Oggi il senatore Michele Bonatesta di AN pare essere “insorto” all’idea che Vasco Rossi potesse essere ospite del Festival di Sanremo e magari venire pure pagato dalla TV pubblica. lui che ha firmato un “manifesto” in contrasto con la legge Fini sulla droga, lui che, cito il senatore:
“Con le sue magliette pro legalizzazione della cannabis con le sue ripetute prese di posizione pubbliche a favore della liberalizzazione dello spinello, con il suo manifesto contro la legge Fini antidroga Vasco Rossi è diventato ufficialmente il testimonial della droga libera”.
[…]
“E non è pensabile che la tv, e per di più la tv pubblica pagata da tutti gli italiani, lo premi, dandogli spazio, udienza e visibilità in una vetrina così importante come Sanremo. E magari lo paghi pure.”
Guarda caso pero’ tutti gli italiani pagano anche lo stipendio a questo senatore che ha dimenticato che esiste il diritto a dissentire dalla “legge Fini” e non per questo essere estromessi dalla TV pubblica, come invece egli e’ convinto che sia giusto fare, anche leggendo le sue parole: “Un discorso che vale anche per tutti gli altri colleghi ‘cannanti’ di Vasco Rossi che hanno firmato il manifesto a favore dello spinello libero e contro la legge Fini antidroga”.
Allora, egregio senatore, la legge Fini e’ stata scritta da una persona con delle idee condivise da alcuni e non condivise da altri. Il problema sull’uso delle droghe leggere e’ complesso ed e’ GIUSTO che vi sia un dibattito, e’ GIUSTO che vi sia chi la pensa in un modo e chi in un altro visto che non esiste una soluzione definitiva ma bisogna ipotizzare varie strade e cercare quella meno dannosa. E’ anche giusto che durante questo percorso la societa’ (compresi volti noti) esprima le PROPRIE opinioni e non soltanto quelle in linea con Fini. Cio’ che e’ profondamente INGIUSTO e nient’affatto costruttivo e’ che lei intervenga, pardon, insorga per mettere a tacare e allontanare dalla scena pubblica chi non la pensa come il segretario del suo partito.
Tanto per capirci, il tenutario del presente blog ritiene che un’altra legge firmata da Fini sia profondamente ingiusta, per non dire altro. Naturalmente mi riferisco alla Bossi-Fini sull’immigrazione. Ecco, l’ho scritto e questo mio intervento finira’ su Google. Cosa vuol dire? che domani potrebbe essermi vietato partecipare a qualche quiz RAI perche’ non condivido una legge di Fini?
A proposito di Google, ho cercato informazioni su di lei tramite detto motore di ricerca, tanto per capire chi fosse. Le uniche cose che ho trovato sono suoi interventi polemici in varie circostanze. Al che mi chiedo: visto che e’ pagato con i soldi di tutti gli italiani, perche’ non smette di arrabbiarsi e fa cose piu’ utili per la Nazione e pure per la sua immagine? Non so i suoi elettori ma io non voterei mai una persona che fa certi interventi.
Nota bene: con questo post il sottoscritto non ha preso posizione circa le problematiche relative alle droghe leggere. In questo momento sto solo criticando un intervento polemico e censorio di chi dovrebbe governare in base alla vigente Costituzione. Il problema droga e’ serio e richiede una riflessione altrettanto seria, quindi serena e libera da polemiche, pregiudizi e censure!
Nota bene 2: visto che mi leggono diversi giovanissimi, trovo utile ricordare loro che siamo in un paese libero e che la Costituzione italiana tutela la liberta’ di pensiero ed espressione, anche se c’e’ chi sembra dimenticarsene.
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Come vedete la cosa non e’ limitata alle idee dell’autore di una legge. Potete pensarla come volete e dirlo apertamente.
UPDATE 30/12: apprendo dai mezzi di stampa che il senatore si chiama Michele e non Michela, evidentemente c’e’ stato un errore nella news di Repubblica Online. Ho aggiornato il post. Il senso del discorso non cambia.