Suvvia gente, un po’ di dignita’! Meglio al voto…

Dice Fabris dell’Udeur:

“Se la maggioranza non vota lunedì una mozione di totale condivisione con quanto detto dal ministro Mastella
in aula alla Camera, non ci sarà più la maggioranza non solo numerica ma politica”.

E’ meglio votare che piegarsi ai toni di gente che con un numero irrisorio di voti pretende di imporre il proprio modo di far politica.

Vedere Prodi che dice “spero che Mastella torni presto”, di fronte a verbali di intercettazioni che lasciano allibiti, e’ davvero troppo. Io ho votato l’Unione ma a questo punto meglio le urne che restare al Governo al prezzo di cedere ai ricatti dell’UDEUR!

Le dimissioni del ministro Mastella

Ha preso meno di 200mila voti alle ultime politiche…
ed e’ diventato ministro di Grazia e Giustizia.

Ha preso meno di 200mila voti alle ultime politiche…
e ha boicottato il provvedimento sui DICO andando contro il programma dell’Unione e la volonta’ degli elettori.

Ha preso meno di 200mila voti alle ultime politiche…
e ha voluto l’indulto (non da solo pero’: l’han votato quasi tutti).

Ha preso meno di 200mila voti alle ultime politiche…
e ha offeso chi lo criticava e denunciato comici e blog satirici.

E poi…
il suo ministero di Grazia e Giustizia ha rimpatriato senza se e senza ma un ANGIOLETTO in un posto infernale criminalizzandone gli affidatari e non cercando strade per venire incontro alle esigenze della parte piu’ debole.

Per tutto questo e altro ancora sono FELICE che il ministro Mastella si sia finalmente dimesso.

Certo Prodi, sapendo che anche un solo senatore e’ necessario per mantenere la presa sulla poltrona, ha subito respinto le dimissioni, pero’ spero che il cortocircuito delle istituzioni non sia tale da trovarmelo ancora ministro della Giustizia.

Martelli, il vituperato delfino di Bettino Craxi si dimise dalla stessa carica al primo AdG per il bene delle istituzioni.
Mastella lo fa gridando allo scandalo, alla trappola… la moglie addirittura dice che fanno pagare a lei e al marito il voler proporre i valori cattolici. E intanto il centrodestra approfitta dell’empasse del governo e di fatto apre le porte al traghettamento dell’Udeur nella CdL.

Per carita’…
Non sono fra le persone che odiano una parte politica e ne amano un’altra ma rabbrividisco all’idea di vedere Mastella nel centro-destra domani o dopodomani. Rappresenta quel modo di far politica che la seconda Repubblica voleva cambiare e la gente non lo vuole (se no avrebbe un po’ piu’ voti, e’ palese). Lasciamo che faccia la vittima… e speriamo in una legge elettorale (o in un referendum: se fa tanta paura forse e’ giusto farlo) che eviti che partiti minuscoli siano l’ago della bilancia e condizionino l’intera vita politica del paese.

Per ora sono felice che il ministro Mastella sia dimissionario perche’ da elettore del centro-sinistra non lo potevo sopportare, politicamente parlando s’intende.

La casta e l’omofobia

Impazza il dibattito politico: alcuni politici sono fermamente contrari alla norma contro l’omofobia, cioe’ un passo del decreto sicurezza che vieterebbe la discriminazione delle persone sulla base dei loro orientamenti sessuali.

Poi uno legge “La casta” e si chiede perche’ i politici cattolici non impongano il rispetto dei comportamenti insegnati dalla Chiesa anche quando non ci sono di mezzo omosessuali, cellule staminali, DICO e quant’altro sgradito ai vertici della Chiesa cattolica…

L’Italia sprofonda

Prodi, ben conscio che qualsiasi dichiarazione di segno differente comporterebbe la fine della sua maggioranza, esprime “piena fiducia al ministro Mastella e alle politiche sulla giustizia”.

In una lettera di alcuni giorni fa il fratello di Giovanni Falcone commentava la situazione.

Vale la pena leggerla per capire meglio a che punto e’ arrivata l’Italia.

Il paese resta sotto scacco di un partito che ha preso 150.000 voti, con un presidente del consiglio che presenta decreti legge per imporre l’obbligo di registrazione ai siti web e i ministri competenti che non se ne accorgono se non dopo le proteste dei cittadini.

Giocare con i numeri

Alle primarie dell’Unione, quando si doveva decidere il candidato premier che avrebbe fronteggiato il centro-destra nelle elezioni 2006, parteciparono circa 4 milioni di persone.

Oggi per decidere il segretario del nascente Partito Democratico e 2411 delegati hanno votato in circa 3 milioni, eppure tutti si sgolano a festeggiare la grande partecipazione.

Secondo me si aspettavano meno, questa e’ la verita’. Una flessione di oltre un milione di persone festeggiata come un evento non puo’ che indurre a simili riflessioni.

Politica di centro, politica moderata

Finora non mi sono espresso su Mastella perche’ dopo il caso di Maria, l’ho gia’ detto l’anno scorso, ho un solo desiderio: che vada a casa, dovesse cadere la coalizione di governo che ho votato, io saro’ FELICE di saperlo fuori dal ministero di Grazia e Giustizia. La Giustizia che non c’e’ stata per una bimba di 10 anni, rispedita fra le lacrime in un paese dove non estradiamo neppure i criminali (c’e’ la pena di morte e quindi noi non mandiamo gente li, sacrosanto).

Non bastasse questo, cosa dire di un politico che si fa eleggere in una coalizione che nel programma ha provvedimenti per le coppie di fatto e che poi, dall’alto del suo 1.40% di voti, blocca tutto andando contro i milioni di cittadini che hanno eletto partiti esplicitamente a favore di tali provvedimenti?

E cosa dire di un politico che non perde occasione di sottolineare, con eleganza direi, il suo essere indispensabile alla maggioranza? Ieri in diretta dagli USA:

“Se vi faccio schifo lasciamoci con molto garbo e andiamo alle elezioni. O mi difendete o ci lasciamo”

Il contesto: la gente, i media e parte del mondo politico lo contesta. Lo contestano per l’indulto, lo contestano perche’ e’ andato con un volo di Stato al GP di Monza, lo contestano perche’ ha chiesto al CSM di far trasferire d’ufficio un magistrato che indaga su un’inchiesta delicata, lo contestano perche’ ha condannato un programma TV in cui e’ stato oggetto di critiche e c’e’ anche chi lo contesta perche’ ha denunciato e cercato di far censurare un blog satirico su di lui (ottenendo solo di farne spuntare tanti altri e far partire una petizione online per chiedere le sue dimissioni).

Lui vuole essere difeso. Parla di linciaggio ed evoca il terrorismo.
Quindi devono difenderlo tutti, non solo Prodi ma proprio tutti, esprimendogli solidarieta’ umana e politica. Non gli basta, con l’1.40% dei voti, essere al centro della vita politica del paese. Non gli basta condizionarla: deve essere apprezzato e sostenuto.

Io credo che Prodi dovrebbe chiedergli le dimissioni. Non lo fara’ perche’ il governo cadrebbe. E cosi’ condivide con lui le responsabilita’.

Il problema di fondo e’ che Mastella non piace agli italiani, che infatti non l’hanno votato e che pero’, per i giochi di potere, se lo ritrovano non solo ministro di Grazia e Giustizia ma pure in prima pagina ogni santo giorno, vuoi per le polemiche che innesca, vuoi per quelle che causa con le sue scelte.

Comunque Mastella e’ un cattolico, un moderato, uno di centro, uno che ha ben presenti i valori e il rispetto.

“Pensavo foste in 50mila, invece siete 5 stronzi”

Lo ha detto ieri a chi, a NY, lo contestava.

Anch’io mi sento molto stronzo, oggi.
Credo che la maggior parte degli italiani si sentano tali.

Io mi sento cosi’ stronzo che auspico una riforma elettorale che metta uno sbarramento al 10% per tener fuori questi micropartiti.
E si’ alla proposta di legge di iniziativa popolare di Grillo: massimo due legislature (10 anni!) e poi a casa.

Se Grillo (un comico!) ci liberasse da questi politici di professione che tengono in considerazione i cittadini solo in campagna elettorale dovremmo farlo Santo!

Basta ai cavalli nel Palio di Siena

Uno si chiede: visto che abbiamo i Verdi al Governo, gli ci vuol tanto a imporre a tutta la maggioranza (ma su questo tema magari ci scappa una maggioranza trasversale) un bel DL che renda illecito l’uso di animali in certe manifestazioni?

Orsu’ Prodi, facciamo qualcosa davvero di rivoluzionario. Un bel Decreto Legge e il Palio di agosto, se proprio vogliono farlo, lo corrono i contradaioli che sarebbe altrettanto avvincente e oltretutto vi parteciperebbe chi VUOLE farlo, non povere bestie COSTRETTE a essere in un ambiente per loro estraneo e spaventoso!

Il discorso di Veltroni

Oggi hoiascoltato il discorso che Walter Veltroni ha fatto in veste di candidato segretario del Partito Democratico.

Premesso che l’idea di avere in Italia un partito unico di centro-sinistra e un partito unico di centro-destra, sul modello americano per intenderci, mi fa rabbrividire…

Premesso pure che se abitassi a Roma PRETENDEREI che il mio sindaco svolga SOLO quel ruolo sino alla fine del mandato…

Ecco, fatte queste premesse dico… ma a Veltroni qualcuno potrebbe ricordare che i partiti che compongono “i democratici” oggi sono al governo e forse invece di fantasticare sul futuro sarebbe il caso di darsi da fare nel presente e rendere concrete tutte quelle belle parole?

Tre SI’ e tre NO

Si’ alla TAV e sbrighiamoci a farla.

Si’ all’allargamento della base USAF a Vicenza.

Si’ alle missioni di PACE in Libano, in Afghanistan e ovunque serva.

No agli sconti a chi va a manifestare. Casomai scontiamo i treni per i pendolari e per chi non ha l’automobile.

No a chi sa solo e soltanto dire no a tutto, mettendo in un unico pentolone le missioni di pace, la costruzione della TAV, la visita di un Capo di Stato straniero, l’ampliamento della base a Vicenza e quant’altro.

No agli esponenti di partiti della maggioranza di governo che vanno in piazza a insultare un Capo di Stato in visita.

E infine…
Evviva l’amico e alleato dell’Italia George Bush!

Grillo 4ever

Da non perdere: l’intervento di Beppe Grillo all’assemblea degli azionisti Telecom.

Io sono daccordo su tutto cio’ che dice Grillo pero’ temo che lui quando evoca tecnologie come il VOiP dimentichi che oggi Internet passa sulla rete Telecom e che TUTTI devono affittare da Telecom ALMENO l’accesso al doppino dell’utente. La trasformazione delle Rete di Accesso in una public company cambierebbe le cose (in Italia? Davvero?) ma per adesso anche se la gente fa meno telefonate perche’ usa Skype, Telecom ha comunque un gran potere su tutte le TLC italiane…

La Consob ha cercato di metterlo fuori gioco ma non sembra esservi riuscita (mi unisco a quello che in tanti han gia’ detto: se vigilassero di piu’ su ALTRI problemi, forse sarebbe meglio…).

E in nome della trasparenza ecco anche la cronaca dell’assemblea scritta da Stefano Quintarelli in diretta tramite la wlan della sede Telecom. Stanno intervenendo tantissimi piccoli azionisti che dicono la loro. Non credo che questa politica dell’apertura e trasparenza piaccia ai “big”, anche se sono consapevoli che alla fine e’ comunque tutto nelle loro mani…

Come i politici…

Quando la sparano grossa, troppo grossa, poi danno la colpa ai giornalisti, rei di aver “mal interpretato”.

Secondo l’Avvenire, che tanto per dare a Cesare quel che e’ di Cesare, e’ dei Vescovi italiani, Bagnasco non avrebbe messo sullo stesso piano convivenze, incesti e pedofilia ma avrebbe detto che:

”quando si nega la natura umana, vengono a mancare i criteri oggettivi per distinguere il bene dal male”

.

Ben inteso, tali criteri sono assoluti e sono in mano alla Chiesa Cattolica. Per l’Italia. L’Europa. Il pianeta Terra e l’intero Creato.

Sull’Avvenire si dice poi che le reazioni dei politici sono una tempesta in un bicchier d’acqua.

A proposito di reazioni, splendida quella di Calderoli, che oggi ha beatamente informato il mondo che:

“Se ancora non si è capito essere culattoni è un peccato capitale e, pertanto, chi riconosce per legge una cosa del genere è destinato alle fiamme dell’inferno…”

Posizioni estreme? Macche’, e’ la versione colorita delle affermazioni con cui Rocco Buttiglione nel 2004 si gioco’ un posto alla Commissione Europea dopo aver ammesso di considerare l’omosessualita’ un peccato.

Questo e’ il problema dell’Italia: da una parte abbiamo i komunisti-antimperialisti-antitutto-abbasso-gli-USA, dall’altra abbiamo un centrodestra in cui c’e’ questa gente che per raccogliere i voti dei cattolici ex DC dice cose inenarrabili.

Si salva e oggi applaudo pubblicamente Silvio Berlusconi che, coerentemente con le sue scelte private (ha divorziato) afferma che:

“Da laici, noi riconosciamo ai vescovi il diritto ed il dovere di dire quello che pensano, per esempio sulla famiglia. E da laici riconosciamo il diritto ai cittadini di pensarla liberamente come vogliono”

Certo, c’e’ modo e modo di esprimersi e dire le cose, ma a quanto pare, come succede spesso ai politici (Berlusconi in testa), Bagnasco era stato frainteso…

O forse e’ tutto un pesce d’Aprile, a partire dalle affermazioni di Calderoli?

Se si’, magari fatene uno piu’ politicamente corretto l’anno prossimo… ;)

Pensierino della notte

Se andassi ancora alle elementari forse scriverei un pensierino come questo…

L’altro ieri ho letto sul libro di lettura che milioni di persone muoiono di fame.

Ieri ho letto sul sussidiario che da quando l’Italia e’ nell’unione europea i proprietari di mucche possono vendere solo una parte del latte che mungono e il resto lo devono buttare via altrimenti vengono multati.

Oggi ho letto che l’unione europea sta preparando una nuova legge (direttiva, NdGF) che rendera’ qualsiasi azione contro il diritto di autore punibile come si fa con quelle fatte della criminalita’ organizzata.

Se mettero’ il disco di “tanti auguri a te” alla festa di compleanno saro’ come gli uomini cattivi contro cui canta quello che ha vinto Sanremo giovani?

Cara maestra tu sai tante cose: mi spieghi perche’ piu’ importanti sono i grandi meno si preoccupano dei piccoli?

Sapete cosa sogno? Che i bimbi di oggi conoscano queste cose, che venga loro spiegata l’assurdita’ di un mondo asservito al potere. Il potere delle banche, dei produttori… tutti oggi contano piu’ di un bimbo che muore di fame!

Se mi leggono insegnanti, catechisti, gestori di oratori… parlate ai bambini e ai ragazzi, a chi fra 10, 5 o 3 anni votera’, spiegate loro le grandi ingiustizie del mondo di cui si sono resi artefici tanti politici, spiegate loro che l’Unione Europea dell’inno, della grande patria europea e blah blah fa buttare via tonnellate di cibo che potrebbero andare ai paesi poveri dove ogni minuto muore un bambino!

Spiegate loro che ci sono politici che credono che Dio si arrabbi se due convivono invece di sposarsi e che preferiscono parlare tutto il giorno di questo invece che delle leggi europee che strozzano il cittadino e fanno distruggere il cibo! Ci rendiamo conto? Assimilano chi scarica una canzone o scrive un testo ad un amico a un pericoloso criminale e intanto distruggono il cibo!

Cellulari e divieti

Un giorno leggi che i sindacati e gli insegnanti sono pronti a scioperare per il mancato rinnovo del contratto di categoria, il giorno dopo il ministro della pubblica istruzione e’ su tutti i giornali perche’ ha emesso una circolare che vieta l’uso del cellulare ad alunni e insegnanti durante le ore di lezione. Circolare superflua perche’ in realta’ basterebbero i regolamenti di istituto…

Ai miei tempi era vietato usare a scuola videogiochi portatili ed era “sconsigliato” portare “apparecchiature di valore”, senza bisogno che scendessero in campo i ministri…

Qualche dubbio e perplessita’ oggi viene…
come ci si stupisce a vedere che chi ieri usava tutti i mezzi (compresi giochi in flash che istigavano a tirar torte a un ministro della Repubblica) per criticare la Moratti, all’attuale ministro non abbia mai nulla da dire, su nessun argomento…

Detto questo, vietare l’uso dei cellulari DURANTE una lezione ha senso, ipotizzare leggi per vietarne l’introduzione nelle scuole e’ assurdo ed e’ una limitazione di diritti, liberta’ personali e sicurezza degli studenti.

Se passasse questa idea e se io avessi un figlio lo manderei a scuola col cellulare legge o non legge: durante le lezioni e’ giusto che il telefono resti spento ma nel percorso casa-scuola-casa, che puo’ essere anche lungo, e’ imperativo che i ragazzi possano mantenere i contatti con la famiglia se ne hanno la necessita’. Oppure la scuola si assuma la responsabilita’ dei ragazzi anche fuori dalle mura dell’edificio. Troppo comodo pensare di vietare senza pero’ fornire alternative!

Forse finira’ come accade in tanti ospedali dove, nonostante i mille cartelli, infermieri e medici consentono ai pazienti, se se ne servono con garbo e se non sono ricoverati in reparti con sistemi salvavita, di fare qualche telefonata a casa…

In realta’ basterebbe avere piu’ buon senso e non seguire questo eterno principio del divieto di tutto che porta la gente a violare regole ritenute ingiuste e fa perdere il doveroso senso del rispetto verso le leggi.

La famiglia

Cos’e’ la famiglia?

Un uomo e una donna che si sposano in Chiesa?

Un uomo e una donna che si amano, si sostengono e vivono assieme al di fuori del matrimonio?

Una madre e una figlia?

Un figlio e una madre?

Un padre e un figlio?

Due uomini che si amano, adottano un bimbo e gli evitano una vita in orfanotrofio?

Due donne che grazie alla scienza riescono ad avere una figlia e la amano e le danno tutto il loro affetto?

Per me si’. Sono tutte famiglie.
Dove c’e’ affetto e sostegno reciproco c’e’ famiglia.

La Chiesa, temo piu’ per l’orgoglio di avere la ragione, che per illuminazione divina, ci dice che non e’ cosi’ e che non bisogna fare leggi in favore di chi sceglie forme di convivenza diverse dal matrimonio. Di fatto si vuol legittimare solo chi si sposa secondo il rito Cattolico, sopportando chi lo fa in Comune e penalizzando chi ha altri valori, seppure la Costituzione italiana preveda la liberta’ di pensiero e il diritto a vivere senza essere cattolici o non in conformita’ con i precetti cattolici.

La loro motivazione e’ che ogni altra forma e’ “contro natura”. Quale sciocchezza?!

In NATURA esistono molte razze non monogame, cioe’ che si accoppiano liberamente, una volta con uno, una volta con l’altro. Certo, esistono anche animali che restano fedeli a vita al compagno, ma se vogliamo metter in mezzo “la natura” dobbiamo considerarla tutta, non solo una parte. E ricordiao che anche noi siamo animali e fino a qualche tempo fa agivamo in base alle leggi di NATURA anche noi.

Prima ho parlato di orgoglio. Di voglia, di pretesa di avere ragione, di sapere che le cose stanno cosi’ e basta. Poteva essere comprensibile quando credevamo che la terra fosse al centro dell’universo e magari il solo pianeta abitato. Oggi sappiamo che l’universo e’ grande, la terra non e’ al suo centro ed e’ ragionevole immaginare che esistano miliardi di miliardi di altre civilta’, ognuna con le proprie regole, religioni e tradizioni. Dio e’ uno ma e’ ovvio che si sia presentato sotto forme diverse a seconda delle culture e della situazione geopolitica. Lo ha fatto sulla terra, figuriamoci altrove…

Pensare che il matrimonio sia uguale dappertutto, che solo un essere di sesso maschile e uno di sesso femminile sposati in un tempio religioso siano una famiglia qui e in tutto l’universo e’ veramente assurdo e sintomo di una mentalita’ ristretta che fatica ad accettare che noi si sia parte di qualcosa di piu’ grande e che il fine dell’umanita’ sia crescere in armonia, sostenendo e amando il prossimo nel rispetto delle sue scelte.

Mi spiace cari signori ma quando intimate ai politici di non fare leggi che mettano in crisi (e perche’ mai, poi?) la Famiglia, io non credo stiate parlando in nome di Dio perche’ non credo che la preoccupazione principale di Dio sia la forma giuridica della famiglia ma che vi sia amore, rispetto, sostegno e perdono.

Quando poi sento dire da un Vescovo che una coppia omosessuale non e’ una famiglia perche’ non puo’ procreare”, e penso alle migliaia di coppie sposate sterili, credo che davvero l’orgoglio accechi e faccia perdere la visione di cio’ che puo’ davvero volere Dio.

In Fede.
Post scritto da una persona che ogni settimana si impegna perche’ la voce della sua parrocchia esca dal quartiere e si presenti sulla grande Rete.

Giornalai… liberalizzati?

Scusate ma qualcosa mi sfugge: se i giornali hanno un prezzo di copertina fisso a cosa serve liberalizzarne la vendita? Forse ad schiacciare le piccole edicole e fare un favore alle cartolerie e in generale ai negozi piu’ grandi in grado di offrire anche altri prodotti?

O forse vale l’opposto, cioe’ non esistendo piu’ una netta distinzione fra rivendita di “qualcosa” e rivendita di giornali, un edicolante puo’ arricchire la propria offerta?

In ogni caso, il vantaggio per il consumatore dove sta?
Qualcuno mi aiuta a capire?

Ciao, Piergiorgio

Apprendere che ieri sera un medico coscienzioso ha assecondato la volonta’ di Welby mi ha fatto provare sollievo perche’ quell’uomo ha smesso di soffrire. Era un suo diritto, una scelta che spettava soltanto a lui, una volonta’ che aveva manifestato da tempo.

Se questa scelta va contro le Leggi di Dio, ora ne staran parlando loro due. Non spetta a noi imporre a una persona di vivere attaccata alle macchine. senza alcuna speranza di recupero, se non lo desidera. Men che meno quando questa imposizione e’ fatta per integralismo (di qualsiasi religione sia e’ sempre sbagliato) o calcoli politici.

Riposa in pace, Piergiorgio Welby.

Valori…? E il libero arbitrio?

Allora la situazione e’ questa: una persona malata, senza speranze di recupero, attaccata alle macchine e dipendente dagli altri per tutto, dice che vuole smettere di vivere cosi’ e chiede che sia staccata la spina delle macchine che lo tengono in vita, evidentemente contro la sua volonta’.

Le domande da porsi sono:

1) Ha speranze di recupero? Nel caso specifico pare proprio di no.

2) E’ perfettamente capace di intendere e di volere? La sua scelta e’ dettata da una riflessione ponderata? Nel caso specifico pare proprio di si’.

Bene, questo e’ quanto. Va rispettata la sua volonta’.

Ma no, vuoi mettere? Potremmo mai. I cattolici, quelli legati alla famiglia, ai valori e magari pure ai voti dell’area cattolica, non vogliono, dicono che sarebbe omicidio, che e’ immorale, che…

Ma cacchio!
Se uno vuole… ne rispondera’ lui con Dio, ammesso e non concesso che davvero Dio pretenda il sacrificio estremo.

Se e’ cosi’ ne rispondera’ la persona direttamente, ma non si possono imporre i propri valori a chi non li condivide e non vuole nel contempo danneggiare nessuno ma solo smettere una vita che non riesce a reggere piu’. Ci rendiamo conto? Se fosse in grado se le staccherebbe da solo ma non puo’ e dipende da gente cosi’ convinta dei propri valori da infliggere torture agli altri in nome di essi!

Solidarieta’ a Piergiorgio Welby e alle persone nella sua condizione e vergogna a quanti, fra i politici, vogliono imporre i propri valori agli altri senza ragionare.

Decenza nei cortei: via gli imbecilli!

Anora oggi a Roma altri ragazzotti ignoranti hanno bruciato bandiere e inneggiato agli assassini dei nostri eroi di Nassirya.

Delle due:

  1. Li identifichiamo e il giorno che avranno bisogno di aiuto dalla polizia per qualsiasi cosa diciamo loro di andare a quel paese.
  2. Li mandiamo ai lavori forzati, cosi’ finiscono qualche autostrada e danno un senso alla loro esistenza.

Purtroppo o per fortuna nessuna delle due e’ praticabile: a differenze di chi brucia fantocci di soldati avvolti nelle bandiere e inneggia ai kamikaze l’Italia e’ un paese civile!

In ogni caso per i partiti dev’essere un imperativo morale prendere le distanze nei fatti da questa gentaglia.

Limitarsi a non condividere ma poi accettare i loro voti non basta. Nessun partito deve rappresentare questa gente, ergo i loro partiti di riferimento devono essere i piu’ duri e avanzare proposte di legge che prevedano pene severissime per chi agisce in questo modo, nonche’ impegnarsi per isolarli e tenerli lontani dai cortei.

Anche perche’, poveri sciocchi inneggiatori dei kamikaze, con questi atteggiamenti fate sembrare piu’ giusti e buoni quelli che condannate, a partire da Israele.

Scio’ dal Pero!

Ne ho le tasche piene dei continui scioperi dei giornalisti TV. Avranno i loro diritti ma non devono rimetterci i cittadini in maniera cosi’ continuativa. Oltretutto forse questa gente non si rende conto che si sta scavando la fossa. Sempre di piu’ l’informazione corre sul web e se e’ vero che poca gente legge i quotidiani e’ altrettanto vero che milioni di italiani navigano e possono trovare online le notizie.

A rimetterci sono i piu’ deboli: anziani, persone con problemi economici o di altra natura che non sono in grado di accedere a Internet. Giustizia per se’, certo… e gli altri?

In ogni caso ecco qualche sito per sopravvivere al blackout radio/tv odierno e di domani:

Chi ha parenti o conoscenti che non hanno accesso a Internet compri un quotidiano, glielo porti e glielo legga. Passerete un’ora in compagnia.

il giorno che sciopereranno i quotidiani si passera’ a stampare Google News internazionale e a leggerlo ai parenti ;)