Il risultato era prevedibile ma non mi aspettavo una cosi’ alta partecipazione e una percentuale di SI alta in molte regioni.
Analizziamo i dati:
– al sud hanno votato NO in massa, confermando che il federalismo non lo vogliono e che quindi e’ una cosa giusta che aiuterebbe l’Italia come paese, responsabilizzando le regioni.
– le regioni “rosse” (Toscana, Emilia…) non hanno votato sulla questione ma in base all’orientamento politico. L’Unione ha deciso “le riforme vanno bene se le facciamo noi” ed il voto nelle regioni a storica maggioranza “rossa” rappresenta questa scelta.
– Analogamente nelle altre regioni del nord, anche dove non prevale il SI, le posizioni sono meno distanti, a dimostrazione come in certe regioni il voto sia stato troppo politicizzato.
Ora, io sono soddisfatto del risultato del SI nella mia regione, nonche’ del risultato globale. Mi aspettavo addirittura meno, vista la politicizzazione del tutto. Spero che questi numeri diano la forza ai partiti dell’Unione per portare avanti il loro progetto di riforme, a partire dal federalismo fiscale che oggi pare essere la nuova bandiera di D’Alema.
Non credo sinceramente che questa maggioranza sia in grado di fare qualcosa (e qui la riforma contro il ribaltone annunciato sarebbe servita TANTO…) ma la speranza e’ l’ultima a morire e il voto al sud mi conferma che il futuro passa almeno per il Federalismo Fiscale e la responsabilizzazione delle regioni.
E dedicato agli slogan del giorno prima sullo stile “giu’ le mani dalla costituzione!”:
“Il nostro auspicio è verso riforme condivise e
bipartisan”,nota Villetti (Rnp).[…]
Dopo le prime proiezioni che danno in
vantaggio il no alla riforma voluta dal
centrodestra,il presidente dei Ds, D’A-
lema,dice: “Tolto di mezzo questo testo
discutibile e pericoloso,è ora di apri-
re un confronto serio sul futuro del
sistema politico e istituzionale”, su
“riassetto federale e legge elettorale”
OK, facciamolo.
Milioni di persone lo chiedono.