In primavera ho colto un fiore, l’ho portato alla luce del sole perche’ tutti potessero ammirarne la bellezza, l’ho esposto in un vaso sul davanzale perche’ avesse modo di trasmettere a tutti i suoi colori.
Alcuni si sono soffermati e hanno imparato a conoscerne la bellezza, altri si sono messi a confrontare quei colori con quelli di un fiore visto nel deserto e rivelatosi un miraggio.
Ora il fiore non sta piu’ nel vaso e chi usava ammirarlo non lo puo’ piu’ fare.
Certo, cio’ che abbiamo avuto nel passato non si puo’ sostituire ma a volte bisognerebbe guardare avanti e cogliere le occasioni -ed i fiori- che si trovano, anche perche’ non resteranno ad aspettarci per sempre. Nell’attesa di un po’ di sguardi disinteressati e sinceri possono anche appassire.