Lettera alla Chiesa Cattolica

Cara Chiesa Cattolica,
il presidente del consiglio ha detto una barzelletta con bestemmia finale.

Giustamente dai vostri giornali lo avete criticato ma vi chiedo un ulteriore atto di dignita’ e coerenza: evitate, per favore, di auspicare, suggerire e gioire per leggi come quella sulla fecondazione assistita (che costringeva a tenere anche embrioni condannati a diventare bimbi dalla vita breve e dolorosa, perche’ affetti da gravi malattie genetiche o malformazioni) o quella sul fine vita che speravate di strappare (che avrebbe obbligato gente senza alcuna speranza di recupero alla nutrizione forzata), cosi’ come evitate d’essere lieti che la maggioranza guidata da questo premier (la stessa che ha respinto dei clandestini in Libia con non pochi rischi per la loro incolumita’, ve lo ricordo) non lasci passare leggi che, sempre a vostro giudizio, danneggiano la famiglia.

Insomma, non scendete a patti con chi vi da’ le leggi che volete sperando nel vostro sostegno ma poi ritiene legittima una barzelletta con bestemmia, chiaro esempio di mancanza di rispetto per i credenti.
E magari nemmeno con chi vuole il Presepe nelle scuole “per tutelare le nostre tradizioni” ma ritiene giusto spezzare nuclei familiari per un permesso di soggiorno scaduto.
Oppure siete disposti a scendere a compromessi solo per imporre a tutti, credenti o meno che siano, cio’ che voi ritenete giusto?

Firmato: un credente

Un pensiero per Pietro Taricone

Francamente non sono mai stato un grande ammiratore di Pietro Taricone, ne’ quand’era al Grande Fratello 1 ne’ in seguito, anche se ha fatto bene le sue parti in vari telefilm che ho seguito.

Umanamente sono pero’ colpito dal suo grave incidente e prego per lui e per i suoi familiari e spero che anche i miei lettori lo faranno (e’ tutta energia positiva che fluisce… indipendentemente dalle convinzioni religiose personali).

Siamo proprio sciocchi!

Aiuti…
Incentivi…
Sostegno…
Andiamo da bravi bimbi a tifare le loro squadre di calcio e di F1…

E adesso loro si fanno i propri conti e decidono che 1) tutti gli stabilimenti italiani si dovranno fermare per 2 settimane e 2) lo stabilimento di Termini Imerese deve sospendere l’attivita’. Non in futuro come si era detto ma subito, perche’ gli operai hanno protestato troppo per l’annuncio della futura chiusura! (fonte)

Siamo sciocchi noi come Stato, altroche’!
Mai piu’ un incentivo a chi non investe in Italia!

Illusione… lo so, ma non ci resta che sognare una politica che si preoccupi concretamente del bene dei lavoratori.

Intanto io penso a quelle famiglie di colpo senza reddito.
Io ci penso. E i nostri politici ci pensano? Avranno il coraggio di azioni politiche forti contro questa azienda privata che si permette di trattare cosi’ i lavoratori alla base del proprio successo?

E i figli di queste famiglie improvvisamente senza redditi saranno aiutati o la parola “famiglia” e’ solo uno slogan politico?

La curia veneziana perde un’occasione di sostenere le famiglie. TUTTE.

Dal Gazzettino del 22 gennaio 2010:

Questa volta la Curia l’ha presa male. È il primo pomeriggio quando, preso atto dell’apertura del Comune alle coppie di fatto nell’assegnazione degli alloggi pubblici, dal Patriarcato di Venezia arriva la secca condanna del provvedimento sul quale «non può che esprimere il proprio disagio e la propria contrarietà». La delibera, per la Chiesa veneziana, «oggettivamente discrimina le famiglie fondate sul matrimonio» in contrasto con il dettato della Costituzione che, si legge nel comunicato, all’articolo 3 «vieta di trattare in modo eguale situazioni oggettivamente diverse».

Facile criticare gli islamici e poi pretendere che lo Stato si pieghi alle SCELTE di una religione. Scelte legittime ma che devono appartenere a quella religione e a chi vi si riconosce, altrimenti non si tratta piu’ di scelte ma di imposizioni, come per millenni e’ successo con la religione cattolica e come tuttora accade in molti paesi islamici dove la legge coranica, applicata in forme piu’ o meno rigide, determina il codice penale.

Lo Stato rappresenta TUTTI i CITTADINI e l’Italia avra’ pure radici cristiane ma OGGI e’ composta da persone con mille idee e che fanno mille scelte diverse. La Chiesa ha diritto di PROPORRE, ha tutti i diritti di DIRE ai propri fedeli come vivere, ma NON HA e NON DEVE AVERE DIRITTO DI VETO SULLE SCELTE DEI RAPPRESENTANTI DEL POPOLO TUTTO. TUTTO ho detto, quindi anche di non credenti, di credenti in altre religioni, di credenti credenti che non si riconoscono in tutte le posizioni della propria chiesa ecc.

Io per esempio credo in Dio e nel bene che sa fare la Chiesa alle anime in difficolta’ spirituale o economica tant’e’ che li aiuto a diffondere il loro messaggio. Ma credo che per fare famiglia serva prima di tutto amore, non un contratto o una bella cerimonia che chiamiamo matrimonio. Ecco, in se’ credo che i corsi prematrimoniali fatti dalle parrocchie siano una buona cosa e farli eviterebbe qualche divorzio frutto di impreparazione alla vita con una persona che non sia un genitore. Credo pero’ che un uomo e una donna o due uomini o due donne possano essere famiglia e mi piacerebbe saperli liberi di convivere o anche di sposarsi. E non ritengo che la Chiesa abbia il diritto di imporre ai politici quale tipo di famiglia sostenere. Sbaglio? Me lo dira’ Dio quando sara’ il mio turno di “fare i conti con San Pietro”, come diceva mia nonna.

Per adesso, credo che la Curia veneziana abbia perso una grande opportunita’ per riflettere e aprirsi al sostegno delle famiglie. TUTTE.

No alla violenza

L’aggressione a Berlusconi e’ un atto indegno senza se e senza ma. Per quante parole o azioni a noi non gradite un uomo possa fare, la violenza e’ sempre sbagliata e solo una mente cattiva -o malata- puo’ coscientemente colpire con violenza un altro uomo, ancor peggio se anziano o piu’ debole. Solidarieta’ quindi a Silvio Berlusconi che non meritava la sofferenza a cui e’ stato sottoposto.

Qui pero’ finisce la dovuta condanna da parte del tenutario di questo blog e la vicinanza a un altro essere umano ora sofferente in un letto d’ospedale (so cosa significa).

Il resto, le cattiverie dette a Di Pietro e alla Bindi da politici e da taluni conduttori, le proposte di censura dei siti che inneggiano all’odio (solo quelli in una direzione: non vedo ad esempio grandi scandali in tivvu’ per i gruppi anti Travaglio) sono viziate da demagogia perche’ in Italia si semina odio continuamente, da troppe parti.

L’aggressione a Berlusconi e’ grave, inaccettabile, sbagliata, quanto l’aggressione a tanti, discriminati, presi a male parole se non a pugni solo perche’ magari stranieri. In concreto, perche’ questo fatto non ha suscitato lo stesso sdegno e invito ad abbassare i toni? Si parla di una donna che ha preso un pugno per strada da un 17enne che le ha gridato “sporchi negri, dovete morire, andatevene via dall’Italia”! Chiediamoci bene quali messaggi trasmettiamo ai giovani -e ai non giovani ma piu’ fragili-?

Allora chi oggi critica le parole -magari intempestive- di taluni o le reazioni deficienti di chi inneggia all’aggressore via web, si chieda se non sarebbe il caso di moderare anche i propri di toni quando parla in TV e sui giornali di religione, di stranieri, di politica, di avversari politici…

Quando si parla di “coglioni” riferendosi agli elettori di altri partiti (fonte) non si sta forse generando odio?
Quando si invitano i partecipanti al gay pride a pentirsi (fonte) non si genera odio?

E allora che tutti, da destra a sinistra, intra o extraparlamentare che sia, rivedano non solo i loro toni ma anche la loro politica per aprirsi alla tolleranza e al rispetto di chi ha opinioni o modi di vivere differenti.

La violenza non va solo condannata ma anche prevenuta con un clima di rispetto per chi pensa, agisce o vive in modo diverso da noi!
Troppo facile limitarsi a condannare, quando poi non si sa ancora nemmeno benissimo se il gesto ha una matrice politica o psicologica.

Ancora una volta, anche se non sono un suo elettore (lo sono stato, ma non lo sono piu’ dal 2006) non posso che concludere pregando perche’ nostro Signore lenisca le ferite fisiche e morali di Silvio Berlusconi. E porti un po’ di buon senso a tanti che siedono in Parlamento e seminano distinguo fra gli uomini.

Il rumoroso silenzio della Chiesa

Capisco che la Chiesa si aspetti da questo governo tutte quelle leggi utili a imporre alla popolazione (cattolica o meno che sia, osservante o meno che sia, ecc…) i precetti cristiani, ma sarebbe veramente ora che alzassero la voce e dicessero NO.

NO a quanti nella vita privata (che se sei un politico tanto privata non e’) vivono in un modo e poi fanno leggi per renderci tutti devoti osservanti.
NO a quanti fanno distinzioni continue (tu sei terrone, tu sei clandestino, tu sei musulmano…) e poi vogliono imporre i simboli cristiani come segno di identita’ nazionale.
NO a quanti impongono i valori della “famiglia” a parole, negando leggi sacrosante su forme di unione diverse dal matrimonio, e poi in privato vivono come meglio credono.

Un po’ di coerenza in piu’ oltre Tevere non guasterebbe. Invece siccome i fedeli non vanno piu’ a Messa e talvolta anche fra quelli che ci vanno c’e’ chi non ritiene la convivenza o l’amore prematrimoniale un peccato o rivendica il diritto al testamento biologico o all’aborto, l’unico modo per condurre tutti nella direzione ritenuta giusta (alla faccia del libero arbitrio) e’ tramite le leggi. E per avere le leggi servono i politici. E per avere i politici oggi tocca accettare molto.

Bella coerenza che oscura quanti nella Chiesa si danno da fare per aiutare il prossimo!
Bravi eh.

E alla fine ti ho visto

E alla fine ti ho visto, Stefano.
Avrei volentieri evitato, perche’ conosco la vicenda e me ne sono fatto la mia idea ben precisa.

Avrei evitato dicevo, ma il Fatto prima, mezzo web poi e in ultimo Macchianera hanno messo la tua foto e me la sono beccata. Eviti di cercare chi ignora la vicenda: Stefano e’ morto dopo essere stato arrestato per droga e la foto che ci viene proposta e’ successiva a tale evento e ci dice che sicuramente gli e’ successo qualcosa. Cosa lo stabiliranno i giudici, ma io trovo assurdo:

– il fatto che alla famiglia sia stato comunicato non il decesso ma la decisione di effettuare l’autopsia, come testimoniano loro.
– il commento del ministro La Russa che si dice certo della correttezza delle forze dell’ordine ma contemporaneamente afferma che non puo’ dire come sono andate le cose e che c’e’ un’indagine in corso.
– il fatto che nel 2009 in Italia perche’ si aprisse un’inchiesta sia stato necessario che il web e giornali indipendenti sparassero le foto di un ragazzo morto!

Ma in che paese vivo?

Riposa in pace Stefano e perdonali tu che ora puoi.

La solita prepotenza sul piu’ debole

Dal Gazzettino:

La Chiesa africana dichiara ‘inaccettabile’ l’aborto terapeutico, anche in caso di violenza sessuale o se ci sono rischi per la salute

E ancora:

Il documento conclusivo del Sinodo sottolinea che ‘secondo l’insegnamento della Chiesa, l’aborto e’ contrario alla volonta’ di Dio’. Il documento invita la Chiesa africana ad ‘usare i mezzi e le strutture necessarie per accompagnare donne e coppie tentate di abortire’ e loda ‘il coraggio dei governi che combattono l’aborto nella loro legislazione’

Questo significa vedere la donna come una mera incubatrice ed e’ un atteggiamento tipicamente umano di sottomissione del piu’ debole da parte del piu’ forte.

L’Antico Testamento, a partire da testi come il Levitico, era pieno di passaggi simili, come lo sono altre religioni che giustamente condanniamo. Dovremmo pero’ coerentemente condannare anche la nostra (perche’ io sono credente) quando cade in questi errori che secondo me rappresentano un fraintendimento del messaggio di Dio. Un Dio che e’ amore non obbliga una bimba di pochi anni violentata a partorire a rischio della sua vita. Un Dio che e’ amore non obbliga i suoi Vescovi a scomunicare quella bimba e i medici come e’ avvenuto in Brasile.
Queste sono prepotenze umane, come il Burqa per le donne islamiche o il trattamento che ricevono da mariti o padri che si nascondono dietro la religione.

Non sto dicendo che l’aborto e’ sempre giusto: e’ un momento tragico della vita della donna e in societa’ migliori, piu’ giuste e aperte, tanti aborti non terapeutici e non dovuti a violenza potrebbero essere evitati sostenendo psicologicamente ed economicamente chi e’ incinta, assicurando al nascituro un’adozione certa se la madre non puo’ occuparsene ma anche insegnando educazione sessuale e contraccezione ai ragazzi o distribuendo i preservativi gratis a scuola. Pero’ condannare l’aborto terapeutico -solitamente deciso perche’ il nascituro non sopravviverebbe o perche’ la gravidanza mette a rischio la vita della madre- beh, per quanto mi riguarda non e’ parlare come farebbe nostro Signore.

E infatti loro dicono “secondo l’insegnamento della Chiesa, l’aborto e’ contrario alla volonta’ di Dio“. Mi piacerebbe che il Signore tornasse e sono convinto che i primi con cui si seccherebbe sarebbero quelli che da millenni in suo nome commettono o impongono ingiustizie, naturalmente in altre religioni ma anche purtroppo nel cristianesimo.

Pro-Choice per sempre, perche’ la donna e’ una creatura di Dio, non e’ solo un’incubatrice!

NON VINCERETE

Gli integralisti sono sempre solo degli ignoranti imbecilli falliti senza futuro e certo senza un dio! Vale per gli integralisti di qualsiasi religione. Oggi per i talebani che hanno ucciso i nostri eroi, domani magari per gli idioti che in USA e altri paesi ammazzano i medici abortisti.

Chi uccide o causa sofferenza in ogni modo non fa il volere di nessun Dio ma cerca solo il potere personale.

Dio, che lo chiamiate Gesu’ o Allah o con qualsiasi altro nome, non vuole la nostra sofferenza quindi imporre ai piu’ deboli leggi crudeli (come la sharia o certi eccessi del cattolicesimo) e’ solo una espressione di prepotenza umana.

(alcuni) ciclisti mestrini…

Sono molto contento che l’amministrazione abbia rifatto tutte le strade ed i marciapiedi, dipingendo Mestre di porfido rosa con strisce gialle in rilievo per i non vedenti.

Sono un po’ meno contento ma capisco che alcuni marciapiedi preesistenti si siano ristretti del 50% per creare piste ciclabili a due corsie onde evitare che il futuro tram su rotaia debba andare a passo di bici.

Sono decisamente meno contento di fronte ai seguenti comportamenti di alcuni ciclisti mestrini:
– procedere imperterriti sulle piste ciclabili fregandosene se qualcuno deve attraversarle per arrivare ai passaggi pedonali;
– attraversare in sella alla bici i passaggi pedonali e fare virate a V per reimmettersi nella pista ciclabile (se c’e’, altrimenti ad alcuni va bene il marciapiede…);
– affiancare un pedone su entrambi i lati durante l’attraversamento obbligandolo a procedere in linea retta anche arrivato sul marciapiede in attesa della suddetta virata a V dalla tempistixa generalmente imprevedibile;
– considerare il marciapiede come un naturale prolungamento della pista ciclabile.

Ora immagino che analogamente ad altri miei post di critica spuntera’ qualcuno a dirmi che gli viene da ridere a leggere la mia “esasperazione”. Pazienza, visto che questo e’ il mio blog ci scrivo quello che penso anche se va controcorrente. E penso che le piste ciclabili siano una gran cosa ma che a Mestre servano piu’ vigili perche’ alcuni ciclisti oltre a ignorare il codice della strada ignorano la buona educazione.

Se fossi un afghano io andrei a votare!

La liberta’ e’ partecipazione, cantava Giorgio Gaber.
Ed e’ vero. Liberta’ non e’ solo poter scegliere cosa dire e cosa pensare.
Liberta’ e’ far contare la propria voce, e’ partecipare alla crescita della societa’.

Caro talebano ignorante che minacci e uccidi la gente per imporre il tuo potere di piccolo uomo insignificante e ti nascondi dietro un Dio che non ha mai avallato queste cose, sappi che se io fossi un afghano oggi andrei a votare!
E lo griderei. E lo farei anche sotto le tue minacce e a rischio della vita. Perche’ la mia liberta’ vale piu’ delle tua prepotenza e se il prezzo da pagare e’ la vita, lo pago.

I talebani e gli integralisti di qualunque religione sono solo uomini che usano il Creatore come pretesto per imporre la propria volonta’ sugli altri. E per sconfiggerli prima che le armi servono dialogo, liberta’, uguaglianza e partecipazione. Nessun Dio vuole l’umiliazione e la sofferenza dei popoli.

Buona fortuna all’Afghanistan.

I veri eroi sono gli operai che protestano

In un paese civilizzato dovrebbero essere considerati eroi e idoli gli operai dell’INNSE che per salvare il posto di lavoro a se stessi e ad altre decine di colleghi sono rimasti per 8 giorni su una gru.

Invece da noi gli idoli sono i vip e le starlette che fra un reality e una comparsata illudono i giovani e giovanissimi che per diventare famosi oggi basti vincere un programma tivvu’.

Ingiusta, prepotente, vergognosa crociata

Ingiusta, prepotente, vergognosa crociata contro le donne lanciata da politici di alcuni partiti, gente di parte e monsignori che invece di fare i buoni pastori minacciano, attribuendosi il diritto di decidere chi e’ dentro e chi e’ fuori la Chiesa che non hanno fondato loro ma qualcuno che predicava perdono, amore e comprensione. Certo c’e’ il Diritto Canonico, ma e’ testo umano, non divino, o sbaglio?

Ed e’ cosi’ che alla vigilia di agosto nella povera Italia si combatte una battaglia che in altri paesi non ha visto nemmeno l’alba, tanto naturale, scontato e logico era l’esito.
In Italia no, la pillola abortiva RU-486 (di cui su Wikipedia trovate un’analisi neutrale) non la vogliamo. Come non vogliamo l’aborto e nemmeno la contraccezione. La castita’ si’. In Italia vogliamo la castita’ e la fedelta’. A leggere i giornali o vedere certi spettacoli TV uno resta perplesso ma ufficialmente vogliamo la castita’, la fedelta’ e la famiglia. Tradizionale, non allargata, altrimenti ce la prendiamo pure con gli spot!

Personalmente non sono un sostenitore dell’aborto e so che e’ un grande trauma per chi lo sceglie. Sono invece per una corretta e capillare informazione sulla contraccezione che credo dovrebbe essere insegnata per legge nelle scuole pubbliche e private e favorita in ogni modo. Poi se uno sceglie la castita’ per motivi religiosi o meno, ben venga, ma chi vuole agire diversamente deve essere informato e favorito, ad esempio con distributori di preservativi anche gratuiti nelle scuole superiori e nei luoghi di lavoro, come fanno in altri paesi.

L’aborto tuttavia deve restare una possibilita’, una scelta legittima e non umiliante per la donna in caso di necessita’ terapeutiche, di violenza, di situazioni familiari insostenibili per madre e nascituro e di altre problematiche delicate e di sofferenza. In questo senso la RU-486, che evita l’ospedalizzazione e interventi chirurgici, ha l’indubbio vantaggio di ridurre, non certo eliminare, la sofferenza psicologica di chi arriva a questa tragica scelta.

Chi paventa pericoli per la salute dovrebbe citare anche i numeri di morti per gli aborti clandestini nei paesi dove una visione cieca del ruolo della donna nella societa’ impedisce del tutto quello che non e’ un delitto spietato ma una scelta dolorosa e tragica spesso figlia di abusi, fisici o psicologici.

Ancora, chi si straccia le vesti e minaccia scomuniche a chi assume e a chi prescrive, perche’ non fa lo stesso per la pena di morte? Perche’ non scomunichiamo i datori di lavoro se condannati per la morte di un dipendente?
Facile prendersela con la donna e chi vuole tutelarla!

Eppure Dio ha insegnato l’amore, la comprensione e il perdono…

Aggiornamento: l’Agenzia italiana del farmaco ha deciso per il si’ alla commercializzazione della RU-486. Semplicemente, era giusto cosi’, anche se speriamo debba essere usata in meno possibile e’ giusto che ci sia.

Sentenze

Sentenza sull’omicidio di Gabriele Sandri scandalosa ma attesa.
Segno che inizio a diventare vecchio o conosco il mio paese. Pero’ capisco benissimo chi ieri ha protestato in aula.

Confido nell’Appello e nella Cassazione come tutti gli italiani che tendono a giudicare quel che vedono.

Non piu’ confini, reali o immaginari

Un articolo che mi e’ piaciuto molto:
Saranno loro, gli spaesati a raccontare la nostra storia | Roma la Repubblica.it

Bello, intelligente, fa riflettere.
A firma Adriano Sofri, che per la giustizia e parte della societa’ dovrebbe essere recluso e impossibilitato a esprimersi e invece lo fa e contribuisce in modo intelligente e costruttivo a raccontare la storia di questo nostro inquieto paese.

Non piu’ confini, la parola, su carta o in bit, travalica i muri immaginari e reali che fino a pochi anni fa dividevano le persone.
Non stupisce che questa rivoluzione faccia tanta paura.

Apocalisse a Viareggio

Prima di tutto le mie preghiere per le vittime e i feriti.
Quel che e’ successo e’ allucinante e tragico e mi chiedo come nel 2009 in Europa possa accadere una cosa simile!

Sono colpito dalla reazione della Rete: prima dei giornali online, blog e social network si sono riempiti di notizie e testimonianze da abitanti del luogo. In Youtube poi video ripresi da varie persone mostrano l’apocalisse. Rainews24, che sto seguendo ora in streaming, trasmette proprio quelle immagini a ciclo continuo. Nessuna critica, non e’ il momento anzi meno gente con telecamera va, meglio e’.

Link utili se qualcuno stanotte cerca info (domani non serviranno perche’ ne parlera’ il mondo):

Che il Signore aiuti tutti…

Edit: commenti in diretta da residenti su questo sito.

Gruppo Missioni Terzo Mondo

Un po’ di pubblicita’…

www.gruppomissioniterzomondo.org

Questo e’ l’ultimo sito che mi ha impegnato in ordine di tempo. Presenta in modo completo l’attivita’ dei volontari di Carpenedo impegnati da oltre quindici anni in progetti fantastici per aiutare i bambini dell’India, del Kenya e dal 2008 anche delle Filippine. Col sostegno di tanta gente e mettendoci tempo, risorse personali e impegno diretto, hanno migliorato la vita dei bambini in tante situazioni di estrema poverta’, arrivando persino a finanziare la costruzione o l’ampliamento di interi collegi e orfanotrofi, oltre al mantenimento agli studi e le cure mediche per migliaia di bimbi.

Nel sito trovate luci, colori, volti finalmente sereni, nonche’ moltissime informazioni sui luoghi e le tematiche citate, da collegamenti a pagine di approfondimento alle mappe con foto aeree dei luoghi.

Visitatelo e -se potete- dateci una mano ad aiutare quegli angioletti!