Paolo Zennaro

Le vie di Google e di Internet sono davvero infinite!

A sorpresa questa sera… ho trovato nell’email un messaggio di Paolo Zennaro, il “mitico Paolo Zennaro”.
Mitico per me e per molti concittadini che vent’anni fa ascoltavano ogni sera il suo programma “Musica insieme” sulle onde di Radio Venezia.
Di cosa si trattava? Oggi farebbe sorridere: era un programma di dediche e richieste.

La gente chiamava, chiedeva un brano e lo dedicava a qualcuno. Lui lanciava il pezzo e copriva l’intro e spesso anche oltre con la lettura della dedica, spesso condendola con la sua simpatia.
Certo era poco agevole registrare le canzoni ma “Musica insieme” si ascoltava anche, forse soprattutto, per sentire le dediche.

In un’era distante anni luce da Internet e dalle chat i giovani e giovanissimi di Venezia, Mestre e zone limitrofe si scambiavano pensieri, salute e amori via etere. Era bello…
Sara’ che ero molto piu’ piccolo ma rimpiango quel modo spontaneo di fare radio!

Colgo l’occasione per ringraziarlo anche pubblicamente per le belle serate che mi e ci ha regalato in quegli anni (e nel mio caso anche per un premio che vinsi in occasione di un quiz sui Pooh, alla vigilia del mio primo concerto Pooh, nel 1988…).

E sia

Cari amici, sono stufo di esser attento a cio’ che faccio e dico ogni santo giorno! ;)
Questa sera voglio seguire il cuore e l’ho fatto.
Al massimo domani cucinero’ una frittata di uova marce ;)

Oltretutto, mettiamo che mi capiti qualcosa: di quante cose non fatte mi pentirei?
E allora basta con gli indugi… con giudizio e col cuore voglio dire e fare cio’ che sento. Anche se sembrero’ scemo e contradittorio.

La prima cosa l’ho appena fatta e mi sento gia’ molto meglio.

Avete mai desiderato…

Avete mai desiderato di fare o dire qualcosa per qualcuno e sapere di non poterlo fare perche’ non lo gradirebbe oppure semplicemente perche’ temete di ricevere altre uova? Succede, c’e’ solo da rassegnarsi.

La canzone di oggi per me e’ Vorrei, ma di tutto il testo, stupendo, sottolineo soprattutto queste frasi:

Io vorrei questa felicità
che non fosse solamente mia.

Ma se non puoi condividere la felicita’, quando capita di provarla, che felicita’ e’?

E vorrei, io vorrei, si vorrei
non difenderci ma vivere!

Appunto: basta calcolare le parole, stare attenti a cosa si dice e come lo si dice, accettare tutto cio’ che ci cade addosso.

Bisogna vivere sereni, essere se stessi, parlare apertamente alle persone (tutte le persone), non ripensare mille volte alle cose dette o da dire, non calcolare se ci conviene dire questo o quello, smetterla di scrivere a X per Y, smetterla di ingoiare. Parlare. Serenamente, rispettando e venendo rispettati. Utopia forse.

E poi, magari, anche:

E alla fine del viaggio
quando il tempo è scaduto.
Vorrei andare a dormire
dove io sono nato.

Sperando di avere ancora tempo, ma nella vita non si sa mai, quindi nel caso, quando finira’ spero di andarmene sereno dopo aver fatto la cosa piu’ importante: diviso e regalato serenita’.
Ora il viaggio per fortuna non e’ finito, quindi cerchiamo di andare avanti… coi rimpianti e con le cose di cui essere comunque felici.

Indietro nel tempo

Ho una cartella “altri blog” che contiene blog vecchi e spesso abbandonati dai loro autori. Non gente lontana che non conosco ma persone che ritengo amiche.

Oggi stavo riordinando e ne ho trovati un bel po della stessa persona. Li ho leggiucchiati, pensando che pure quella persona dovrebbe farlo (e forse lo fa, chissa’) salvo curiosare nei commenti in cerca di… di fantasmi del passato.

Solo che oggi non fa cosi’ male. Anzi non fa male per niente. Anzi sembra tutto piu’ sereno, quieto, sensato.
Dal 2004 a oggi c’e’ un mare. Eppure sono solo tre anni. Tre anni in cui e’ cambiata la vita di quasi tutti noi. Forse, anzi certamente in meglio.
E’ bello rileggere e rileggersi, ricordare ma non rimpiangere, anzi guardare avanti. Non fernarsi ma guardare avanti.
C’e’ molto di nuovo da costruire (e in molti lo stiamo facendo) e una serenita’ da coltivare.

7 mesi

Sette mesi da tutto questo.

Cento giorni di ansie e paure.

Un giorno per cambiare la vita.

Duecento giorni di gioie – energia – emozioni – scoperte – cadute emotive – errori – scelte – ripensamenti. No, certo non per gli occhi! Continuo a divorare il mondo attorno a me, ad apprezzare ogni giornata, a usare questo dono meglio che posso… non sempre riesco ma ci provo.

Ho comprato la macchina fotografica, sto seriamente imparando il fotoritocco, ho iniziato con il montaggio video e con molto altro, ho conosciuto persone nuove, trovato amici, riscoperto persone, iniziato nuove esperienze…

Purtroppo ho commesso anche degli errori, alcuni sull’onda dell’altrui comportamento ma sempre di errori miei si tratta. In ogni caso ora alcune cose non sono piu’ come sette mesi fa. Cose che ritengo importanti. Alcune rinasceranno, lo abbiamo deciso proprio in questi giorni io e due cari amici. Altre… non dipende solo dalla mia volonta’ e ho capito che ci sono individui (notare il maschile) che colgono l’altrui caduta per prendere il volo. Se non aspettavano altro e’ stato meglio cosi’, pero’ peccato.

E’ stato un anno di cambiamenti. Nuovi interessi e a quanto pare ora ci saranno nuove cose da provare a costruire insieme… in tutti gli ambiti. Vedremo come andra’ e chi vorra’ unirsi. La vita e’ anche andare avanti imparando dalle passate esperienze cosa e’ importante conservare. C’e’ chi lo capisce, chi lo sta imparando oggi o lo imparera’ domani e chi restera’ al palo. Amici come prima con tutti!

A rileggere l’emozione dei giorni dopo il 21/2 mi sento quasi in colpa per aver dato spazio a sentimenti meno puri: rabbia, dolore, stanchezza e talvolta depressione; per aver mancato delle promesse… ma la quotidianita’ puo’ schiacciare ogni emozione. Rileggere, rileggersi e un po’ rivivere certe esperienze restituisce la visione limpida del mondo che si era un po’ appannata.

Continuo il mio percorso pieno di novita’ e cose da costruire. Ho anche tentato di riallacciare dei rapporti recisi. Forse il tentativo e’ fallito sul nascere ma era giusto provare.

E ora a nanna che il nuovo giorno inizia fra poche ore e devo essere pronto: ci sono tante cose da fare!

La sicurezza di Office secondo Microsoft

Invece di rendere piu’ sicuri i processi di apertura dei PROPRI formati piu’ vecchi, Microsoft ne blocca l’uso con gli aggiornamenti di Office.
Questo vuol dire che io domani andro’ in parrocchia ad aggiornare Office 2003 al SP3 su vari PC e su ognuno dovro’ seguire questa simpatica procedura onde evitare d’essere invocato perche’ Office non apre piu’ un file creato da qualcuno che usa ancora il 2000 o il 97.

Grazie Microsoft, grazie…

Come fa a piacere iPOD?

L’iPOD non mi e’ mai piaciuto a causa della questione batteria interna non sostituibile dall’utente, adesso poi che l’azienda tenta di estromettere tutto il software di terze parti dall’accesso e gestione del suo player, consentendolo solo previa installazione dell’enorme iTunes, proprio non sopporto ne’ il player ne’ chi lo produce che vuol mostrarsi alternativo, bello, migliore di MS ma ha una politica ferrea di controllo su cio’ che l’utente puo’ e non puo’ fare.

Per adesso i loro sforzi sono stati vanificati da un gruppo di hacker (nell’accezione positiva del termine) che ha individuato il grimaldello per aggirare il lucchetto Apple, ma e’ inevitabile che si creera’ un braccio di ferro fatto di aggiornamenti Apple che chiudono e hacker che riaprono, con l’utente in mezzo che non sapra’ mai se al successivo aggiornamento dell’iPOD potra’ ancora usare i programmi che preferisce o dovra’ installare quello che vuole Apple.

Poi dicono su a MS…

W il mio Zen Creative Nano Plus. La batteria dura 18 ore e posso cambiarla in qualsiasi tabaccheria o usare una ricaricabile e come software uso quello che preferisco!

Patriarca 2.0

Martedi’ 18 sera sono stato in parrocchia per partecipare ad un “consiglio pastorale aperto”, un momento di incontro delle persone impegnate nelle attivita’ per la Comunita’ all’inizio del nuovo anno liturgico.

Don Danilo ci ha letto alcuni passi di un discorso tenuto dal Patriarca Angelo Scola e ci ha resi partecipi dei progetti e degli indirizzi per la diocesi. Ebbene… mi sembrava quasi di leggere Gigi che parla di web 2.0. Il punto focale infatti e’ la partecipazione dei fedeli. Non solo alle attivita’ della parrocchia come avviene ora ma proprio alla sua guida, al suo indirizzo. Il tutto certo coordinato da un presbitero (sacerdote, NdR) ma con una partecipazione reale e forte alle scelte di indirizzo dei rappresentanti di gruppi, insomma dei fedeli laici.

Cosi’ riassunto non sembra molto diverso da quanto avviene oggi nel Consiglio Pastorale ma questo e’ un limite mio nel riportare concetti relativi a temi a cui mi sono avvicinato solo da poco.
Il senso profondo del discorso e’ che si cerca la partecipazione diretta della comunita’ per far crescere la Comunita’ stessa.
La Comunita’ cammina, si sostiene, educa e indirizza. Non un singolo dall’alto, sebbene, anche a norma del Codice di Diritto Canonico, spettera’ sempre al presbitero coordinare il tutto.
Anche su questo pero’ e’ stata arguta la riflessione di don Danilo: una simile proposta muovera’ molte cose anche nell’ambito, appunto, del Codice di Diritto Canonico! A tal proposito se volete sapere come e’ attualmente regolato l’istituto della parrocchia potete guardare il capitolo VI del Codice Canonico sul sito del Vaticano.

A dimostrazione di questi intenti don Danilo nei giorni scorsi ha chiesto ai vari gruppi parrocchiali di contribuire all’incontro inviando un breve testo che raccontasse cosa fa il gruppo e come opera all’interno della comunita’ e per la sua crescita. Il risultato faceva molto “web 2.0”. Non piu’ descrizioni “contabili” dall’alto ma racconti spesso scritti in prima persona di emozioni, sensazioni, desideri e partecipazione, gia’ dalle piccole cose fino alla ben piu’ grande vita della Comunita’, tenendo presente che ogni servizio, ogni cosa avviene perche’ non una ma tante persone si impegnano a tal fine.
Pubblicheremo tutto sul sito, forse addirittura al posto dell’attuale descrizione dei gruppi. Se si riuscisse ad andare oltre questo darebbe il LA a un mio vecchio sogno e progetto per il sito web della Comunita’.

Al di la di questo mi ha colpito molto la scelta di Scola. Scelta che non nasce per risolvere singole situazioni ove vi sono effettivamente pochi sacerdoti ma viene proposta a tutte le comunita’, anche a quelle dove i preti non mancano. E’ una ricerca di maggior partecipazione. Proprio come sta avvenendo in altri ambiti della societa’, dal web2.0 alle liste civiche, ai V-Day (ok, mettere Scola in un post assieme al V-Day e’ crudele ma si tratta pur sempre di forme di evoluzione in atto nella societa’).

Ecco allora che se togliamo di mezzo le etichette notiamo un’evoluzione dell’intera societa’ che, sorprendentemente, coinvolge o tenta di coinvolgere anche un’istituzione millenaria e da molti considerata (forse a torto) statica come la Chiesa Cattolica. In questo senso e da quest’ottica il qui presente laico spesso critico verso tante posizioni della Chiesa ora aspetta con interesse la Visita Pastorale che si svolgera’ a maggio 2008 per sentire le idee e le proposte di una persona che mi ha molto sorpreso e stupito.

Il New York Times e i quotidiani italiani

Da oggi, 19/9/2007, il New York Times e’ gratis online: si puo’ leggere l’edizione del giorno e consultare l’archivio ventennale. Il sito inoltre offre feed RSS, grafica moderna e molte funzionalita’ interessanti. Dino ad oggi l’accesso a parte dei contenuti era a pagamento e pare fruttasse oltre 10 milioni di dollari l’anno ma la compagnia pensa di poterne guadagnare di piu’ grazie alla pubblicita’ online e al flusso di utenti in arrivo tramite Google e tutti i siti che “linkeranno” gli articoli.

In Italia i maggiori quotidiani nazionali restano a pagamento, salvo una sezione di news specificatamente dedicata al web. Moltissimi dei locali sono a pagamento senza sezioni pubbliche, senza RSS, ecc e cosi’ se voglio leggere il NYT non devo pagare mentre se mi interessa la cronaca del mio quartiere si’.

Sono convinto che anche in Italia sarebbe importante e utile aprirsi al pubblico, utilizzando forme di guadagno indirette e offrendo archivi linkabili e aperti al proprio lavoro. Continuare a seguire modelli da anni ’90 o peggio ispirati a precedenti media e’ sbagliato. Vado oltre e sogno commenti e partecipazione degli utenti. E’ un tema importante quello della partecipazione che mi sono reso conto sta andando ormai oltre i confini telematici ma di questo parlero’ in un altro post.

Quando t’accorgi che hai… un passato

A settembre del 1977 iniziavo la scuola elementare.

Non chiedetemi il giorno esatto perche’ non lo ricordo. Ricordo pero’ che il giorno prima o pochi giorni prima con mia madre ero stato a Veneland, piccolo clone dell’allora giovane Gardaland, e dopo mie insistenze eravamo andati sulla “piovra”. Un mal di stomaco per entrambi che non avremmo dimenticato!

Ricordo anche che il “primo giorno” era di pomeriggio e che prima di incamminarci verso la scuola mi fece il discorso su come l’impegno a scuola fosse per lei molto importante. Piu’ o meno l’ho ascoltata negli anni…

E ricordo quel grande cortile pieno di bambini, l’incontro con la maestra, ho qualche frammento di quel primo pomeriggio in cui ci fece disegnare e io disegnai, appunto, la piovra.
E ricordo l’appello, i nomi dei compagni, il prefabbricato per le prime e le seconde con quell’odore di legno e plastica e che ora non esiste piu’ (era stato costruito in occasione del boom di nascite degli anni settanta). E ricordo la maestra Visentin che affido a Google: vedi mai di non far approdare qui qualche vecchio compagno in vena di ricerche…

E sono trent’anni adesso.
E un po’ mi sento vecchio ma altrettanto felice di questa eta’ che mi regala un po’ di esperienza in piu’ e (forse) un po’ di impulsivita’ in meno. A tutte le eta’ ci si crede saggi e c’e’ chi non lo diventa mai, ma l’esperienza e’ una cosa che ti da solo il tempo.

En passant, oggi ho letto due post veramente belli come non ne leggevo da un po’ da quelle persone. Mi fa piacere, davvero.
Non c’entra ma ci tenevo a dirlo :)

Small victories

Ho battuto il mio orgoglio e scritto una cosa che tenevo dentro da tempo e ora mi sento meglio.

In pii’, per ora, ho battuto gli spammer applicando una modifichina al mio mailer che nelle prime 24 ore ha eliminato il 100% dei cattivi. Fa piacere, ma la prima vittoria mi soddisfa di piu’ :)

Karma

Tutto cio’ che fai torna indietro, sia le cose positive sia quelle negative.

In questi ultimi tempi stanno arrivando gran quantita’ di cose positive e un po’ di cose negative, di comportamenti che trovo incomprensibili. A ben pensarci pero’ anch’io non ho sempre agito bene con tutti. Ragion per cui ora cerco di vivere seguendo una semplice massima.

La vita e’ piena di sorprese, di cose che vanno e che vengono, basta solo andare sempre avanti e cercare di costruire e vivere in armonia… o almeno io provo.

Radici

Quando si e’ tristi o malinconici, quando la vita ci mette di fronte a una prova, quando riviviamo una stagione o un’emozione e’ frequente tornare con la mente ai nostri dispiaceri, ai dolori, a cio’ che abbiamo perso.

Piu’ raro e difficile riuscire a guardare a cio’ che si ha nel presente: persone, cose, esperienze, gioie… le scambieremmo con cio’ che avevamo?

Cio’ che una persona ha non sostituira’ mai cio’ che ha perso ma aiuta a sentirsi piu’ leggeri…

World Trade Center

Questo film di Oliver Stone ti stravolge.

E’ terrificante, emozionante, straziante e se lo inizi provando solo odio per chi in nome del suo Dio o del potere ha fatto questo, alla fine guardi i due protagonisti arrancare fino all’ultimo respiro per uscire dai resti della torri gemelle come da una tomba e ti commuovi fino alle lacrime.

E’ fatto bene in ogni sua parte, dail’alba normale alla vita che inizia a NY, all’esplosione, all’incredulita’, alle fasi dell’emergenza, al crollo, agli uomini intrappolati, al terrore per ogni ulteriore pietra che cadendo li strazia, alla confusione dell’incoscienza che ricorda il post anestesia e riconosco.

Bello e straziante. Per non dimenticare oppure per capire meglio cos’e’ successo da un punto di vista microscopico (ma reale) in una tragedia macroscopica.

E comunque…

Oggi ho dato il VIA a una nuova avventura, perche’ e’ ora di imparare: fermarsi, sedersi, leggere, studiare, imparare programmi e tecnologie. Le usero’ bene? Ci provero’. Ho investito una certa somma, perche’ se no e’ facile provare e rinunciare mentre avendo speso dei soldi c’e’, almeno per me, l’obbligo morale di mettere a frutto le cose.

Non rinnego il software libero in cui credo e che sostengo, ma dopodomani o fra un anno voglio poter dire “so lavorare con il programma X”, “so realizzare con il programma Y per aiutare chi ha bisogno”.

Dal 1995 mi interesso di web e voglio continuare (sto migrando i miei siti a PHP5 e iniziando a usare davvero SQL, anche se con buon senso). Ora pero’ voglio espandere le mie conoscenze ad altri campi informatici.

Certo, mi piacerebbe pure sistemare certe situazioni umane (post precedente) e se non accadra’ forse sara’ stata anche colpa mia.

Come dice il mio amico Davide, “siamo entrambi in sfida coi noi stessi”. Lui ha fatto un grande passo in questi giorni. Io? Ci provo iniziando con l’essere piu’ sincero con me stesso.

In chiesa

Questa mattina prima di andare su da dDan a sistemare questioni tecniche, sono andato in chiesa a pregare un po’: avevo dei peccati da farmi perdonare e cercavo la quiete del silenzio di quel luogo per… ritrovarmi.

E’ bello ed e’ rasserenante perdersi in se’, sentire dal profondo arrivarti le risposte, la giusta severita’ verso i tuoi errori, la giusta condotta da seguire.

Purtroppo poi ti alzi, fai ll Segno della Croce, apri il portone ed esci sulla scalinata in piazza Carpenedo, torni al mondo… e si affievolisce sin troppo quella voglia di capire, di perdonare, di non guardare ai torti subiti ma a quelli inflitti, di dire a lei che da un po’ ti scrive solo per chiedere che le vuoi sempre bene e cercare di capire perche’ lo fa; di scrivere a chi avevi buttato via per troppo dolore senza piu’ ascoltare e chiedere scusa se l’hai ferita non volendo, di cercare chi si sente messa o messo da parte da te e dagli un po’ di cuore… e di affrontare tutto questo sapendo che potresti riceverne altro dolore ma restando consapevole che e’ il prezzo per voler bene al prossimo.

Purtroppo quando volti quella porta diventa tutto cosi’ difficile e non basta certo un post a cambiarti.

Giorni intensi

Manca poco al compleanno di due belle persone.

Manca poco a una prova per una cara, Grande amica.

Oggi ho scritto un messaggio. Mi aspettavo una risposta diversa. E’ arrivata una risposta bella e dolce.

Le sorprese arrivano.
Bisogna forse solo pregare di piu’ e affidarsi al Signore.
E capire gli altri e accettarli.
Vorrei l’umilta’ per saperlo fare.