Ho scritto al ministro Gentiloni

Ho scritto al ministro Paolo Gentiloni.

Ogni pomeriggio l’etere e’ invaso da cartomanti, maghi e chi piu’ ne ha piu’ ne metta che a un euro al minuto offrono consulenze a tanta gente. Ogni notte (anzi ogni sera dalle 23 circa) tante tv si danno al soft porno per pubblicizzare linee erotiche internazionali. Va bene l’urgenza politica di togliere una rete alla RAI e una alla Mediaset in nome del pluralismo, ma non si potrebbe intanto pensare a un Decreto Legge urgente per bandire tutte queste trasmissioni?

Confido in una risposta.

Dite che mi risponde?
Dite che lo fanno?

Sarebbe una cosa di sinistra, una delle cose che chi come me ha votato questa maggioranza 6 mesi fa pensava (o si illudeva?) di vedere da chi si proponeva come un’alternativa, una forza in grado di fare una politica diversa da quella che c’era.

Vi faro’ sapere…

Vediamo se spariscono prima Emilio Fede o le signorine che si dimenano in tivvu’ invitando a chiamare numeri con tanti zeri…

Ipocrisia di governo

In nome di un senso di legalita’ cieco che va contro il buon senso e i diritti naturali di una bambina di 10 anni violentata in patria, il governo e’ sceso a compromessi con uno stato che ha poco di democratico.

Ora su 50 parlamentari “testati” PARREBBE CHE 20 risultino positivi al consumo di cannabis e cocaina, comportamenti ritenuti illeciti in Italia. Nel dubbio, il programma TV che portava le prove e’ stato oscurato per motivi di privacy.

Dunque la legalita’ vale solo per gli altri, per la gente normale, per le bambine che subisxono violenza in patria e che devono essere rimandate all’inferno con la scorta dei carabinieri.

Ma non si vergognano?
E questo e’ un governo di centro-sinistra?

Pensando a Maria…

Bella, bellissima lettera aperta al Tribunale dei minori di Genova dal Collettivo Bellaciao.

A noi non resta che pregare per lei e confidare che la Corte Europea punisca per benino questo nostro Stato insensibile e si muova per difendere i diritti di Maria, strappata contro la sua volonta’ dalle braccia di chi l’amava.

Il Parlamento purtroppo ha molti altri problemi, fra cui i gabinetti del senato (sono importanti, pare che nel bilancio ci siano 2 milioni di euro solo per quelli).

Se Maria fosse…

Se Maria fosse un embrione, la Chiesa con in testa Ruini si scaglierebbe contro politici, media e leggi inumane e sbagliate.

Se Maria fosse una donna a cui e’ negato l’aborto, i radicali scatenerebbero una campagna mediatica e Pannella avrebbe fatto lo sciopero della fame.

Se Maria fosse israeliana si griderebbe all’antisemitismo.

Se Maria fosse musulmana le associazioni in Italia si scatenerebbero e forse Al Jazeera manderebbe in onda il video di qualche terrorista incazzato.

Se Maria fosse una terrorista qualcuno affermerebbe che le sue azioni sono orme di resistenza.

Se Maria fosse statunitense e a dire “restituitecela senza se e senza ma” fosse un ambasciatore USA, l’estrema sinistra chiederebbe di interrompere i rapporti diplomatici.

Se Maria fosse una clandestina arrivata su un barcone e chiedesse asilo politico, verrebbe accolta.

Maria pero’ e’ solo una bambina di dieci anni a cui hanno fatto tanto male e che piange. Non merita tante attenzioni, neppure il rispetto della Corte d’Appello che doveva ancora stabilire se farla rientrare in Bielorussia.

La Bielorussia e’ considerata da molti un paese con serie difficolta’ democratiche. Oggi pero’ cio’ che mi rattrista di piu’ e’ cio’ che e’ il MIO paese e tutti i politici che a parole tengono ai piu’ deboli ma alla prova dei fatti hanno taciuto.

Bambini, orchi e sporchi interessi

L’Italia ha riconsegnato Maria all’ambasciatore bielorusso. In questo momento e’ in volo per il paese dove e’ stata oggetto di violenze.

E’ inutile prendersela con l’ambasciatore bielorusso (che ha minacciato il nostro paese di ritorsioni politiche e usato toni indecenti in molte occasioni). La responsabilita’ e’ di uno Stato che ha ceduto alle pressioni bielorusse fregandosene del suo stesso sistema giudiziario che doveva ancora prendere una decisione.

Qualsiasi cosa succedera’ a Maria (ammesso che lo verremo mai a sapere, visto il posto dove sta andando) sara’ sulla coscienza di tutti quelli che l’hanno spedita li per sporchi interessi internazionali, commerciali e non so che altro.

Prodi e tutti i suoi ministri (partiti comunisti sempre attenti ai piu’ deboli in testa) dovrebbero andarsene a testa china per questo. Hanno svenduto la dignita’ di questo paese e la sicurezza di una bambina che potrebbe finire davvero male ora. Lei ha minacciato piu’ volte il suicidio se fosse stata rimandata in Bielorussia, ma forse questo conta meno di… di cosa?

“bambini e orchi /end”

Quoto, sottoscrivo e cito questo post dal blog “Le Fenici”.

E’ finita. Finalmente è arrivata la vittoria dell’ordine costituito. E’ stata una battaglia dura (due stati contro due genitori e due nonne), ma leale (tutti i tg e i giornali “di merda” di entrambi gli stati contro un video amatoriale) e alla fine l’hanno spuntata i giusti.
La bambina tornerà là dove è stata violentata.
Amen

E ci aggiungo un po’ di citazioni per capire con che “elementi” abbiamo a che fare:

Da un articolo del Secolo XIX:

Nella relazione che la dottoressa Antonietta Simi (Dipartimento cure primarie della Asl 3) aveva redatto, e consegnato ai magistrati, dopo aver visitato Maria, è riportata questa frase:

«Se la minore risulta trasportabile dal punto di vista fisico, certamente non lo è dal punto di vista psicologico: (…) una forzatura violenta della sua volontà le potrebbe creare un trauma difficilmente superabile, con danni permanenti al suo equilibrio psico-fisico».>

Da un articolo de “Il Giornale”:

Rimpatrio immediato senza vedere più in Italia le persone che considera mamma e papà. Il diktat bielorusso arriva per bocca dell’ambasciatore Aleksej Skripko che ha appena saputo del ritrovamento della bambina: «Ho parlato con il comandante dei carabinieri di Genova, Rosario Prestigiacomo, che mi ha assicurato che Maria stava bene ed era calma e serena. Abbiamo concordato insieme un posto dove sistemare la bambina, una struttura idonea. Poi provvederemo al rimpatrio non appena possibile. Questa sera arriverà da Roma il medico bielorusso che la visiterà con un medico italiano e stabilirà se Maria può rientrare in aereo in Bielorussia».

E dopo l’ambasciatore ha il coraggio di dire che “la priorita’ sono i bambini”?

La priorita’ in questa vicenda sono stati gli interessi economici dell’Italia in Bielorussia, un paese che ha messo in piedi un fastidioso ricatto sulla pelle dei bambini (“se non ci ridate Maria bloccheremo le altre adozioni”) e che meriterebbe un’inchiesta internazionale sulle condizioni dei minori nei loro orfanotrofi.

E ora preghiamo che almeno la corte d’appello, riunita in questo momento, metta il bene di Maria al primo posto sugli INTERESSI economici ed i rapporti internazionali con certi paesi.

Il gasdotto

C’e’ un gasdotto che dalla Russia arriva in Europa e ci porta il gas. Senza quello noi staremmo tutti al freddo.

Io mi chiedo se per caso non passa pure per la Bielorussia. E se non e’ quello, mi chiedo cos’altro impedisca al nostro paese di agire secondo coscienza nel caso di Maria, invece di accettare silenziosamente i toni arroganti dell’ambasciatore bielorusso.

Ieri abbiamo sentito tutti la vocina di Maria che implorava di restare in Italia.

Quale persona dotata di coscienza la rimanderebbe in un istituto bielorusso quando lei vuole restare qui dove puo’ avere cure e affetto che medici e specialisti ritengono necessari?

Quali interessi sulla pelle di Maria?

Vogliono deportare Maria in Bielorussia

MINSK – La Bielorussia ha inoltrato una “richiesta urgente” all’Interpol affinche’ si mobiliti per rintracciare la bambina bielorussa nascosta dai genitori affidatari liguri e riportarla in patria.

Le autorita’ bielorusse tengono A TAL PUNTO al benessere di Maria da volerla far prendere da poliziotti armati, strappare dalle braccia di chi la ama e deportare in un istituto del loro paese.

ritorno” della bambina, “tenuta illegalmente in Italia”. Le autorita’ di Minsk continuano a definire infondate le accuse dei genitori affidatari, secondo cui la bimba avrebbe subito violenze nell’orfanotrofio di Vileika dove vive. (Agr)

Inaudito, perche’ vanno anche contro le perizie dei nostri medici. Ma chi si credono d’essere?! Gente che vuol curare Maria con “terapia sedativa” e “passeggiate nel parco”?!

Certo che devono esserci conseguenze internazionali da questo caso e ce ne sarebbero se questo governo per difendere gli interessi della bimba mostrasse la stessa determinazione con cui ha voluto la “discontinuita’ della politica estera”.

Se questa querelle fosse con gli USA i vari Comunisti Italiani, Rifondazione E Verdi sarebbero gia’ insorti contro toni e modi delle autorira’ di quel paese. Siccome pero’ non sono gli USA, tutti zitti o a parlar d’altro.

Democrazia… diretta?

Ho scritto alla Rosa nel Pugno, il partito che ho votato alle ultime elezioni:

Scrivo per far sapere al partito che ho votato il mio disappunto per il silenzio tenuto sul caso di Maria, la bimba bielorussa violentata e seviziata nell’orfanotrofio dove vive dall’eta’ di 4 anni e che ora tutti si danno un gran da fare per rispedire all’inferno, dopo che la famiglia che da tre anni la ospita d’estate la ha nacosta per proteggerla. Si badi che non e’ stato un gesto impulsivo: prima di arrivare a questo hanno contattato tutte le istituzioni e raccolto certificati su certificati che confermano il grave stato della bimba.

Intanto il governo italiano accetta con inquietante silenzio gli ultimatum dell’ambasciatore bielorusso (“avete 24 ore”, “la bambina ci deve essere restituita senza se e senza ma” e via dicendo) e mentre su altri temi tutti sono pronti a commentare, mi pare che la vita e la salute di Maria siano sacrificabili per non meglio chiari interessi e relazioni fra il nostro paese e la Bielorussia.

Vorrei sapere se la RnP intende prendere posizione su una questione che coinvolge i diritti dei minori, l’applicazione cieca o giusta delle leggi e anche la dignita’ del nostro paese.

Vediamo se mi rispondono…

Cellule staminali e politica

Staminali, la CdL critica Prodi
“Prodi si schiera con Mussi, contro la
Chiesa e contro la volontà della maggioranza degli italiani.”

Ma quante ne sparano?

1) Schierarsi contro la Chiesa e’ legittimo. Mi spiace per la ex maggioranza ma l’approccio peccato = reato (magari con pena capitale) va bene nei paesi integralisti. La Chiesa ha tutto il diritto di esprimere le proprie opinioni, cosi’ come i governanti hanno tutto il diritto di non seguire le posizioni della Chiesa.

2) Quale maggioranza degli italiani? L’astensione a un referendum fatto in pieno giugno non implica una scelta ed e’ coerente col generale momento di stanca che l’istituto referendario ha vissuto negli ultimi 10 anni (eccezion fatta per il referendum costituzionale di quest’anno).

Comunque per coerenza chi la pensa cosi’ eviti di farsi curare con le tecniche che dovessero essere scoperte grazie allo studio sulle cellule staminali embrionali.

Questo attuale governo ha tanti difetti ma almeno non cerca i voti cattolici a scapito dell’intera societa’.

E ora avanti coi PACS, che nei paesi dove ci sono quelli (o addirittura ci sono i matrimoni fra omosessuali) la chiesa non ha avuto problemi di alcun tipo, come la recente visita in Spagna del Papa dimostra. La convivenza (fra eterosessuali e/o omosessuali, PACS non significa solo convivenze omosessuali) e’ una realta’ e chi sceglie questo percorso di vita ha diritto di essere tutelato come chi si sposa in Chiesa o in comune. Usciamo dal medioevo, orsu’, senza tante levate di scudi fatte piu’ per interesse politico che per principio mi sa…

Commenti sul voto

Il risultato era prevedibile ma non mi aspettavo una cosi’ alta partecipazione e una percentuale di SI alta in molte regioni.

Analizziamo i dati:

– al sud hanno votato NO in massa, confermando che il federalismo non lo vogliono e che quindi e’ una cosa giusta che aiuterebbe l’Italia come paese, responsabilizzando le regioni.

– le regioni “rosse” (Toscana, Emilia…) non hanno votato sulla questione ma in base all’orientamento politico. L’Unione ha deciso “le riforme vanno bene se le facciamo noi” ed il voto nelle regioni a storica maggioranza “rossa” rappresenta questa scelta.

– Analogamente nelle altre regioni del nord, anche dove non prevale il SI, le posizioni sono meno distanti, a dimostrazione come in certe regioni il voto sia stato troppo politicizzato.

Ora, io sono soddisfatto del risultato del SI nella mia regione, nonche’ del risultato globale. Mi aspettavo addirittura meno, vista la politicizzazione del tutto. Spero che questi numeri diano la forza ai partiti dell’Unione per portare avanti il loro progetto di riforme, a partire dal federalismo fiscale che oggi pare essere la nuova bandiera di D’Alema.

Non credo sinceramente che questa maggioranza sia in grado di fare qualcosa (e qui la riforma contro il ribaltone annunciato sarebbe servita TANTO…) ma la speranza e’ l’ultima a morire e il voto al sud mi conferma che il futuro passa almeno per il Federalismo Fiscale e la responsabilizzazione delle regioni.

E dedicato agli slogan del giorno prima sullo stile “giu’ le mani dalla costituzione!”:

“Il nostro auspicio è verso riforme condivise e
bipartisan”,nota Villetti (Rnp).

[…]

Dopo le prime proiezioni che danno in
vantaggio il no alla riforma voluta dal
centrodestra,il presidente dei Ds, D’A-
lema,dice: “Tolto di mezzo questo testo
discutibile e pericoloso,è ora di apri-
re un confronto serio sul futuro del
sistema politico e istituzionale”, su
“riassetto federale e legge elettorale”

OK, facciamolo.
Milioni di persone lo chiedono.

Le mie ragioni per il si’

… perche’ sono stufo di leggere frasi insulse come “giu’ le mani dalla Costituzione”: quando sia il centro destra che il centro sinistra hanno intenzione di fare modifiche e hanno la piena leggittimazione per farle.

… perche’ trovo senza senso dire “la Costituzione non si tocca”: e’ nata in un contesto politico/sociale ben diverso dall’attuale ed e’ giusto adeguarla se le forze politiche (e in primo luogo chi le ha votate) lo ritengono opportuno.

… perche’ non si deve bocciare un progetto solo perche’ non e’ della nostra parte politica altrimenti ci si RIDUCE come chi nel 2000 durante la Bicamerale (essi’, anche la sinistra voleva cambiare la Costituzione) titolo’ sul giornale di partito “ha avuto piu’ voti la proposta di Berlusconi? Rivotiamo!”.

… perche’ se Scalfaro dice no sicuramente e’ bene fare l’opposto. Lui che e’ stato fra i presidenti piu’ di parte della nostra storia oggi dovrebbe astenersi da certe prese di posizione.

… perche’ quando sento dire “col federalismo il sud collassera’” capisco che e’ troppo diffusa la convinzione che al sud siano poveri e sfigati e debbano essere trainati dal resto d’Italia oggi e sempre. Non e’ vero: il sud avrebbe le risorse per fare lui da traino! Basti pensare al territorio e al clima…

… perche’ credo che uno Stato composto da regioni con le proprie leggi sia piu’ efficiente di uno Stato in cui c’e’ un parlamento centrale che decide per tutti, anche per regioni con realta’ ed esigenze sociali, culturali e geografiche diversissime.

… perche’ l’Unita’ dell’Italia non e’ in discussione, come non lo e’ l’indipendenza della magistratura, come non c’e’ nessun pericolo di dittatura del premier. Basta leggere il testo integrale della proposta di riforma per constatarlo, andando oltre gli allarmismi lanciati da quelli che non sono contro le riforme, sono contro le riforme che non fanno loro. Inoltre molte delle norme proposte sono in vigore da decenni in altri paesi europei dalla cui storia di Democrazia avremmo tutto da imparare.

… perche’ comunque il mio SI sara’ un numero che chiedera’ un cambiamento. Non che creda sinceramente che la sinistra fara’ qualcosa se vince il no, ma sono convinto che un cambiamento a questa nazione serva, per aumentare la responsabilita’ delle singole regioni, avvicinare il cittadino a chi lo governa, premiare chi paga le tasse, ridurre il numero di parlamentari, rendere piu’ moderna la forma di governo, crescere, nel rispetto e nel sostegno di tutti. Eguali DIRITTI ed eguali DOVERI. 60 anni di questa Costituzione hanno dimostrato che non e’ cosi’ e le cose vanno cambiate, migliorate.

E sottolineo che non sono contro il sud, molti miei cari amici sono di li. Non ho mai votato la lega nord ne’ intendo farlo. Fortunatamente la tesi “federalismo, devoluzione ecc = razzisti leghisti” e’ caduta tanto che ora lo stesso D’Alema ritiene il federalismo fiscale uno strumento utile. Comunque vada, speriamo di far crescere l’Italia che oggi come oggi non sta esattamente bene, grazie anche all’attuale Costituzione e a chi vuole mantenere lo status quo.

Ma sono seri?

– Bertinotti alla Camera
– Marini al Senato
– Napolitano al Quirinale

Una cosa va detta: dopo tante parole e promesse di cambiamenti in tre settimane hanno eletto, a forza, tutti i propri esponenti nelle istituzioni, con un metodo democratico esemplare: “accordiamoci sul nome, votate il nostro candidato”.

E fin qui sapevamo tutti che sarebbe andata cosi’… si sperava solo che il nome imposto dall’Unione (con la coerente eccezione della RnP che critica questi metodi e mi rende orgoglioso di averli votati) fosse un nome di cambiamento. Una donna? Un presidente “giovane”, vivace, attivo come D’Alema o Amato? No. Si resta sulla linea dei grandi vecchi/saggi del Senato.

Vabbuo’, speriamo possa essere un buon Presidente anche se e’ stato eletto nel peggiore dei modi.

Auguri Presidente!

PS: intanto l’imitazione che gia’ ne fa Fiorello e’ splendida :)

Scelte per i ministeri

Emma Bonino VS Mastella?!
Non c’e’ storia, basta guardare i curriculum e le esperienze dei due candidati per decidere, se la decisione potesse basarsi solo sul candidato piu’ adatto.

Purtroppo pero’ questo governo e’ ostaggio di una minoranza risibile che sa di essere determinante e quindi avremo la solita spartizione all’italiana del potere.

A volte mi viene il timore che davvero rimpiangeremo il governo precedente.

Una legge speciale, altro che parole

E’ facile “prendere le distanze” a parole dai gesti vergognosi degli imbecilli che il 25 aprile hanno bruciato le bandiere di Israele e inneggiato a nuovi attentati a Nassirya (saranno contenti ora?).

Sono SOLO PAROLE.

Vogliono prendere le distanze? Che Rifondazione, i Verdi e PDCI preparino un DL che prevede l’arresto immediato per chi inneggia alla violenza, brucia bandiere e auspica attentati. Si eviterebbero cosi’ abusi e dubbi di legittimita’ (spesso sacrosanti) degli interventi della polizia: chi attua certi comportamenti va arrestato, come gli ultra’ degli stadi.

Vediamo se lo fanno…

Elezioni 2006

Ho votato. 30 secondi fra ingresso nella cabina, croce sulla scheda della Camera, ripiegamento, croce su quella del Senato, ripiegamento e uscita. Voto dall’89 e non sono mai stato cosi’ veloce, cosi’ convinto e cosi’ soddisfatto del mio voto.

Ho votato per la Rosa nel Pugno perche’ credo in uno Stato dove tutte le confessioni hanno pari diritti ma non il potere di imporre la propria posizione su questioni che riguardano tutti i cittadini, anche chi non e’ credente. Dio ha dato agli uomini il Libero Arbitrio, perche’ una confessione (qualsiasi ma da noi la Chiesa Cattolica piu’ di tutte) deve decidere in base ai propri valori?

Io lo sono credente, penso che la Chiesa abbia il diritto di esprimere la propria opinione e anzi io stesso ne favorisco la diffusione, ma non ritengo accettabile la tesi “peccato=reato” che tanti politici vorrebbero far passare in base ai propri valori e/o al proprio tornaconto. La DC che governava vicino alla Chiesa l’abbiamo avuta fin troppo a lungo e non tutti i suoi appartenenti hanno davvero agito secondo i valori cristiani. Ora in nome di quei valori vogliono mortificare i conviventi o la ricerca, vogliono che lo Stato finanzi le loro scuole e che, appunto, il peccato equivalga al reato? No, grazie. Non voglio aspettare che la Chiesa si accorga di essersi sbagliata e si scusi (come ha fatto tante e tante volte) per vedere nuove cure o vedere amici che convivono aver riconosciuti diritti che ha chiinque si sposi, come la pensione di reversibilita’ o la possibilita’ di assistere il congiunto in ospedale senza il consenso dei parenti.

Libera Chiesa in Libero Stato, come dice una mia cara amica.

Mi auguro che questo partito abbia un buon successo, per il bene del paese. Molti giovani come me si sono riconosciuti nelle loro proposte che vanno oltre i temi legati alla Chiesa e parlano di abolizione degli albi professionali, della liberta’ di accesso alla cultura per i disabili, condivisione della cultura e del materiale prodotto con i soldi pubblici, leggi meno orientate alle major nell’ambito dei diritti d’autore e molto altro ancora.

Questo partito e’ una possibilita’ di rinnovamento. Ha certo idee piu’ concrete di PRC (che ancora oggi vuole uscire dalla NATO…) e ribadisco la mia speranza di un buon successo. In ogni caso sono felice della mia scelta e del fatto che altri amici e conoscenti, alcuni anche ben piu’ praticanti di me, l’abbiano condivisa: non e’ un voto contro la Chiesa, e’ un voto contro una deriva che potrebbe danneggiare la Chiesa stessa.

Appuntamento alle 15 per i primi exit poll (anche se qualcosa gia’ circola nei blog piu’ blasonati…) e speriano in qualche bella sorpresa!

Elezioni politiche 2006, la mia scelta

La Sharia in vigore in Afganistan fa si’ che una persona che si converte dall’Islam al cristianesimo possa essere processata da un tribunale e rischi la pena di morte.

Mi pare la migliore dimostrazione dell’importanza della LAICITA’ di uno Stato: le leggi devono essere mirate al bene comune delle persone ma tale bene non puo’ essere deciso sulla base di precetti religiosi che ogni Fede vede in maniera diversa e talvolta decisamente estremista e soprattutto che una persona deve poter decidere autonomamente di seguire o meno (si chiama Libero Arbitrio, no?).

Milioni di persone convivono. Lo Stato deve ignorarli perche’ una religione oggi dice che deve esistere solo il Matrimonio? Personalmente ho amici che convivono, sia eterosessuali sia omosessuali. Sono persone normali che non fanno nulla di male e hanno diritto di vedere tutelata la propria unione dall’ordinamento italiano analogamente a quanto avviene per le coppie che si sposano.

Ripeto: i diritti riconosciuti da uno Stato NON POSSONO essere legati ai precetti religiosi, di qualunque religione si tratti. Se la si pensa diversamente non si puo’ poi condannare l’Islam, anche nelle sue forme “moderate”, come tanti fanno in Italia.

Io sono credente e anzi sostengo la Chiesa e favorisco attivamente la diffusione del loro messaggio ma per la guida del mio paese alle prossime elezioni votero’ la Rosa nel Pugno: voglio uno stato LAICO, che rispetti la Chiesa (non solo quella Cattolica ma tutte) ma che non prenda acriticamente le posizioni del Vaticano, che oggi dice cose di cui magari fra 50 o 100 anni la Chiesa si scusera’, come e’ gia’ successo e come la storia insegna.

NO alle ingerenze pre-elettorali.
NO ai politici cattolici che parlano in nome di Dio, della famiglia, ecc ma in fondo vogliono pure ricostruire la DC (“il partito del grande centro”) perche’ manca loro il potere avuto per 50 anni in Italia.

SI al rispetto di chi vive onestamente e rispetta le leggi ed i Comandamenti ma non si sposa e magari e’ innamorato di Gino piuttosto che di Marisa.

La Rosa nel Pugno all’interno della coalizione di Centrosinistra e’ il partito con il programma piu’ aperto verso i diritti umani, i diritti civili e anche il partito con le proposte piu’ intelligenti in molti campi, compreso Internet.

Votate chi volete ma non votate…

I VERDI

1) Non ricandideranno Fiorello Cortiana, uno dei pochi politici veramente onesti, sufficientemente competenti in IT e che si e’ battuto contro le leggi fatte per le major e contro la gente.

2) se la 1) non vi basta, sappiate che per decenni hanno protestato contro tutte le attivita’ ENEL. No alle centrali idroelettriche perche’ deturpano il paesaggio; no alle centrali termoelettriche perche’ inquinano e via dicendo, con il risultato che d’estate siamo senza corrente e d’inverno senza gas.

3) se neanche la 2) vi basta pensate che a ogni pie’ sospinto i verdi straparlano di ritito e di lasciare le popolazioni irachene e afghane in mano ai piu’ violenti Uccidono un nostro militare? Ritiriamoci! Avviene uno scandalo che riguarda ugli USA? Ritiriamoci! Lanciano un razzo in Afghanistan? Ritiriamoci da tutti i posti! E tutto dice e tutto fa “il verde Pecoraro Scanio”. Lo manderei a vivere in un paese dove c’e’ un contingente di pace a difendere la popolazione, non fra gli agi del Parlamento.

Solidarieta’ a Lia

“Sinistra per Israele” se la prende con Lia perche’ nel suo blog definisce Sharon un assassino ed e’ spesso critica verso la politica israeliana.

A parte che mi chiedo quale altro termine vada usato per uno che fa bombardare citta’ e i campi profughi, dico che in questo momento leggere questa cosa mi da un enorme fastidio.

Sharon invece mi da fastidio sempre. Per carita’, ripeto cio’ che ho detto due post fa: la sofferenza non si augura a nessuno e anzi gli auguro di riprendersi e stare bene. Pero’ come politico, come militare e come uomo e’ un gran farabutto e prima o poi (gli auguro poi) andra’ di fronte a Dio.
E a Dio gli Stati amici di Israele non possono imporre veti di convenienza, quindi il vostro idolo si fara’, bene che vada, tanti ma tanti anni di purgatorio, mentre gli uomini, le donne e i bambini innocenti che ha fatto uccidere se ne staranno in paradiso.

Se la cosa non vi piace, invece di difenderlo, spiegategli in cosa sbaglia. Gli amici servono a questo non e leccarti il culo e a difenderti acriticamente, sfruttando la tragedia dell’antisemitismo per impedire la critica agli orrori perpetrati dal governo israeliano nei territori occupati.

Perche’ tutte queste associazioni non cercano di sensibilizzare Israele prima che il resto del mondo?

Tutto questo per dire che GFBlog, per quel che vale un piccolo blog pieno di fatti personali senza alcuna aspirazione di nano publishing e quant’altro, esprime la propria solidarieta’ a Lia che sicuramente come persona vale di piu’ ed e’ certamente migliore di chi l’accusa di antisemitismo in modo cosi’ rozzo, ignorante e usando toni intimidatori.

La mailing list di questa associazione e’ oggi accessibile ai soli iscritti. Spero sia un intervento dovuto alla vergogna per gli attacchi a Lia e spero che nessuna organizzazione che si rifa’ o si riconosce nella sinistra trovi condivisibili le frasi e i toni usati contro di lei.

"Il parlamento sotto assedio"

Oggi in Italia abbiamo avuto anche questo: Parlamento sotto assedio da parte di studenti bravi a gridare e protestare, bravi a scandire slogan offensivi contro la Moratti ma incapaci di proposte concrete.

Ne hanno fatte? Hanno provato a coinvolgere i media e i politici spiegando cio’ che vorrebbero? Hanno preso in mano le carte, i bilanci e studiato possibili alternative? Nah, troppo difficile, cosi’ come dev’essere apparso loro difficile delegare alcuni rappresentanti per raccogliere l’offerta di confronto avanzata oggi dalla Moratti e platealmente rifiutata dalla piazza.

Molto piu’ facile gridare, fare “l’okkupazione” e prendersela, di legislatura in legislatura, col ministro dell’istruzione di turno.

La riforma Moratti ha molti aspetti negativi ma vorrei tanto che questi ragazzi facessero proposte concrete. Cavolo, hanno un media come Internet a disposizione per creare forum e luoghi di discussione dai quali far nascere qualcosa di concreto, con i quali capire che far quadrare il bilancio del MIUR non e’ come giocare a Monopoli e che bisogna tenere conto di tutte le voci! Hanno in mano un media potentissimo con il quale produrre cultura tutti insieme, dal quale far nascere un movimento costruttivo e consapevole… e invece preferiscono imitare il “candidato senza volto” delle primarie dell’Unione e andar in giro a gridare insulti e cercare di impedire ai parlamentari l’ingresso in Parlamento! Evviva la democrazia!

Il diritto di manifestare e’ una cosa, quello che si e’ visto oggi e’ stato qualcos’altro. Ci vorrebbe un bel 5 in condotta recuperabile solo con 100 ore di educazione civica, per imparare come nascono le leggi, che percorso fanno e come possono essere abrogate o modificate, anche su iniziativa popolare.

Credo che se oggi ci fossero i ragazzi del ’68 e avessero in mano la liberta’ di informazione, associazione e cultura offerta da Internet ne vedremmo delle belle, altroche’ ragazzotti che dicono orgogliosi di stare “assediando il parlamento” e rifiutano qualsiasi dialogo.