Il tema di Monica

Credo che bene o male si sappia, anche se non mi sforzo di gridarlo ai 4 venti: da una decina d’anni collaboro con il sito La Girandola. Scrivo favole, gestisco una rubrica di aiuti col PC per famiglie e soprattutto curo la chat che in tanti ritengono fra le piu’ sicure per i giovanissimi (con le mie regole dittatoriali… ;)

Ho iniziato nel 2001 perche’ volevo rivolgere i miei articoli a un pubblico diverso da quello prettamente tecnico per il quale avevo scritto in precedenza.
Questo aspetto pero’ e’ rapidamente decaduto, trasformando il mio impegno volontario in una occasione per far del bene ed insegnare ai giovanissimi a usufruire delle tecnologie senza mettersi nei guai. Cosa difficile gia’ in passato, figuriamoci adesso con i social network che spingono tutti a svelare troppe informazioni che dovrebbero restare personali.
Pero’ qualcuno che ti ascolta lo trovi e ogni tanto arrivano sorprese e gesti di una tale dolcezza da ripagano la fatica del quotidiano.

Faccio un salto all’indietro di una trentina d’anni. Anche il sottoscritto e’ stato bambino e aveva alcuni “miti”: l’insegnante della palestra dove andavo e la conduttrice di un programma per bambini di Radio Venezia. Erano persone gentili che ascoltavano e talvolta confortavano noi piccoli e a cui i nostri pensieri correvano se litigavamo in casa o eravamo tristi per qualcosa. Quando ho iniziato il mio impegno sulla Girandola ho cercato di ispirarmi a loro e ricordare le sensazioni che sapevano trasmettere.

Piu’ e piu’ volte ho capito di esserci riuscito e mi sono sentito rivolgere frasi molto belle tanto dalle nostre “pesti” quanto dai loro genitori grati per un sito sicuro, dunque non e’ una sorpresa quanto successo oggi.
Resta pero’ qualcosa che regala un’immensa gioia, subito seguita dagli inevitabili dubbi: ti chiedi se con la tua vita, il tuo essere, le tue scelte, sei davvero all’altezza dell’immagine che trasmetti agli altri.

Parlo di un tema scritto a scuola da una delle nostre utenti.
Monica, 12 anni, residente da qualche parte in Sardegna. Riguardo ai suoi miti scrive:

Per me un modello di vita è un mio caro amico:Gabriele Favrin.

Gabriele ha 38 anni, è un programmatore informatico ed è il moderatore di una chat che frequento. Lo conosco da diversi anni, mi ha aiutato in qualsiasi situazione e mi fa sempre tanti favori.Gli piacciono molto i bambini e con questi ha tantissima pazienza.Vorrei essere come lui perchè fa un lavoro bellissimo cioè il programmatore informatico, ed ha fatto tanti programmi per la chat che frequento io

Vorrei essere come lui anche per il suo modo di comportarsi. Non si arrabbia mai,cerca sempre di giustificare chi sbaglia dandogli una seconda possibilità e fa tanti lavori al pc facendoli tutti benissimo.

Spero di riuscire a diventare una persona giusta e buona come lui e fare il suo lavoro che a mio parere è molto bello *_*

Ecco, quando uno legge una cosa cosi’ cosa pensa?
Beh intanto pensa che se Monica avesse specificato che la chat in questione e’ per ragazzi sarebbe stato meglio perche’ giustamente adesso la professoressa potrebbe preoccuparsi (il mondo, purtroppo, e’ pieno di pericoli, come ho cercato di insegnare anche con una favola).

Cio’ detto, credo di avere raggiunto il mio obiettivo: insegnare agli altri divertendomi, regalare un po’ di serenita’ e sicurezza. Come gli animatori del patronato della mia parrocchia ma soprattutto come quella conduttrice radiofonica della mia infanzia.

Poi pero’ mi chiedo se IO rispecchio il ritratto che monica ha fatto, perche’ non e’ proprio vero che non mi arrabbio mai (con loro no, ovvio) ne’ e’ proprio vero che sono sempre paziente. Chi conosce quell’altro mio aspetto e segue la mia partecipazione a vari forum o alle discussioni su Wikipedia lo sa. D’altra parte e’ anche vero che cio’ che confesso piu’ spesso al mio amico e parroco don Danilo sono le arrabbiature, che negli anni ho imparato sempre piu’ a cercare di evitare.

Se tutto questo e’ successo lo devo sicuramente anche a quell’esercito di piccole pesti di cui con Tiziano e Nicola ci occupiamo quotidianamente da due lustri. Forse non sono sempre come mi immaginano, ma se assomiglio un po’ a quel ritratto o alla conduttrice di quel programma, e’ sicuramente anche merito loro. E citando oggi il tema di Monica (che seppur corto merita 10 ;-) li ringrazio tutti ma proprio tutti perche’ occupandomi di loro credo d’essere migliorato io per primo come persona.

Compleanni

Due compleanni, due persone,
agli estremi opposti dell’esistenza, della penisola e della vita.

Da una parte sono un bel po’, vissuti nella Chiesa alla ricerca del bene per il prossimo fino a raggiungere obiettivi che portano nella storia di una citta’ e di un vicariato ma soprattutto cambiano la vita a chi ha la fortuna di incontrare un grande sacerdote o di beneficiare del suo impegno, dai primi aiuti ai nuovi progetti (per i quali gli auguro ogni bene).

Dall’altra sono molti di meno, abbastanza per uscire dall’alveare, non tanti per essere considerata grande. Un domani tutto da costruire, un passato di sensibilita’ e grinta con cui ha cambiato in meglio i luoghi che sfiorava, piccole ma serie sofferenze e un presente per lei nuovo, entusiasmante e difficilissimo da vivere (per il quale le auguro ogni bene).

Auguri don Armando e auguri Vanessa, che possiate vivere tanti giorni di sole e che tutti i vostri sogni si realizzino.

Due bellissimi contributi dei Sofri

Adriano, con buona pace di chi lo vorrebbe silenzioso in galera:
Bimbe mai nate, sull’idiozia diffusa contro le donne al punto che ci son paesi dove se il nascituro e’ femmina la si fa fuori.

Luca, con buona pace della dirigenza di radiorai che ha eliminato Condor:
Sono seduto, sulla vita dei parenti con un congiunto in carcere.

Quanto preferisco leggere loro rispetto a tanti altri.

Ancora una VITA insieme

Vent’anni fa, il 28 febbraio.
Mi sono rivisto 19enne, a bocca spalancata davanti alla TV, di fronte a quell’inatteso capolavoro di arrangiamento e melodia che senza il tum tum della batteria ma solo con chitarra acustica, piano, violoncello e il delicato suono scelto per l’octopad, presentava una preghiera sulla solitudine. Uomini soli. Vinse Sanremo tre giorni dopo e riempi’ di emozione il mio cuore di fan.

E volano i ricordi. Cristiano e quel che mi ha insegnato, Antonio e le nostre telefonate interminabili, serate in un clima diverso, la Radio di notte con brani ’70 e ’80 di quelli belli, le prime chat, tutto un mondo diverso e io che ci nuotavo dentro da pioniere incosciente.

Primo inciso di Roby con vent’anni in meno nella voce. Dio delle citta’ e delle immensita’ forse solo tu sai quanta gente ho incontrato, adorato, perso e talvolta ritrovato. Tale e tanta, tali e tante emozioni, viaggi, telefonate, sorrisi bisticci scemenze. E la mente torna a oggi a una conferma a quello che supponevo da un po’ e che mi e’ stato confermato. OK.

Oggi questa canzone e l’ondata di ricordi di questi vent’anni rimescola i sentimenti e si mischia alla notizia che “non c’e’ mai un’ultima primavera”. Non sono un fanatico Pooh come vent’anni fa ascolto tante piu’ cose ma mi illumina l’anima sapere che andranno avanti, che si sono reinventati in sei dal vivo, che in autunno uscira’ un nuovo disco in cui torneranno a fare i musicisti e a parlare di temi impegnati fregandosene di fare singoli “da radio”. E intanto ecco di nuovo l’inciso. Dio delle citta’ e delle immensita’ magari tu ci sei e distacchi non ne hai ma io che ne ho sopportati tanti forse ora ho imparato a camminare con le persone che ho attorno ricordando il passato con affetto e solo una goccia di malinconia. Almeno cosi’ e’ stasera. Applausi. Fra tre giorni vent’anni fa vincevano i Pooh. Fra sei mesi nuove emozioni. Grazie di cuore!

5 in condotta

Il ministro dell’istruzione Gelmini parla del rigore nelle scuole annunciando una pioggia di 5 in condotta nelle pagelle del primo quadrimestre.

Mi chiedo: ma con il comportamento che questo governo sta tenendo (vedi il caos delle liste elettorali, vedi la prepotenza nell’imporre certe leggi a colpi di fiducia, vedi le uscite di taluni esponenti politici, vedi il bavaglio alle trasmissioni TV o la nomina di direttori di TG pubblici sfacciatamente di parte) ci stupiamo se i giovani d’oggi si comportano male? Che esempio si sta dando loro?

Io credo che ci vorrebbero pagelle quadrimestrali anche per i politici. E se sono sotto il 6 in condotta li mandiamo a casa. Quanti ne resterebbero?

Tre anni

Tre anni fa l’intervento che mi ha cambiato la vita, correggendo un guaio durato 18 anni.

E’ successo di tutto in questi tre anni, di positivo e di negativo.
Ho visto gli effetti del tempo che porta via chi siamo abituati a vedere ogni giorno, fra parenti e vicini. Ho visto allontanarsi chi non ti aspetteresti di perdere, ho lasciato colpevolmente allontanarsi alcuni, incontrato nuove persone, ho conosciuto, insegnato e imparato, anche ad affrontare la paura e la malattia non mia che fa piu’ paura di quella che ci cade addosso personalmente.

Non so dire se ho usato bene il dono ricevuto. So di provare tanta infinita gratitudine per la dottoressa Franch, che quel dono ha reso possibile. E so che nulla sarebbe stato come e’ stato in questi 1096 giorni senza quelle sue mani sante, tre anni fa.

E grazie di cuore anche a quanti mi furono vicini prima e dopo quell’esperienza.

Italia amore mio, cantano. E io emigro.

Sto guardando e riguardando, sul sito RAI, il video dell’esibizione di Pupo, Luca Canonici e Emanuele Filiberto, mancato regnante d’Italia.

Intanto, cerco di guardarlo senza mettermi a ridere perche’ mi rimbombano nelle orecchie i commenti di stasera dei ragazzi di Macchiaradio e non riesco a entrare nello stato d’animo che la melodia, dall’incedere grave, vorrebbe trasmettere.

Allora ricapitoliamo. Morgan non l’hanno voluto. Vediamo dunque quali messaggi vuol trasmettere la tv di Stato.
“Si’ stasera sono qui per dire al mondo e a Dio, Italia amore Mio”.
Siamo cristiani, per fortuna. Come la fai la Rima Dio-Amore Mio con un’altra divinita’?!

I tempi sono proprio cambiati…
Una volta le rime erano mare-amare e cuore-amore.
Adesso nell’Italia della tutela della famiglia “naturale” e dei crocefissi-per-decreto, siamo a Dio-Amore mio.
E in effetti quando uno parte con “Io credo nella mia cultura e nella mia religione…” hai gia’ capito come proseguira’ (e non parlo della rima “…per questo io non ho paura di esprimere la mia opinione”).

Inno patriottico che insiste sulle radici cristiane non tanto di chi lo canta quanto del paese, senza comunque dimenticare un accenno al vissuto: “ricordo quando ero bambino viaggiavo con la fantasia” e Pupo che interviene “tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente” e innalza l’amico, occhi chiusi e volto al cielo, con “ma mai ti sei paragonato a chi ha sofferto veramente” (niente-veramente?!)

Non manca l’inciso del tenore che come gli altri due e’ qui davanti a Dio a gridare “Italia, amore mio!” e chiude il suo momento con un la-la-laaaaaaaaaaah che facilita l’esecuzione del brano durante la doccia senza obbligare l’ascoltatore a ricordare parole complicate, oltre all’importante “…dire al mondo e a Dio: Italia, amore mio!”

Una piccola consolazione per quanti sono legati alle radici cristiane e che dopo Avatar (oggetto di critiche dalla Chiesa, non si capisce bene perche’) si devono sorbire pure Povia che non segue le linee ufficiali sui temi etici.

Io no, io non mi stancherooooooooooooooooooooooo’…………..
di dire al mondo e a Dio: Italia, amore mio!

In ultima, lo sfondo col mare che scorre non l’ho proprio capito…

Edit: dopo il 42o ascolto ho capito chi mi ricorda Emanuele Filiberto!
Ha una voce molto, molto simile a Federico Salvatore nelle sue interpretazioni piu’ serie. Sullo spessore dei testi pero’ non c’e’ paragone.

Preconcetti e sorprese: bravo Povia!

Giudicavo molto negativamente Povia ed ero pronto a tirare un pomodoro alla TV: dopo “Luca era gay” mi aspettavo un pistolotto moraleggiante in linea con le posizioni integraliste di quanti un anno fa hanno tirato fuori il peggio di se’ convinti di avere la “verita’” in mano.

Come sbagliavo e quanto questa esperienza mi insegna a buttar via preconcetti e pregiudizi.
Povia dissente. Dissente e canta un brano che trovo bellissimo. Si’ forse perche’ dice quel che penso.

Non voglio più dormire in fondo al mare
Chiedo solamente di volare
Volare sopra le parole
Sopra tutte le persone
Sopra quella convinzione di avere la verità

Bella, bella, bella.

+TG1 di parte, -Condor, -Rai dire Sanremo

La RAI sta affondando.

– Prima rendono inguardabile il TG1…
– Poi tolgono Concor da Radiodue…
– Infine eliminano Rai dire Sanremo, lo storico commento della Gialappa’s band in onda dal 2001…

RAI: V E R G O G N A

RESPIRO!!!!!!!!!!!!!!!!!
C’e’ Macchiaradio!
Almeno qualcosa di divertente lo sento… e magari mi tratterra’ dal tirare un pomodoro alla TV quando cantera’ Povia.

Mi sono… attaccato al tram!

Domenica 7 febbraio 2010: inaugurazione del tram con discorsi delle autorità, benedizione e soprattutto… corsa di prova per i 500 che si sono prenotati, fra cui il sottoscritto.

Devo riconoscere di non essere stato un grande fan di questo progetto: hanno stravolto la viabilita’ per anni, ci sono tante incognite, a Padova le cose non erano iniziate bene.

Pur mantenendo varie perplessita’ negli ultimi tempi ho iniziato a ricredermi. Contemporaneamente alla posa delle rotaie sono stati spostati i sotto-servizi (acqua, luce, telefonia, ecc) sotto i marciapiedi in modo da non dover toccare continuamente le strade. Gli stessi marciapiedi e relativo arredo urbano sono stati rifatti e allargati. Molte piste ciclabili sono state aggiunte e in generale la citta’ appare piu’ moderna. Le critiche di tanti negozianti, mi pare piu’ preoccupati del proprio business che della crescita della citta’, hanno fatto il resto.

Insomma, convinto forse no ma possibilista si’. Con queste basi ho prenotato il viaggio di prova offerto a 400 cittadini. Anche perche’ mia madre e’ fra le persone che piu’ aspettano il tram (perche’ e’ bello, perche’ e’ facile salirci…) e volevo farle questo regalo.

Beh… e’ stata una bella esperienza! Silenziosissimo, comodo, veloce, con vetrate piu’ ampie di quanto immaginavo! Solo, ma spero sia un problema di questa fase tecnica, vibra piu’ di quanto mi aspettassi. Perdonabile comunque.

Sono contento, mi sono divertito e ho fatto un incontro… muuuuuuuuuuccoso :)

Volete saperne di piu’? Ho pubblicato un po’ di foto! Non sono perfette ma mi e’ piaciuto farle e questo mi basta ;-)

Ottimo lavoro sior Cacciari… e se glielo dico io che ero decisamente contrario al tutto, anni fa, puo’ crederci!

Se sei cristiano sai che siamo tutti uguali davanti a Dio…

Il buon don Armando scrive e mai come questa volta io condivido:

La semina razzista, da parte di movimenti che cavalcano sentimenti istintivi e meschini raccogliendo consensi elettorali, sta producendo rovi e spine.

Leggete un po’ il link e guadate che storia triste.

E il bello e’ che poi certi movimenti si presentano come custodi dei valori cristiani…

Siamo proprio sciocchi!

Aiuti…
Incentivi…
Sostegno…
Andiamo da bravi bimbi a tifare le loro squadre di calcio e di F1…

E adesso loro si fanno i propri conti e decidono che 1) tutti gli stabilimenti italiani si dovranno fermare per 2 settimane e 2) lo stabilimento di Termini Imerese deve sospendere l’attivita’. Non in futuro come si era detto ma subito, perche’ gli operai hanno protestato troppo per l’annuncio della futura chiusura! (fonte)

Siamo sciocchi noi come Stato, altroche’!
Mai piu’ un incentivo a chi non investe in Italia!

Illusione… lo so, ma non ci resta che sognare una politica che si preoccupi concretamente del bene dei lavoratori.

Intanto io penso a quelle famiglie di colpo senza reddito.
Io ci penso. E i nostri politici ci pensano? Avranno il coraggio di azioni politiche forti contro questa azienda privata che si permette di trattare cosi’ i lavoratori alla base del proprio successo?

E i figli di queste famiglie improvvisamente senza redditi saranno aiutati o la parola “famiglia” e’ solo uno slogan politico?

La curia veneziana perde un’occasione di sostenere le famiglie. TUTTE.

Dal Gazzettino del 22 gennaio 2010:

Questa volta la Curia l’ha presa male. È il primo pomeriggio quando, preso atto dell’apertura del Comune alle coppie di fatto nell’assegnazione degli alloggi pubblici, dal Patriarcato di Venezia arriva la secca condanna del provvedimento sul quale «non può che esprimere il proprio disagio e la propria contrarietà». La delibera, per la Chiesa veneziana, «oggettivamente discrimina le famiglie fondate sul matrimonio» in contrasto con il dettato della Costituzione che, si legge nel comunicato, all’articolo 3 «vieta di trattare in modo eguale situazioni oggettivamente diverse».

Facile criticare gli islamici e poi pretendere che lo Stato si pieghi alle SCELTE di una religione. Scelte legittime ma che devono appartenere a quella religione e a chi vi si riconosce, altrimenti non si tratta piu’ di scelte ma di imposizioni, come per millenni e’ successo con la religione cattolica e come tuttora accade in molti paesi islamici dove la legge coranica, applicata in forme piu’ o meno rigide, determina il codice penale.

Lo Stato rappresenta TUTTI i CITTADINI e l’Italia avra’ pure radici cristiane ma OGGI e’ composta da persone con mille idee e che fanno mille scelte diverse. La Chiesa ha diritto di PROPORRE, ha tutti i diritti di DIRE ai propri fedeli come vivere, ma NON HA e NON DEVE AVERE DIRITTO DI VETO SULLE SCELTE DEI RAPPRESENTANTI DEL POPOLO TUTTO. TUTTO ho detto, quindi anche di non credenti, di credenti in altre religioni, di credenti credenti che non si riconoscono in tutte le posizioni della propria chiesa ecc.

Io per esempio credo in Dio e nel bene che sa fare la Chiesa alle anime in difficolta’ spirituale o economica tant’e’ che li aiuto a diffondere il loro messaggio. Ma credo che per fare famiglia serva prima di tutto amore, non un contratto o una bella cerimonia che chiamiamo matrimonio. Ecco, in se’ credo che i corsi prematrimoniali fatti dalle parrocchie siano una buona cosa e farli eviterebbe qualche divorzio frutto di impreparazione alla vita con una persona che non sia un genitore. Credo pero’ che un uomo e una donna o due uomini o due donne possano essere famiglia e mi piacerebbe saperli liberi di convivere o anche di sposarsi. E non ritengo che la Chiesa abbia il diritto di imporre ai politici quale tipo di famiglia sostenere. Sbaglio? Me lo dira’ Dio quando sara’ il mio turno di “fare i conti con San Pietro”, come diceva mia nonna.

Per adesso, credo che la Curia veneziana abbia perso una grande opportunita’ per riflettere e aprirsi al sostegno delle famiglie. TUTTE.

Quell’assurda violenza verbale

Riporto qui un commento che ho scritto sul Gazzettino di Venezia circa la notizia dell’archiviazione dell’inchiesta sul padre di Eluana e 13 medici.

In questa vicenda, che ha diviso le coscienze e incrinato piu’ di un’amicizia, la cosa che sconcerta e’ la violenza verbale di molti difensori della vita. Da chi urlava “Eluana svegliati, ti vogliono ammazzare!” a quanti in blog, forum, siti, giornali laici e cristiani, hanno detto di tutto e di piu’ contro il padre e contro chiunque osasse ribadire sommessamente che si stava solo facendo la volonta’ di una ragazza che non avrebbe voluto restare legata a una “vita” tutt’altro che naturale, resa possibile solo grazie alla nutrizione artificiale.

Eluana non e’ stata uccisa, e’ solo stata lasciata proseguire il cammino iniziato il 18 gennaio 1992. Per chi crede, l’anima di Eluana ora e’ in paradiso. Un luogo migliore del nulla in cui i danni al suo cervello nel nostro mondo fisico l’avevano condannata. Il resto sono solo parole, a volte di genuina buona fede, a volte di prepotenza di chi ritiene di avere il diritto di decidere per gli altri in base alle proprie convinzioni.

Da parte mia solo una preghiera per l’anima di Eluana e una per il padre, che trovi la pace e possa superare il grande dolore che e’ la perdita di un figlio. A lui anche la mia piena e totale stima.

Firmato: un credente che non considera la Fede una spada con cui imporre le proprie convinzioni sul prossimo e crede in un Dio dell’amore che avra’ certo accolto con gioia la figlia che aspettava da ben 17 anni.

Frammenti di un anno

Intanto diciamolo: non e’ da geek postare la sera di Capodanno.
Ho l’influenza ma anche se non l’avessi sarei esattamente dove amo essere. Fin da piccolino a me le feste e’ sempre piaciuto trascorrerle in casa coi miei cari e non cambio certo oggi, soprattutto dopo quest’anno che ci vede provati e ancora un po’ piu’ soli a causa della morte del nostro micio.

Se ne va un anno che non posso definire bello ma nemmeno solo orrendo. E’ un anno cominciato con discussioni e incomprensioni, proseguito con l’incubo di una diagnosi che ha fatto piombare me e mia madre in quel mondo di esami citologici, attese, intervento, esami citoligici, attese…

Pero’ e’ anche l’anno in cui per impegnare la mente e per dare un senso al tempo ho fatto tanto. Mi sono seduto, mi sono messo a studiare cio’ che fino a ieri non capivo e ho costruito, lavorando giorni anche in modo febbrile. Ho ingrandito enormemente i servizi della Girandola, dando gioia a tante belle persone, poi ho fatto Mestre solidale per aiutare chi e’ in difficolta’.
E’ l’anno in cui la voglia di far del bene assieme ha prevalso sulle distanze fra me e Giusto. E’ l’anno in cui Giuseppe mi ha dato una forza enorme e piu’ di quanto io gli abbia forse mai dato. E’ l’anno in cui quel “essere comunita’” e l’aiutarsi nel momento del bisogno con preghiere e vicinanza morale o diretta mi e’ stato dimostrato in modo commovente da Firmo e Cesare, da Mario, da don Danilo, da Mariacristina. E’ l’anno in cui ho conosciuto, ritrovato o riscoperto diverse persone stupende.

Certo e’ anche l’anno in cui alcune persone su cui davvero contavo si sono allontanate un po’ piu’ di quanto avrei mai pensato, ma e’ anche stato un anno di nascite e rinascite. Le preghiere per la piccola Beatrice cui Dio ha donato la forza di rinascere e farsi sole per altri che come lei hanno sofferto. La nascita di Sara, la figlia di Manuel. La rinascita cristiana di Krizia.

Un anno pieno di contraddizioni. Un anno che sono felice di lasciarmi alle spalle, ma anche un anno che mi spinge a guardare al domani per fare meglio e pensare che sorgera’ un nuovo sole di quiete e salute.

Vi ricordo tutti anche se nomino solo alcuni.
Grazie a chi mi e’ stato vicino e auguri a tutti.