Avventure di un quarto di secolo fa…

25 anni e un giorno fa oggi completavo la prima versione pubblica di un programma per la piattaforma Amiga che mi avrebbe cambiato la vita.

Si chiamava HTTX ed era un convertitore da HTML a testo utilizzabile da linea di comando. Aveva un sacco di opzioni creative come la conversione in ANSI.

Ebbi la fortuna di entrare in contatto con lo sviluppatore di AWeb, allora e a lungo il miglior browser per Amiga. Il mio convertitore venne incluso nella distribuzione ufficiale del programma. Non ci guadagnai niente economicamente (solo una copia originale del CD di AWeb spedita dal Canada) ma come esperienza fu fenomenale, anche perché da lì fu facile diventare betatester delle nuove versioni. Ricordo la curiosità e l’emozione quando, ogni lunedì, la mail impiegava più tempo a scaricarsi perché c’era la nuova beta allegata. Spesso conteneva correzioni di bug trovati da me e nuove funzioni che avevo proposto io!

Poi AWeb venne incluso nelle nuove versioni del sistema operativo di Amiga 3.5 e 3.9 e con esso il mio programma. Anzi, quelli che ormai erano gli amici di AmiTrix (il distributore canadese) mi fecero anche entrare nel team di betatester delle nuove versioni del sistema operativo!
Anche lì, nessun guadagno ma il primo NDA della mia vita ricevuto per posta, compilato e spedito via fax dal tabaccaio vicino casa, orgoglioso che un “ragazzo” che aveva conosciuto bambino facesse “cose importanti e segrete con i tedeschi“. Giacché la Haage & Partner, cui era stato affidato lo sviluppo, era tedesca.

Mi trovai così a dialogare e collaborare con alcuni dei geni che avevano creato l’OS del computer che avevo amato sin dall’adolescenza!
…e pensare che tutto era partito da un programma in AmigaE scritto per necessità personale.

Quando nel 2005 ho abbandonato definitivamente Amiga ho rilasciato HTTX e tante altre piccole cose con licenza GPL, quindi se lo volete è tutto vostro. Oggi esistono compilatori E per tutte le piattaforme.

Tuttavia la storia di HTTX non si limita a una splendida avventura informatica ma ha un lato umano che per me vale anche di più.

Rilasciai HTTX come freeware, cioè gratis, ma con l’invito a chi lo avesse trovato utile a fare una donazione a un’associazione che si occupava di aiutare i bambini in difficoltà. Ricordo come fosse ieri l’email di un signore che mi ringraziava per il programma e mi comunicava che aveva fatto una donazione a un’organizzazione che dava coperte e cibo ai bambini di strada di San Pietroburgo. Sì, perché ancora a fine anni ’90 (e forse tuttora) in quella città c’erano bambini che vivevano per strada e nelle fognature…

Pensare che il tempo speso a immaginare e programmare HTTX avrebbe portato sollievo a qualcuno di quegli angioletti mi diede e mi dà tuttora una grande emozione.

15 risposte sull’app Immuni e qualche riflessione

E’ passato un secolo dal mio ultimo post. Immuni e’ arrivata. E’ finito un lockdown. E’ iniziata un’estate folle. E’ arrivato l’autunno. Il virus e’ tornato a far paura. E’ tornato un semi lockdown ma adesso ogni regione fa per se’ ed e’ un bel casino. Comunque per rispetto ai lettori ecco le risposte alle 15 domande su Immuni che mi ponevo ad aprile e che, a quanto so, si poneva pure il garante privacy.

  1. L’app e’ open source, ma non lo e’ la GAEN API ovvero Apple/Google Exposure Notification, cioe’ il framework di contact tracing creato da Apple e Google per far funzionare questo tipo di APP su iOS e Android.
  2. E’ possibile conoscere tutti i dettagli dei protocolli di comunicazione utilizzati. Tutte le informazioni si trovano nel repository di Immuni su gitbub. La questione degli IP e’ stata sollevata anche dal garante, lo scorso giugno, al momento di dare il via libera all’esercizio dell’app.
  3. Il tutto a oggi e’ gestito dallo Stato e il sistema in teoria carica solo le chiavi temporanee (resta la questione IP a cui, a oggi, non e’ stata data risposta al garante).
  4. Spetta all’ASL indicare che un individuo e’ positivo, caricando le sue chiavi con un codice fornito dal paziente stesso. Fino al 18 ottobre spesso gli operatori non sapevano come fare. In Veneto fino a quella data non ha proprio funzionato.
  5. Con l’architettura decentralizzata il traffico dovrebbe essere limitato a poche centinaia di kbyte.
  6. Con l’architettura decentralizzata i dati conservati occupano pochissimo spazio.
  7. Ufficialmente il consumo di batteria della tecnologia Bluetooth Low Energy e’ minimo, ma piu’ di un utilizzatore lamenta un calo non irrilevante della batteria, forse perche’ non recente o per qualche incompatibilita’.
  8. L’uso dell’app non dovrebbe causare interferenze con auricolari, smartwatch, ecc, ma alcuni nelle recensioni sul Play Store le hanno lamentate.
  9. A quanto so l’app non avvisa dei possibili problemi di sicurezza dati dall’attivazione del Bluetooth con versioni non patchate di Android 8 e 9 vulnerabili quindi al bug “bluefrag”. Comunque il protocollo GAEN dovrebbe aver modificato e anonimizzato i MAC address trasmessi.
  10. Ufficialmente tutto cio’ che concerne l’uso di Immuni e’ volontario, anche l’agire a seguito di una notifica. Tuttavia persone competenti in ambito giuridico hanno da subito espresso dubbi sulla liberta’ decisionale del cittadino in merito. Da notare poi che a seguito di notifica diverrebbe sbagliato firmare un’autocertificazione in cui si dichiara di non essere stati vicini a positivi.
  11. Visto come funziona il sistema scelto per Immuni, tutti le chiavi raccolte e usate per le verifiche con quelle dei positivi sono solo sul terminale dell’utente e non possono essere trasferite altrove. Le notifiche arrivano solo sul dispositivo, quindi in caso di smarrimento/furto/guasto non si ricevono e basta.
    Questo pero’ vuole anche dire che non e’ possibile, in caso di reset del telefono o sua sostituzione, conservare o trasferire su altro dispositivo le chiavi dei contatti degli ultimi 14 giorni.
  12. I criteri per la rilevazione (ipotetica!) del contatto con un positivo sono la distanza a meno di 2 metri per 15 minuti o piu’. La distanza e’ calcolata con l’attenuazione del segnale Bluetooth. In teoria contattando il medico o l’ASL si puo’ spiegare cosa si e’ fatto il giorno del presunto contatto ma a oggi non c’e’ un protocollo chiaro. Resta che avvisando il medico o l’ASL viene contattata l’ATS locale (Agenzia Tutela Salute) che dispone la quarantena. Ci sono stati casi di operatori che hanno ritenuto non necessario l’isolamento in determinate circostanze ma sono frutto di testimonianze di singoli cittadini e non di un protocollo chiaro.
  13. A oggi, avvisando il medico della notifica questi contatta l’ATS locale (Agenzia Tutela Salute) che dispone la quarantena. Solo la regione Marche ha dichiarato di garantire un tampone dopo ogni notifica dell’app.
  14. Finora lo staff di Immuni non ha fornito informazioni sul rapporto notifiche/falsi positivi. C’e’ uno studio internazionale sull’efficacia del sistema sui tram che prende in esame varie app create sulla base del framework Apple e Google fra cui Immuni. Diciamo che i risultati non sono confortanti…
  15. Per limiti del GDPR solo chi ha dai 14 anni in su’ puo’ installare l’app quindi molti problemi in questo senso si risolvono.

E adesso un commento personale.
Io non uso Immuni principalmente per due ragioni: l’assenza di dati certi sulla sua affidabilita’ e su cosa avviene dopo la notifica. Per qualche giorno c’e’ stato il dubbio che il figlio di un mio contatto stretto fosse positivo e ho avuto un sacco di sintomi psicosomatici. Figuriamoci come starei se mi lasciassero 14gg con la paura di avere il virus perche’ un’app, bonta’ sua, ha calcolato che l’attenuazione del Bluetooth di un dispositivo vicino era X e non Y… ma scherziamo??? Voglio qualche garanzia, o sull’affidabilita’ del sistema o di ricevere un tampone di verifica post notifica! Tanto mica arriva in tempo reale ma di solito dopo 4, 5 o ben piu’ giorni. Se fanno cosi’ all’estero lo possono fare anche in Italia.

Quando racconto che non uso Immuni c’e’ chi mi accusa di mettere in pericolo chi mi sta attorno. Beh, accadrebbe anche se usassi l’app: non puo’ registrare ogni occasione di contagio e quelle che registra non le notifica certo in tempo reale.
Io vivo gia’ pensando di essere positivo. Lo penso da febbraio e penso che qua lo siamo stati tutti. Uso la mascherina (che fatica, soprattutto con gli occhiali!), mantengo le distanze, igienizzo le mani ed evito contatti con amici anziani. Tutte cose che continuerei a fare anche se avessi Immuni.
Date qualche garanzia e la usero’.

Con questo post non voglio condizionare nessuno a usarla o non usarla. In altri ambiti resto neutrale proprio per evitarlo. Nel mio blogghino, pero’, dico quel che penso, altrimenti a cosa servirebbe averlo?

Altri hanno espresso critiche e osservazioni che riporto:

  1. http://www.tesio.it/2020/06/03/perche_sconsiglio_di_installare_immuni.html
  2. https://www.spreaker.com/user/runtime/dk-4×36
  3. https://www.civile.it/internet/visual.php?num=95078

15 domande sull’app Immuni

Non scrivo da un po’, perché sogni, progetti… e stress da quarantena mi hanno portato a occupare il tempo in altri modi, però questo mio blog è un porto sicuro quando ho bisogno di uno spazio stabile e non angusto come i vari social per appuntare delle questioni.

E oggi la questione è l’app di tracciamento che il governo vorrebbe proporre agli italiani per tentare di identificare rapidamente possibili focolai del covid-19. Sulla carta ci si ispira a ciò che hanno fatto altri paesi, dove però l’app è stata accompagnata da tamponi ed altri interventi. Basterà un’app? E che garanzie dà a noi cittadini di una democrazia?

Al di là del chiacchiericcio dei social, dove la fanno da padroni quelli che gridano ai 4 venti “se usate i social avete svenduto tutti i vostri dati, non rompete e installate!”, vorrei alzare un po’ il livello della questione. Ecco dunque le mie 15 (per ora!) domande.

Da cittadino attento alla privacy e alla sicurezza IT pretendo una risposta esaustiva a tutti i quesiti prima di pensare di installare e usare l’app.

Domande in attesa di risposta sull’app “Immuni”.

  1. L’app sarà open source e quindi verificabile da qualsiasi esperto o gruppo di esperti IT neutrali?
  2. Sarà possibile conoscere nei dettagli ogni specifica del protocollo di trasmissione per verificare rischi di sicurezza o mancata corrispondenza alle promesse di semi-anonimato? Ad esempio, i server registreranno gli IP da cui si collegano i dispositivi per caricare e scaricare dati?
  3. Quali dati raccoglierà esattamente l’app? Quale azienda li gestirà? Con quali limitazioni?
  4. A chi spetterà indicare che un paziente è positivo al virus?
  5. Quanto traffico dati genererà il download e l’upload dei codici ID e relativi database? Si è tenuto conto di chi ha solo connessioni a consumo?
  6. Quanto spazio occuperanno i dati dell’app e relativo database nella memoria del telefonino? Si è tenuto conto di chi ha dispositivi meno recenti con poca memoria?
  7. Quanta batteria consumerà l’uso dell’applicazione rispetto al non utilizzo? Si è tenuto conto di chi ha dispositivi meno recenti con batterie non molto potenti o che stanno perdendo la tenuta della carica?
  8. L’uso dell’app consentirà il normale utilizzo del Bluetooth per la connessione ad auricolari, smartwatch, ecc?
  9. Si è tenuto conto che i dispositivi con versioni di Android 8 e 9 non aggiornati almeno alle patch Google di febbraio 2020 sono a rischio di attacco remoto dovuto al bug “bluefrag”? L’app avviserà gli utenti di questo pericolo?
  10. Cosa accadrà a chi dovesse ignorare oppure non ricevere la segnalazione di contatto con un positivo?
  11. Sarà possibile segnalare lo smarrimento/furto/guasto del dispositivo e quindi scongiurare il rischio di ricevere una segnalazione di contatto con un positivo senza poterla leggere o dovuta agli spostamenti di un eventuale ladro?
  12. A seguito della segnalazione di contatto con un positivo (Quando? Dove? Per quanto tempo? Con quali criteri?), sarà possibile segnalare un errore, se ad esempio la persona nei giorni precedenti non si è mossa da casa o non ha avuto incontri?
  13. A seguito della segnalazione di contatto con un positivo si verrà raggiunti dall’ASL per effettuare uno o più tamponi oppure si dovrà semplicemente restare in casa due settimane in attesa di eventuali sintomi? E da soli o bloccando tutta la famiglia? Si è tenuto conto del danno per imprese, aziende, lavoratori e famiglie se questa situazione dovesse ripetersi più e più volte, magari coinvolgendo alternativamente diversi membri del nucleo famigliare?
  14. Quali misure sono state prese per evitare falsi positivi? Al termine dell’annunciata sperimentazione saranno diffuse statistiche sui numeri di falsi positivi e falsi negativi?
  15. Cosa accadrà in caso di installazione autonoma dell’app da parte di un minore? Chi sarà responsabile del suo uso?

…zzzzzzzzzzzzzzzzzzot!

Dunque… Sabato mattina risveglio alle 5 e mezza con un fischio che era entrato nel mio sogno… Mi trascino ancora semi addormentato fino alla fonte di quel suono così lacerante per i miei timpani e vedo tutti i miei dispositivi morti… Sento i tuoni e faccio un salto perché capisco cosa può essere successo… Prima di affrontare tutto devo far cessare quel suono per il bene del condominio… Scollego tutte le prese, scollego il gruppo di continuità dalla corrente e il suono non si riduce, anzi aumenta… Finalmente riesco a fermarlo con il pulsante di off generale premuto per 5 secondi..
Da lì partono le prove per vedere se l’UPS è salvabile ma niente. Nei frattempo cessa il temporale e provo a collegare a una presa elettrica, una alla volta, tutte le cose che erano collegate all’UPS… Miracolosamente funzionano! È chiaro che l’UPA ha dato la sua vita per salvare router, NAS con 2 hard disk da 4tb, hub Philips HUE, telefono… e il PC nell’altra stanza connesso con un cavo di rete. 93€ quattro anni fa contro almeno venti volte tanto!

E adesso?
Accertato che l’UPS è andato, grazie ad alcune ricerche su Google fatte in 4g (utile avere una via di riserva per andare online) non resta che prepararsi e andare a prenderne uno nuovo nel mio negozio di fiducia. Pesa molto, soprattutto la batteria, e quindi so che dovrò tornare col taxi (rischio la salute se porto certi pesi troppo a lungo) e mi passa per la testa l’idea di telefonare, appena il negozio apre, per farmene preparare uno e fare toccata e fuga: vado col taxi, mi faccio aspettare, prendo, pago, esco e risalgo.
Ma no, chi sono io? Io non spreco così i soldi! Vado in tram fino a un certo punto e il resto a piedi. Taxi solo per il ritorno e solo perché mi tocca.
Scemo io.

Scemo perché arrivando verrò a sapere che gli unici due che avevano “in casa” sono stati venduti poco dopo l’apertura del negozio. Evidentemente altri in città hanno avuto il mio stesso problema a causa di forti sbalzi di tensione.
Chissà, se avessi telefonato… Una lezione per il futuro.
In ogni caso me lo può ordinare. Ordina lunedì e arriva martedì.
Essendo gente che conosco da anni e molto disponibili, spiego che a quel punto lo ordino io su Amazon e me lo faccio consegnare a casa risparmiando i soldi del ritorno in taxi. Capiscono bene e mi danno ragione.

In realtà non mi arrendo. Lo vorrei in giornata. Decido di provare ad andare in un altro negozio che sulla carta ha tante belle cose. Poco importa che quando ci sono stato per la parrocchia sono rimasto un bel po’ deluso dalla reale disponibilità di prodotti in negozio e anche dal servizio molto lento.

Penso di fare il moderno e affidarmi a Google Maps per trovare il percorso più veloce tra dove mi trovo e dove devo andare ma ‘sto affare mi propone strade ignote e giri che mi sembrano illogici e quindi mi danno disagio. Con la mia poca vista ho bisogno di certezze e percorsi familiari.
Alla fine decido di seguire il mio istinto e faccio la strada più logica per me anche se magari è più lunga.
Arrivo. Mi accoglie un ragazzo che o è il figlio del titolare o è uno dei poveri giovani costretti all’alternanza scuola-lavoro. Gli chiedo se hanno gruppi di continuità. Chiede a un altro li vicino che gli fa cenno di si e mi dice di aspettarlo che sta servendo altri. Molto, molto, molto tempo dopo mi verrà detto che li hanno finiti e arrivano “la prossima settimana”.
Ooook…

Nel frattempo, mentre attendevo, avevo già guardato su Amazon. Disponibile, se lo ordino mi viene consegnato lunedì, è in offerta con ben 35€ di sconto sul prezzo di listino. 35€ più i soldi risparmiati del taxi. Non male.
Esco dal negozio, due clic (anzi su touch si dice ‘tap”…) ed è ordinato. Mentre scrivo è già in spedizione.
Il resto è tornare a casa sperando di trovare qualche negozio che venda una ciabatta con protezione per la linea telefonica. Ovviamente l’unico negozio che potrebbe avere queste cose è chiuso per ferie. Pazienza, fino a lunedì tengo router e Hub Philips HUE attaccati a una normale ciabatta e semplicemente stacco tutto se esco, se sento avvicinarsi un temporale o prima di nanna. Il NAS aspetta l’UPS e tanto per la connessione ho sempre il cellulare in 4g.

Ed ecco finita la storiella di un sabato un po’ diverso che mi ha aiutato ad apprezzare quello che ho e che iniziavo a dare per scontato e le scelte di prudenza fatte che mi hanno evitato guai ben peggiori. Un sabato che mi ha fatto sentire incredibilmente vivo. E mi ha anche ricordato che gli imprevisti possono sempre accadere e bisogna farsi trovare preparati, in tutti i sensi.

Lunedi mi aspetta il riordino dei cavi e sarà anche quella una bella storia :)

php_curl.dll in PHP 7.0.21 e 7.1.7 su Windows x64

Se come me avete passato un pomeriggio della vostra vita a cercare di capire perche’ in PHP 7.0.21 su Windows x64 non funziona cURL, mentre funzionava senza problemi nelle versioni precedenti, sappiate che il problema non e’ di DLL da spostare qua o la’. Il problema e’ che con le nuove versioni del ramo 7.0.x (e su PHP 7.1.x a partire dalla 7.1.4) e’ richiesta una versione recente della libreria libeay32.dll e sicuramente nel vostro sistema ce ne sono decine di copie anche antiche.

Che fare dunque?
Se usate PHP solo per sviluppare in locale in un ambiente protetto da ogni accesso esterno e poi caricate le vostre pagine su un server gestito da altri, potete installare una versione meno recente della php_curl.dll nella cartella ext di php. Per PHP 7.0.x va bene quella della 7.0.7, per PHP 7.1.x potete usare quella della 7.1.3.

Tuttavia questa non e’ la vera soluzione e non funzionera’ quando arrivera’ PHP 7.2.

La soluzione e’ risolvere le ragioni per cui PHP non riesce a caricare la php_curl.dll: avete copie anteguerra della libeay32.dll in giro per il sistema che vengono trovate prima di quella giusta, magari perche’ le usa qualche programma caricato prima di Apache.

Ecco come risolvere:

  1. fate un backup del vostro disco di sistema con Acronis o altro software che usate.
  2. controllate nella variabile PATH che la cartella di PHP ci sia e sia prima di tutte le altre, in modo che quando viene cercata la dll venga caricata da li.
  3. fate una ricerca di libeay32.dll e guardate la versione di ogni copia che trovate. Se e’ precedente a quella nella cartella di PHP, rimuovetela.

L’operazione al punto 3 potrebbe far smettere di funzionare qualche programma, quindi fate il backup di sistema prima di iniziare! Se non sapete farlo, forse non dovreste fare le cose scritte in questo post e vi conviene installare una distribuzione WAMP preconfigurata come XAMPP.

Io ho fatto pulizia delle vecchie versioni della DLL e adesso l’estensione cURL di PHP 7.1.7 funziona. Devo ancora verificare se i programmi dalle cui cartelle ho rimosso vecchie versioni di libeay32.dll ne risentono o trovano una copia piu’ recente (32 o 64 bit, a seconda del software) fra le altre presenti. Di volta in volta gestiro’ la cosa. Ma ripeto io so cio’ che sto facendo, se avete paura di fare guai, non fate niente.

In ogni caso prima di procedere fate un backup di sistema!

Ovviamente non mi assumo responsabilita’ per eventuali guai che poteste avere anche seguendo tutto alla lettera. In questo post riporto solo la mia esperienza… e il gran sospiro di sollievo quando ho visto il modulo cURL 7.1.7 attivo in phpinfo() ;)

 

Oggi la gente vive i sogni che noi facevamo 25 anni fa

E’ venuto a trovarmi il mio amico Marco. Abbiamo vissuto assieme le ere geologiche delle tlc in Italia e anche tanti momenti belli e difficili, poi ci eravamo allontanati e per merito suo ci siamo ritrovati e abbiamo coltivato e fatte di nuovo crescere la piantina della nostra amicizia. E mi ha fatto il dono di venire a trovarmi con la moglie e le loro due pesti angioletti.

E beh, sapete cosa penso? Che qualcosa di infinitamente  bello in questo mondo nuovo c’e’.
Ci pensavo mercoledi’ sera mentre parlavamo del passato in vaporetto ma quel che leggerete ha preso del tutto forma in un altro momento che non scrivo perche’ voglio che lui lo indovini ;)

In fondo oggi le persone vivono (con eccessi) quello che per noi era un sogno inimmaginabile.
Noi per comunicare dovevamo pagare un sacco. E dovevamo sederci davanti a un computer e sperare che l’altra persona venisse online. L’alternativa era una interurbana, spesso in una cabina telefonica per non gravare sulla bolletta di casa e avere un po’ di privacy.
Oggi le persone sono sempre connesse, possono scambiare pensieri ma anche voci, video e foto nei momenti lieti e in quelli dolorosi.
Salutarsi in una stazione non e’ pensare “per vederci in faccia o sentirci a voce dovremo aspettare chissa’ quanto”, perche’ sai che lo potrai fare in ogni momento, a un costo irrisorio, ovunque. Appena sveglio magari con le liste dei buongiorno o prima di andare a nanna.
Non condivido tutto di questo mondo tlc odierno, infatti non sono su Facebook e non pubblico ne’ faccio selfie (per altro romperei la fotocamera), ma e’ la realizzazione di tutti i nostri sogni piu’ inimmaginabili.

Mai dire mai

Ebbene si’, sto facendo un pensierino a usare, pur limitatamente, anche facebook.

Adesso chi legge dira’ “Ma con tutto quel che hai sempre detto?!” “Cos’e’ cambiato?

Non e’ cambiato niente. Mi fa schifo lo stesso. E’ ultra invasivo, e’ finalizzato a raccogliere i fatti tuoi sia con quel che tu metti sia con quello che gli altri mettono.

E allora?”

E allora c’e’ un problema, lo stesso che 14 anni fa mi porto’ ad avvicinarmi ai blog.
Alcune realta’ che seguo usano solo quello, e vorrei interagire.

Sei incoerente con tutto cio’ che hai sempre detto!”

Continuo a pensare che sia un social pericoloso, soprattutto per i minori che non tutela minimamente e incoraggia a comportamenti sbagliati, ma io decisamente sono piu’ vecchio, sul web ci sono gia’ con i miei spazi e la mia identita’  e penso/spero di potermi gestire e controllare cio’ che metto li. Il mio social del cuore resta Twitter, quello sarebbe un di piu’ per contattare ad esempio chi non espone una mail. E poi…

E poi? Che scusa ti inventi ora?

E poi il mio parroco vuole che tutta la presenza social della parrocchia sia solo in mano mia. Non sappiamo ancora se e come useremo fb (non piace a nessuno dei due, per ragioni tecniche, non ideologiche) ma dovremo anzi dovro’ averci a che fare per prendere il controllo di alcune cose fatte da alcuni senza consenso.

E insomma hai trovato tutti i pretesti. E ci metterai pure nome e cognome?”

Idealmente no, ma probabilmente qualcosa di riconducibile a me come su Twitter, visto che con le realta’ che mi interessano voglio interagire apertamente. Devo rifletterci un po’.

Sei incoerente con tutto cio’ che hai sempre detto!”

Di nuovo? Forse e’ vero, ma se e’ per questo allora lo sono stato anche quando ho iniziato a usare MSN, poi Skype… ah gia’ su Skype non amavo parlare a voce mentre ora su Whatsapp e Telegram lo faccio molto di piu’. E’ cambiare, rimettersi in discussione. Non farsi piegare dal mezzo ma vedere se lo si puo’ piegare alle proprie necessita’. Per esempio non penso di usare fb messenger, restare loggato e farmi tracciare, ne’ di usare app. Le notifiche si’, vedremo cosa offre e se non mi sta bene, via.

Sei sicuro?

No, per niente. Ci sto solo facendo un pensiero che ho voluto scrivere nel blog.

Update: penso che contiuero’ a tenere un account anonimo del tutto staccato da me per “osservare”: non tutti sanno che e’ possibile vedere quali utenti hanno aperto un profilo di qualcuno anche senza esserne amici, e la cosa non mi piace.
Poi faro’, se faro’, un account di “rappresentanza” per poter interagire quando serve. Senza tenerlo loggato, usando un browser specifico. Gia’ oggi uso piu’ installazioni portatili di browser per attivita’ diverse, come l’home banking.

…son giorni del futuro, venuti da lontano…

Sono quasi due mesi dall’ultimo post qui, scritto alla vigilia della visita della mia amica Giordana, che tanto mi ha dato.

Ma non e’ di questo che voglio parlare, perche’ voglio tenere quei cinque giorni fra le cose personali e piu’ preziose, in attesa che presto si ripetano.

A questo blog adesso dedico un po’ di informatica, tema di cui il mio amico Salvatore dice che dedico poche parole in quel di Twitter.

Ma essendo questo un blog personale, anche l’informatica si fonde con… appunto, il personale, il vissuto.

Io sono una persona abbastanza abitudinaria: se una cosa funziona bene, non la cambio volentieri.
E il mio mondo informatico funzionava bene.

Non so se l’ho scritto qui ma negli ultimi anni ho fatto un po’ di cambiamenti casalinghi, scoprendo nuove possibilita’ (che avrei voluto scoprire prima, perche’ avrei fatto divertire molto di piu’ mia madre).
Intanto il Wi-Fi. Non avendo piu’ la responsabilita’ di nessuno, l’ho attivato e lasciato attivo.
Sara’ che il router sta altrove, in una stanza di passaggio, sara’ che le tecnologie sono cambiate, ma dormo lo stesso, non ho mal di testa e non mi sono spuntati tentacoli verdi.
A ottobre 2014 dopo 14 anni con Wind sono tornato in Telecom per la loro VDSL (commercializzata come “fibra”). Ottimi, da allora a oggi solo 3 ore di disservizio. Prima la 30/3, poi a maggio 2015 la 50/10 e a dicembre la 100/20 che pago anche meno della 50/10 per una offerta. In tutto questo… l’upload! Meraviglia a lungo sognata!!!

Da li’ in poi: lucine Philips hue per colorare le stanze con luci led programmabili e risparmiare moltissimo sulla bolletta elettrica, rete DLNA fra pc, cellulare, tv, tablet avuto in eredita’ da mia madre e ogni altro dispositivo. Poi a Pasqua 2015 mi son regalato un bellissimo speaker Wi-Fi Sony e, insomma, dal PC mi sono un po’ allontanato visto che per molte cose non serviva piu’, chat comprese visto che adesso tutto funziona da cellulari e tablet.

Pero’ il primo amore non si scorda, e mentre con altri dispositivi puoi fruire, col PC puoi creare.

E torniamo al punto: io sono una persona abitudinaria e se una cosa mi funziona me la tengo. Pero’ passano gli anni, le esigenze cambiano (e molte sono dettate da questi occhietti miei…).

A febbraio 2016 dopo averlo sistemato per un’amica ho deciso di fare il salto verso Windows10, visto che tanto era gratis e avevo comunque intenzione di farlo entro luglio. VE-LO-CE. Ho sfognato subito tutti i live title dal menu start e ci ho messo le iconette (ridimensionate) dei programmi che uso di piu’. Molto comodo. Ho personalizzato la privacy il piu’ possibile e adottato il meraviglioso tema nero (migliorato con qualche tweaker). Win10 mi ha dato solo due rognette, che hanno richiesto un po’ d’esperienza per essere sistemate, ma ne parlero’ in un altro post.

Poi ho deciso che era ora di cambiare un po’ di cose, grazie anche ai soldini risparmiati non dovendo comprare Windows10, dato che l’aggiornamento da Vista/Win7/Win8 e’ gratis fino a luglio 2016. Cosi’, previo consulto con la mia oculista, ho cambiato monitor e preso un bel 27″ AOC (dal 22″ che avevo). Si vede bene, ha una resa colori migliore del vecchio DELL, piu’ opzioni e… beh, sono contento!
Sarebbe 1920×1080 ma di fatto scalando i DPI lo uso come un 1280×720 ma i miei occhi sono felici cosi’. Come lo sono per il magnifico braccio meccanico Ergotron (che mi hanno montato la dolce e bravissima Fog e il caro amico Firmo) con cui posso avvicinarlo, inclinarlo, spostarlo a seconda delle necessita’.

Poi il software, perche’ era ora no? Aggiornato Thunderbird (per il plugin da cui dipendevano alcune cose e che non va del tutto con le versioni recenti… ho creato un’altra installazione). Poi PsPad, poi mi sono deciso a passare dal player MP3 Billy a Foobar2000: alla fine anche io, invecchiando, ho iniziato ad apprezzare le playlist e l’avere un solo player per tutti i formati. Bullzip printer, FreeCommander (che rispetto alla versione che avevo visto anni fa ora e’ davvero fantastico, e come donor mi spetta la 64bit). Poi KeePass, ho abbandonato la 1.x per la spettacolare 2.x che a conti fatti oggi gira ovunque e anzi i port per altri dispositivi sono basati su questa e non sulla 1.

Ho anche cambiato gli speaker del PC, che i vecchi non funzionavano piu’ bene. E adesso che ho finito questo post vado a riposare un po’ gli occhietti… e dal cellulare lancio al PC (che resta acceso per un backup) la mia playlist preferita, che FooBar2000 supporta la mia rete DLNA e da BubleUPNP su Android funziona davvero bene. ;)

Un altro pianeta!

Ho fatto bene a battezzare “Tardis” il mio nuovo PC: dentro deve essere molto piu’ grande che fuori, come la nave del Dottore nella serie Doctor Who. Addirittura credo che contenga un ghiacciaio perche’ se lo tocco non e’ a temperatura ambiente ma e’ freddo!
E’ anche silenziosissimo, tanto che si sentono il lettore DVD o il disco meccanico lavorare. ;)

Le temperature che nell’I7 920 a 2.6ghz sono quasi da sempre state sui 46-48 gradi in idle, ben superiori nell’uso medio e spaventose sotto sforzo, qui su un i7 4770K a 3.9ghz (modalita’ turbo) sono di circa 31-33 gradi in idle e 48-51 sotto carico. Merito delle ventole, certo, ma soprattutto di un assemblaggio perfetto, con tutti i cavi al loro posto, gli spazi fra un disco e l’altro, ecc!

I tecnici di Pianeta Computer hanno fatto un lavoro superbo! E’ il PC che mi e’ stato assemblato meglio da quando li compro cosi’. E non si sono limitati all’hardware: hanno installato Windows, i driver per l’hardware presente, aggiornato tutto, messo un po’ di programmi di uso comune (Acrobat, Skype, Chrome, ecc), la loro versione di TeamViewer per l’eventuale assistenza, una bellissima raccolta di sfondi e addirittura una immagine del sistema cosi’ creato pronta per un eventuale ripristino da parte loro o dell’utente un po’ pratico (infatti l’ho copiata nel mio disco dei backup).

Il PC e’ una belva! Vedere partire Windows in dieci secondi e’ uno spettacolo, aprire in pochi istanti Photoshop o InDesign e’ incredibile (e l’accelerazione hw della GPU fa il resto nell’uso di Photoshop), fare backup di decine di giga in pochi minuti e’… wow! Adesso vediamo di sfruttare bene questa meraviglia!

Ho scritto questo post principalmente per dire che Pianeta Computer e’ diventato il mio punto di riferimento informatico a Mestre. Grazie a don Stefano per avermelo fatto conoscere e a loro semplicemente… BRAVI!!!

PS: ed e’ stata una grande soddisfazione ricevere i complimenti per il Gomitolo… grazie! :)

Arriva il Tardis!

Dalla settimana prossima in casa mia entrera’ il Tardis.
No, non ho comprato una cabina blu della polizia ne’ il Dottore verra’ a farmi visita (se non la capite cercate in Rete Doctor Who).

Tardis sara’ il nome con cui battezzero’ il mio prossimo computer.
Il primo PC che ho comprato, nel 1999, l’ho chiamato DS9, come la stazione spaziale di Star Trek. Nel 2004 sono passato a un Pentium4 che ho chiamato Stargate-SG1 in onore della serie e perche’ mi spalancava nuove possibilita’.
Nel 2009 sono passato a un i7 920 che ho chiamato Destiny, pensando alla misteriosa e potentissima nave di Stargate Universe.
Dopo cinque anni, tempo nel quale spremo abbondantemente una macchina usandola molte ore al giorno, il prossimo sara’ il Tardis, non solo perche’ da poco ho scoperto e amato Doctor Who ma perche’ sara’ piccolo fuori e… piu’ grande dentro, con un hardware che conto mi accompagni per altri 5 anni o magari di piu’ visto che e’ meglio bilanciato che in passato.

Ecco dunque le specifiche:

– L’alimentatore e’ un COOLER MASTER Serie G700 80Plus da 700W Silent, potente per cio’ che dovra’ alimentare ma silenzioso.

– Per il case avevo pensato al cosmos 2 ma era TROPPO grande… quindi Antec p280 che e’ piu’ che sufficiente e ha abbondanti prese anteriori (due usb2 e due usb3), oltre che un buon numero di baie, filtri facilmente pulibili e abbastanza ventole da 120mm. In piu’ questo case semplifica il montaggio di dissipatori per la CPU.

– Il raffreddamento e’ stato il punto debole del vecchio PC: la CPU con il dissipatore di serie e un’aerazione non perfetta scaldava troppo e quindi ho dovuto usarlo con potenza ridotta e negli ultimi tempi ho dovuto rinunciare a fare alcune delle cose per cui l’avevo scelto perche’ le temperature arrivavano a valori inquietanti (e questa estate ho avuto diversi problemi hw…). Dunque fin da subito un bel Noctua NH-L12 montato sul processore!

– E il processore quale sara’ mai? Niente, un i7 4770k quad core da 3.5ghz (che puo’ arrivare a 3.9).

– Comparto memoria: 16gb in due banchi da 8gb (vedo che si torna al dual channel dopo la fase triple channel).

– Comparto hard disk: qui si fa il salto, con un SSD da 250gb Samsung Evo 840 accompagnato da un disco di lavoro da 1tb Western Digital.

– Come scheda video ho scelto di passare da AMD/ATI a nVidia con una GeForce GTX 760 2gb ddr5. In questi anni ho imparato a mie spese che Adobe e le applicazioni OpenCL supportano meglio nVidia di AMD.

– Tutto questo si appoggia su una scheda madre e qui ho fatto il vero salto, spero buono. Da quando uso i PC ho schede madri Asus ma in questo periodo ho guardato bene molte recensioni e mi sono reso conto che la maggior parte delle cose della ASUS z87 NON mi servivano come non mi servono molte cose nella MB che ho ora (e le ho disattivate per velocizzare il boot). Quindi, visto che in molti siti parlano bene della Gigabyte GA-Z87-HD3 e che temo di avere un bel “brand bias” verso ASUS, ho scelto quella, accertandomi della qualita’ nel lungo termine. In piu’ mi piacciono il dualbios, che mi da piu’ sicurezza per gli aggiornamenti, e alcune caratteristiche hardware.

– Infine come sistema operativo ho scelto di restare con Win7 64bit Professional perche’ alcune cose che mi servono non sono garantite sull’8.

Me lo assemblano e testano da mercoledi’ e sara’ pronto sabato prossimo (o mal che vada lunedi’ 23) cosi’ ho una settimana per prepararmi al trasloco e configurero’ il mio nuovo ambiente di lavoro in giorni abbastanza tranquilli. Bene cosi’.

Come ho detto, cambio computer raramente quindi cerco di scegliere qualcosa che duri a lungo. Questa volta credo d’aver scelto meglio di cinque anni fa :)

La settimana dell’aggiornamento tecnologico

…Che corsa! Direi che l’ho rispettata questa settimana dell’aggiornamento tecnologico!

Ho aggiornato WordPress, nonostante alcune titubanze circa la compatibilita’ dei temi (dei, perche’ non curo solo il mio blog)…

Ho aggiornato LibreOffice, che non vedeva l’aggiornamento e me l’ha fatto riscaricare tutto…

Ho aggiornato Process Lasso alla 6 (il cambio di major release fa sempre effetto), la mia installazione di sviluppo di PHP e pure SQLite Expert. Ho migliorato un po’ di script per il Gommy che ora funziano molto meglio e ho…

E ho…

Beh si, alla fine un social network lo provo anch’io. No anzi e’ il terzo. Il primo fu Orkut, mi ci invito’ un amico tantissimi anni fa quando era in beta ma lo usai 5 minuti e stop. Poi ne ho creato uno io (il Gomitolo di fatto lo e’) e adesso provo Twitter che non e’ fb e penso si possa usare senza svendersi come con fb.
O almeno, vista l’eseguita’ dello spazio, te lo rende piu’ difficile anche se poi sbagliare e’ facile. Mettiamoci alla prova.
Se non altro, pare sia piu’ facile contattare l’assistenza Wind in questo modo… e io aspetto sempre un cambio di catena!
Ho aggiunto alla colonna qua a lato del blog il widget per mostrare i tweet. Non mi piace tantissimo l’output ma intanto c’e’, magari trovero’ di meglio.

OK, vedremo come andra’, magari lo abbandono come Orkut, who knows…
Certo un primo pensiero e’ che rende molto facile postare ma uno deve pensare bene a cio’ che sta per dire e alle conseguenze che puo’ avere.

Almeno dal lato informatico e’ stata una settimana produttiva. Umanamente e’ stata ed e’ molto, molto piu’ difficile…

Un danno irreparabile

A chi pensa che i brevetti software siano una cosa utile raccomando questa lettura: scoprirete come rischiano di rovinare la vita a una bambina.

Aggiungiamo ai brevetti il mondo blindato di Apple dove puoi installare solo cio’ che vogliono loro, dal loro store, ed il gioco e’ fatto.

Questa filosofia (brevetti, store blindati) va combattuta in tutti i modi legali che esistono. Dal scegliere altri prodotti a puntare sull’open source, e sensibilizzare l’opinione pubblica contro i brevetti software. Se no si sara’ sempre numeri, clienti, non persone.

Di ciambelle, buchi, angeli custodi e regali di compleanno

Non tutte le ciambelle riescono col buco e capita che in una Comunita’ non ci si parli abbastanza o non ci si capisca. Nessun VaticanLeaks, semplicemente un telefono mancante, uno staff in parte nuovo e qualcosa pensato da tempo -e quest’anno un po’ temuto- salta. Forse e’ meglio cosi’ perche’ ne’ fisicamente ne’ mentalmente credo ce l’avrei fatta. Chissa’, magari ci ha messo lo zampino il mio angelo custode. Peccato-perfortuna, comunque…

Ma allora si torna ai problemi concreti: il vecchio mouse laser e’ oltre il limite di sopportazione. Mia, non sua. Il pulsante sinistro non tiene e la rotellina centrale va per i fatti suoi. Fossi bravo lo smonterei, ma… non son capace. Tentate tutte le strade per pulirlo e nulla. Vado verso l’esaurimento nervoso. Peccato, era del 2009 anche se ha fatto milioni di clic.

Piu’ vecchie, risalgono al 2003, le cassettine acustiche Philips. Niente di eccezionale ma si sentono bene. L’audio, perche’ loro non stanno bene: il connettore dell’alimentazione non tiene piu’ e perche’ si sentano devo praticare riti vari col cavo. A volte va per un po’ a volte si sente solo a sinistra, a volte non si sente piu’ da nessuna parte. Basta. Ho resistito abbastanza.
Via verso il mio negozio di fiducia.

Mouse laser? Si ma solo senza fili o solo con 2 pulsanti. E i miei 2 a lato? “Non sono molto richiesti”. Storia ufficiale quando un negoziante non ha cio’ che gli chiedi. Ma se gli dici “ok fa nulla, cerchero’ un’altra soluzione” ecco che spunta… il “Mouse Smart Joystick Pro” che e’ ottico e al posto dei pulsanti ha un mini joystick programmabile. E devo dire che mi ci trovo. E’ strano ma comodo. Non noto nemmeno una gran differenza in precisione fra laser e ottico, come non l’avevo notata nel passaggio inverso. Merito dei mouse ottici o demerito del modello laser? Boh, ma va bene cosi’ e ho pure risparmiato. Consigliato!

E per le casse? Sono partito col proposito di prendere 2 cassettine senza fronzoli ma la scelta era fra troppo piccole e troppo grosse. E guai a chiedere la presa cuffie. La via di mezzo erano i Moon Speakers 2.1 della Kraun (che a me come nome fa sempre pensare a un cibo tedesco ;) ). Li ho presi con un po’ di titubanza temendo di non avere spazio a sufficienza e invece… spettacolo! Audio ottimo sia a basso volume sia salendo… e salgono eccome! Ottimi bassi-che-fan-tremare-lo-stomaco e, beh, il telecomandino per il volume vizia un po’… e ci si possono pure collegare le cuffie ED una fonte esterna (cellulare, lettore mp3…). Tutto molto bello. Peccato solo il cortissimo cavo jack 3.5. Arriva a malapena al PC. Ne comprero’ uno piu’ lungo e questo lo usero’ per collegare cellulare quando non ho il pc acceso. Cosi’ ho risolto anche il problema musica senza accendere il computer.

Tutto bene.
Rispetto a questa mattina non ho cose in piu’ o cose che cambiano la vita. Sono piccoli doni materiali che uno si fa. Quelli che riempiono il cuore arriveranno fra pochi giorni. Non so ancora bene cosa ma so che saranno come un caminetto caldo. Aspetto con ansia… sono certo contribuiranno a farmi superare un periodo che non e’ stato facile. Per adesso abbasso un po’ e continuo a sentirmi musica.

PS dimenticavo: portare 3.6kg di scatolone per mezza Mestre dovrebbe avermi reso esente da passeggiate almeno per 2 o 3 giorni… faticaccia! :)

Photoshop CS6?

Sto vedendo su Youtube vari video di anteprima di Photoshop CS6.

Premesso che trovo assurda la politica Adobe che al momento tiene le beta super segrete, salvo essere vittima dei pirati e far si’ che chi non usa versioni illecite non possa provare con mano le nuove funzionalita’, devo altresi’ notare quanta gente parli di Photoshop senza averlo studiato per bene.

OK, e’ un programma immenso e ogni funzione, menu e pulsante nasconde tanti aspetti differenti, ma leggere che fra i nuovi strumenti c’e’ il “Perspective Crop Tool” (taglierina con funzione prospettica) mi fa storcere non poco il naso: c’era gia’, bastava scegliere lo strumento taglierina e mettere il segno di spunta su prospettiva nella barra in alto. C’era pure il pannello animazione, che un giovanissimo utente Mac mostra con stupore, e anche il pennello sostituzione colore…

Or dunque, quali sono le novita’ reali sin qui?

L’interfaccia che -come Premiere Pro, After Effects, Audition e Lightroom- puo’ essere resa scura per dare maggior rilievo alla foto. Devo usarlo per dire se mi piace.
Poi pare ci siano nuovi strumenti per operare sul 3D (lo strumento repousse mi era piaciuto, quindi ben vengano migliorie in questo ambito), la sbandierata funzione per rimettere a fuoco un’immagine (la vedremo alla prova con immagini comuni, potrebbe darci soddisfazioni e dispiaceri, come fu per il riempimento in base al contenuto), un’interessante interfaccia visiva per giocare con la messa a fuoco di un’immagine o parte di essa (spero sia un filtro avanzato!) e mi pare basta per ora (Camera Raw a parte, ma e’ un altro discorso).

Se e’ tutto qui devo dire che non sono cosi’ stupito o incuriosito: Photoshop CS5 con il riempimento in base al contenuto e lo strumento marionetta mi avevano esaltato di piu’.
Vedremo un po’ cosa arrivera’. Certo e’ che con questo nuovo ciclo di release ogni 12 mesi mi pare che Adobe si imponga ritmi eccessivi, visto che a ogni colpo deve stupire e dare buone ragioni per l’update, dato che i suoi programmi non costano poco. Di contro dovendosi concentrare sulla nuova versione spesso trascura bug fix necessari ai prodotti in commercio.

Oh, e in tutto questo le migliorie di accessibilita’ dell’interfaccia che da tempo invoco non si vedono…

Pulizia

Se avete un case Cosmos 1000 ricordatevi di pulire i filtri sotto. Si possono staccare senza smontare tutto (ma a PC spento, altrimenti le ventole si riempiranno di polvere!) e potreste guadagnare 5 o 6 gradi a seconda di quanto erano… inzozzati!
I miei erano semplicemente vergognosi. Questa mattina ho provveduto (da solo, e per la mia imbranataggine e’ un evento) e ora posso gridare “Viva la pulizia!”

A proposito di pulizia, oltre a quella pratica del case e’ bello iniziare l’anno pensando di essere immersi in un altro tipo di pulizia. O per lo meno, di non avere piu’ troppo a che fare con chi trova normale dire agli altri cose non esattamente vere (e dimenticare d’averle dette, cosi’ un’influenza diventa un viaggio ;) ) e in generale considerare il prossimo non sempre al proprio pari.

Il 2011 e’ stato un anno di rinascita. Nel 2012 bisognera’ consolidare tale rinascita, rimettere in discussione alcuni comportamenti e… continuare lungo la strada.

Beh insomma, guardo l’indicatore della temperatura. 44, ieri era 51. Sono felice.
Riassume un po’ tutto. Trovare il coraggio di superare i propri limiti (nel caso specifico di manualita’ e fiducia in se’), arrangiarsi (sapendo pero’ di avere amici pronti ad aiutarci) e fare un piccolo passo avanti nella strada della vita.

PS: un altro passo, piccolo, sara’ comprare una bomboletta ad aria compressa per la tastiera. Bleaurgh in che stato e’ ;)

Estrarre un record a caso da una tabella di un database SQL

Vi e’ mai successo di dover scegliere un elemento a caso dalla tabella di un database SQL? A me si l’altro ieri e il primo pensiero e’ stato qualcosa tipo “faccio una query per contare il numero di record, genero un numero casuale fra 0 e quel numero e faccio un’altra query per estrarre il record relativo”. Poi ho capito l’errore logico in tale ragionamento: non funziona se nella sequenza degli ID dei record ci sono buchi. Inoltre mi sono reso conto che usare due query, oltre al codice PHP, per una cosa simile era eccessivo.

Ho cosi’ provato a interrogare Google e ho trovato questa magnifica pagina che insegna un trucco davvero interessante.

In sostanza si fa la SELECT dalla tabella desiderata, ordinandola per un numero casuale (se il dialetto SQL lo supporta, altrimenti ci sono varie alternative per ottenere comunque un numero imprevedibile) ed estraendo un solo record. Quindi con una singola query all’engine del database ecco recuperato un record casuale! Idea geniale e che mi fa capire quanto io abbia ancora da scoprire e quanta voglia ho di impararlo…

Come diceva una persona per me importante “puoi apprendere la sintassi di un linguaggio in poco tempo, il difficile e’ impararne i trucchi”. E quanto avevi ragione.

The Sims educa all’omosessualita’, dicono

Ecco una barzelletta, tanto per finire fra le risate la giornata.

Con queste cose non si fa il volere di Dio, si allontana e crea diffidenza verso la Chiesa e i credenti.

Chi lo dice a tutti quei tizi allarmati che il primo commento di una ragazzina che ha letto questa notizia e’ stato “ehm e comunque che c’è di male ad essere così semmai?

Rassicura pensare che quando loro saranno troppo vecchi per continuare queste inutili polemiche o tentare di influenzare il mondo, nei “posti di comando” ci saranno giovani come questa ragazza, cresciuti con una mentalita’ aperta e rispettosa di tutti.