– Bertinotti alla Camera
– Marini al Senato
– Napolitano al Quirinale
Una cosa va detta: dopo tante parole e promesse di cambiamenti in tre settimane hanno eletto, a forza, tutti i propri esponenti nelle istituzioni, con un metodo democratico esemplare: “accordiamoci sul nome, votate il nostro candidato”.
E fin qui sapevamo tutti che sarebbe andata cosi’… si sperava solo che il nome imposto dall’Unione (con la coerente eccezione della RnP che critica questi metodi e mi rende orgoglioso di averli votati) fosse un nome di cambiamento. Una donna? Un presidente “giovane”, vivace, attivo come D’Alema o Amato? No. Si resta sulla linea dei grandi vecchi/saggi del Senato.
Vabbuo’, speriamo possa essere un buon Presidente anche se e’ stato eletto nel peggiore dei modi.
Auguri Presidente!
PS: intanto l’imitazione che gia’ ne fa Fiorello e’ splendida :)