Il giorno della memoria

Linko un articolo che trovo molto vero, tragicamente vero: la trappola per topi.
Giusto per non dimenticare i nuovi martiri della follia umana:

Alcuni giorni fa una bambina mi ha chiesto che cosa pensavo dell’olocausto.
Le ho detto che e’ stata una cosa orribile e che lo ricordiamo per imparare dagli errori del passato e non commetterli piu’ ne’ permettere che si ripetano.

A ripensare alla politica del governo israeliano nei territori occupati mi sa che il passato non ha insegnato molto. Non hanno organizzato uno sterminio su base razziale, certo, ma i morti e il dolore ci sono ugualmente, da decenni, in barba a tante proteste internazionali e risoluzioni ONU…

Chissa’ se fra 50 anni ci sara’ un giorno dedicato alla memoria di tutte le vittime palestinesi di questi decenni.

Io lo celebro oggi. Insieme a quello per gli ebrei vittime della follia nazista.

La famiglia italiana dispersa in venezuela

Forse l’avrete sentito durante i TG a inizio gennaio: un aereo con a bordo, fra gli altri, una famiglia trevigiana (padre, madre e due figlie di 6 e 8 anni) e’ scomparso durante un volo interno da Caracas a Los Roquez. Si e’ parlato di incidente ma una serie di fatti strani hanno insospettito tanto i familiari quanto le autorita’.

Leggete il sito creato dagli Amici della famiglia Durante e se vi e’ possibile lasciate un messaggio di sostegno e fate un po’ di passaparola. L’impegno di questa gente e’ encomiabile e vanno aiutati, se non altro parlando di questa vicenda ed evitando che sia dimenticata.

Non lasciamoli soli!

Educatore della vita

Splendida canzone dei Parsifal, una cover band dei Pooh che ha scritto un inedito per ricordare l’ispettore capo Filippo Raciti, ammazzato da imbecilli travestiti da tifosi a febbraio del 2007. Ascoltatela perche’ merita davvero.

Intanto ecco il testo (non dovrebbe essere coperto da diritti ma se lo e’ i bravi Parsifal possono avvisarmi e lo tolgo).

E’ da quasi vent’anni che mi sono arruolato
giorno e notte in servizio nella polizia
e anche quando non indosso l’uniforme mia pesante
il coraggio non mi manca per questa citta’
quello che e’ stato solo i giusti avra’ infangato
e dobbiamo provare vergogna.

Non chiamatemi sbirro, faccio bene il mio mestiere
questa battaglia contro tutti quando mai finira’
travestiti da tifosi sugli stadi poco attenti
siete solo guerigglieri, sembra di essere a Baghdad.
Fra di loro ho visto il figlio di un collega
sputare su di noi, sputare su suo padre.

Mi hanno detto educatore della vita
con coraggio e grande cuore cosa mai cambiera’?
Ho donato questo tempo ad una stupida partita
ma piu’ tempo non ho.

La mia gente grida BASTA a questa insolita violenza
poco calcio e tanta rabbia ma metto in gioco la vita
come carne da macello buttata li’ allo sbaraglio
da che parte questa bomba cadra’?
Viene voglia di cambiare
questo impavido mestiere cosa mi portera’?
Nella mia busta paga qualche spicciolo in piu’
metto in gioco me stesso, metto in gioco la vita
per voi!

Ma la vita e’ come il vento scappa via come un lampo
in quei giorni di festa e lassu’ neanche un botto
c’e’ Catania composta sul suo viso la rabbia
per un figlio che non tornera’

Erano anni che una canzone non mi “prendeva” al punto da trascriverla!

Mondo insulso

Se 12 sciagurati, nonche’ ignoranti della loro stessa religione, con 4 aerei causano 3000 morti interrompiamo per settimane la vita e scateniamo quel che scateniamo.

Se un evento naturale causa 5000 o forse piu’ morti in Bangladesh diamo la notizia fra le ultime novita’ di palazzo ed i diversi casi di cronaca nera irrisolti, per poi dare la linea alla redazione sportiva e al film serale.

Chiaro, se quei 5000 o piu’ morti fossero in un paese occidentale saremmo tutti piu’ addolorati. Cosi’ non e’ quindi…

Chi mi legge pensi a cosa significano 5000 morti: adulti, anziani, ragazzi, bambini, intere famiglie, villaggi spazzati via. Lontano dalla nostra quiete in questo momento migliaia di persone piangono lacrime disperate per aver perso parenti, amici, la loro casa, la loro citta’, la vita, tutto…

Ah, quanti goal ha fatto la nazionale ieri?

Vergogna italiana

1) Oggi il campionato andava sospeso.
2) Bisognava accertare in fretta le cose. A distanza di ore c’e’ ancora incertezza sulla dinamica dei fatti.
3) Adesso spero che l’indagine non sia frenata da quegli stessi politici che pochi giorni fa, tradendo clamorosamente il mandato degli elettori, hanno bocciato l’inchiesta sul G8 parlando di accanimento sulle forze dell’ordine.
4) SE e’ davvero stato il poliziotto, va condannato alla pena piu’ severa. Non si puo’ parlare di “tragico errore” se una persona con un’arma e una preparazione ad usarla spara e uccide una persona disarmata.
5) La responsabilita’ di TUTTO cio’ che avviene oggi e’ non solo di chi ha sparato (chiunque sia stato, per ora non si sa) ma anche di chi non ha messo in atto misure per fermare le partite e placare la rabbia.

Una cosa che non capisco e’ appunto perche’ il campionato si sia fermato per la morte dell’ispettore Raciti e non per questo ragazzo.
Mi rendo conto che molti ultras hanno gridato la stessa cosa. Io non sono un ultras, anzi me ne frego altamente del calcio (lo abolirei in favore degli sport minori ma piu’ genuini) pero’ credo che la vita valga allo stesso modo, sia quella di un poliziotto sia quella di un civile.

Chi fa certe distinzioni alimenta conflitti e versa carburante sul fuoco della gentaglia che poi attacca la polizia. Sottolineo il termine “attacca”: le semplici grida di protesta sono un’altra cosa e la rabbia espressa a parole oggi mi appare anche umanamente comprensibile

EDIT
E il Parlamento continua a pensare alla riforma elettorale e al partito democratico che fara’, sara’, cambiera’…
Sveglia! Siete adesso al governo. Governate e fate qualcosa invece di illudervi che la vita del paese inizi e finisca nelle vostre formazioni. Guardare i disastri in TV stasera (originati da quel colpo di pistola e dalla decisione di non sospendere le partite) e sentirvi parlare di riforma elettorale non fa altro che accrescere la distanza dalla politica.

Giustizia… in TV

La puntata di oggi di Distretto di polizia (fiction di Canale5 impreziosita quest’anno dalla partecipazione di Massimo Dapporto) ci ha mostrato come si sarebbe potuta svolgere la vicenda di Maria (Vika) in un paese piu’ giusto.

La storia dell’episodio era ispirata al fatto di cronaca in tutto e per tutto, dall’atto disperato della bimba contro se stessa ai disegni, alle perizie mediche, a certe prese di posizione dei grandi.

Cambia il finale perche’ purtroppo questo e’ un paese giusto soprattutto… nelle serie TV. Nella realta’ l’ingiustizia dilaga nella societa’ e le promesse di un futuro migliore spesso restano incollate ai manifesti delle campagne elettorali.

Un sentito ringraziamento comunque agli sceneggiatori per aver scritto un finale cosi’, probabilmente quello che in tanti si aspettavano l’anno scorso.

Bambini scomparsi, venduti, rubati

Un volto indegno e infame della Cina: la tratta dei bambini.
Leggete l’articolo e pensate a quanta atroce sofferenza c’e’ nel mondo senza che noi lo si sappia ne’ si faccia qualcosa.

Credo che se domani tutte le religioni ci dicessero che si’, la reincarnazione e’ una realta’, il terrore di rinascere in terre disperate ci farebbe agire sul serio…
Ma cosi’ non e’ e mentre io scrivo infinite lacrime scorrono da bambini, bambine e i genitori cui sono stati loro rubati…

La pace va conquistata

Ancora una volta si invocano pace, democrazia, diritti umani, ecc.

Ancora una volta i politici dell’estrema sinistra ne approfittano per invocare il ritiro dall’Afghanistan.

Eppure abbiamo tutti davanti agli occhi quel che sta succedendo in Birmania dove non ci sono cattivi soldati stranieri.

Eppure proprio li il mondo dovrebbe intervenire!
L’ONU dovrebbe decidere per l’invasione di quel paese, l’eliminazione della giunta militare e l’indizione di elezioni democratiche. E’ l’unica strada per dare democrazia e diritti. O davvero ci si vuol limitare a sanzioni che ottengono solo di peggiorare la vita ai cittadini?
Purtroppo non avverra’ a causa dei veti incrociati. Il diritto di veto e’ in mano solo ad alcuni membri dell’ONU. Venisse meno, cambierebbe l’equilibrio del mondo e ci sarebbero meno ingiustizie.

In ogni caso la pace, la democrazia e i diritti umani sono valori da conquistare e che hanno un prezzo. Sarebbe ora di rendersene conto. Se A vuole la pace e B non la vuole non basta sventolare una bandiera o imporre sanzioni.

Patriarca 2.0

Martedi’ 18 sera sono stato in parrocchia per partecipare ad un “consiglio pastorale aperto”, un momento di incontro delle persone impegnate nelle attivita’ per la Comunita’ all’inizio del nuovo anno liturgico.

Don Danilo ci ha letto alcuni passi di un discorso tenuto dal Patriarca Angelo Scola e ci ha resi partecipi dei progetti e degli indirizzi per la diocesi. Ebbene… mi sembrava quasi di leggere Gigi che parla di web 2.0. Il punto focale infatti e’ la partecipazione dei fedeli. Non solo alle attivita’ della parrocchia come avviene ora ma proprio alla sua guida, al suo indirizzo. Il tutto certo coordinato da un presbitero (sacerdote, NdR) ma con una partecipazione reale e forte alle scelte di indirizzo dei rappresentanti di gruppi, insomma dei fedeli laici.

Cosi’ riassunto non sembra molto diverso da quanto avviene oggi nel Consiglio Pastorale ma questo e’ un limite mio nel riportare concetti relativi a temi a cui mi sono avvicinato solo da poco.
Il senso profondo del discorso e’ che si cerca la partecipazione diretta della comunita’ per far crescere la Comunita’ stessa.
La Comunita’ cammina, si sostiene, educa e indirizza. Non un singolo dall’alto, sebbene, anche a norma del Codice di Diritto Canonico, spettera’ sempre al presbitero coordinare il tutto.
Anche su questo pero’ e’ stata arguta la riflessione di don Danilo: una simile proposta muovera’ molte cose anche nell’ambito, appunto, del Codice di Diritto Canonico! A tal proposito se volete sapere come e’ attualmente regolato l’istituto della parrocchia potete guardare il capitolo VI del Codice Canonico sul sito del Vaticano.

A dimostrazione di questi intenti don Danilo nei giorni scorsi ha chiesto ai vari gruppi parrocchiali di contribuire all’incontro inviando un breve testo che raccontasse cosa fa il gruppo e come opera all’interno della comunita’ e per la sua crescita. Il risultato faceva molto “web 2.0”. Non piu’ descrizioni “contabili” dall’alto ma racconti spesso scritti in prima persona di emozioni, sensazioni, desideri e partecipazione, gia’ dalle piccole cose fino alla ben piu’ grande vita della Comunita’, tenendo presente che ogni servizio, ogni cosa avviene perche’ non una ma tante persone si impegnano a tal fine.
Pubblicheremo tutto sul sito, forse addirittura al posto dell’attuale descrizione dei gruppi. Se si riuscisse ad andare oltre questo darebbe il LA a un mio vecchio sogno e progetto per il sito web della Comunita’.

Al di la di questo mi ha colpito molto la scelta di Scola. Scelta che non nasce per risolvere singole situazioni ove vi sono effettivamente pochi sacerdoti ma viene proposta a tutte le comunita’, anche a quelle dove i preti non mancano. E’ una ricerca di maggior partecipazione. Proprio come sta avvenendo in altri ambiti della societa’, dal web2.0 alle liste civiche, ai V-Day (ok, mettere Scola in un post assieme al V-Day e’ crudele ma si tratta pur sempre di forme di evoluzione in atto nella societa’).

Ecco allora che se togliamo di mezzo le etichette notiamo un’evoluzione dell’intera societa’ che, sorprendentemente, coinvolge o tenta di coinvolgere anche un’istituzione millenaria e da molti considerata (forse a torto) statica come la Chiesa Cattolica. In questo senso e da quest’ottica il qui presente laico spesso critico verso tante posizioni della Chiesa ora aspetta con interesse la Visita Pastorale che si svolgera’ a maggio 2008 per sentire le idee e le proposte di una persona che mi ha molto sorpreso e stupito.

Vika, proprieta’ del governo bielorusso? Pare…

Un nuovo capitolo nella triste vicenda di Vika (Maria), bimba oggetto di contesa internazionale nel 2006.

I grandi, italiani (democratici) cattolici bravi e buoni e i bielorussi (ritenuti da molti un po’ meno democratici) assai interessati a riprendersela, hanno parlato di leggi e interessi, si sono minacciati e hanno usato toni spropositati. E alla fine contro la volonta’ della bambina e in un mare di dolore se la sono riportata a casa.

Nessuno ha ascoltato lei e le leggi che tutelano la liberta’ di scelta e la protezione dei minori. Ne’ un anno fa ne’ oggi che si nega a lei e alla famiglia affidataria di venire in Italia.

Ritengo il rimpatrio (ma il termine corretto e’ un altro…) di Vika nel 2006 una delle grandi disfatte di questo governo ed il motivo per cui mai e poi mai affidero’ il mio voto all’attuale Ministro della Giustizia che all’epoca avrebbe dovuto fare molto di piu’ in tutt’altra direzione, da ministro, politico e cattolico. O almeno, pronunciarsi in tal senso. E invece…

Liberate Angelica Cajamarca!

E’ indubbio che l’immigrazione clandestina vada controllata e che servano leggi ben precise, ma NON SI PUO’ far arrestare una madre e la figlia di 11 anni che sono clandestine ma vivono senza commettere reati. La bimba andava pure a scuola regolarmente!

In Belgio succede: un vicino ha denunciate perche’, dice la stampa, non voleva equadoregni nel quartiere. Cosi’ madre e figlia sono state arrestate per strada il 30 giugno e tenute in un CPT (crntro di permanenza temporanea) per un mese, fra altri immigrati illegali, compresa gente davvero pericolosa.

Oggi dovrebbero essere espulse e rimandate a Quito, dove la bimba non vive dall’eta’ di 5 anni. Sei anni per una bambina di 11 sono tutta una vita… VERGOGNA!

Vergogna ai politici Belgi che non sono intervenuti (la legge se e’ sbagliata e penalizza un bimbo innocente va aggirata e i vertici di uno Stato hanno mille modi per farlo, punto) e vergogna a quel vicino: se le cose stanno come ha detto la stampa gli auguro attacchi di diarrea ogni volta che mettera’ piede nel suo bel quartiere senza equadoregni.

A me non resta che pregare il buon Dio per Angelica

In Italia si puo’

A una persona che in un sol giorno si becca questo thread sulla prenotazione dei biglietti e questo post sulle gioie e i dolori della revisione auto viene davvero voglia di scappare dall’Italia…
TV, servizi, imprese, tutto sembra fatto per strozzare il cittadino e imporgli le cose… nel thread sulla prenotazione dei biglietti per i concerti c’e’ il link a un post di Beppe Grillo che la dice lunga su come funzioni il tutto…

Il mio amico Alen vive in Canada, traduce videogiochi (a lui dovete la traduzione italiana di “Company of heroes”, per citarne uno famoso) e sta bene. Quando chiama la banca per un’informazione gli consigliano spontaneamente le offerte piu’ convenienti senza trucchi ne’ asterischi. Quando va in trasferta di lavoro trova InternetOnPowerLine su tutte le prese elettriche della stanza d’albergo, senza limiti d’uso…

E’ stato il destino a mandarlo in Canada e non una scelta volontaria ma piu’ mi racconta di come funzionano le cose li piu’ mi rendo conto che e’ un mondo davvero diverso dal nostro. Io ci sono stato da turista per 10 giorni nel ’97 e qualcosa avevo notato ma dai suoi racconti capisco sempre piu’ quanto l’Italia sia indietro, quanto altrove non conti solo il capitalismo o il sistema Stato ma anche il rispetto per l’individuo.

E da noi?
Unione o CDL al governo poco cambia e gli uomini che potrebbero fare la differenza (Amato nel 2001 e Bersani oggi) non si fanno avanti…

Vi piacerebbe?

Vi piacerebbe essere presi da entita’ molto piu’ intelligenti di voi e allontanati dalle vostre case e dai vostri affetti?

Vi piacerebbe essere condotti in un luogo a voi estraneo, caldo, pieno di urla, polvere, rumori che non capite e vi spaventano?

Vi piacerebbe passare ore fra altri come voi, nervosi, in attesa che avvenga qualcosa che non capite?

Vi piacerebbe essere presi a botte per farvi correre come folli su terreni a voi ostili, col concreto rischio di cadere e ammazzarvi o subire ferite dolorose?

Vi piacerebbe una volta conclusa la folle corsa essere circondati da entita’ in movimento che vi toccano ovunque, urlano e non vi lasciano muovere o riprendere fiato?

Vi piacerebbe?
Vi piacerebbe che lo facessero ai vostri cari?

NO?

E ALLORA BASTA COL PALIO DI SIENA E MANIFESTAZIONI SIMILI!

BASTA con lo sfruttamento di esseri viventi che dominiamo con la forza e la costrizione.

Senesi, pensateci: loro, i cavalli, non hanno scelto di essere li. Siete voi che lo imponete loro, voi che li obbligate.

Siamo nel 2007 non nel medioevo. La maturata sensibilita’ umana dovrebbe imporre l’immediata cessazione dello sfruttamento di altre creature per il divertimento esclusivo dell’uomo.