E’ scoppiata la pace!
Non ci sono piu’ guerre: i bambini soldato africani ora giocano felici, gli scontri tribali sono cessati, nessuno sente bombe o vede i familiari uccisi in nome di questo o quel conflitto. Pure in Medio Oriente Sharon ha cessato gli attacchi terroristici contro i campi profughi e i kamikaze ora giocano a carte coi soldati un tempo nemici.
Tutto questo mondo idilliaco l’ho immaginato ieri mattina mentre mi recavo in autobus da Mestre a Venezia e ho constatato che sul palazzone della CIGL, CISL e UIL alla fine di Corso Del Popolo non c’e’ piu’ quella gigantesca bandiera della pace che troneggiava dall’anno scorso.
In effetti a pensarci bene la stessa bandiera e’ sparita da molti balconi, e non per essere sostituita dalle palline natalizie: sono mesi che non c’e’ piu’.
Vuoi vedere che davvero al mondo c’e’ PACE? Vuoi vedere che le guerre sono un triste ricordo lontano?
Eppure a guardare i TG non si direbbe: di guerre e conflitti ce ne sono piu’ che mai.
Forse l’unica cosa sparita, ed era ora, e’ la GRANDE IPOCRISIA di chi ha voluto associare la parola PACE al contrasto verso l’AZIONE MILITARE (non GUERRA, una GUERRA e’ qualcosa di diverso…) effettuata dagli USA in Iraq a Marzo.
Forse per taluni PACE significava “fermiamo gli USA” o “pace per noi, e chi se ne importa di cio’ che fa Saddam: gli iracheni se vogliono che si liberino da soli”. O peggio ancora era solo una strumentalizzazione politica. Si mangiava sul termine “pace” per interessi di partito…
Qualsiasi sia la spiegazione la cosa triste e’ che in questa invocazione di pace, a termine, circoscritta ad una sola situazione ed inerente per lo piu’ la NOSTRA pace (perche’ anche se in Iraq fosse rimasto Saddam NOI saremmo stati comunque felici e sereni, erano gli iracheni ad avere qualche problema in piu’… proprio come gli afgani sotto il regime talebano) sono state coinvolte migliaia di persone, adulti e bambini, perfettamente in buonafede (perche’ il desiderio di pace nei piccoli e’ libero da strumentalizzazioni, interessi e antiamericanismo di partito) che ora vedono le bandiere sparire e lo sforzo di pace collettivo venir meno.
Che insegnamento resta a questi giovani che credevano nella pace, che ora vedono finire tutto mentre sentono al TG che in Africa ci sono bambini di 5/6 anni costretti a imbracciare un fucile vero e sparare colpi veri?
Dove sono i pacifisti nostrani per i conflitti che non coinvolgono gli USA?
Ce ne sono, certo, ma si tratta di una minoranza che c’era anche prima di questo conflitto, e che si oppone a tutte le guerre, non solo a quelle americane che saranno anche fatte per interessi commerciali, ma che se non altro contribuiscono a eliminare regimi dittatoriali e criminali (i talebani, Milosevic, Saddam Hussein, giuusto per fare qualche nome…).
Pensateci, la prossima volta che vi farete coinvolgere in una campagna per la pace sostenuta da qualche partito. Magari il partito di chi, un tempo al governo, ordino’ (a ragione) di attaccare il paese di Milosevic.