NON VINCERETE

Gli integralisti sono sempre solo degli ignoranti imbecilli falliti senza futuro e certo senza un dio! Vale per gli integralisti di qualsiasi religione. Oggi per i talebani che hanno ucciso i nostri eroi, domani magari per gli idioti che in USA e altri paesi ammazzano i medici abortisti.

Chi uccide o causa sofferenza in ogni modo non fa il volere di nessun Dio ma cerca solo il potere personale.

Dio, che lo chiamiate Gesu’ o Allah o con qualsiasi altro nome, non vuole la nostra sofferenza quindi imporre ai piu’ deboli leggi crudeli (come la sharia o certi eccessi del cattolicesimo) e’ solo una espressione di prepotenza umana.

(alcuni) ciclisti mestrini…

Sono molto contento che l’amministrazione abbia rifatto tutte le strade ed i marciapiedi, dipingendo Mestre di porfido rosa con strisce gialle in rilievo per i non vedenti.

Sono un po’ meno contento ma capisco che alcuni marciapiedi preesistenti si siano ristretti del 50% per creare piste ciclabili a due corsie onde evitare che il futuro tram su rotaia debba andare a passo di bici.

Sono decisamente meno contento di fronte ai seguenti comportamenti di alcuni ciclisti mestrini:
– procedere imperterriti sulle piste ciclabili fregandosene se qualcuno deve attraversarle per arrivare ai passaggi pedonali;
– attraversare in sella alla bici i passaggi pedonali e fare virate a V per reimmettersi nella pista ciclabile (se c’e’, altrimenti ad alcuni va bene il marciapiede…);
– affiancare un pedone su entrambi i lati durante l’attraversamento obbligandolo a procedere in linea retta anche arrivato sul marciapiede in attesa della suddetta virata a V dalla tempistixa generalmente imprevedibile;
– considerare il marciapiede come un naturale prolungamento della pista ciclabile.

Ora immagino che analogamente ad altri miei post di critica spuntera’ qualcuno a dirmi che gli viene da ridere a leggere la mia “esasperazione”. Pazienza, visto che questo e’ il mio blog ci scrivo quello che penso anche se va controcorrente. E penso che le piste ciclabili siano una gran cosa ma che a Mestre servano piu’ vigili perche’ alcuni ciclisti oltre a ignorare il codice della strada ignorano la buona educazione.

Un abbraccio solidale

Ecco la mia ultima creatura, nonche’ il mio primo sito interamente SQL based: Mestre solidale!

Nato da un sogno di don Armando e’ aperto a ogni realta’ solidale, non solo cattolica, operante in citta’ e dintorni.

Il motore e’ quasi sovradimensionato per le esigenze del sito e permettera’ di aggiungere molte funzionalita’ extra con poco sforzo. A me e’ servito per confrontarmi con un modo diverso di fare applicativi web rispetto a quello che avevo adottato finora. Lo stesso software andra’ a costituire il cuore della nuova versione dell’altro mio sito su Mestre: Mestre semplice. Non subito pero’, adesso devo riprendere fiato… e occuparmi un po’ di un certo muro ;-)

Ipocrisia e imprudenza

Oggi ho raggiunto il culmine della sopportazione di certi modi di fare e di parlare. Da oggi ufficialmente voglio fregarmene. Ognuno si assuma la responsabilita’ di come agisce e non venga a dirlo a me. Prima pero’ scrivo queste righe per me stesso come riflessione su atteggiamenti avventati e assurdi con cui non voglio piu’ avere a che fare.

Sono circondato dall’ipocrisia, quella che spinge la gente a parlare in un modo ma ad agire diversamente.
Tutti d’accordo a insegnare la prudenza, a insegnare il buon senso, a proporre l’approccio sensato e moderato a cio’ che ci offre oggi la Rete che si abbia 15, 30, 50 o 70 anni.

Poi pero’, quando ci si trova coinvolti in prima persona, le raccomandazioni fatte agli altri diventano carta straccia e diventa lecito, giusto, tutto “in”: diffondere dati personali dove capita va benissimo! Tanto c’e’ sempre la scusa pronta: “li vedono solo i miei amici”, che dimostra assoluta ignoranza del funzionamento del mezzo che si sta usando.

Abbiamo cominciato anni fa con gli IM: e giu’ di email (pardon, adesso si dice contatti, email e’ un termine fuori moda). Tutti davano la loro email. Tutti dentro questi fantastici sistemi “tanto parlo solo coi miei amici” (e in un mese uno si ritrovava 70 contatti di cui ne conosceva solo 10) e tanti bei virus, messaggi di spam ecc. Quella sembrava la nemesi della sicurezza e chi diceva “attenzione, date l’email solo a chi conoscete, siate prudenti” risultava solo una persona noiosa.

Il meglio pero’ doveva ancora arrivare. Adesso sulla nostra presenza online ci mettiamo la faccia, il nome e il cognome. Tutti. Non importa che abbiamo 15, 30, 50 o 70 anni, che ci rendiamo conto dei pericoli e delle conseguenze delle nostre azioni oppure no. Io ho 38 anni e uso le reti telematiche da 22 anni. Prima di mettere nome e faccia sulle mie attivita’ online ho voluto crescere e imparare a capire bene che messaggio volevo trasmettere, perche’ quel che dico resta associato a ME qui e FUORI, nel mondo REALE. Perche’ chi incontrero’ domani, dopodomani, fra un anno o fra 10 potra’ cercare nella Rete e trovare i miei successi, i miei errori, le mie incazzature. E’ una responsabilita’, non e’ un gioco e trovo assurdo che ci sia chi ubriaco di una falsa liberta’ decida di esporsi al mondo in modo perpetuo regalando (oltretutto ad aziende commerciali) fiumi di informazioni personali.

Assurdo e pericoloso. Lo dico io, lo raccomandano gli organi di polizia e il garante della privacy ma mi rendo conto che siamo tutti noiosi. Il mondo e’ libero. W la liberta’. A quando una rete in cui mettere anche l’indirizzo di casa? Ormai le ho viste tutte e non dubito che potremmo arrivare anche a questo e che se diverra’ una moda ci sara’ chi lo fara’, magari dicendo “lo fanno gli altri” o scambiando il regolamento di un sito statunitense per il giusto modo di vivere.

Vi piace? Divertitevi ma se vi capitera’ qualcosa di spiacevole (dalle cose gravi a un posto di lavoro rifiutato perche’ al capo dell’ufficio personale non piace il vostro profilo) non prendetevela con la Rete ma solo con voi stessi. Chi usa il buon senso non deve pagare per l’imprudenza e l’avventatezza altrui!

Wiki+tubo

Grazie a Wikipedia prima (che mi ha fatto ricordare il titolo) e al tubo poi ho provato l’emozione di riascoltare “Trastevere 90” di Massimo Bizzarri cantata in duetto con Riccardo Cocciante, una piccola perla che assieme ad altri splendidi pezzi compone il mio positivo ricordo del troppo presto terminato “Festival italiano” (un Sanremo in salsa Mediaset proposto nel ’93 e ’94).

Ora, visto che l’album che contiene questo pezzo pare essere fuori catalogo e quindi non lo si puo’ comprare, non sarebbe sensato per il produttore offrirlo per il download libero (o, meglio, renderne lo scambio online lecito per tutti tramite meccanismi come le licenze collettive) invece di costringere chi ama la musica di un certo livello a cercare disperatamente qualche traccia qua e la e magari doversi accontentare di registrazioni a bassissima qualita’ (onore comunque a chi l’ha fatta e messa sul tubo!).

Quante meraviglie devono perdersi in nome del dio denaro e di un diritto d’autore snaturato rispetto alle ragioni per le quali era nato…

Se fossi un afghano io andrei a votare!

La liberta’ e’ partecipazione, cantava Giorgio Gaber.
Ed e’ vero. Liberta’ non e’ solo poter scegliere cosa dire e cosa pensare.
Liberta’ e’ far contare la propria voce, e’ partecipare alla crescita della societa’.

Caro talebano ignorante che minacci e uccidi la gente per imporre il tuo potere di piccolo uomo insignificante e ti nascondi dietro un Dio che non ha mai avallato queste cose, sappi che se io fossi un afghano oggi andrei a votare!
E lo griderei. E lo farei anche sotto le tue minacce e a rischio della vita. Perche’ la mia liberta’ vale piu’ delle tua prepotenza e se il prezzo da pagare e’ la vita, lo pago.

I talebani e gli integralisti di qualunque religione sono solo uomini che usano il Creatore come pretesto per imporre la propria volonta’ sugli altri. E per sconfiggerli prima che le armi servono dialogo, liberta’, uguaglianza e partecipazione. Nessun Dio vuole l’umiliazione e la sofferenza dei popoli.

Buona fortuna all’Afghanistan.

L’ora di polemica agostana

Io che evidentemente sono un bieco illuminista ho sempre trovato assurdo che oggi l’ora di religione contribuisca al giudizio finale sugli studenti.

Delle due: o la si trasforma in storia delle religioni o la si lascia come e’ sempre stata cioe’ una sorta di catechismo scolastico col prete/insegnante laico che ti aiuta, ti risponde a qualche dubbio religioso o etico e ti da’ un’infarinatura della religione cattolica. Cosi’ era ai miei tempi.

Quando leggo che i giovani di oggi sono chiamati a studiare, fare compiti, essere interrogati e giudicati (e che quel giudizio influisce sulla media) su una materia cosi’ legata alle scelte personali di ognuno mi si rizzano i capelli. Oltre che poco coerente con la nostra Costituzione e’ illogico e l’assurdo e’ che non era cosi’ nemmeno negli anni ’50 quando la DC la faceva da padrone e l’Italia tutta si professava credente.

I veri eroi sono gli operai che protestano

In un paese civilizzato dovrebbero essere considerati eroi e idoli gli operai dell’INNSE che per salvare il posto di lavoro a se stessi e ad altre decine di colleghi sono rimasti per 8 giorni su una gru.

Invece da noi gli idoli sono i vip e le starlette che fra un reality e una comparsata illudono i giovani e giovanissimi che per diventare famosi oggi basti vincere un programma tivvu’.

Domani

Finire l’ultima tourne’ con Stefano, che potrebbe anche essere l’ultima del gruppo, con la base di DOMANI e’ il piu’ grande regalo che Roby, Red, Dodi e Stefano potessero farmi.

Grazie!

Ingiusta, prepotente, vergognosa crociata

Ingiusta, prepotente, vergognosa crociata contro le donne lanciata da politici di alcuni partiti, gente di parte e monsignori che invece di fare i buoni pastori minacciano, attribuendosi il diritto di decidere chi e’ dentro e chi e’ fuori la Chiesa che non hanno fondato loro ma qualcuno che predicava perdono, amore e comprensione. Certo c’e’ il Diritto Canonico, ma e’ testo umano, non divino, o sbaglio?

Ed e’ cosi’ che alla vigilia di agosto nella povera Italia si combatte una battaglia che in altri paesi non ha visto nemmeno l’alba, tanto naturale, scontato e logico era l’esito.
In Italia no, la pillola abortiva RU-486 (di cui su Wikipedia trovate un’analisi neutrale) non la vogliamo. Come non vogliamo l’aborto e nemmeno la contraccezione. La castita’ si’. In Italia vogliamo la castita’ e la fedelta’. A leggere i giornali o vedere certi spettacoli TV uno resta perplesso ma ufficialmente vogliamo la castita’, la fedelta’ e la famiglia. Tradizionale, non allargata, altrimenti ce la prendiamo pure con gli spot!

Personalmente non sono un sostenitore dell’aborto e so che e’ un grande trauma per chi lo sceglie. Sono invece per una corretta e capillare informazione sulla contraccezione che credo dovrebbe essere insegnata per legge nelle scuole pubbliche e private e favorita in ogni modo. Poi se uno sceglie la castita’ per motivi religiosi o meno, ben venga, ma chi vuole agire diversamente deve essere informato e favorito, ad esempio con distributori di preservativi anche gratuiti nelle scuole superiori e nei luoghi di lavoro, come fanno in altri paesi.

L’aborto tuttavia deve restare una possibilita’, una scelta legittima e non umiliante per la donna in caso di necessita’ terapeutiche, di violenza, di situazioni familiari insostenibili per madre e nascituro e di altre problematiche delicate e di sofferenza. In questo senso la RU-486, che evita l’ospedalizzazione e interventi chirurgici, ha l’indubbio vantaggio di ridurre, non certo eliminare, la sofferenza psicologica di chi arriva a questa tragica scelta.

Chi paventa pericoli per la salute dovrebbe citare anche i numeri di morti per gli aborti clandestini nei paesi dove una visione cieca del ruolo della donna nella societa’ impedisce del tutto quello che non e’ un delitto spietato ma una scelta dolorosa e tragica spesso figlia di abusi, fisici o psicologici.

Ancora, chi si straccia le vesti e minaccia scomuniche a chi assume e a chi prescrive, perche’ non fa lo stesso per la pena di morte? Perche’ non scomunichiamo i datori di lavoro se condannati per la morte di un dipendente?
Facile prendersela con la donna e chi vuole tutelarla!

Eppure Dio ha insegnato l’amore, la comprensione e il perdono…

Aggiornamento: l’Agenzia italiana del farmaco ha deciso per il si’ alla commercializzazione della RU-486. Semplicemente, era giusto cosi’, anche se speriamo debba essere usata in meno possibile e’ giusto che ci sia.

Gli amici sono i fratelli che ti scegli

Ti aspettavi un video? ;-)
Niente da fare, 10 anni fa non li sapevo fare e poi ne ho fatti per tante altre persone e so bene che tu non ami molto ricevere regali gia’ fatti ad altri… ;p

Tu, un tu che leggera’ il web oggi e per mille giorni, ma che e’ destinato a una sola persona, che domani potro’ dire di conoscere da 10 anni. Non sono i vent’anni di zak, sono diversi ma altrettanto speciali perche’ hanno segnato eta’ diverse e strade a tratti difficili.

Tu che 10 anni fa rompevi al tuo papa’ perche’ ti facesse chattare – e non c’era mica LG all’epoca! Tuo papa’ che mi racconto’ di te (anche le cose che non diceva agli altri, perche’ io e lui eravamo cane e gatto ma ci stimavamo) e poi un giorno mi chiese di tenerti d’occhio per evitare che ti cacciassi nei guai. Poi mille e mille episodi in chat di fanatici informatici che non sarebbero state per te ma che furono “piallate” da me e da tuo padre coi nostri “modi gentili” perche’ lo diventassero e tutti si comportassero bene con te. E tu che hai un carattere che non scherza fin dall’inizio ti sei fatta rispettare, eccome se ti sei fatta rispettare! Te lo ricordi quel takeover di maggio di 9 anni fa? ;-)

Poi gli anni che passano e tu che da angioletto da difendere sei diventata una streghetta perche’ la vita con te non e’ mai stata facile; poi le tempeste, le paure, quella grande traversata di cui ci hai reso partecipi, che hai annunciato a me subito dopo averlo detto a tuo padre quella sera di 3 anni fa; e ancora tutte le cose successe grazie a te. Se sono su LG e’ grazie a te. Se sono accadute tante cose da li in poi e’ solo e soltanto grazie a te perche’ mi sono detto che se riuscivo a tener d’occhio te potevo aiutare anche quei due prof e il resto lo sai.

E il regalo, questa dedica, questo grazie, arriva con un giorno di anticipo perche’ nonostante il tuo fisico fragile e provato dopo quella traversata del mare in tempesta (che con il cuore abbiamo seguito in tanti, perche’ tu le persone le conquisti!) hai trovato la forza di rinascere e oggi vivi appieno la vita, all’universita’ col sogno di aiutare l’anima del prossimo un domani, nel reparto scout, a casa con la tua sorellina peste e i tuoi genitori che anche se non te ne accorgi sono certo che ti apprezzano. Ti apprezza chi vive a tanto di km da te, anche quella nostra amica che hai contribuito a salvare dal baratro in quel marzo da 007, ti apprezza chi ti conosce appena, figurati chi sa che persona sei da prima che lo sapessi tu!

Tutto questo per dirti che mi sento fortunato ad averti conosciuta e, per quel che mi e’ stato possibile, sostenuta in questa lunga strada.

Orgogliosamente tuo amico x sempre!
(PS: saluti anche dal signor ^lag ;-)

Buona strada, Natascia!

Tempo di concerti

Estate, tempo di tour e di concerti e su YouTube fioccano le registrazioni fatte con qualsiasi cosa (macchine fotografiche, telecamere, cellulari) da fan innamorati dei propri idoli.

Alcune brevi, altre lunghe, alcune si sentono meglio e altre peggio. Tutte hanno in comune il punto di vista in soggettiva, spesso tremolante, che ti fa “sentire li”, la scelta di riprendere i soggetti giusti che spesso e’ piu’ azzeccata di quella che farebbe una regia e soprattutto canti, urla e incitamenti che ti avvolgono e ti preparano per quando finalmente sotto quel palco ci sarai tu.

Copyright? Si’ certo ma gli artisti stessi vedono e non obiettano eppure sanno che va tutto sul tubo perche’ chi registra corre a condividere con gli altri fan.
Ecco, io ammiro questa gente che si prende la briga non solo di registrare ma di diffondere attimi di gioia quando potrebbe limitarsi a godersi lo spettacolo!

E’ un fenomeno di massa ormai, addirittura spesso nelle registrazioni si vedono altri fan con telefoni, fotocamere, ecc…
Il modello c’e’ e sarebbe assurdo non trovare il modo di monetizzarlo.
Accidenti, i fan si danno da fare per fare bellissime registrazioni di cose che spesso non vengono mai trasformate in dischi/video e i produttori invece di proseguire guerre sante dovrebbero accordarsi con qualche organizzazione (Google in questo caso) per ricevere un tot in base a quanto un video con loro contenuto viene diffuso. Cosi’ sarebbero contenti tutti no?

Apprezzo e premio

Questa settimana comprero’ il giornale che online ha pubblicato informazioni e registrazioni importanti: meritano un premio in denaro per aver fatto informazione giusta e completa.

Contemporaneamente gia’ da tempo ho deciso di non seguire piu’ i TG che omettono informazioni che io ritengo vitali. E siccome non li seguo non vedo nemmeno la pubblicita’ prima e dopo.

Sono solo una goccia nel mare ma ci tenevo a dirlo.

Sentenze

Sentenza sull’omicidio di Gabriele Sandri scandalosa ma attesa.
Segno che inizio a diventare vecchio o conosco il mio paese. Pero’ capisco benissimo chi ieri ha protestato in aula.

Confido nell’Appello e nella Cassazione come tutti gli italiani che tendono a giudicare quel che vedono.

Il Partito Democratico

Un partito che si definisce democratico rifiuta l’iscrizione di un cittadino che intende candidarsi alla segreteria ritenendolo “ostile” al partito stesso.
Se partecipassi alle primarie del PD voterei comunque Grillo e credo che dovremmo farlo tutti. Se sono davvero democratici terranno conto della scelta delle persone.