La legge Gasparri torna alle Camere. E adesso?

E adesso che Ciampi ha dato il contentino all’opposizione (che invece di battersi per temi seri e combattere certe riforme veramente pericolose s’e’ impuntata a mandare Rete4 sul satellite e togliere la pubblicita’ da raitre) quanto dovro’ aspettare per avere un po’ di canali TV extra gratuiti?

Di sicuro sara’ contento il proprietario di Sky, e noi consumatori che non vogliamo (o non possiamo) installare una parabola, ci perdiamo. Ma vuoi mettere? Per due mesi (spero meno) ci si illudera’ che la legge venga cambiata. Per niente, sara’ riproposta com’e’ e Ciampi dovra’ firmarla.

E no, non mi sono fatto convincere dalla pubblicita’ del “Box interattivo”. La questione “TV terrestre digitale” e’ un po’ piu’ concreta, visto e considerato che Nokia (che non e’ una succuresale di Mediaset) ha in catalogo ed in vendita diversi ricevitori, come si puo’ leggere da questa mini recensione.

A proposito… ma il monopolio totale nel settore TV satellitare Ciampi e l’opposizione l’hanno visto? Oppure hanno fatto finta di niente perche’ se non nasceva Sky crollava il sistema calcistico italiano (no Pay TV = no soldi alle squadre = no partite – disordine sociale). Allora?

Suvvia, siamo seri…
in Italia da decenni c’e’ un duopolio sull’analogico terrestre (e soprattutto sulla spartizione del mercato pubblicitario ad esso legato). Aumentando i canali aumentano le possibili forze in campo. Non c’e’ altra strada, a meno di non distruggere RAI e MediAset. Solo che noi telespettatori non ci guadagneremmo ad avere sei soggetti deboli invece che due forti.

Brevetti software? No, grazie.

L’autore di questo sito aderisce alla protesta odierna delle associazioni del software libero (e in generale dei programmatori che non lavorano per colossi dell’informatica e di tutte le persone di buon senso) contro la paventata possibilita’ che anche in Europa arrivino i brevetti sul software tanto invocati da BSA e altre associazioni finalizzate esclusivamente a fare gli interessi delle grandi software house (tipo Microsoft, per capirci).

Se questa proposta passera’ le aziende potranno brevettare qualsiasi idea e pretendere cifre spropositate da chi dovesse volerla utilizzare in un proprio programma, anche gratuito.

Un esempio di cosa gia’ brevettate?
La barra di avanzamento che indica quanto manca al termine dell’esecuzione di un compito, del caricamento di una pagina, ecc.

Altro? Ce ne sono migliaia. Loro hanno tanti soldi e han brevettato di tutto: aspettano solo che la legge entri in vigore per iniziare a batter cassa presso chiunque: software house e programmatori casalinghi.

E se tu che leggi non sei un programmatore sappi che la cosa tocchera’ anche te perche’ significhera’ una moria di software libero e un aumento esponenziale del software a pagamento, con tanto di crescita dei costi: qualcuno deve pur pagare i soldi che chi ha in tasca un brevetto pretendera’. E li pagheremo gli utenti finali.

Tutto bello, vero?
Per saperne di piu’ e aderire alle manifestazioni di protesta leggete qui:

http://punto-informatico.it/p.asp?i=45064
http://www.softwarelibero.it
http://swpat.ffii.org/papiere/eubsa-swpat0202/appell/index.en.html

Chiudo con un augurio a chi ha avuto questa idea e a chi cerca sempre e solo di aumentare il proprio potere economico a spese della liberta’ altrui:
che possiate passare tante ma tante ore seduti su una tazza!