L’aggressione a Berlusconi e’ un atto indegno senza se e senza ma. Per quante parole o azioni a noi non gradite un uomo possa fare, la violenza e’ sempre sbagliata e solo una mente cattiva -o malata- puo’ coscientemente colpire con violenza un altro uomo, ancor peggio se anziano o piu’ debole. Solidarieta’ quindi a Silvio Berlusconi che non meritava la sofferenza a cui e’ stato sottoposto.
Qui pero’ finisce la dovuta condanna da parte del tenutario di questo blog e la vicinanza a un altro essere umano ora sofferente in un letto d’ospedale (so cosa significa).
Il resto, le cattiverie dette a Di Pietro e alla Bindi da politici e da taluni conduttori, le proposte di censura dei siti che inneggiano all’odio (solo quelli in una direzione: non vedo ad esempio grandi scandali in tivvu’ per i gruppi anti Travaglio) sono viziate da demagogia perche’ in Italia si semina odio continuamente, da troppe parti.
L’aggressione a Berlusconi e’ grave, inaccettabile, sbagliata, quanto l’aggressione a tanti, discriminati, presi a male parole se non a pugni solo perche’ magari stranieri. In concreto, perche’ questo fatto non ha suscitato lo stesso sdegno e invito ad abbassare i toni? Si parla di una donna che ha preso un pugno per strada da un 17enne che le ha gridato “sporchi negri, dovete morire, andatevene via dall’Italia”! Chiediamoci bene quali messaggi trasmettiamo ai giovani -e ai non giovani ma piu’ fragili-?
Allora chi oggi critica le parole -magari intempestive- di taluni o le reazioni deficienti di chi inneggia all’aggressore via web, si chieda se non sarebbe il caso di moderare anche i propri di toni quando parla in TV e sui giornali di religione, di stranieri, di politica, di avversari politici…
Quando si parla di “coglioni” riferendosi agli elettori di altri partiti (fonte) non si sta forse generando odio?
Quando si invitano i partecipanti al gay pride a pentirsi (fonte) non si genera odio?
E allora che tutti, da destra a sinistra, intra o extraparlamentare che sia, rivedano non solo i loro toni ma anche la loro politica per aprirsi alla tolleranza e al rispetto di chi ha opinioni o modi di vivere differenti.
La violenza non va solo condannata ma anche prevenuta con un clima di rispetto per chi pensa, agisce o vive in modo diverso da noi!
Troppo facile limitarsi a condannare, quando poi non si sa ancora nemmeno benissimo se il gesto ha una matrice politica o psicologica.
Ancora una volta, anche se non sono un suo elettore (lo sono stato, ma non lo sono piu’ dal 2006) non posso che concludere pregando perche’ nostro Signore lenisca le ferite fisiche e morali di Silvio Berlusconi. E porti un po’ di buon senso a tanti che siedono in Parlamento e seminano distinguo fra gli uomini.