Storie di fiori e di belle persone

In primavera ho colto un fiore, l’ho portato alla luce del sole perche’ tutti potessero ammirarne la bellezza, l’ho esposto in un vaso sul davanzale perche’ avesse modo di trasmettere a tutti i suoi colori.

Alcuni si sono soffermati e hanno imparato a conoscerne la bellezza, altri si sono messi a confrontare quei colori con quelli di un fiore visto nel deserto e rivelatosi un miraggio.

Ora il fiore non sta piu’ nel vaso e chi usava ammirarlo non lo puo’ piu’ fare.
Certo, cio’ che abbiamo avuto nel passato non si puo’ sostituire ma a volte bisognerebbe guardare avanti e cogliere le occasioni -ed i fiori- che si trovano, anche perche’ non resteranno ad aspettarci per sempre. Nell’attesa di un po’ di sguardi disinteressati e sinceri possono anche appassire.

Un’emozione grande

Ti ho mandato la foto della citta’ di notte?
No
OK, prendi la mail…

Arriva la foto.
Grattacieli di notte.
Skyline bellissima, luci, il cielo della tarda sera sullo sfondo, auto che sfrecciano nelle strade arancio…

Una citta’ persa nel nord di un paese immenso. Foto scattata certamente dall’alto, del resto chi me la manda e’ arrivato in alto. La vita non e’ stata gentile con lui e ne ha passate tante. Ha dovuto lasciare piu’ e piu’ volte i posti a lui familiari e ricominciare da capo, lasciando un po’ di cuore a migliaia di chilometri.

E poi la sorte gli ha fatto un regalo. Legge un’inserzione. Un’offerta di lavoro. Capiscono che e’ bravo, che ha i requisiti giusti. Gli offrono la luna pur di averlo e una volta a bordo sono pronrti a mandarlo oltre oceano, in altri Stati, in altre sedi. Ora sta in quella citta’ e fa qualcosa che poi molti di noi useranno sui loro computer. E sta in cima a un grattacielo. E visita l’ufficio di una societa’ che deve averne fatti di soldi per essere dove e’ e che regala emozioni a tanta gente in tutto il mondo. Da quella citta’ sperduta nel nord di un paese immenso all’intero pianeta.

E io non penso alla ditta, al mondo globalizzato, a tutte queste cose. Io penso a quei grattacieli e mi emoziona sapere che il mio grande amico e’ li, ce l’ha fatta, e’ apprezzato per cio’ che sa fare e gli vengono offerte mille possibilita’ di crescita.

Vivi e goditi questo momento perche’ te lo meriti tutto.

Ti voglio bene davvero!

Template… ReGeneration

Altro giro, altro blog risistemato. Questa volta tocca a guffola ;)

Somo convinto che Internet sia e debba essere una risorsa per tutti, compresi non vedenti e diversamente abili. Se un template (o piu’ in generale un sito) non e’ ben strutturato o non e’ ben leggibile, a rimetterci non e’ solo chi ha difficolta’ varie ma soprattutto chi offre dei contenuti e perde lettori. Senza contare che bisogna considerare Google (e con lui gli altri motori di ricerca) interpreta il web un po’ come i lettori per non vedenti, quindi: sito accessibile = sito ben indicizzato.

In questo caso non mi sono limitato a correggere qualche errore (pochi invero, il template era ben fatto) ma ho risistemato in chiave semantica i contenuti inseriti da Lisa e ho modificato il CSS per poter avere il testo del blog PRIMA del… ehm… papiro che lei scrive nella barra laterale. Ora chi accede e non “vede” il sito (ripeto: ia i lettori per non vedenti sia Google, senza contare i dispositivi mobili) vedra’ PRIMA i contenuti e poi le informazioni aggiuntive presenti in ogni pagina. Credetemi, e’ molto meglio cosi’ :)

Purtroppo questo template non si valida, vuoi per le cose che ci infila Splinder, vuoi per l’uso di marquee (quei cosi che scorrono – a lei piacciono ;( ). Senza contare l’html orrido nei post (merito dell’editor visuale di Splinder, temo) e gli script extra che ha inserito a tuttospiano, guadagnando anche qualche spiacevole finestrella pubblicitaria.

Pazienza, ora e’…

Offy: è stupendo
Offy: O_____O
Offy: 1 leggibile
Offy: 2 ordinato
Offy: 3 bellissimo
Offy: :))))

(si’, questa Offy e’ una mia fan ;*)

E soprattutto, ora si legge bene e se Lisa vorra’ cambiare grafica bastera’ modificare un po’ il CSS, senza che lei debba cambiare template e riscrivere tutto :)

Devo dire che ci sto prendendo gusto e magari fra ubn po’ vedrete qualche creazione originale :)

Canzoni e pensieri

La favola triste del totano e della cozza secondo Federico Salvatore, in queste liriche un vero poeta. Leggete questo passaggio perche’ e’ splendido.

Il totano piange d’amore e di iodio
col ritmo marino che cerca il suicidio
e lega il suo collo ad un palloncino
un sasso al contrario che affonda nel cielo
e prova morendo l’ebrezza del volo…

Ricordi, ricOrdi, ricordI…

In fondo penso che tutte le esperienze che viviamo ci lascino dei ricordi. Quelle belle, indipendentemente dalla strada che prendono poi, ce ne lasciano alcuni che magari riemergono tutto d’un tratto quando il player MP3 tira fuori dal suo ‘shuffle’ Bella, versione dal vivo, da Notre Dame de Paris.

E allora ricordi tre amici in auto, le canzoni, gli scherzi, gli sfotto’, le battute, Manuel che canta a squarciagola Bella con l’espressione purka, Davide temerario che dice cio’ che non si dovrebbe dire vicino a una volante alle 3 di notte in autogrill, Gabriele (sarei io ;) ) che imita una certa vicina di casa (*) e Davide che gli va dietro con un epiteto in veneziano che dovreste sentirlo detto col nostro accento per capire che non e’ mera volgarita’ :)

E allora cerchi nella cartella dei backup del cellulare (che nel frattempo la flash e’ implosa e per fortuna, cosi’ s’e’ mangiata i proclami d’affetto eterno dell’epoca – quelli invece son ricordi che oggi farebbero male davvero), ritrovi il file, lo ascolti, lo dai a Offy e ridete come pazzi per ore :)

E…

Io: Davide che dice "oh muso da ***** sta bona" sarebbe bello come suoneria
Offy: e se ti chiamo io
Offy: davide dice
Offy: oh muso da ***** sta bona
Offy: auhauhauhauhuhauha
Offy: wow figo :P

Ecco, son cose da poco lo so ma fanno ridere a crepapelle, perche’ ritrovi frammenti che avevi sepolto in una scatola e chiuso a chiave. Non riprendi tutto, certo non la ragione per cui avevi chiuso la scatola, ma tiri fuori i ricordi belli e ci ridi su, ci scherzi su… e arrivi alla conclusione con cui ho aperto questo post: tutte le esperienze, anche quelle che finiscon male, sono frammenti che messi insieme compongono la nostra vita, i nostri ricordi, cio’ che noi siamo. E bisogna essere grati per averle vissute. Tutte quelle giuste e affrontate con buoni intenti.

Biaogna solo prendere le parti buone di ogni cosa. Quelle dolorose fanno male per un po’ (a volte un bel po’) ma poi scivolano via. Il ricordo della gioia e’ piu’ forte, riempie di piu’ il cuore. Soprattutto se puoi condividerla ancora con i veri amici.

(*) in un moto di perfidia volevo aggiungere una parentesi e dire che ognuno ha i vicini che si merita ma non sarebbe giusto (essere corretti di fronte a chi non lo e’, prima di tutto) e poi la perfidia potrebbe diventare un boomerang, visto il vicino imprecatore che mi ritrovo! ;p

Barbarie a Siena

Altro anno, altro Palio.
Io non lo guardo, di orrore ne ho visto tanto negli anni fra cavalli spaventati quando va bene, cavalli uccisi e calpestati altrimenti.

Io fossi un senese un po’ di vergogna la proverei ma a quanto pare cosi’ non accade e tutti si esaltano a vedere esseri viventi schiavizzati e costretti a rischiare la vita fra gente urlante, polvere, caldo, urla.

Visto che abbiamo un governo che si ritiene giusto buono e bravo (e per carita’, in tante cose lo e’) perche’ non fare la differenza? Perche’ non mettere un punto e dire basta? E se non si puo’ vietare, almeno imponiamo regole a tutela degli animali, che sono esseri viventi che provano emozioni e hanno diritto al rispetto, non a essere schiavizzati e spesso uccisi per il divertimento di noi che ci riteniamo piu’ evoluti di loro.

Pulizie di mezza estate… di template altrui :)

Il bello dei blog, per chi li ha, e’ che hanno i template che si possono cambiare come i vestiti della Barbie o di Big Jim.

Il bello dei template, per chi li fa, e’ che smanettando un po’ con le tag HTML e tirando a caso con il CSS si riesce pure a fare qualcosa d’effetto su cui mettere il proprio nome.

Il brutto dei blog, per chi li legge, e’ che spesso hanno template del cavolo con un errore per riga e che si vedono bene solo sul computer di chi li ha fatti e magari neanche su quello.

Io da un po’ ho iniziato a tormentare gli amici obbligandoli a scegliere template che garantiscano un minimo di accessibilita’, quindi: contrasto decente e testo leggibile. Passi l’effetto, passi il “look” ma non e’ giusto penalizzare chi ci vede meno di noi e chi ha altre disabilita’. Certo io con Firefox posso fare molto per andare oltre i design piu’ assurdi, ma quanti usano Firefox e quanti sanno servirsi di certe opzioni?

Gio.Kemmothar, attraversando coraggiosamente il mare delle incertezze, aveva finalmente trovato un template che sembrava rispondere tanto alla sua instancabile ricerca di “qualcosa” sia a criteri minimi di leggibilita’.

Solo che… su Firefox si vede male, qui e’ piccolo, li e’ troppo piccolo… alla fine apro il template e trovo l’orrore: CSS e tag HTML alla cavolo. Calma, pazienza, sangue freddo e PSPad e ho ripulito il tutto. :)

Ora esteticamente e’ identico a prima ma tecnicamente e’ piu’ pulito e lineare. Una goccia in un mare ma almeno si sensibilizzano le persone all’importanza di pensare anche all’accessibilita’ dei siti, non solo al loro aspetto.

Avrei voluto scrivere a "Psychopathic" (il nome non promette mica tanto bene, eh ;p), autrice del template, per spiegarle come evitare certi errori (non e’ niente di difficile e strutturalmente il suo template era stato.. ermh… ben pensato) ma mi sono arreso di fronte al suo blog, evidentemente scoloritosi a causa di un lavaggio errato in lavatrice ;p

Comunque a chi fa template e in genere a chi crea siti o grafica consiglio la lettura del volume online Questione di leggibilità che presenta gli errori piu’ comuni e tutte le conseguenze, prima fra tutti quella di allontanare un gran numero di possibili lettori/fruitori.

Una persona che ammiro

Ha affrontato un anno di studi fra malattie, esami e antibiotici. Andava a scuola anche con la febbre a 38 per non perdere un compito.

Ha fatto gli esami con la spada di Damocle di un ricovero, con malesseri, febbre ecc.

Adesso sa che deve affrontare una prova che metterebbe al tappeto, anche solo a parlarne, tutti noi, eppure la vedi ridere, scherzare, pensare al corso che fara’ per diventare animatrice per i bambini, preoccuparsi per gli altri, disegnare non con la penna ma direttamente col cuore.

Ha le sue paure, i suoi “momenti scemi”, fa le sue cavolate, ma e’ una persona bellissima, una persona che sono onorato di conoscere e che AMMIRO dal profondo del cuore.

Stringi i denti. Le mie parole non cancellano le prove che devi affrontare ma spero ti ricordino la bellissima persona che sei agli occhi di chi ha il privilegio di conoscerti.

TVB
Buone vacanze amica mia, divertiti, rilassati e stai serena! :*

Venezia, 19 mesi dopo

24 febbraio 2005, 10 agosto 2006

19 mesi sono una vita. Cambiano le situazioni, le esperienze, i nuclei familiari, gli amici.

Ieri speranza (poi delusa, ma ritrovata 10 giorni fa). Ieri timido sole di un giorno di febbraio con un po’ di cuore lontano, in un altro ospedale. Oggi sole che si fa forte e restituisce la pace del cuore. Oggi quelle persone sono lontane, spazzate via dal tempo e dai fatti della vita ma soprattutto dalla loro stessa grande superficialita’.

19 mesi sono tanti ma l’ospedale di Venezia e’ sempre li. Il pontile anche, la briccola della foto anche. E’ la vita che e’ cambiata. Sono io che sono cambiato. Per alcune cose in meglio, per molte altre in peggio, forse.

La mente non puo’ che ripensare all’ultima volta che sono stato li. Ma e’ un pensiero veloce. Il presente e fatto di nuove storie, nuove persone. La vita va avanti e Venezia ha da offrire tanto, in ricordi, sogni, pensieri e quel sole forte che si specchia sull’acqua in un gioco di luci che ipnotizza. Ci immergo gli occhi e la mente mentre aspetto il 51 per tornare a Piazzale Roma e poi a casa.

Mi piace di piu’ il presente, quel che ha da offrirmi e chi ha da offrirmi.
Stringiamoci forte e andiamo avanti.

Glitter, glitter delle mie brame…

Francamente non capisco tutta questa mania per le scritte luccicanti ma visto che e’ la domanda che mi fanno piu’ frequentemente (“tu che trovi tutto…”) e che una cara persona me l’ha fatta proprio oggi, lo scrivo anche qui, chissa’ mai che serva ai miei lettori.

Molti tutorial in rete suggeriscono l’uso di Paint Shop che per carita’ e’ pure bello ma e’ commerciale.

In realta’ si possono realizzare anche con altri programmi, fra cui il magnifico e gratuito Photofiltre.
Basta seguire questa guida.
E’ in francese ma ci sono le figure e poi via… non e’ meglio cosi’ che usando programmi commerciali? ;)

Per gli anglofoni, nonche’ avventurosi, c’e’ una guida
per farli anche con The Gimp, concorrente open source di Photoshop.

Anche qui, chi ha difficolta’ con la lingua puo’ guardare le figure.

Annunci

Avrete notato qua e la nel blog la presenza di annunci pubblicitari di Google. Alcuni mi hanno chiesto il perche’ di questa scelta.

Beh, semplice: mi sono iscritto al programma “Google AdSense” per un portale a cui sto lavorando e che apriro’ entro il mese. Visto che l’iscrizione vale per qualsiasi sito una persona gestisca (a patto naturalmente che rientri nei termini indicati dal regolamento) ho pensato intanto di piazzare qualcosa qui e su favrin.net. Sono pochi e in posti discreti e poi se non vi piacciono c’e’ sempre AdBlock :)

Detto cio’, io non credo nel guadagno prima di tutto e non voglio trasformare questo blog in un mercato o far pensare che se invito qualcuno a leggere un post e’ per ottenere una impression, quindi ho messo mano al mio template e aggiunto un po’ di codice condizionale… cosi’ ho imparato a fare pure questo su WordPress! ;)

Ora le pagine dei post nelle categorie “personale”, “solidarieta’”, “pensieri dal cuore” e “sguardo sul mondo” non conterranno annunci (referer si ma quelli sono un’altra cosa e non portano introiti a meno che il visitatore non compia determinate azioni).

Come dite? Sono la maggioranza dei post? E’ vero, ma preferisco cosi’ che perdere la liberta’ di scrivere di cio’ che sento e condividerlo con gli amici senza che si pensi a secondi fini.

Comunque… questo post sta nella categoria “blog mess” ;p

Hint per Firefox e HTML Validator

Una dritta per chi come me utilizza l’estensione HTML Validator di Firefox.

Recentemente ho messo qua e la degli annunci di Google e ho scoperto che il loro codice HTML non e’ esattamente pulito. Ora, io tengo il validatore HTML sempre attivo (e’ un buon modo per valutare la qualita’ tecnica dei siti che visito, oltre che per tenere sotto controllo i miei) e mi sono reso conto di quante volte si trova a validare gli stessi errori, visto che gli annunci di Google ormai sono molto diffusi.

Ci ho pensato un po’ (non tanto in effetti :) ) e ho trovato una soluzione. Basta andare nel menu “Options” dell’estensione, cercare l’opzione “Validate pages in”, scegliere dal menu a cascata “All domains except” e nel campo di testo inserire “.googlesyndication.com” (senza le virgolette).

In questo modo il validatore ignorera’ gli iframe degli annunci di Google e si otterranno due vantaggi immediati:

  1. Minor lavoro della CPU (che si traduce in tempi di caricamento un po’ piu’ rapidi).
  2. La possibilita’ di tornare a capire se un sito e’ scritto bene oppure no, indipendentemente dai contenuti aggiunti da terze parti (cioe’ i banner di Google).

Attenzione: questo sistema riguarda solo le funzionalita’ del validatore HTML, non fa sparire i banner (per quello si puo’ sempre usare AdBlock).

Se trovero’ altri domini rilevanti da eliminare li segnalero’ qui. Per adesso ho girato questa dritta all’autore dell’estensione perche’ eventualmente la inserisca nella documentazione. Credetemi, si fa in un attimo e migliora decisamente la navigazione.

Il prossimo passo e’ supplicare quelli di Google di fare un HTML decente :)

Fine di un incubo durato 17 anni

Fine di un incubo durato 17 anni
Settembre 1989 – Agosto 2006

Settembre 1989, 18 anni compiuti da 3 mesi. Entro in un ambulatorio dell’ospedale di Mestre. Devo fare un’iridectomia all’occhio destro, l’unico con un grado di vista utile, per ridurre la pressione oculare alta a causa di un glaucoma. Non mi hanno detto altro se non che si usa il laser e non e’ la prima seduta.
Lampi di luce e colori bellissimi, un po’ di fastidio, una seduta un po’ lunga. Fine. Accendono le luci.

Vedo tutto sdoppiato. Ogni oggetto appare due volte, una dove dovrebbe essere e una poco piu’ a sinistra. Si sovvrappongono. Un incubo. Leggere e’ un incubo. Guardare la TV e’ un incubo. Andare per strada e’ un incubo. E i medici per un anno mi ripetono che e’ una mia impressione, che non puo’ essere stata l’iridectomia, che c’e’ del liquido nell’occhio…

E’ stata l’iridectomia. e’ un buco fatto sull’iride e da questo buco entra luce che si sovvrappone a quella che passa dalla pupilla. Me l’ha spiegato un caro amico nel ’92 (grazie ancora, Khriss). E mi ha anche spiegato che gli effetti collaterali dell’iridectomia praticata in determinati punti dell’occhio sono noti da decenni, da prima che si usasse il laser.

Passano gli anni, il cervello cerca di adattarsi e intanto imparo alcuni trucchi (per esempio “coprire” il buco con la palpebra inferiore) con cui riesco a eliminare lo sdoppiamento quando voglio leggere o vedere la tv, ma la vita e’ comunque dura.

Nel 1997 la prima speranza: sul newsgroup alt.support.glaucoma racconto la mia situazione e un medico americano mi risponde che non servono interventi, bastano degli speciali occhiali con un indice di rifrazione diverso. Una gioia immensa, la luce alla fine di un tunnel.

I miei medici di allora cadono dalle nuvole. Passano altri tre anni e il prof. Rama mi fa cambiare medico e mi affida alle cure della dottoressa Franch. Sente la mia storia, osserva l’iridectomia che trova effettivamente “grande” e mi prescrive subito questi benedetti occhiali. Sono solo per “lontano” ma mi cambiano la vita da cosi’ a cosi’. Per le strade vedo meglio, non devo impazzire per attraversare una strada o per riconoscere chi mi viene incontro, posso vedere la TV senza piu’ fastidi ecc. L’ho ringraziata per anni ogni volta che la incontravo.

Pero’… pero’ per ridurre lo sdoppiamento questi occhiali riducono anche la vista (e ne ho gia’ pochissima per girare per strada) e quando leggo, uso il computer o semplicemente sto senza occhiali il mondo mi appare ancora sdoppiato e non e’ una vita facile, anche se col tempo mi ci sono un po’ abituato.

Ne parlo alla dottoressa e la convinco che la situazione mi pesa. Decide di fare un tentativo e proviamo una speciale lente a contatto con un punto scuro in corrispondenza del buco dell’iridectomia (che, capiamoci, e’ minuscolo). E’ un test, lo so bene ma…

Dio mio che emozione! Vederci bene, senza sdoppiamento, girare con “gli occhiali da vicino”, senza occhiali… la prova e’ durata una ventina di minuti, mi ha anche fatto uscire… che meraviglia! Certo l’occhio non era a suo agio (non ho mai portato lenti a contatto, ne’ potrei) ma e’ stato… bellissimo! Dalle 18:40 alle 19 di oggi sono rinato.

Ovviamente era una prova e la lente e’ stata poi rimossa. Ora pero’ si sa cosa fare: una piccola sutura dell’iride. Intervento piccolissimo, “a bulbo chiuso” (quindi non troppo invasivo). Posso farlo.
Io posso telefonare, prenotarlo, andare in ospedale due o tre giorni, entrare in sala operatoria e svegliarmi vedendoci come tutti, senza pericoli per la vista, per il glaucoma, ecc. E’ una tecnica gia’ usata. Si fa. Posso farla.

Non lo faro’ subito perche’ prima ci sono cose importanti e non voglio “sparire ora” ma posso. Oggi, domani, fra un mese, fra un anno.

Io posso tornare a vederci bene!!!

Buchi e temporali

Allora…
no, non sono sprofondato del tutto, ho decuso di mettermi sotto per realizzare alcuni sogni nel cassetto. Visto che una delle ragioni del post precedente sono persone che non han fatto cio’ che potevan, ho deciso di metterci il cuore e costruire da solo cio’ che desidero.

… poi e’ arrivato il maltempo con temporali, guasti alla rete ADSL e quant’altro che mi han tenuto lontano, pero’ ora sono qua e anche se non sono del tutto sereno sono in risalita. Funziona cosi’: tocchi il fondo e inizi a risalire, per forza. Anche perche’ ora non posso pensare tanto a me (eppure ne avrei di motivi, e molti…) perche’ ci sono persone per me importanti a cui dare tutto me stesso.

Insomma, si tira avanti…

Un buco profondo profondo

Utilizzo questo post per scusarmi con le persone che avrei dovuto incontrare oggi ma la mia anima e’ caduta in un buco profondo profondo. Tutto lo stress degli ultimi mesi, forse anni, mi ha schiacciato in un solo colpo e combinato con alcuni fatti del mondo reale ha rappresentato un cocktail micidiale che mi ha portato a rivedere in negativo tanti, troppi eventi. Passera’, passa tutto e lo spirito di autoconservazione prevale, ma oggi non me la sentivo ne’ di venire a Venezia, ne’ di aprire alcuna chat. Cercavo solo la solitudine per pensare.
Passera’. Devo solo rassegnarmi e imparare a non aprire certi scrigni.
Scusate ancora.

Israele: e la morale?

Cerchiamo di ricordarci le stragi da loro commesse e di fargliele pagare -in forma pacifica con il boicottaggio economico delle aziende israeliane- fin quando non ci sara’ una pace vera, fin quando non accetteranno che UNA VITA ISRAELIANA VALE QUANTO UNA VITA PALESTINESE, LIBANESE E DI QUALSIASI ALTRO POPOLO.

Non siete superiori a nessuno e anzi chi si macchia di certi crimini, che sia israeliano, americano, palestinese o quant’altro, e’ nettamente inferiore moralmente agli altri.

Voi DOVRETE accettare di dividere il territorio coi palestinesi. Voi NON POTRETE IMPORRE la vostra volonta’ sugli altri perche’ prima o poi, anche se avete tanti alleati (per meri interessi economici, che non crediate…), se continuate cosi’ scoppiera’ il finimondo e ne faremo le spese tutti. E se cio’ non avverra’, voi vi macchierete di tali e tanti orrori da rendervi non dissimili a chi nella storia ha inferto tanto dolore al vostro popolo.

All’indomani della strage a Beslam qualcuno disse “vale la pena vivere in una nazione conquistata a questo prezzo?”. All’indomani del vostro massacro di bambini (l’ennesimo e certo non l’ultimo) io mi chiedo lo stesso. Vale la pena vivere in Israele a questo prezzo? Quanto in basso volete scendere per imporre la vostra politica?

Basta.
Dividete la terra coi palestimesi, che nasca uno stato palestinese sovrano (che significa che VOI non ci mettete parola e men che meno armi).

E questo non vale solo per politici e militari. La societa’ israeliana e’ fatta da persone e all’estero hanno tanti amici… che dovrebbero insorgere contro questo orrore, contro l’arroganza di un premier che dice “la tregua bnon serve”.

Bisogna reagire.
Bisogna dire BASTA.
Ma non con la violenza, quella la lasciamo ai terroristi israeliani e palestinesi.
Con le parole, l’informazione e se serve il boicottaggio dei prodotti israeliani.

Dice San Francesco…

O Maestro Divino concedimi che io non cerchi
tanto di essere consolato quanto consolare,
non tanto di essere compreso, ma di comprendere,
non tanto di essere amato, quanto d’amare;
perchè è nel dare che riceviamo
è nel perdonare che siamo perdonati,
è nel morire che ci svegliamo a vita eterna.

Non sempre e’ facile ma per le cose importanti della vita e’ utile provare a seguire queste parole.

(da “L’Incontro” n.32 – sempre grazie a don Armando perche’ pubblica con semplicita’ questi pensieri)

Pooh, UserStyles e altre cose belle

  1. Radio Italia sta trasmettendo un estratto da un concerto dei Pooh. Carino, in attesa del CD Live, del DVD e soprattutto di andarli a vedere all’Arena di Verona il 9/9 ;)
  2. Il 29 si potra’ vedere il video di questo estratto su Radio Italia TV, chi ha Sky lo puo’ vedere ora su Video Italia.
  3. Sto testando le capacita’ di registrazione dello Zen :)
  4. Ho scoperto l’estensione Stylish per Firefox che permette di applicare stili personalizzati a qualsiasi sito web “al volo”. Rende facile e intuitivo installare stili personalizzati, cosa che prima bisognava fare modificando userContent.css nella cartella Chrome del profilo di Firefox.
  5. Per chi li desidera ecco gli Stili utente che ho messo a disposizione fin qui. Altri verranno, nel tempo ne avevo creati molti…
  6. Ho deciso di rendere disponibili sotto Creative Commons i miei racconti. Cambiero’ la licenza nel weekend (per ora vale la vecchia). Ho portato la mia parrocchia ad adottare massicciamente quella licenza ed e’ ora che lo faccia anch’io per le mie piccole cose :)

Per ora e’ tutto :)