“bambini e orchi /end”

Quoto, sottoscrivo e cito questo post dal blog “Le Fenici”.

E’ finita. Finalmente è arrivata la vittoria dell’ordine costituito. E’ stata una battaglia dura (due stati contro due genitori e due nonne), ma leale (tutti i tg e i giornali “di merda” di entrambi gli stati contro un video amatoriale) e alla fine l’hanno spuntata i giusti.
La bambina tornerà là dove è stata violentata.
Amen

E ci aggiungo un po’ di citazioni per capire con che “elementi” abbiamo a che fare:

Da un articolo del Secolo XIX:

Nella relazione che la dottoressa Antonietta Simi (Dipartimento cure primarie della Asl 3) aveva redatto, e consegnato ai magistrati, dopo aver visitato Maria, è riportata questa frase:

«Se la minore risulta trasportabile dal punto di vista fisico, certamente non lo è dal punto di vista psicologico: (…) una forzatura violenta della sua volontà le potrebbe creare un trauma difficilmente superabile, con danni permanenti al suo equilibrio psico-fisico».>

Da un articolo de “Il Giornale”:

Rimpatrio immediato senza vedere più in Italia le persone che considera mamma e papà. Il diktat bielorusso arriva per bocca dell’ambasciatore Aleksej Skripko che ha appena saputo del ritrovamento della bambina: «Ho parlato con il comandante dei carabinieri di Genova, Rosario Prestigiacomo, che mi ha assicurato che Maria stava bene ed era calma e serena. Abbiamo concordato insieme un posto dove sistemare la bambina, una struttura idonea. Poi provvederemo al rimpatrio non appena possibile. Questa sera arriverà da Roma il medico bielorusso che la visiterà con un medico italiano e stabilirà se Maria può rientrare in aereo in Bielorussia».

E dopo l’ambasciatore ha il coraggio di dire che “la priorita’ sono i bambini”?

La priorita’ in questa vicenda sono stati gli interessi economici dell’Italia in Bielorussia, un paese che ha messo in piedi un fastidioso ricatto sulla pelle dei bambini (“se non ci ridate Maria bloccheremo le altre adozioni”) e che meriterebbe un’inchiesta internazionale sulle condizioni dei minori nei loro orfanotrofi.

E ora preghiamo che almeno la corte d’appello, riunita in questo momento, metta il bene di Maria al primo posto sugli INTERESSI economici ed i rapporti internazionali con certi paesi.

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