La liberta’ e’ partecipazione, cantava Giorgio Gaber.
Ed e’ vero. Liberta’ non e’ solo poter scegliere cosa dire e cosa pensare.
Liberta’ e’ far contare la propria voce, e’ partecipare alla crescita della societa’.
Caro talebano ignorante che minacci e uccidi la gente per imporre il tuo potere di piccolo uomo insignificante e ti nascondi dietro un Dio che non ha mai avallato queste cose, sappi che se io fossi un afghano oggi andrei a votare!
E lo griderei. E lo farei anche sotto le tue minacce e a rischio della vita. Perche’ la mia liberta’ vale piu’ delle tua prepotenza e se il prezzo da pagare e’ la vita, lo pago.
I talebani e gli integralisti di qualunque religione sono solo uomini che usano il Creatore come pretesto per imporre la propria volonta’ sugli altri. E per sconfiggerli prima che le armi servono dialogo, liberta’, uguaglianza e partecipazione. Nessun Dio vuole l’umiliazione e la sofferenza dei popoli.
Buona fortuna all’Afghanistan.
Io onestamente no. Non perché non sia d’accordo con te, ma perché non trovo allettante la prospettiva di morire, di perdere un dito o roba simile. Non credo si possa dialogare con qualcuno che non ha alcun interesse a farlo. Sì, ci vuole libertà, ma non la vedo. E comunque chi ce l’ha non sa farne buon uso.