Pensando a Maria…

Bella, bellissima lettera aperta al Tribunale dei minori di Genova dal Collettivo Bellaciao.

A noi non resta che pregare per lei e confidare che la Corte Europea punisca per benino questo nostro Stato insensibile e si muova per difendere i diritti di Maria, strappata contro la sua volonta’ dalle braccia di chi l’amava.

Il Parlamento purtroppo ha molti altri problemi, fra cui i gabinetti del senato (sono importanti, pare che nel bilancio ci siano 2 milioni di euro solo per quelli).

Se Maria fosse…

Se Maria fosse un embrione, la Chiesa con in testa Ruini si scaglierebbe contro politici, media e leggi inumane e sbagliate.

Se Maria fosse una donna a cui e’ negato l’aborto, i radicali scatenerebbero una campagna mediatica e Pannella avrebbe fatto lo sciopero della fame.

Se Maria fosse israeliana si griderebbe all’antisemitismo.

Se Maria fosse musulmana le associazioni in Italia si scatenerebbero e forse Al Jazeera manderebbe in onda il video di qualche terrorista incazzato.

Se Maria fosse una terrorista qualcuno affermerebbe che le sue azioni sono orme di resistenza.

Se Maria fosse statunitense e a dire “restituitecela senza se e senza ma” fosse un ambasciatore USA, l’estrema sinistra chiederebbe di interrompere i rapporti diplomatici.

Se Maria fosse una clandestina arrivata su un barcone e chiedesse asilo politico, verrebbe accolta.

Maria pero’ e’ solo una bambina di dieci anni a cui hanno fatto tanto male e che piange. Non merita tante attenzioni, neppure il rispetto della Corte d’Appello che doveva ancora stabilire se farla rientrare in Bielorussia.

La Bielorussia e’ considerata da molti un paese con serie difficolta’ democratiche. Oggi pero’ cio’ che mi rattrista di piu’ e’ cio’ che e’ il MIO paese e tutti i politici che a parole tengono ai piu’ deboli ma alla prova dei fatti hanno taciuto.

Bambini, orchi e sporchi interessi

L’Italia ha riconsegnato Maria all’ambasciatore bielorusso. In questo momento e’ in volo per il paese dove e’ stata oggetto di violenze.

E’ inutile prendersela con l’ambasciatore bielorusso (che ha minacciato il nostro paese di ritorsioni politiche e usato toni indecenti in molte occasioni). La responsabilita’ e’ di uno Stato che ha ceduto alle pressioni bielorusse fregandosene del suo stesso sistema giudiziario che doveva ancora prendere una decisione.

Qualsiasi cosa succedera’ a Maria (ammesso che lo verremo mai a sapere, visto il posto dove sta andando) sara’ sulla coscienza di tutti quelli che l’hanno spedita li per sporchi interessi internazionali, commerciali e non so che altro.

Prodi e tutti i suoi ministri (partiti comunisti sempre attenti ai piu’ deboli in testa) dovrebbero andarsene a testa china per questo. Hanno svenduto la dignita’ di questo paese e la sicurezza di una bambina che potrebbe finire davvero male ora. Lei ha minacciato piu’ volte il suicidio se fosse stata rimandata in Bielorussia, ma forse questo conta meno di… di cosa?

“bambini e orchi /end”

Quoto, sottoscrivo e cito questo post dal blog “Le Fenici”.

E’ finita. Finalmente è arrivata la vittoria dell’ordine costituito. E’ stata una battaglia dura (due stati contro due genitori e due nonne), ma leale (tutti i tg e i giornali “di merda” di entrambi gli stati contro un video amatoriale) e alla fine l’hanno spuntata i giusti.
La bambina tornerà là dove è stata violentata.
Amen

E ci aggiungo un po’ di citazioni per capire con che “elementi” abbiamo a che fare:

Da un articolo del Secolo XIX:

Nella relazione che la dottoressa Antonietta Simi (Dipartimento cure primarie della Asl 3) aveva redatto, e consegnato ai magistrati, dopo aver visitato Maria, è riportata questa frase:

«Se la minore risulta trasportabile dal punto di vista fisico, certamente non lo è dal punto di vista psicologico: (…) una forzatura violenta della sua volontà le potrebbe creare un trauma difficilmente superabile, con danni permanenti al suo equilibrio psico-fisico».>

Da un articolo de “Il Giornale”:

Rimpatrio immediato senza vedere più in Italia le persone che considera mamma e papà. Il diktat bielorusso arriva per bocca dell’ambasciatore Aleksej Skripko che ha appena saputo del ritrovamento della bambina: «Ho parlato con il comandante dei carabinieri di Genova, Rosario Prestigiacomo, che mi ha assicurato che Maria stava bene ed era calma e serena. Abbiamo concordato insieme un posto dove sistemare la bambina, una struttura idonea. Poi provvederemo al rimpatrio non appena possibile. Questa sera arriverà da Roma il medico bielorusso che la visiterà con un medico italiano e stabilirà se Maria può rientrare in aereo in Bielorussia».

E dopo l’ambasciatore ha il coraggio di dire che “la priorita’ sono i bambini”?

La priorita’ in questa vicenda sono stati gli interessi economici dell’Italia in Bielorussia, un paese che ha messo in piedi un fastidioso ricatto sulla pelle dei bambini (“se non ci ridate Maria bloccheremo le altre adozioni”) e che meriterebbe un’inchiesta internazionale sulle condizioni dei minori nei loro orfanotrofi.

E ora preghiamo che almeno la corte d’appello, riunita in questo momento, metta il bene di Maria al primo posto sugli INTERESSI economici ed i rapporti internazionali con certi paesi.

Chi sono i rapitori di Maria e Serena?

Un articolo che mette in luce quanto gli adulti tengano in considerazione i diritti dei bambini nell’applicazione di leggi ottuse e spesso ingiuste.

E intanto l’ambasciatore bielorusso gongola e usa toni per i quali io non vorrei averlo sul territorio del mio paese.

Forse giova ricordarle caro il mio ambasciatore che l’Italia non e’ una frazione del suo paese e che c’e’ una corte d’appello che deve riunirsi domani. Maria verra’ trascinata contro la sua volonta’ nel paese dove e’ stata oggetto di violenze DOPO che eventualmente le autorita’ italiane avranno deciso cosi’, non “appena potra’ viaggiare”.

La coscienza

Ebbene si’
Hanno ritrovato Maria.

Stava troppo bene fra le cure amorevoli di persone che tenevano a lei. Macche’, erano criminali, mostri da svergognare sui giornali. Massima priorita’ quindi a ritrovarla e metterla in mano ad assistenti sociali e poi via, verso la Bielorussia, in un paese che ha permesso che subisse violenze.

Quali interessi sulla pelle di quella bimba?

Quali vantaggi avra’ l’Italia a strisciare davanti ai toni vergognosi dell’ambasciatore bielorusso?

Quanti avranno ancora il coraggio di guardarsi allo specchio se Maria sara’ rimandata da quella gente che non ha saputo avere cura di lei?

Prego per te piccola, perche’ tu non debba soffrire ancora a causa di interessi piu’ grandi di te.

Pieno sostegno ai coniugi Giusto e chiunque metta prima i diritti di una bambina.

Il gasdotto

C’e’ un gasdotto che dalla Russia arriva in Europa e ci porta il gas. Senza quello noi staremmo tutti al freddo.

Io mi chiedo se per caso non passa pure per la Bielorussia. E se non e’ quello, mi chiedo cos’altro impedisca al nostro paese di agire secondo coscienza nel caso di Maria, invece di accettare silenziosamente i toni arroganti dell’ambasciatore bielorusso.

Ieri abbiamo sentito tutti la vocina di Maria che implorava di restare in Italia.

Quale persona dotata di coscienza la rimanderebbe in un istituto bielorusso quando lei vuole restare qui dove puo’ avere cure e affetto che medici e specialisti ritengono necessari?

Quali interessi sulla pelle di Maria?

Vogliono deportare Maria in Bielorussia

MINSK – La Bielorussia ha inoltrato una “richiesta urgente” all’Interpol affinche’ si mobiliti per rintracciare la bambina bielorussa nascosta dai genitori affidatari liguri e riportarla in patria.

Le autorita’ bielorusse tengono A TAL PUNTO al benessere di Maria da volerla far prendere da poliziotti armati, strappare dalle braccia di chi la ama e deportare in un istituto del loro paese.

ritorno” della bambina, “tenuta illegalmente in Italia”. Le autorita’ di Minsk continuano a definire infondate le accuse dei genitori affidatari, secondo cui la bimba avrebbe subito violenze nell’orfanotrofio di Vileika dove vive. (Agr)

Inaudito, perche’ vanno anche contro le perizie dei nostri medici. Ma chi si credono d’essere?! Gente che vuol curare Maria con “terapia sedativa” e “passeggiate nel parco”?!

Certo che devono esserci conseguenze internazionali da questo caso e ce ne sarebbero se questo governo per difendere gli interessi della bimba mostrasse la stessa determinazione con cui ha voluto la “discontinuita’ della politica estera”.

Se questa querelle fosse con gli USA i vari Comunisti Italiani, Rifondazione E Verdi sarebbero gia’ insorti contro toni e modi delle autorira’ di quel paese. Siccome pero’ non sono gli USA, tutti zitti o a parlar d’altro.

“Se non ci ridarete la nostra bambina…”

Dichiarazione del giorno dell’ambasciatore bielorusso, sentita con le mie orecchie al TG1 poco fa. Minaccia conseguenze internazionali e quant’altro.

Al di la dei toni (torno a ripetere che se fossi nel ministro degli esteri non accetterei che un ambaciatore straniero parli cosi’ nel mio paese…), vorrei soffermarmi su quel “nostra”.

Ieri leggevo la scheda della Bielorussia su un’enciclopedia. Forse dovrebbe essere aggiornata e contemplare fra i “prodotti da esportazione” i bambini, visto come ne parlano in questi giorni, a partire dalla minaccia di bloccare gli altri affidi temporanei e le adozioni come “ritorsione” a questo caso.

Proviamo a chiarire le cose per chi non le conosce, tanto per farci un’idea della questione: l’Italia si prende carico, con infinito amore, di offrire soggiorni di 3-5 mesi ogni anno a migliaia di bimbi bielorussi che nel loro paese risentono delle radiazioni e dei problemi dovuti al disastro di Chernobyl. Non e’ che gli italiano scelgono di prendersi a casa proprio i bimbi bielorussi per sfizio, lo fanno per amore, per dare salute e un po’ di serenita’ a bimbi doppiamente sfortunati perche’ orfani e perche’ esposti a un ambiente malato a causa del ben noto disastro nucleare di vent’anni fa.

Rispondere a un momento di difficolta’ con il blocco di tali affidi temporanei, nonche’ delle adozioni vere e proprie, e’ uno schiaffo non all’Italia ma a QUEI BAMBINI, ai figli piu’ deboli della loro nazione a cui dicono di tenere tanto.

E veniamo a Maria: e’ stata picchiata, tormentata, fatta oggetto di violenze sessuali. E siccome Maria e’ sola al mondo la RESPONSABILITA’ della sua sicurezza era dello Stato bielorusso che, per tramite del suo governo, ora fa la voce grossa con l’Italia e sembra tanto interessato a riaverla.

Fatti:

  1. Non sono stati in grado di tutelarla.
  2. Lei NON VUOLE tornare li e minaccia il suicidio (che ha gia’ tentato due volte).
  3. Le perizie mediche confermano le violenze subite.
  4. In Italia puo’ essere sostenuta, aiutata e curata.
  5. Le cure proposte per Maria in Bielorussia fanno semplicemente ridere (ma in realta’ c’e’ da piangere).

E loro fanno la voce grossa e minacciosa perche’ la rivogliono per sbatterla in un altro istituto?

Evidentemente per loro e’ un oggetto, non una persona. L’hanno persa per incuranza e adesso bussano alla porta di chi l’ha accolta e ritrovata per riaverla.

L’ambasciatore parla di far rispettare la legge. Inizi nel suo paese. Anzi, iniziamo con una bella inchiestra internazionale sulle condizioni dei minori negli istituti bielorussi.

Maria non e’ un oggetto, caro ambasciatore e stia certo che in Italia la scelta dei coniugi Giusto e’ apprezzata e condivisa. FANNO BENISSIMO A NASCONDERLA e credo che qualsiasi persona di buon cuore e di buon senso li possa, anzi gli debba aiutare, in ogni modo possibile.

Io da formichina sto spargendo la voce su questa vicenda per sensibilizzare il maggior numero di persone possibile ed aumentare il numero di firme della petizione organizzata dall’associazione Amici dei Bambini. E’ poco, forse non servira’, ma IO sto agendo secondo coscienza per il bene di una creatura innocente. E alle autorita’ bielorusse questo bene interessa?

Democrazia… diretta?

Ho scritto alla Rosa nel Pugno, il partito che ho votato alle ultime elezioni:

Scrivo per far sapere al partito che ho votato il mio disappunto per il silenzio tenuto sul caso di Maria, la bimba bielorussa violentata e seviziata nell’orfanotrofio dove vive dall’eta’ di 4 anni e che ora tutti si danno un gran da fare per rispedire all’inferno, dopo che la famiglia che da tre anni la ospita d’estate la ha nacosta per proteggerla. Si badi che non e’ stato un gesto impulsivo: prima di arrivare a questo hanno contattato tutte le istituzioni e raccolto certificati su certificati che confermano il grave stato della bimba.

Intanto il governo italiano accetta con inquietante silenzio gli ultimatum dell’ambasciatore bielorusso (“avete 24 ore”, “la bambina ci deve essere restituita senza se e senza ma” e via dicendo) e mentre su altri temi tutti sono pronti a commentare, mi pare che la vita e la salute di Maria siano sacrificabili per non meglio chiari interessi e relazioni fra il nostro paese e la Bielorussia.

Vorrei sapere se la RnP intende prendere posizione su una questione che coinvolge i diritti dei minori, l’applicazione cieca o giusta delle leggi e anche la dignita’ del nostro paese.

Vediamo se mi rispondono…

Allucinante

Ho sbagliato.
Credevo che Maria avesse confidato le violenze subite solo quest’anno, invece apprendo che sono note gia’ da due anni, che la famiglia affidataria si e’ rivolta a tutte le istituzioni non ottenendo un bel niente!

La cosa bella e’ che l’opinione pubblica finalmente inizia a muoversi. Se ne parla nei blog, nei siti, per strada, in alcune trasmissioni.

Nel mio piccolo ho segnalato la raccolta di firme dell’Associazione Amici dei Bambini a diversi siti e a occhio cio’ ha portato un po’ di firme in piu’.

Cio’ che resta inquietante e’ il silenzio (menefreghismo?) degli esponenti del Governo, solitamente pronti a commentare ogni questione. Quali interessi commerciali italo/bielorussi si devono proteggere sulla pelle di Maria? Perche’ l’Italia accetta i toni e le parole intimidatorie dell’ambasciatore bielorusso in Italia?

Forse il motivo e’ semplice: ogni intervento sensato non puo’ che partire da una critica all’atteggiamento bielorusso e alla volonta’ tanto ferma di rispedire Maria all’inferno, come dimostrano le parole dell’On. Pedrini.

Senza cuore

E se fosse figlia vostra, la dareste a uno che parla cosi’?

Skripko: “Ancora 24 ore di tempo per tentare l’ultima mediazione con la coppia genevose. Maria, comunque, ci deve essere riconsegnata senza se e ma”.

Ma i nostri politici non hanno abbastanza dignita’ da convocare immediatamente questo signor ambasciatore e dirgli che non e’ piu’ il benvenuto? In Italia gente che parla in questi termini di una bambina sottoposta a violenze nel suo paese non dovrebbe restarci.

Siamo un paese dove i diritti delle persone, soprattutto dei minori, contano. O no?

Blogger per Maria

Fa piacere vedere di non essere il solo a trovare orribile il comportamento dei politici italiani e dell’inquietante Alexy Skripko, ambasciatore bielorusso in Italia, sulla vicenda della piccola Maria.

Qui invece di INDAGARE sugli abusi subiti da una bimba si mobiltano le forze dell’ordine per cercarla e rimandarla nell’inferno bielorusso. E la cosa oscena e’ che il prezzo di quel blitz e di quelle indagini fatte su BRAVA GENTE lo paghiamo noi cittadini. Ma indagate su quel che succede in Bielorussia!

In Italia accogliamo tutti: basta dire che si e’ di qualche territorio in guerra e si entra nel paese, con i partiti (su questo caso pero’ silenziosi) che propongono di dare in fretta e furia voto, cittadinanza e quant’altro.

Una bambina arriva, dice di essere stata oggetto di violenze di cui porta i segni e l’unica cosa che ‘sta gente sa fare e’ dire “la legge prima di tutto”, “la legge va rispettata” e frasi fatte varie affermate solo per usare la legge come pretesto per non compromettere le nostre relazioni economiche con la Bielorussia?!

Ribadisco che quella coppia sta facendo bene e che spero riescano a tenere Maria nascosta il piu’ a lungo possibile, almeno finche’ l’opinione pubblica non sara’ stata sensibilizzata sull’orrore che sta accadendo nel DISINTERESSE di chi parla di solidarieta’ sociale e difesa dei piu’ deboli.

Ecco un po’ di post che condivido in pieno e di cui consiglio la lettura:

…e un sacco di altri linkati da Tecnorati

C’e’ anche un blog dedicato che linko immediatamente e invito tutti a fare altrettanto:

Aiutiamo Maria

DIAMOCI DA FARE

Qui la legge e’ piegata agli INTERESSI ECONOMICI e i GIOCHI DI POTERE e si vuol passare sopra al diritto allas salute e la serenita’ di una bambina (e chissa’ di quante altre).

Segnalo inoltre la raccolta di firme promossa dall’Associazione Amici dei Bambini per chiedere una soluzione che tuteli la vita di Maria che, ricordiamolo, a 10 anni ha gia’ tentato di uccidersi due volte per non subire ancora violenze.
(come indirizzo va bene anche solo la citta’)

Signor Alexy Skripko, signori politici: Maria vale piu’ degli interessi economici?

Bene, e’ ora di dimostrarlo.

Io spero che l’opinione pubblica non solo italiana ma europea inizi a muoversi per fare luce sulle condizioni dei bambini negli orfanotrofi della Bielorussia, se non dell’intera ex URSS.

Bielorussa, che reazione triste…

Invece di indagare sulle accuse di violenza attuata in un loro orfanotrofio a una bimba di 10 anni fanno la voce grossa contro l’Italia e mettono in forse i soggiorni di altri bambini nel nostro paese.

Di cosa hanno paura?
Hanno una coscienza?

Vengono prima i bambini!!!

Attenti che questa gente non voglia creare tensioni fra la coppia che protegge la piccola Maria e le altre famiglie affidatarie.

Io lo ripeto: vengono prima i bambini. Certi ambasciatori e politicanti potrebbero ricordarselo.

Prima delle Leggi e dei Trattati ci sono le persone

Maria e’ una bambina orfana di 10 anni e vive in un istituto in Bielorussia. Gia’ questo e’ un dramma.

Tale bimba risente, e risentira’ per tutta la vita, del clima malato, della forte concentrazione di radiazioni dovuta agli effetti dell’esplosione della centrale di Chernobyl avvenuta vent’anni fa.

Non bastasse tutto questo, su un esserino tanto fragile e altrettanto innocente, sono state fatte violenze la’ nell’istituto in Bielorussia dove vive, la sua sola casa, il suo unico punto di riferimento.

Maria, come altri suoi coetanei, quest’estate ha passato un mese in Italia ospite di una famiglia, nell’ambito di un progetto di lunga data teso a dare sollievo (psicologico e fisico) a questi bimbi. Alla coppia che la ospitava ha confidato le violenze subite, confermate anche da segni fisici e comportamenti conseguenti.

Secondo le Leggi, i Trattati, gli interessi economici, ora che la vacanza e’ finita Maria dovrebbe tornare nell’istituto in Bielorussia. Solo che la coppia che la ospita l’ha nascosta e non vuole riconsegnarla. Un Tribunale ha stabilito, in base alle Leggi ed i Trattati, che Maria possa stare in Italia per le cure (e la valutazione delle condizioni da parte di un equipe mista italo-bielorussa) e poi debba tornare in quell’istituto.

Certo, curiamo il fisico e poi via, che se no magari la Bielorussia s’arrabbia. E certo nei talk show radiofonici illustri parlatori tutti pronti a criticare quella famiglia.

Le Leggi vanno rispettate a prescindere

No signori. Se le Leggi ed i Trattati mettono in discussione il bene di una creatura, non e’ giusto piegarsi.

Quella famiglia sta violando la legge? E allora? Ogni giorno in cui Maria vive lontano da quell’istituto e’ un giorno regalatole, sano e di serenita’ come merita qualsiasi bambino. La Legge dovrebbe tutelare Maria e quella coppia meriterebbe un elogio!

E poi c’e’ il nostro gran Governo…
Oh, il governo, il Presidente, il Premier attualmente in missione economica in Cina (dove si guarda bene dal parlare di diritti umani), i ministri ed i deputati tanto bravi a schierarsi per i piu’ deboli e per la Solidarieta’…

Altro che parole, dovrebbero convocare l’ambasciatore bielorusso e sotto la minaccia di togliere qualcosa che noi abbiamo e la Bielorussia vuole (o magari di farglielo togliere dai nostri alleati) far aprire un’inchiesta seria su quell’istituto, lasciando nel frattempo qui Maria e tutti gli altri bimbi provenienti da quel posto.

Nei grandi paesi funziona cosi’: io do a te se tu dai a me. Il problema e’ che noi non abbiamo un ministero degli esteri sufficientemente forte e soprattutto abbiamo poco o nulla da negare a chicchessia (anzi siamo noi ad aver bisogno di tutto da tutti) e gli alleati forti li abbiamo rinnegati per l’antiamericanismo della sinistra radicale che pure serve a tenere in piedi la maggioranza.

Quindi siccome come paese non siamo in condizioni di pretendere un’inchiesta sulle violenze subite da una bambina di 10 anni, facciamo la voce grossa verso una famiglia che dimostra solo di tenere a quella bimba piu’ di tutti i burocrati e i moralisti che riempiono le piazze televisive e radiofoniche d’Italia.

Maria, che Dio vegli su di te. Dio e le persone che si sono interessate veramente alla tua situazione e che hanno tutta la mia comprensione e apprezzamento.

Barbarie a Siena

Altro anno, altro Palio.
Io non lo guardo, di orrore ne ho visto tanto negli anni fra cavalli spaventati quando va bene, cavalli uccisi e calpestati altrimenti.

Io fossi un senese un po’ di vergogna la proverei ma a quanto pare cosi’ non accade e tutti si esaltano a vedere esseri viventi schiavizzati e costretti a rischiare la vita fra gente urlante, polvere, caldo, urla.

Visto che abbiamo un governo che si ritiene giusto buono e bravo (e per carita’, in tante cose lo e’) perche’ non fare la differenza? Perche’ non mettere un punto e dire basta? E se non si puo’ vietare, almeno imponiamo regole a tutela degli animali, che sono esseri viventi che provano emozioni e hanno diritto al rispetto, non a essere schiavizzati e spesso uccisi per il divertimento di noi che ci riteniamo piu’ evoluti di loro.

Israele: e la morale?

Cerchiamo di ricordarci le stragi da loro commesse e di fargliele pagare -in forma pacifica con il boicottaggio economico delle aziende israeliane- fin quando non ci sara’ una pace vera, fin quando non accetteranno che UNA VITA ISRAELIANA VALE QUANTO UNA VITA PALESTINESE, LIBANESE E DI QUALSIASI ALTRO POPOLO.

Non siete superiori a nessuno e anzi chi si macchia di certi crimini, che sia israeliano, americano, palestinese o quant’altro, e’ nettamente inferiore moralmente agli altri.

Voi DOVRETE accettare di dividere il territorio coi palestinesi. Voi NON POTRETE IMPORRE la vostra volonta’ sugli altri perche’ prima o poi, anche se avete tanti alleati (per meri interessi economici, che non crediate…), se continuate cosi’ scoppiera’ il finimondo e ne faremo le spese tutti. E se cio’ non avverra’, voi vi macchierete di tali e tanti orrori da rendervi non dissimili a chi nella storia ha inferto tanto dolore al vostro popolo.

All’indomani della strage a Beslam qualcuno disse “vale la pena vivere in una nazione conquistata a questo prezzo?”. All’indomani del vostro massacro di bambini (l’ennesimo e certo non l’ultimo) io mi chiedo lo stesso. Vale la pena vivere in Israele a questo prezzo? Quanto in basso volete scendere per imporre la vostra politica?

Basta.
Dividete la terra coi palestimesi, che nasca uno stato palestinese sovrano (che significa che VOI non ci mettete parola e men che meno armi).

E questo non vale solo per politici e militari. La societa’ israeliana e’ fatta da persone e all’estero hanno tanti amici… che dovrebbero insorgere contro questo orrore, contro l’arroganza di un premier che dice “la tregua bnon serve”.

Bisogna reagire.
Bisogna dire BASTA.
Ma non con la violenza, quella la lasciamo ai terroristi israeliani e palestinesi.
Con le parole, l’informazione e se serve il boicottaggio dei prodotti israeliani.

Israele, l’orrore infinito

Non smettono di farne…

  1. hanno deliberatamente (lo dice il segretario dell’ONU, non credo sia “antisemita”) colpito un palazzo delle Nazioni Unite uccidendo 4 osservator. Non ci dicano che e’ stato uno sbaglio: sapevano benissimo dov’era. Forse non vogliono… testimoni?
  2. Secondo la stampa internazionale usano armi chimiche proibite. Meglio che non vada oltre…

Mi chiedo cosa spinga la popolazione a non ribellarsi, quale senso di immotivata superiorita’ porti politici, soldati e gente comune a credere di avere il diritto di commettere, da 50 anni, orrori su orrori in barba a ogni legge internazionale.

Beh, signori, mi spiace dirvelo ma non siete superiori a niente e nessuno, siete uguali a tutti gli altri, valete quanto i palestinesi e i libanesi che massacrate con le bombe al fosforo. Anzi no, chi coscientemente usa queste armi vale quanto uno scarafaggio.

L’unica speranza e’ che sta crescendo una generazione che ha accesso all’informazione libera, che esiste un mondo dove l’informazione non si compra, non si blocca e non si influenza col portafoglio.

Spero che quando Natascia e i suoi coetanei diventeranno adulti il mondo sara’ piu’ libero dall’idea insulsa e opportunistica che “poverini hanno patito tanto quindi dobbiamo capirli”, che adesso e’ Israele (i politici, l’esercito, e chi non si oppone) a fare agli altri cio’ che han subito i loro nonni 50 anni fa. E il mondo, piegato dagli interessi economici, sta a guardare.

Se non fosse che fa paura dare l’atomica a un paese come l’Iran dove l’Islam e’ praticato nella forma piu’ estremista (vedi le bimbe lapidate) io gliela lascerei fare. Almeno si ricreerebbe la tensione che c’era fra URSS e USA negli anni ’80, con entrambe le parti comsce che attaccare per primi equivale comunque a schiattare tutti.

Ma no, che dico, Israele attaccherebbe comunque. Loro vengono prima di tutti, no? Loro sono i giusti che hanno patito tanto e ora “si difendono” no?

Bene, pare che una delle persone che vogliono ammazzare (i giusti e puri…) stia nell’ambasciata dell’Iran. Vediamo che succede se attaccano territorio iraniano, o se invadono del tutto il Libano e la Siria si sente minacciata.

Potremmo essere alla vigilia dell’esplosione della regione.
Ma tanto a loro che si ritengono superiori alle leggi e alle persone (due soldati israeliani valgono settecentocinquantamila profughi e la distruzione di una nazione sovrana), cosa gliene frega?

Intanto partire con una risoluzione ONU (che ignorerebbero) per obbligare Israele a pagare i danni causati in Libano. Sarebbe gia’ una bella lezione di etica.

Associazione informazioni sulla Palestina

Mentre i giornalisti nostrani sono impegnati a descriverci i dettagli schifosi dei piu’ efferati delitti italiani, in medio oriente la gente muore… e non solo gli israeliani ma anche e anzi soprattutto libanesi e palestinesi. Donne, uomini e bambini vittime di un’offensiva lanciata da Israele in violazione di ogni legge internazionale.

Siccome in Italia quando si parla di M.O. si preferisce sottolineare quanto accade in Israele (come se una vittima israeliana valesse piu’ di una libanese o palestinese) ho provato a ravanare in Rete per trovare altre fonti di informazione piu’ obiettive.

Grazie ad Haramlik ho scoperto l’Associazione informazioni sulla Palestina (infopal) che linko in questo post e nella colonna a sinistra. Lla gif animata era nel blog di Lia che e’ stata cosi’ gentile da permettermene l’utilizzo.

Tutto questo perche’ ritengo i blog sono una fonte di informazione e trovo quindi giusto contribuire anche con il mio, pur piccino e prevalentemente personale, a dare visibilita’ a tutte le voci pacifiche e democratiche.

Dunque sappiate che il sottoscritto, pur spesso critico verso il mondo arabo e gli eccessi dell’Islam, legge con molto interesse le notizie provenienti dalla Palestina. Non si puo’ fare di tutta l’erba un fascio e per quanto il terrorismo islamico sia da condannare senza attenuanti, lo e’ anche il comportamento di una presunta democrazia, capace solo di uccidere, ignorare i diritti umani e le risoluzioni internazionali.

Associazione Informazioni sulla Palestina

Leggiamo e divulghiamo, che almeno per ora Internet e’ libera ed e’ un po’ di tutti, quindi da’ voce a tutti.

PS: no, Capezzone, io Israele nella UE non ce lo voglio, almeno finche’ non ne fara’ parte anche il Libero Stato di Palestina e finche’ tutti i responsabili di questi massacri non saranno dietro le sbarre.

Israele e’ uno stato criminale

Vorrei che il lettore si soffermasse su questa domanda: cosa succederebbe se uno Stato europeo lanciasse dei missili contro uno Stato confinante?

Lo Stato confinante avrebbe la liberta’ di rispondere con una campagna di bombardamenti che include deliberatamente obiettivi civili, ad esempio ospedali?

Non inrerverrebbero forse l’UE, l’ONU, se non addirittura la NATO?

E allora che diritto ha Israele di distruggere un paese come sta facendo col Libano? Badate, qui non si parla di quel che fanno nei campi di concentramento di Gaza (tali li ha definiti il Senatore Andreotti e tali sono, basta documentarsi per vedere le condizioni in cui vivono i palestinesi da 50 anni), qui si tratta di un attacco deliberato di uno Stato sovrano contro un altro Stato sovrano.

Una azione che viola tutte le convenzioni internazionali! Ma Israele e’ abituato: da 50 anni ignora le risoluzioni ONU (le poche che superano il VETO degli… amici), le direttive internazionali e qualsiasi altra cosa si possa violare.

Israele puo’, perche’ se li critichi ti rispondobo che sei un fascista, nazista e che tu vorresti vedere gli ebrei ammazzati. E cosi’ mangiano sul dramma che i loro padri e i loro nonni hanno vissuto.

Perche’ io scrivo queste cose? Il mio blog e’ pieno di interventi di questo tipo, forse qualcuno li trovera’ noiosi e magari prima o poi mi arrivera’ pure un filo israeliano convinto che mi accusa di antisemitismo perche’ critico la “legittima e proporzionata” (*) reazione israeliana… (* l’hanno definita tale loro).

Ecco, io pero’ mi vergogno di starmene qui al calduccio seduto al mio PC mentre in Libano la gente muore. E mi vergogno di vedere i TG del mio paese che mostrano solo le sofferenze degli israeliani e non cio’ che subiscono palestinesi e ora anche libanesi (e magari domani pure siriani e iraniani: basta dire che hanno rotto un’unghia a un militare israeliano e si bombarda pure li).

Piccola digressione: io non sono come certi fanatici della sinistra radicale che bruciano la bandiera israeliana e quella statunitense senza se e senza ma. Quando c’e’ da dare ragione agli USA la do eccome, non nascondo e anzi mi spaventa molto il crescendo radicale dell’Islam nel mondo, quindi non mi vedrete dare addosso agli USA sempre e comunque. Li considero deprecabili “complici” delle atrocita’ israeliane non meno di quanto altri paesi sono complici delle atrocita’ compiute in Israele da chi pensa di risolvere tutto facendosi esplodere e propina la storia delle vergini che premiano i martiri.

Tuttavia penso che come e’ abominevole il terrorismo islamico contro Israele e qualsiasi altro paese, e’ altrettanto abominevole (anzi forse di piu’) che uno Stato, un parlamento, un esercino regolare (e non quindi un’organizzazione criminale e clandestina) quel che Israele fa da 50 anni, con la copertura e la giustificazione di troppe persone.

Al Quaeda la condanniamo tutti, Israele no. Io scrivo e racconto il mio punto di vista su queste atrocita’ perche’ chi mi legge (oggi, domani, fra un anno), anche per caso, si fermi a riflettere e capisca CHI sono i buoni e i cattivi.

Le vittime sono i buoni, sono i bambini terrorizzati o morti, i 750000 sfollati libanesi, i bimbi israeliani nei rifugi. I cattivi sono i terroristi. Di entrambe le parti.

Il Papa invita a pregare per la pace. OK, ma la pace in questo caso e’ una forza internazionale da schierare in Libano e nei territori. Ben armata e pronta a sparare al bombarolo suicida ma anche al soldato israeliano che colpisce con la mitraglia un civile palestinese.

Alcuni link per approfondire…

Anzi no, ho trvato cose oscene, articoli che vanno anche oltre cio’ che immaginavo. Si parla (con documenti, non sono fantasie!) di soldati israeliani che si accaniscono sui cadaveri di palestinesi, di massacri e violenze inimmaginabili che non posso linkare perche’ so che questo blog e’ letto anche da giovanissimi.

Posso pero’ ribadire il titolo e invitare le persone a pensare con la propria testa e a usare Google per conoscere anche gli orrori dei soldati israeliani, visto che la tv tende a raccontare solo cio’ che subiscono.

E posso pregare per le vittime innocenti di tanta follia criminale.