto, sesso fuori dal matrimonio?

Sara’ Dio a dirmi se sbaglio.

In conclusione: io non condivido un certo modo di vivere la vita ma non mi arrogo il diritto di imporre agli altri come viverla, ne’ in nome delle mie idee e men che meno in nome di Dio. Una vita basata piu’ sulla spiritualita’ che sul materialismo (e gli impulsi sessuali) puo’ essere un traguardo ma va proposta, non imposta. Altrimenti non saremmo migliori di tanti estremisti.

PS:
Evviva il politico di centro-destra che ha divorziato e va al Family Day a dire che i cattolici non sono a sinistra.

Evviva il politico che convive e dice che i DICO non devono passare.

Evviva il politico che si e’ fatto eleggere con una coalizione che aveva i DICO nel programma e ora, con una manciata di voti (quasi meno dei presenti in piazza) vuole bloccarli a costo di far cadere il governo.

Evviva il politico che dice che gli omosessuali sono peccatori e quello che aggiunge che chi fa leggi per loro andra’ all’inferno.

Sogni di plastica

Ieri sono stato in un grande negozio a Marghera. Hanno tutto, dai casalinghi ai PC, dagli stereo a un’infinita’ di TV.

TV enormi, tutti gli LCD ed i PLASMA. Immagini bellissime, colori mozzafiato. Li vedi e li desideri, e provi il piacere di avvicinarti e osservare i dettagli di DVD e HD DVD. Vanno a ciclo continuo scene di tutti i piu’ recenti cartoni animati al computer Disney. Sara’ fatto per attirare l’attenzione dei bambini, pensi.

Gia’, i bambini. E ti passa davanti agli occhi il volto di Iqbal e poi i bambini che aiutati dal gruppo missioni e poi ancora tanti, tanti altri. Piccoli angeli con niente da mangiare, niente con cui vivere l’infanzia e un futuro di fatica, caldo, polvere e stenti.

E pensi a quale mondo iniquo sia questo. A noi tutto ma davvero tutto. Al nostro vicino di casa magari nulla. E a qualche ora di aereo da qui quella che per noi sarebbe una follia inaccettabile, se la vivessimo invece di limitarci a vederla al tg.

E’ tutto cosi’ triste e ingiusto…
ma al mondo pare che la priorita’ per tutti siano potere e soldi, il primo per ottenere i secondi, con cui aver ancora piu’ potere…

Sono tutti un po’ agitati…

Uno dice che essere omosessuali e’ un peccato e chi lo e’ va all’inferno; un altro che contestare il Papa, come avvenuto ieri durante il concerto del primo maggio (critiche legittime, posto sbagliato, ma s’e’ sentito di peggio in passato) e’ un atto terroristico.

E dall’altra parte dell’oceano intanto i legali delle case cinematografiche stanno inondando mezza Internet di lettere con l’intimazione di cancellare una stringa di numeri esadecimali con cui chi ha comprato un loro prodotto puo’, se e’ abbastanza smanettone, vederlo anche su un riproduttore non espressamente autorizzato da lor signori.

Riassumiamo:
– chi non ha i nostri stessi gusti sessuali va all’inferno.
– chi critica posizioni che non condivide davanti alla folla “facilmente eccitabile” compie attacchi terroristici.
– chi scrive una normale sequenza di numeri rischia una denuncia per violazione del copyright.

…. e poi noi occidentali parliamo di dittature guardando altrove?

Fate schifo

Ho visto un video sulle crudelta’ che avvengono durante i rodei in USA.
Non e’ un montaggio, sono immagini vere, orrende, dolorose, che spezzano il cuore.

Non lo linko perche’ so che questo blog viene letto anche da giovanissimi e in generale da gente sensibile, gente che ha un cuore, che ama e soprattutto che rispetta gli altri esseri viventi.

Invece voi che fate certe cose fate schifo, che siate “cow boy” a un rodeo in USA o “toreri” a una corrida in Spagna. Quel che fate, le pene che infliggete a quegli animali, sono cose indicibili. Sono la vergogna di una razza che si ritiene civile, umana, ma fra i cui membri ci sono esseri che, solo perche’ capaci di agire in gruppo e usare strumenti di costrizione, torturano i piu’ deboli per il divertimento, la fama e i biglietti di un’arena.

Se siete credenti, se credete in qualcosa, sappiate che se la giustizia terrena non tutela abbastanza gli anmimali, quella divina vi chiamera’ a rispondere del dolore che i vostri “giochi” causano.

I vantaggi della reincarnazione…

A volte penso che se la reincarnazione fosse una certezza per tutte le religioni, ci preoccuperemmo maggiormente per chi soffre…

Titolo ipotetico per un servizio fotografico: domani potrebbe toccare a noi.

Siccome pero’ noi ci crogioliamo nelle Certezze Assolute di chi spende mille energie per tutelare il matrimonio (il 12/5 non e’ meglio una marcia per i bimbi che muoiono di fame?) al mondo continuera’ a esser diverso nascere in un posto o in un altro…

E se si sbagliassero?
E se la reincarnazione facesse parte del ciclo naturale dell’anima?
Sicuri che vale la pena correre il rischio di rinascere e vivere come nelle foto del link proposto sopra?

“Tu ti avvicini a Dio”

Tu ti avvicini a Dio

Cosi’ una cara amica mentre le esprimevo le mie difficolta’ nell’avvicinarmi a una Chiesa che attacca i DICO e prende posizioni spesso estremiste su molti fronti.

Oggi, come in settembre, ho fatto un altro passo in direzione di Dio e altri ne faro’ per Pasqua. Perche’ mi sento bene, perche’ mi fa bene, perche’ sono riuscito ad accettare pur con difficolta’, certe posizioni. Non le condivido ma le rispetto.

Ed e’ interessante notare come dopo il mio scalare il monte per andare incontro a Dio, Dio mi lanci un segnale facendomi scovare un articolo dal titolo: Credenti in rivolta: “Siamo cattolici e per i Dico” – LASTAMPA.it

E allora forse ha ragione la mia amica, angioletto custode terreno per me e per altri amici. Io mi avvicino a Dio. La Chiesa e’ fatta di uomini. Che possono sbagliare o anche solo avere diverse posizioni su un argomento.

Di cattolici a favore dei DICO a quanto pare ce ne sono, cosi’ come c’e’ molta gente, anche nel clero, che condanna l’estremismo con cui si sta trattando questa vicenda.

Come i politici…

Quando la sparano grossa, troppo grossa, poi danno la colpa ai giornalisti, rei di aver “mal interpretato”.

Secondo l’Avvenire, che tanto per dare a Cesare quel che e’ di Cesare, e’ dei Vescovi italiani, Bagnasco non avrebbe messo sullo stesso piano convivenze, incesti e pedofilia ma avrebbe detto che:

”quando si nega la natura umana, vengono a mancare i criteri oggettivi per distinguere il bene dal male”

.

Ben inteso, tali criteri sono assoluti e sono in mano alla Chiesa Cattolica. Per l’Italia. L’Europa. Il pianeta Terra e l’intero Creato.

Sull’Avvenire si dice poi che le reazioni dei politici sono una tempesta in un bicchier d’acqua.

A proposito di reazioni, splendida quella di Calderoli, che oggi ha beatamente informato il mondo che:

“Se ancora non si è capito essere culattoni è un peccato capitale e, pertanto, chi riconosce per legge una cosa del genere è destinato alle fiamme dell’inferno…”

Posizioni estreme? Macche’, e’ la versione colorita delle affermazioni con cui Rocco Buttiglione nel 2004 si gioco’ un posto alla Commissione Europea dopo aver ammesso di considerare l’omosessualita’ un peccato.

Questo e’ il problema dell’Italia: da una parte abbiamo i komunisti-antimperialisti-antitutto-abbasso-gli-USA, dall’altra abbiamo un centrodestra in cui c’e’ questa gente che per raccogliere i voti dei cattolici ex DC dice cose inenarrabili.

Si salva e oggi applaudo pubblicamente Silvio Berlusconi che, coerentemente con le sue scelte private (ha divorziato) afferma che:

“Da laici, noi riconosciamo ai vescovi il diritto ed il dovere di dire quello che pensano, per esempio sulla famiglia. E da laici riconosciamo il diritto ai cittadini di pensarla liberamente come vogliono”

Certo, c’e’ modo e modo di esprimersi e dire le cose, ma a quanto pare, come succede spesso ai politici (Berlusconi in testa), Bagnasco era stato frainteso…

O forse e’ tutto un pesce d’Aprile, a partire dalle affermazioni di Calderoli?

Se si’, magari fatene uno piu’ politicamente corretto l’anno prossimo… ;)

Bagasco: cominciamo bene…

Leggo su Televideo e inorridisco:

“Il presidente della Cei, mons.Bagnasco, ieri, durante un incontro a Genova ha invitato a riflettere.E ha detto:se cade il “criterio per giudicare il bene e il male,se l’unico criterio è l’opinione pubblica”,”è difficile dire dei no”.

E ha spiegato le estreme conseguenze di tale atteggiamento:”Quindi, perché dire no a forme di convivenza stabile giuridicamente”, alternative alla famiglia? E,se ora è questo,perché un domani dire no alla legalizzazione “dell’incesto” o della “pedofilia”? “Oggi ci scandaliz ziamo” ma “è difficile dire no,se viene a cadere il criterio ell’etica”,”se il criterio sommo del bene e del male è la libertà di ciascuno”.

Io mi scandalizzo della prepotenza, dell’arroganza di una persona che dovrebbe seguire Dio e cercare il bene, la tolleranza, il rispetto reciproco…

Si mettono sullo stesso piano scelte di amore rispettose verso il prossimo (due conviventi, anche dello stesso sesso, non danneggiano nessuno) con abusi e violenze.

Bene, se i toni sono questi io ribatto che a parer mio Dio si fa una risata (amara) di queste beghe del pianeta Terra. In tutto l’universo esistono certamente infinite altre societa’ con culture e usi diversi dai nostri. Pretendere che in tutto il Creato la gente si sposi davanti a un prete e non abbia altre forme di unione rispetto al matrimonio e’ ridicolo tanto quanto lo era dire che l’intera umanita’ discendeva dai soli Adamo ed Eva (e in alcuni ambienti relogiosi lo si pensa e lo si dice ancora).

Siamo sotto Pasqua e tutti dovremmo confessarci. Anche e soprattutto chi per imporre a tutti le proprie convinzioni non esita a mettere nella stessa frase convivenze, incesto e pedofilia.

Al di la’ degli interessi di chi cerca il voto dei cattolici (che mi sa convivono pure loro, basta guardare le statistiche) spero in una reazione a queste parole. O forse l’Italia e’ uno stato a sovranita’ limitata dove la Chiesa puo’ dire e fare tutto in nome della propria Verita’ Assoluta (ripeto: NON credo al fatto che Dio si inquieti se due convivono invece di sposarsi, quando al mondo la gente muore, soffre, fa guerre ecc…)?

Questa presa di posizione, se Televideo l’ha riportata correttamente,. e’ vergognosa.

La famiglia

Cos’e’ la famiglia?

Un uomo e una donna che si sposano in Chiesa?

Un uomo e una donna che si amano, si sostengono e vivono assieme al di fuori del matrimonio?

Una madre e una figlia?

Un figlio e una madre?

Un padre e un figlio?

Due uomini che si amano, adottano un bimbo e gli evitano una vita in orfanotrofio?

Due donne che grazie alla scienza riescono ad avere una figlia e la amano e le danno tutto il loro affetto?

Per me si’. Sono tutte famiglie.
Dove c’e’ affetto e sostegno reciproco c’e’ famiglia.

La Chiesa, temo piu’ per l’orgoglio di avere la ragione, che per illuminazione divina, ci dice che non e’ cosi’ e che non bisogna fare leggi in favore di chi sceglie forme di convivenza diverse dal matrimonio. Di fatto si vuol legittimare solo chi si sposa secondo il rito Cattolico, sopportando chi lo fa in Comune e penalizzando chi ha altri valori, seppure la Costituzione italiana preveda la liberta’ di pensiero e il diritto a vivere senza essere cattolici o non in conformita’ con i precetti cattolici.

La loro motivazione e’ che ogni altra forma e’ “contro natura”. Quale sciocchezza?!

In NATURA esistono molte razze non monogame, cioe’ che si accoppiano liberamente, una volta con uno, una volta con l’altro. Certo, esistono anche animali che restano fedeli a vita al compagno, ma se vogliamo metter in mezzo “la natura” dobbiamo considerarla tutta, non solo una parte. E ricordiao che anche noi siamo animali e fino a qualche tempo fa agivamo in base alle leggi di NATURA anche noi.

Prima ho parlato di orgoglio. Di voglia, di pretesa di avere ragione, di sapere che le cose stanno cosi’ e basta. Poteva essere comprensibile quando credevamo che la terra fosse al centro dell’universo e magari il solo pianeta abitato. Oggi sappiamo che l’universo e’ grande, la terra non e’ al suo centro ed e’ ragionevole immaginare che esistano miliardi di miliardi di altre civilta’, ognuna con le proprie regole, religioni e tradizioni. Dio e’ uno ma e’ ovvio che si sia presentato sotto forme diverse a seconda delle culture e della situazione geopolitica. Lo ha fatto sulla terra, figuriamoci altrove…

Pensare che il matrimonio sia uguale dappertutto, che solo un essere di sesso maschile e uno di sesso femminile sposati in un tempio religioso siano una famiglia qui e in tutto l’universo e’ veramente assurdo e sintomo di una mentalita’ ristretta che fatica ad accettare che noi si sia parte di qualcosa di piu’ grande e che il fine dell’umanita’ sia crescere in armonia, sostenendo e amando il prossimo nel rispetto delle sue scelte.

Mi spiace cari signori ma quando intimate ai politici di non fare leggi che mettano in crisi (e perche’ mai, poi?) la Famiglia, io non credo stiate parlando in nome di Dio perche’ non credo che la preoccupazione principale di Dio sia la forma giuridica della famiglia ma che vi sia amore, rispetto, sostegno e perdono.

Quando poi sento dire da un Vescovo che una coppia omosessuale non e’ una famiglia perche’ non puo’ procreare”, e penso alle migliaia di coppie sposate sterili, credo che davvero l’orgoglio accechi e faccia perdere la visione di cio’ che puo’ davvero volere Dio.

In Fede.
Post scritto da una persona che ogni settimana si impegna perche’ la voce della sua parrocchia esca dal quartiere e si presenti sulla grande Rete.

Strage allo stadio

Nel 1985 avevo 13 anni. Non c’era Internet e io non avevo ancora una TV in grado di decodificare il Televideo quindi le notizie le apprendevo dai TG trasmessi agli orari canonici.

Alle 20 circa Paolo Zennaro a Radio Venezia accenno’ a scontri fra tifosi allo stadio dove si doveva svolgere una importante partita di coppa UEFA.

Solo il giorno dopo avrei conosciuto la portata della tragedia che si stava compiendo in quelle ore mentre io ascoltavo sereno le dediche durante la “Stereomagicaserata” della mia radio preferita.

I politici d’allora si scandalizzarono e parlarono di decisioni urgenti, provvedimenti estremi, ecc.

Eppure non e’ cambiato niente e sapete perche’? Perche’ attorno al calcio, risse comprese, girano i soldi e quindi tutto e’ lecito.

I signori politici della Seconda Repubblica vogliono dimostrare l’opposto? Bene. Impongano lo stop alle partite. Tutte. Che a calcio giochino solo i bimbi nei cortili. Niente piu’ partite di calcio in Italia fino a settembre 2008 e alla ripresa esclusione immediata delle squadre se durante una loro partita si verificano incidenti a causa degli ultra’,.

Voglio proprio vedere se lo faranno. Voi ci credete?

Mentre aspettiamo leggiamo la cronaca di quella sera di 22 anni fa, non cosi’ diversa dalle notizie odierne:
Strage dell’Heysel (da Wikipedia)

Morire due volte

Una ragazza entra in sala operatoria per un’appendicectomia. Durante l’intervento manca la luce. Il respiratore non e’ collegato al gruppo elettrogeno ma a una presa normale e si spegne. La ragazza resta senza ossigeno per troppo tempo. Il suo cervello subisce danni e dopo 7 giorni di coma, muore.

A me non pare ci sia nulla che richieda approfondite indagini, anzi e’ tutto tristemente lineare. Malasanita’, ne piu’ ne meno. Sappiamo che senza ossigeno il cervello muore? Sappiamo che e’ mancato l’ossigeno? Andiamo a cercare chi ha collegato quell’apparecchio alla presa sbagliata e condanniamolo.

E invece no.
Adesso bisogna fare l’autopsia per capire cosa e’ successo. Quindi la povera Federica, come ha detto il padre, morira’ due volte. Lei voleva donare gli organi. Era una sua convinzione. Ma non si puo’, il legale della famiglia e gli inquirenti ne hanno discusso e sono giunti alla conclusione che saranno espiantate solo le cornee perche’ gli altri organi non possono essere toccati “ai fini dell’accertamento delle responsabilita’ nella morte della ragazza”.

Giustizia?
Invece di aiutare altre vite e dare almeno un minimo senso a questa tragedia, si preferisce fare un’autopsia per accertare responsabilita’ che forse si potrebbero identificare ugualmente in altro modo. Del resto non saranno un cuore, un fegato o un rene a dire il nome o i nomi dei responsabili. Al piu’ confermeranno quanto si sa gia’.

Storia triste, ma triste davvero, anche oltre l’epilogo….

Magari se ogni tanto in questo paese si cercasse di fare le cose in modo diverso non ci sarebbe niente di male eh…

No alla pena di morte. Per nessuno.

Chi condanna a morte un altro essere umano non e’ migliore di colui che viene ucciso qualunque sia la ragione della condanna

Uccidere Saddam Hussein rappresenta una vendetta barbara che pone chi la compie a un livello non diverso dal rais.

D’altra parte osservo la strana incoerenza degli USA con il presidente Bush e i repubblicani schierati contro matrimoni gay, aborto, eutanasia e in generale a favore senza se e senza ma dei valori cristiani e contemporaneamente sostenitori della pena di morte in casa propria e all’estero.

Il comandamento “non uccidere” e’ forse un optional da citare solo quando fa comodo e secondo me un po’ a sproposito?

Fra poche ore Saddam affrontera’ il giudizio di Dio per i suoi crimini. Avrebbe potuto affrontare anche quello degli uomini, passando una vita in cella, ma la vendetta cieca, inumana e insulsa a quanto pare accomuna occidente ed oriente.

Ora, datemi del deficiente ma in questo momento mi e’ venuto spontaneo pregare per lui. So bene quanti morti e sofferenze ha causato ma se ci scandalizziamo e preghiamo per le sue vittime dobbiamo scandalizzarci e pregare anche per lui che oggi e’ vittima di chi uccide “in nome della giustizia”.

Ciao, Piergiorgio

Apprendere che ieri sera un medico coscienzioso ha assecondato la volonta’ di Welby mi ha fatto provare sollievo perche’ quell’uomo ha smesso di soffrire. Era un suo diritto, una scelta che spettava soltanto a lui, una volonta’ che aveva manifestato da tempo.

Se questa scelta va contro le Leggi di Dio, ora ne staran parlando loro due. Non spetta a noi imporre a una persona di vivere attaccata alle macchine. senza alcuna speranza di recupero, se non lo desidera. Men che meno quando questa imposizione e’ fatta per integralismo (di qualsiasi religione sia e’ sempre sbagliato) o calcoli politici.

Riposa in pace, Piergiorgio Welby.

Valori e videogiochi

I TG hanno parlato abbondantemente delle migliaia di persone in coda presso i negozi giapponesi per avere le prime PS3 poste in vendita.

Emerge ora (si veda l’articolo) che molti di quelli che han passato ore in coda erano cinesi residenti in Giappone (da come ne parlano credo clandestinamente ma non e’ scritto in modo chiaro) o addirittura senza tetto in eta’ avanzata, pagati talvolta 20000 yen (132 euro circa) per farsi ore e ore d’attesa, avere una PS3 e darla a gente che li aspettava poco piu’ in la.

Gia’ trovo insensata l’idea di passare ore in coda per una console che puoi comprare tre giorni dopo, ma che si arrivi a questo sfruttamento di anime fragili e’ assolutamente immorale!

Finiremo tutti come nei TG immaginare del film Robocop, se andiamo avanti di questo passo…

Scio’ dal Pero!

Ne ho le tasche piene dei continui scioperi dei giornalisti TV. Avranno i loro diritti ma non devono rimetterci i cittadini in maniera cosi’ continuativa. Oltretutto forse questa gente non si rende conto che si sta scavando la fossa. Sempre di piu’ l’informazione corre sul web e se e’ vero che poca gente legge i quotidiani e’ altrettanto vero che milioni di italiani navigano e possono trovare online le notizie.

A rimetterci sono i piu’ deboli: anziani, persone con problemi economici o di altra natura che non sono in grado di accedere a Internet. Giustizia per se’, certo… e gli altri?

In ogni caso ecco qualche sito per sopravvivere al blackout radio/tv odierno e di domani:

Chi ha parenti o conoscenti che non hanno accesso a Internet compri un quotidiano, glielo porti e glielo legga. Passerete un’ora in compagnia.

il giorno che sciopereranno i quotidiani si passera’ a stampare Google News internazionale e a leggerlo ai parenti ;)