Lo sai che sono stato a Vienna?
Si’, io sono stato a Vienna.
Non so quante volte da piccolo ho ripetuto questa frase.
Lo ricordavo, come ricordi un posto importante emotivamente per te. Se vai in un luogo sai d’esserci stato, a maggior ragione da bambino quando vivi tutto con maggiore intensita’ che crescendo. Vienna era una consapevolezza.
Ed era un ricordo: il ricordo di una torre alta, del silenzio attutito.
C’e’ pero’ un particolare: io a Vienna non sono mai andato. Almeno, non in questa vita. Pero’ so di esserci stato come di essere stato a Venezia, per dire. Di piu’, come ho accennato ho un ricordo preciso. Da bambino era ancora piu’ vivido.
Ricordo me, in prima persona, in una torre alta, molto alta. Giu’ c’erano le persone, la vita, ma era lontana, come formichine, non mi arrivavano i suoni, tutto era attutito e ovattato come quando nevica ma non so dire se ci fosse neve.
Io provavo un misto di serenita’ a vedere il mondo vivere laggiu’ e rassegnazione, forse malinconia perche’ invece ero li, separato, lontano, forse impossibilitato a prendervi parte ma non saprei dire perche’.
Dove fossi non lo so. Credo di non essere stato giovane in quel ricordo ma se ci penso troppo rischio di aggiungere fantasie o elementi di questa vita a quel ricordo del passato, un passato lontano di chissa’ quale esistenza.
Ho guardato qualche foto di Vienna, ho provato a esplorarla su Google Earth o Panoramio ma non ho trovato nulla che mi evochi ricordi forti come quelli che ho descritto. Torri e campanili non mancano, a volte mi emoziona vederli ma credo sia un sentimento del presente, non un ricordo.
Solo crescendo ho iniziato a credere nella possibilita’ della reincarnazione. Da bambino non mi ponevo tante domande. Sapevo semplicemente di essere stato a Vienna anche se tutti mi dicevano di no.
Cosa ne pensate?