Propositi sull’onda dell’emozione

E dopo la solidarieta’ senza se e senza ma e l’invito ad abbassare i toni eccoci ai propositi di mettere il bavaglio alla Rete, sfruttando la stupidita’ di pochi.

Si parla di scempio sul web… ma lo scempio e’ bipartisan, basta pensare ai gruppi anti Travaglio o ai post provocatori e offensivi con cui alcuni sostenitori del centro-destra invadono vari social network, vedi OK Notizie da qualche mese preda di un tal gruppo “komunistelli” il cui fine e’ appunto offendere tutto cio’ che non e’ di centro-destra!

Rispettare Berlusconi significa anche non pensare, sull’onda dell’emozione, a leggi contro la liberta’ di pensiero (non di offesa!) motivandole con l’intemperanza di alcuni.

No alla violenza

L’aggressione a Berlusconi e’ un atto indegno senza se e senza ma. Per quante parole o azioni a noi non gradite un uomo possa fare, la violenza e’ sempre sbagliata e solo una mente cattiva -o malata- puo’ coscientemente colpire con violenza un altro uomo, ancor peggio se anziano o piu’ debole. Solidarieta’ quindi a Silvio Berlusconi che non meritava la sofferenza a cui e’ stato sottoposto.

Qui pero’ finisce la dovuta condanna da parte del tenutario di questo blog e la vicinanza a un altro essere umano ora sofferente in un letto d’ospedale (so cosa significa).

Il resto, le cattiverie dette a Di Pietro e alla Bindi da politici e da taluni conduttori, le proposte di censura dei siti che inneggiano all’odio (solo quelli in una direzione: non vedo ad esempio grandi scandali in tivvu’ per i gruppi anti Travaglio) sono viziate da demagogia perche’ in Italia si semina odio continuamente, da troppe parti.

L’aggressione a Berlusconi e’ grave, inaccettabile, sbagliata, quanto l’aggressione a tanti, discriminati, presi a male parole se non a pugni solo perche’ magari stranieri. In concreto, perche’ questo fatto non ha suscitato lo stesso sdegno e invito ad abbassare i toni? Si parla di una donna che ha preso un pugno per strada da un 17enne che le ha gridato “sporchi negri, dovete morire, andatevene via dall’Italia”! Chiediamoci bene quali messaggi trasmettiamo ai giovani -e ai non giovani ma piu’ fragili-?

Allora chi oggi critica le parole -magari intempestive- di taluni o le reazioni deficienti di chi inneggia all’aggressore via web, si chieda se non sarebbe il caso di moderare anche i propri di toni quando parla in TV e sui giornali di religione, di stranieri, di politica, di avversari politici…

Quando si parla di “coglioni” riferendosi agli elettori di altri partiti (fonte) non si sta forse generando odio?
Quando si invitano i partecipanti al gay pride a pentirsi (fonte) non si genera odio?

E allora che tutti, da destra a sinistra, intra o extraparlamentare che sia, rivedano non solo i loro toni ma anche la loro politica per aprirsi alla tolleranza e al rispetto di chi ha opinioni o modi di vivere differenti.

La violenza non va solo condannata ma anche prevenuta con un clima di rispetto per chi pensa, agisce o vive in modo diverso da noi!
Troppo facile limitarsi a condannare, quando poi non si sa ancora nemmeno benissimo se il gesto ha una matrice politica o psicologica.

Ancora una volta, anche se non sono un suo elettore (lo sono stato, ma non lo sono piu’ dal 2006) non posso che concludere pregando perche’ nostro Signore lenisca le ferite fisiche e morali di Silvio Berlusconi. E porti un po’ di buon senso a tanti che siedono in Parlamento e seminano distinguo fra gli uomini.

Una nuova avventura

Belle o brutte che siano ho deciso di iniziare a condividere le foto che scatto da quando ho ripreso in mano una macchina fotografica.

Farle appassire sull’hard disk o limitarmi a pubblicarne ogni tanto sul sito della parrocchia non aveva senso, quindi ho ho creato questa paginetta (che dopo linkero’ adeguatamente da sito e blog) in cui mettero’ un po’ di immagini.

Grazie a Peppe per avermi incoraggiato e a quanti guarderanno le mie immagini e invieranno commenti, spero… magnanimi ;-)

Perche’ su quel sito e non sul mio? Per far parte di una comunita’ e perche’ se aspetto di decidermi a fare un soft di galleria (quelli che ci sono non mi piacciono) non si useranno piu’ le macchine fotografiche ;-) Purtroppo penso troppo ai siti altrui e finisco per trascurare il mio quindi meglio scegliere la strada semplice, per una volta.

Il rumoroso silenzio della Chiesa

Capisco che la Chiesa si aspetti da questo governo tutte quelle leggi utili a imporre alla popolazione (cattolica o meno che sia, osservante o meno che sia, ecc…) i precetti cristiani, ma sarebbe veramente ora che alzassero la voce e dicessero NO.

NO a quanti nella vita privata (che se sei un politico tanto privata non e’) vivono in un modo e poi fanno leggi per renderci tutti devoti osservanti.
NO a quanti fanno distinzioni continue (tu sei terrone, tu sei clandestino, tu sei musulmano…) e poi vogliono imporre i simboli cristiani come segno di identita’ nazionale.
NO a quanti impongono i valori della “famiglia” a parole, negando leggi sacrosante su forme di unione diverse dal matrimonio, e poi in privato vivono come meglio credono.

Un po’ di coerenza in piu’ oltre Tevere non guasterebbe. Invece siccome i fedeli non vanno piu’ a Messa e talvolta anche fra quelli che ci vanno c’e’ chi non ritiene la convivenza o l’amore prematrimoniale un peccato o rivendica il diritto al testamento biologico o all’aborto, l’unico modo per condurre tutti nella direzione ritenuta giusta (alla faccia del libero arbitrio) e’ tramite le leggi. E per avere le leggi servono i politici. E per avere i politici oggi tocca accettare molto.

Bella coerenza che oscura quanti nella Chiesa si danno da fare per aiutare il prossimo!
Bravi eh.

La bandiera e la croce

Ciao!
Sei uno di quelli che per anni hanno attaccato “Roma ladrona” e invocato la padania e via discorrendo?
Sei uno di quelli che hanno sempre votato lega quando se la prendeva con la gente del sud?
Sei uno di quelli che hanno sempre votato lega quando se la prendeva con gli immigrati?
Sei uno di quelli che tempo fa hanno esultato per la legge Bossi-Fini e poi per il reato di clandestinita’ di questi mesi?
Sei uno di quelli che considerano giusti i Centri di Permanenza ed il respingimento degli immigrati?

Se si’, puoi spiegarmi cosa c’entra la politica del partito in cui ti riconosci con la bandiera italiana e con il crocefisso che vorreste metterci?

No perche’, sai, secondo me se Gesu’ tornasse quaggiu’ arriverebbe su una barca di “clandestini”, verrebbe respinto o magari affogherebbe nel Canale di Sicilia. E fra 2000 anni il simbolo della Chiesa sarebbe una barca che va a picco, non una croce.

Beatrice, angioletto della speranza

A fine dicembre 2008 Giusto, amico e compagno di avventura nel mondo della solidarieta’ online e delle mille idee di don Armando Trevisiol, mi ha scritto per raccontarmi di un angioletto che la meningite aveva ferito in modo atroce, togliendole manine e piedi, e mi ha chiesto di pregare per lei.

Sara’ perche’ quella malattia sei anni fa fu fatale per una mia amica, sara’ perche’ credo fermamente nella forza della preghiera in grado di generare energia positiva (anni fa creai un sito per pregare per una creatura ferita da un ordigno), ma la vicenda mi ha preso tantissimo e ho provato subito un grande affetto per quell’angioletto che, mi veniva detto, si chiamava Beatrice e viveva a un soffio da Mestre.

Poco sapevo di lei se non quello che una parente di Giusto (sua insegnante, credo) gli raccontava di tanto in tanto.
Ho “rotto” a tutti, via mail e vedendoci: amici, conoscenti vicini e lontani fra programmatori, sacerdoti, volontari, da 10 a 80 anni. Le notizie continuavano ad arrivare e continuavano a essere negative tanto che un caro amico, nonno ideale e persona tanto buona che ha piu’ e piu’ volte fatto la Comunione dedicandola a Beatrice, arrivo’, con la voce rotta dal pianto, a chiedersi se non sarebbe stato giusto che Gesu’ la prendesse con se’.

E sbagliavamo, perche’ quell’angioletto ce l’ha fatta e nonostante le conseguenze della malattia e’ lei a dare forza a chi le sta attorno. E’ lei che una volta dimessa dall’ospedale e’ voluta tornare subito a scuola (prima media) ed e’ riuscita a farsi promuovere pure con ottimi voti.
E’ lei che e’ voluta andare al mare senza timore del mondo. E’ lei, piccola campionessa di scherma a livello nazionale prima della malattia, che vuole tornare a praticarla e per questo s’e’ addentrata con la famiglia nel mondo ipertecnologico delle protesi sportive. E siccome quel mondo oltre che ipertecnologico e’ ipercostoso, e’ sempre lei che, senza perdersi d’animo, ha ispirato ai familiari l’idea di la nascita di art4sport, una onlus che tramite creazioni artistiche (fatte da lei stessa!) ed eventi benefici intende raccogliere fondi per sostenere l’accesso allo sport dei piu’ bambini che devono usare protesi.

Una tale forza, un’energia cosi’ grande che vedi anche quando la senti parlare, e’ sicuramente un dono di Dio, e’ la luce del Signore che brilla in lei e regala speranza ed entusiasmo, perche’ se lei che ha affrontato una cosa cosi’ grande non pone limiti a quello che puo’ fare, perche’ dovremmo farlo, io, noi, tutti?
E mi piace anche credere che una briciola della forza che Dio le ha donato derivi dai tanti che gli hanno chiesto di aiutarla in quei mesi dolorosi.

Telechiara ha dedicato un lungo programma a Beatrice e l’hanno anche pubblicato interamente su Youtube. Guardatelo perche’ tocca il cuore!!!
L’ho mostrato agli amici che l’anno scorso hanno pregato con me e le lacrimuccie (di gioia!) non sono mancate.

Di sicuro quando sul sito di art4sport accetteranno i pagamenti via carta di credito correro’ a dare qualcosa per aiutare quell’iniziativa. E’ il minimo, per chi dona speranza come fa quell’angioletto.

Emozioni di trent’anni fa

Generazione segnata la mia, forse, ma sentire una raccolta di BGM (BackGroundMusic, per i non iniziati) di Candy Candy mi evoca tanti ricordi. Coi suoi 115 episodi quella era la prima soap e noi, maschi e femmine decenni, la seguivamo acriticamente sera dopo sera alle 20 su Italia1 e sulle emittenti locali.

E a distanza di trent’anni la cornamusa del “Principe della collina” o la musica triste che ricorda la morte di Anthony fanno ancora il loro effetto, cosi’ come il walzer dei ricevimenti nel salone di casa Andrew, la musica associata ai momenti di felicita’ di Candy, quella legata a grandi orizzonti e alla speranza del domani o ancora quella degli incontri romantici con Terence.

Grandissima cosa.
Bello farsi sommergere dai ricordi… e poi magari andare su Wikipedia e vedere se si puo’ contribuire alla voce su Candy

La cornice spezzata

Musica che ti fa volare con la mente a dieci, quindici anni fa.
Altra aria, altro tempo, altri sogni, paure, errori.
Tanta amicizie scoperte, abbracciate e…

Amicizie come la cornice della foto dei bisnonni, tradita da un chiodo e spezzata in due di netto. Un falegname la reincollera’, sembrera’ come prima, ma lo sara’?

Amicizie appassite e poi cadute senza fare niente, come le foglie in viale Garibaldi andando da Oreste che sono quelle di quattro anni fa e trasmettono le stesse sensazioni di sera alle 6, quando chiedevo al cielo che tornassero persone perdute.

Amicizie cadute perche’ quello che fanno gli altri non e’ diverso da quello che fai e a volte non si sa perche’ ma dopo un giorno, un mese, un anno di silenzio farsi avanti e’ difficile e continuare a parlare oltre un tvb lo e’ di piu’ e tutto cade…
E forse quello che chiedo agli altri, andati via per scelta o per caso, e’ cio’ che nemmeno io so dare. E allora tutto scorre indipendentemente da noi o per nostra colpevole negligenza, senza una spiegazione, sia quando c’e’, sia quando non c’e’.

Alla fine del post chiudo gli occhi e un’antichissima incisione live di Fantastic fly mi porta via. Diciottenne vent’anni fa, era oltre i confini dei sogni una cosa simile. Come cambiano i confini dei sogni e cio’ che riteniamo importante…

E alla fine ti ho visto

E alla fine ti ho visto, Stefano.
Avrei volentieri evitato, perche’ conosco la vicenda e me ne sono fatto la mia idea ben precisa.

Avrei evitato dicevo, ma il Fatto prima, mezzo web poi e in ultimo Macchianera hanno messo la tua foto e me la sono beccata. Eviti di cercare chi ignora la vicenda: Stefano e’ morto dopo essere stato arrestato per droga e la foto che ci viene proposta e’ successiva a tale evento e ci dice che sicuramente gli e’ successo qualcosa. Cosa lo stabiliranno i giudici, ma io trovo assurdo:

– il fatto che alla famiglia sia stato comunicato non il decesso ma la decisione di effettuare l’autopsia, come testimoniano loro.
– il commento del ministro La Russa che si dice certo della correttezza delle forze dell’ordine ma contemporaneamente afferma che non puo’ dire come sono andate le cose e che c’e’ un’indagine in corso.
– il fatto che nel 2009 in Italia perche’ si aprisse un’inchiesta sia stato necessario che il web e giornali indipendenti sparassero le foto di un ragazzo morto!

Ma in che paese vivo?

Riposa in pace Stefano e perdonali tu che ora puoi.

La solita prepotenza sul piu’ debole

Dal Gazzettino:

La Chiesa africana dichiara ‘inaccettabile’ l’aborto terapeutico, anche in caso di violenza sessuale o se ci sono rischi per la salute

E ancora:

Il documento conclusivo del Sinodo sottolinea che ‘secondo l’insegnamento della Chiesa, l’aborto e’ contrario alla volonta’ di Dio’. Il documento invita la Chiesa africana ad ‘usare i mezzi e le strutture necessarie per accompagnare donne e coppie tentate di abortire’ e loda ‘il coraggio dei governi che combattono l’aborto nella loro legislazione’

Questo significa vedere la donna come una mera incubatrice ed e’ un atteggiamento tipicamente umano di sottomissione del piu’ debole da parte del piu’ forte.

L’Antico Testamento, a partire da testi come il Levitico, era pieno di passaggi simili, come lo sono altre religioni che giustamente condanniamo. Dovremmo pero’ coerentemente condannare anche la nostra (perche’ io sono credente) quando cade in questi errori che secondo me rappresentano un fraintendimento del messaggio di Dio. Un Dio che e’ amore non obbliga una bimba di pochi anni violentata a partorire a rischio della sua vita. Un Dio che e’ amore non obbliga i suoi Vescovi a scomunicare quella bimba e i medici come e’ avvenuto in Brasile.
Queste sono prepotenze umane, come il Burqa per le donne islamiche o il trattamento che ricevono da mariti o padri che si nascondono dietro la religione.

Non sto dicendo che l’aborto e’ sempre giusto: e’ un momento tragico della vita della donna e in societa’ migliori, piu’ giuste e aperte, tanti aborti non terapeutici e non dovuti a violenza potrebbero essere evitati sostenendo psicologicamente ed economicamente chi e’ incinta, assicurando al nascituro un’adozione certa se la madre non puo’ occuparsene ma anche insegnando educazione sessuale e contraccezione ai ragazzi o distribuendo i preservativi gratis a scuola. Pero’ condannare l’aborto terapeutico -solitamente deciso perche’ il nascituro non sopravviverebbe o perche’ la gravidanza mette a rischio la vita della madre- beh, per quanto mi riguarda non e’ parlare come farebbe nostro Signore.

E infatti loro dicono “secondo l’insegnamento della Chiesa, l’aborto e’ contrario alla volonta’ di Dio“. Mi piacerebbe che il Signore tornasse e sono convinto che i primi con cui si seccherebbe sarebbero quelli che da millenni in suo nome commettono o impongono ingiustizie, naturalmente in altre religioni ma anche purtroppo nel cristianesimo.

Pro-Choice per sempre, perche’ la donna e’ una creatura di Dio, non e’ solo un’incubatrice!

Don Franco Barbero, un grande

In un dibattito tivvu’ sui diritti degli omosessuali, caratterizzato da insulti, urla, offese, dichiarazioni degne dei passaggi piu’ truci del Levitico, si e’ distinta in positivo la figura di Don Franco Barbero: mite, educato, rispettoso; cita come esempio Gesu’ che non ha mai fatto distinzioni fra i suoi figli; invoca mitezza, ascolto e accoglienza fra credenti di tutte le religioni, non credenti, eterosessuali e omosessuali.

Don Barbero per la Chiesa ufficiale e’ stato Sospeso a Divinis per aver celebrato nozze fra omosessuali e per altri contrasti. Errore loro, secondo me, perche’ oggi ai miei occhi di credente in ricerca questo sacerdote e’ un grande esempio, una persona in cui e’ bello riconoscersi e alla cui apertura e serenita’ e’ gratificante ispirarsi.

Sapere che la Chiesa non e’ fatta solo di imposizioni, divisioni e punizioni, che fra i credenti c’e’ ancora chi e’ disposto ad accogliere senza distingui da Medioevo, rincuora. C’e’ ancora speranza.

Grazie don Barbero.

Ennesima pagina BUIA della storia Italiana

Da Repubblica:

Sì di maggioranza e l’Udc a pregiudiziale di costituzionalità che fa decadere il provvedimento per dare maggiori protezioni per gli omosessuali. Salta la mediazione per il rinvio in Commissione, accuse incrociate.

Di sicuro chi ascolta l’insegnamento del Signore sul rispetto e l’amore per tutte le creature non puo’ che rispettare il prossimo e dunque considerare giusta ogni misura per tutelare le persone dall’ignoranza e l’intolleranza alla base dell’omofobia.

Mi vergogno di vivere in Italia.
E il prossimo sara’ il testamento biologico, vedrete.

Tris d’Assi

Domenica un luminare della scienza medica ha detto che mi stima molto come una persona in gamba.

Lunedi’ -ieri- mia cugina, insegnante, ha detto che scrivo molto bene.

Martedi’ -oggi- la dottoressa che lavora nella farmacia che frequento mi ha chiesto se sono uno studente e si e’ stupita apprendendo la mia eta’.

Posso ritenermi soddisfatto… ;-)

Il giorno prima di oggi

Eccoci, sensazione di dejavu, la mente torna a come ho vissuto “l’altra vigilia” e per quanto cerco di fare tutto bene, al meglio, mi sembra sempre di star facendo qualcosa di meno dell’altra vigilia.

Ho fatto un regalo a due persone che lo meritavano, ho creato un regalo per gli utenti del mio bel muro (c’era gia’ in parte ma l’ho perfezionato), ho fatto cio’ che mi ero ripromesso per render ancor piu’ agevole la consultazione di Lettera Aperta sul sito della parrocchia, ho ricaricato il cellulare, ho riempito di musica rilassante lo Zen… ed eccomi a sera… non resta che spegnere, dire le preghiere della sera e lasciarsi andare al sonno.

Arrivera’ domattina, arrivera’ l’una, arrivera’ l’auto di un caro amico e via per un viaggio in quel di Monastier che e’ certo piu’ breve dell’altra volta (partimmo alle 7 di mattina con meta intermedia a Zelarino) ma e’ comunque foriero di attesa e tensione anche se tutti mi dicono che e’ l’ultimo, piccolo, atto di questa odissea. Odissea sui cui contenuti resto vago perche’ non riguarda me in prima persona e quindi non la condivido con l’intero web: chi sa capira’, chi non sa ma mi vuol bene spero mi pensera’ :)

Scrivere e’ bello per se e scrivere queste parole mi ha fatto bene, ora sono piu’ sereno quindi posso cliccare “Pubblica” e poi mettere in ibernazione il PC. Notte mondo!

In un paese serio…

In un paese serio le prime pagine in questi giorni dovrebbero essere riservate alle decine di morti nell’alluvione annunciata di Messina.

In un paese serio un sacco di gente dovrebbe dimettersi di propria volonta’ in segno di rispetto per quella tragedia che si sarebbe potuta evitare.

In un paese serio si farebbero consigli dei ministri non per approvare provvedimenti crudeli come quello sui respingimenti ma per far fronte con provvedimenti concreti alla notizia che tre milioni di italiani soffrono la fame.

In un paese serio alla odiosa notizia del tram con le sbarre che a Milano raccoglie gli immigrati scatterebbe un’inchiesta e volerebbero le lettere di dimissioni. Invece a malapena ne parlano i TG!

Non lo dico spesso ma in questo momento mi vergogno del mio paese.

Il lodo Alfano è illegittimo

Letto ora su Televideo:”Consulta: lodo Alfano è illegittimo”
Una bella notizia ogni tanto, almeno in questo paese tornera’ un po’ di equita’.

In passato ho sostenuto anche Berlusconi, perche’ alcune cose buone le ha dette e fatte e perche’ non sempre l’alternativa e’ stata accettabile, ma negli ultimi tempi a mio avviso ha esagerato soprattutto per gli scandali e le reazioni alle accuse ricevute.

La caduta del Lodo Alfano non equivale alla caduta del governo ma almeno adesso Berlusconi dovra’ rispondere ad alcune delle domande che gli vengono poste. E non e’ poco a mio avviso.

Adesso sono curioso di vedere come i TG daranno la notizia visto che da un po’ sembrano impegnati a non dare troppa evidenza alle notizie negative per il premier ;-)

Politica 2009

Un processo civile porta una sentenza sfavorevole al presidente del consiglio, i rappresentanti del suo partito parlano di eversione e lui dice che governera’ comunque 5 anni e chi lo critica va contro il parere del popolo. Poveri noi!

Vediamo se da ignorante ho capito bene l’attuale idea di politica: chi riceve la maggioranza relativa dei voti governa e indipendentemente da sentenze su fatti correnti o passati deve restare dove sta? Andrebbe bene, in un paese dove il potere giudiziario e quello legislativo fossero legati. Da noi la costituzione dice che sono indipendenti, quindi questo discorso non ha senso.

Mi consola solo vedere che certe reazioni verbali violente si manifestano anche in questo ambito e non solo quando in nome della tutela della vita (degli italiani, gli immigrati si possono respingere in Libia…) si invocano leggi sul testamento biologico che di fatto limitano le possibilita’ di scelta a quelle approvate dalla Chiesa.

Come a dire che molti politici di maggioranza reagiscono cosi’ sempre, non parlano in modi insopportabile (per me, sia chiaro) solo dei temi etici ma di tutto. Magari urlano all’eversione anche se perdono una partita a calcetto.

Spero tornino presto all’opposizione dove potranno protestare finche’ vorranno, magari a ragione: non sempre il centro-sinistra si e’ distinto in meglio, ma ora come per il paese tutto e’ meglio di questo governo, sempre a mio modestissimo avviso.

Punto Informatico e’ ancora lui

Tanti cambiamenti in Punto Informatico mi avevano un po’ allontanato dalla testata che vedevo snaturata rispetto al quoridiano che avevo letto ogni giorno sin dal 1996.

Il colpo di grazia me l’aveva dato la nuova impaginazione introdotta in agosto: per chi come me ha bisogno di ingrandire i caratteri per riuscire a leggere, PI da quotidiano informatico si era trasformato in un… minestrone informatico fatto di scritte sovrapposte e indecifrabili!

Cosi’ nelle ultime settimane mi sono scoperto a consultarlo sempre meno e a provare un certo malumore per la poca attenzione all’accessibilita’ dei loro web designer. Qualche giorno fa ho deciso di dar sfogo a tale sensazione scrivendo alla redazione un messaggio di critica educato ma circostanziato e accompagnato da screenshot di come mi appariva il sito. Ho concluso l’email dicendo che se PI non era interessato a un lettore ipovedente non avevo motivo di interessarmi a PI.

Questa mattina alle 11 ho ricevuto una email di risposta da Luca Annunziata della redazione. Non era la solita mail preconfezionata e dimostrava reale interesse per il problema di accessibilita’ che avevo sollevato. Nel messaggio mi diceva di aver informato il reparto tecnico e che sperava ci saremmo rivisti sulle pagine di PI. Ho letto, archiviato perche’ impegnato in altro ma con l’intenzione di rispondere anche se non mi aspettavo novita’ in tempi brevi. Il PI che conoscevo forse non aveva un “reparto tecnico” ma reagiva velocemente alle problematiche.

E sbagliavo, eccome se sbagliavo!
Poco piu’ di 4 ore dopo la prima mail, alle 15.30, ne ricevo un’altra: il “reparto tecnico” -che avevo giudicato cosi’ negativamente- ha preso a cuore la situazione tanto che in poche ore hanno sistemato la maggioranza dei problemi, anche dove cio’ ha significato modificare parte del layout.
Il primo pensiero e’ stato “questo e’ ancora il Punto Informatico che conosco!”.

La mail conteneva un’immagine allegata di come appare il sito ora (non una bozza: sono intervenuti subito sulla versione in produzione) e l’invito a visitarlo per segnalare eventuali altri problemi. Invito che ho accolto e a cui ho fatto seguire la dovuta risposta di ringraziamento e alcune note tecniche su cos’altro non va. Quasi tutti dettagli, invero.

Mi hanno sorpreso in positivo e questo post vuole essere un ringraziamento, nonche’ uno sprono per chi legge: la Rete siamo noi e spesso dall’altra parte di un URL famoso ci sono persone normali e umili. Se qualcosa non va, provate a scrivere e forse risolveremo un problema a noi e agli altri. L’ho fatto anni fa con gli autori di Foxit PDF Reader e l’ho fatto in questi giorni… col mio quotidiano online preferito.