Save Wikileaks

Io ripeto che per me Wikileaks e’ un sito di EROI e che forse i delinquenti sono quelli che per una ripicca hanno rischiato di causare un disastro nucleare

Prontamente quelle che non esito a definire forze del male hanno lavorato per far fuori il sito web originale… ottenendo solo la sua moltiplicazione. Ecco dunque Save Wikileaks, uno dei tanti mirror di supporto a questa santa iniziativa che sta aprendo gli occhi a milioni di persone su quanto avviene sulle loro teste.

Il sito offre anche una lista aggiornata di mirror che ripubblicano le notizie che Wikileaks man mano rilascia.

Ora non resta che continuare a leggere e ragionare con la propria testa, nonche’ ringraziare per l’opportunita’ di poter vivere questo momento forse unico nella storia dell’umanita’.

Per chi non mastica l’inglese segnalo il bel lavoro di catalogazione e traduzione del quotidiano Repubblica. Un altro testo che aiuta a capire, tanto la portata di questi eventi, quanto l’irritazione del potere, lo pubblica Il Fatto Quotidiano nel proprio sito.

PS: dialogo con un amico:

Lui:
sono convinto che assange morirà :(
Io:
e’ x questo che e’ un eroe: lui rischia la vita eppure va avanti

Gia’. Un eroe. Ce ne vorrebbero di simili sulle poltrone del potere ma a giudicare da quanto stiamo scoprendo in questi giorni, ce n’e’ pochi e si puo’ legittimamente restare delusi da moltissimi, in tutto il mondo.

Che cosa sta diventando l’Italia?

Quando in un paese viene negato ai giovani -che sono il futuro- il diritto costituzionale di manifestare (tanto verbalmente -dicendo che dovrebbero stare a casa a studiare- quanto fisicamente -con gli scontri), contro una riforma che li riguarda ed e’ molto criticabile, capisci che qualcosa in questo paese non va.

Solidarieta’ e sostegno a tutti gli studenti che protestano in modo civile e rispettoso e spesso non ricevono altrettanto rispetto., Autogestioni, occupazioni, flash mob, proteste nei luoghi che attraggono i media nazionali e internazionali. Bravi, seri e organizzati. Chi protesta civilmente sta mostrando il volto di un’Italia in cui sperare.

EDIT: ovviamente si parla di estremisti che si infiltrano nei cortei. Io andrei cauto… sin troppe volte parlando di estremisti infiltrati sono accadute cose che non dovevano accadere.

Il merito di Wikileaks e’ farci PENSARE

Mantellini esprime una certa attesa entusiasta per l’ormai imminente casino scatenato dalla diffusione del materiale raccolto da Wikileaks circa le relazioni diplomatiche USA con mezzo mondo.
Contemporaneamente la maggioranza di centro-destra italiana evoca l’11 settembre della diplomazia, chiede indagini e il ministro degli esteri afferma che “Wikileaks fa saltare i rapporti di fiducia tra gli Stati, perché la diplomazia o è confidenziale oppure non funziona“.

Visto che la diplomazia che volete “confidenziale” si gioca sulle NOSTRE vite, cioe’ sulle vite di milioni di persone che nulla sanno spesso di intrighi, accordi e quant’altro, ma che sono spinte a sostenere questa o quella tesi da campagne mediatiche mirate, io credo che Wikileaks vada considerato un sito di eroi. Non so e non mi interessa il loro fine o da chi sono sostenuti, mi interessano i fatti e i fatti sono che ancora una volta i poteri forti soccombono contro un media che non riescono a controllare perche’ fatto prevalentemente da gente comune che legge e che PENSA. E il guaio e’ che se PENSIAMO troppo magari smettiamo di vedere come eroi bravi e integerrimi quelli che ci vengono presentati come tali.

Quindi… grazie Wikileaks per dar modo alla gente di PENSARE.

Parlando di digitale terrestre

Ho regalato ai miei concittadini non piu’ giovanissimi alcune indicazioni per continuare a vedere la TV con l’avvento del digitale terrestre.

L’abbiamo pubblicato sul foglio parrocchiale (letto dal target cui mi rivolgevo) e ora anche sul blog della parrocchia, che con l’occasione mi sono deciso a rimodernare graficamente: era da agosto che ci pensavo, ci e’ voluto tempo ma il risultato mi piace tanto.

Sempre grazie a don Danilo per tutta la disponibilita’ a sostenere le mie folli idee! ;-)

E adesso non mi resta che… decidermi a comprare questo benedetto decoder per la TV nella mia stanza. Volevo approfittare per cambiare televisore ma il modello che mi attirava (LG 26LE3308) “e’ finito, arrivera’ dopo meta’ dicembre” e risposte simili, quindi visto che non e’ una priorita’ e non so se voglio staccarmi dal vecchio CRT per gli artefatti del LCD, decoder e via…

Ammirazione

Fino a oggi conoscevo solo due persone che erano state capaci di finire bloxorz, un gioco di “logica” che mette a dura prova la… logica, la testa e la pazienza! Una di queste persone ha un QI di 160, l’altro e’ un blogger famoso e amante di matematica e annessi, se ben ricordo (non trovo il link del post dove credevo fosse).

Ebbene, oggi una creatura preziosa e molto cara, che sapevo intelligente ma non credevo cosi’ tanto (oltre che dolce – e molto dolce, checche ne dicano alcuni) mi ha informato di averlo finito tutto. O.o

Senza parola e davvero pieno d’ammirazione, dal basso del mio cervello fuso su quelle piattaforme, le faccio i complimenti e ora ne ammiro i progressi altrettanto impressionanti a 3D Logic (al 27 livello mentre scrivo, due ore fa al 16…)

Come mi sento vecchietto e… tonto!

edit: lo ha finito… urgh…

Una scelta ingiusta (riflessioni del sabato pomeriggio)

Non posto dal 6 novembre perche’ ogni volta che stavo per scrivere mi chiedevo se quello di cui volevo parlare era opportuno o troppo materiale rispetto a quanto stavo vivendo. Sono successe varie cose in queste settimane, alcune belle, bellissime e altre meno belle. Decidere di cosa parlare, sapendo che puoi deludere, non e’ facile. E infatti non mi decidevo, attendevo l’ispirazione per temi piu’ profondi.
E invece, blog o non blog, ho comunque deluso qualcuno. Tre persone, una piu’ delle altre. E non e’ la prima volta.

Oggi si doveva fare una chiacchierata con delle persone su Skype ma ci sono stati due problemi. Uno contingente e insuperabile e uno no. Avrei potuto limitarmi a riferire il primo e vivere in pace, ma voglio essere sempre onesto con me stesso e con gli altri. E infatti ho detto la verita’: non me la sentivo. Il mio umore e’ troppo ballerino. Quando mi e’ stata proposta la cosa, anche se non e’ il mio uso preferito della Rete, l’ho accettata di buon grado perche’ avrebbe fatto piacere a degli amici. Ma in questi giorni sono successe varie cose che fiaccano l’umore e ho dovuto prendere delle decisioni per il domani. E oggi volevo riposare, non me la sentivo di parlare se non con una persona alla volta, certo non nella caciara delle conferenze a tre, quattro…

Ovviamente facendo restar male gli altri si genera energia negativa che prontamente ci ricade addosso, come e’ avvenuto. Lo so. Mi spiace. Ne pago le conseguenze ma non posso non pensare che mi piacerebbe un po’ di franchigia in piu’ per cio’ che faccio io, come io cerco di capire sempre gli altri (a partire da chi ora mi lascia messaggi sarcastici come “grazie eh”). Saro’ sincero. Non credo d’essere cosi’ diverso da ieri. Molto piu’ stressato e stanco certo, ma la scelta di non fare una cosa che non mi sentivo di fare l’avrei fatta anche qualche anno fa. Non e’ giusto, non e’ bello, mi dispiace se ho ferito qualcuno ma se ogni tanto anch’io concedo qualcosa alla mia parte meno generosa forse non cade il mondo e io posso illudermi di essere felice, almeno per un attimo visto che poi altre parti di me mi ricordano quel che non ho fatto.

Edit: alla fine ho deciso di far contente quelle persone, almeno singolarmente. Sto meglio ora, devo riconoscerlo.
Ma questo post resta perche’ vedo il blog come un diario in cui appuntare le esperienze, le opinioni, ma anche errori e cadute. Se dovessi solo scriverci cose giuste non sarebbe il mio blog ma una fiaba. E rileggerle a distanza di anni mi aiuta.
Ora spero si chiarisca un’altra situazione. Ragionarci su scrivendo questo post mi ha aiutato. Ora, appunto, spero si chiarisca.

Da pari a pari

Io ho molti difetti ma di una cosa sono certo e l’ho sempre fatta trasparire nei miei impegni.

Noi siamo tutti uguali. Non importa quanti anni abbiamo o qual e’ il nostro ruolo nella societa’ o la nostra mansione in un determinato contesto. Presidente, Dirigente, Spazzino, Gestore, Utente, Maestro, Bidello… siamo tutti uguali. Io non ho meno diritti di chi te che hai il compito di amministrare un’azienda, un paese o un forum, ne’ ho piu’ diritti di un uomo che chiede la carita’ in strada, un clandestino che arriva su una barca in cerca di cibo e una casa o un bambino del mondo che chiede d’essere ascoltato.

Tu puoi guardarmi, parlarmi, chiedere, proporre e criticarmi. Certo hai il dovere di farlo in modo rispettoso ed educato, ma lo puoi fare. Io non sono Dio. Io sono un essere vivente come te, ne’ piu’ ne’ meno. E infatti non penso neppure di avere piu’ diritti degli animali non umani, pure spesso trucidati o schiavizzati dall’uomo per il suo divertimento.

Eppure ancora una volta mi trovo a sorprendermi di persone che pure conosco da anni e che trovano inconcepibile poter essere criticate o addirittura trattate “da pari a pari” da altri esseri viventi che esprimono una perplessita’ circa le loro posizioni o evidenziano un problema che dovrebbe essere nell’interesse di tutti risolvere.

Il nostro ruolo non e’ di comandare e i nostri regni sono illusori. Il nostro ruolo, mio, tuo, di tutti, e’ seminare il bene. Essere di buon esempio. Sederci accanto al prossimo e ascoltarlo, avendo l’umilta’ di accettare la voce di chi e’ piu’ piccolo di noi, di eta’, economicamente, di possibilta’ o di evoluzione (ossia gli animali non umani).

Non e’ sempre facile. Lo dico ma a volte non ho la sufficiente umilta’ nemmeno io. Pero’ io ci provo. Io non creo uno spazio e poi decido che chi ci entra deve guardarmi come un Dio in terra. Altri lo fanno e lo ritengono normale e anzi se leggono critiche iniziano a sprizzare commenti offensivi (magari alle spalle) e a ribadire il loro illusorio ruolo superiore.

Tutti i regni illusori vissuti cosi’ cadono, perche’ con questo approccio gli esseri viventi appena hanno la possibilita’ di scegliere vanno altrove. Lo fanno gli animali che scappano dall’uomo, lo fanno i cittadini di dittature, i frequentatori di spazi reali o virtuali, ecc…
Pero’ intanto il danno e’ fatto. Si e’ insegnato a distinguere gli esseri viventi in base al loro status. Si e’ tramandato il concetto che chi comanda puo’ e gli altri devono accettare.

Davvero poco educativo, oltre che una strada perdente.
Come del resto lo e’ la strada intrapresa da troppi potenti del nostro mondo.
Se avessimo l’umilta’ di accettare e ascoltare il prossimo, questa nostra societa’ sarebbe migliore.

Lo dice chi proprio da oggi ha iniziato ad aiutare a distribuire volontariamente questo foglio. Potevo accontentarmi di inserirlo sul web ma ho deciso di mettere a disposizione il mio tempo e le mie forse per chi non ha Internet (per possibilita’ economiche, eta’, ecc) ma vorrebbe trovare parole di speranza nei luoghi che frequenta.

Ed e’ solo l’inizio.
Dobbiamo donarci agli altri. E’ il solo modo di vivere bene e cercare di mettere le basi per un futuro migliore per l’umanita’. Non certo sentendosi piccoli dei di un regno che non c’e’ o maestri in cattedra dentro e fuori da scuola.

Una preghiera, solo una preghiera

Leggendo le ultime drammatiche notizie sul caso di Sakineh, la donna accusata tanto di adulterio quanto di omicidio (dalle autorita’ iraniane) e per questo condannata alla lapidazione, penso tante cose e vorrei dirne altrettante. Mi rendo pero’ conto che con gli insulti o gli attacchi, anche a chi a mio avviso mal interpreta un Credo, non si va da nessuna parte e certo non si fanno passi verso la ragione. Quindi prego, prego e basta, che il cielo o gli angeli ravvedano la mente di chi puo’ decidere.

Distruttori di belle idee…

Totem Destroyer e’ un giochino Flash delizioso di quella nuova serie basata sulla simulazione fisica. Ci si passa un po’ di tempo volentieri ed e’ anche utile per intrattenere ospiti (e cuginette-pesti) in un giorno di pioggia. Ieri ci ho rigiocato e sono anche riuscito a finirlo di nuovo tutto.

Ho cosi’ ben pensato di cimentarmi ancora una volta con il seguito, Totem Destroyer 2, ricordando subito perche’ l’avevo abbandonato! Se il primo e’ abbastanza facile il secondo e’ difficilissimo! Ecco che succede quando una bella idea viene espansa con elementi aggiuntivi e livelli troppo ostici, forse pensati per accontentare parte del pubblico.
Peccato…
O naturalmente forse sono imbranato io e il gioco e’ facile :)

PS: amo i giochetti online, infatti nel mio nuovo progetto che vedra’ la luce nel 2011 ci sara’ largo spazio per queste cose… ;-)

Specchiarsi in una canzone e in una voce

Appartengo al mondo e alla mia citta’
alle mie idee* e alla mia liberta’…
Vivere fa vivere!
Per chi un po’ mi ama o sempre mi amera’
con la mia pronuncia e la mia dignita’…
Questo sono io!

Un uomo assomiglia alla sua vita
eccitante o disperata o consacrata ad un’idea.
Un uomo fra catene e mongolfiere
vola per non inciampare. per non vivere a meta’…
e questo sono io!

* L’originale (Questo sono io, Pooh 2010) dice “pianoforte”. Io non lo suono. Potevo mettere “computer” ma mi piace di piu’ “idee”.

Il gesto di un angelo

O forse, quello di cui al post precedente, e’ il gesto di un angelo. Un angelo che veglia su di me e sistema le cose per me, quando e come puo’, magari sussurrando al cuore delle persone per rimediare alle mie mancanze e paure. Un po’ come l’inatteso e quanto mai splendido regalo che ho ricevuto mentre scrivevo questo post.

Ci credo.
Non solo perche’ ho ricevuto un dono ma perche’ sento che non siamo mai soli. Sento che non inizia e finisce tutto nel mondo materiale, che deve e c’e’ di piu’, oltre.
E sento che un sentimento e’ vero se io lo sento vero. Fede, amore, stima.

Questo non e’ un post contro qualcuno o qualcosa. E’ una lettera che scrivo a me stesso per razionalizzare i miei pensieri. Per rileggermi domani e ricordare questa giornata particolare, struggente e commovente allo stesso tempo.

Piove e devo andare ancora a prendere il pane, ma il mio cuore e’ caldo perche’ sento che anche se cado e se sbaglio, come tutti gli esseri umani o forse di piu’, non sono solo nel cammino e l’incubo di questa notte era appunto solo un incubo, una paura.

Grazie agli Angeli. A Dio.
Nomi, nomi di immagini e idee che non so invero definire ma che sento esserci. E che voglio tornare ad ascoltare di piu’…

Sorprese che scaldano il cuore

Oggi ho saputo che una persona ha fatto per me una cosa prima ancora che gliela chiedessi, sebbene egli sia molto impegnato sul lavoro.

E’ un piccolo gesto ma dal grande significato umano perche’ mi ricorda che di gente di cuore ce n’e’ tanta e che anche chi magari si mostra piu’ freddo ha invece un animo caldo.

Grazie E. Grazie per il gesto e soprattutto per avermi scaldato il cuore con un gesto inatteso… che avrei dovuto prevedere se non mi fossi fatto mangiare dalle paure. Faro’ tesoro della lezione.

Incontri

12 ottobre 2010.
Esco da casa dell’amico con cui mi vedo da 5 anni ogni martedi’.
– “Mi raccomando, aprimi il cancelletto di sotto”
– “tranquillo”.
Mi conosce, sopporta le mie piccole fisime.
Scendo le scale del bel condominio.
L’ultima da’ sulla porta, in vetro oscurato.
Vedo gia’ il cancelletto che dovro’ attraversare.

Dall’altra parte un bambino, si’ da lontano sembra il nipotino del mio amico. Sta passando con la sua biciclettina. Sente un rumore dalle scale e si ferma, quasi torna indietro per vedere chi arriva. Strano.

Mi vede uscire dalla porta del palazzo e dice con voce piccina “ciaoooo”. Ricambio dolcemente. Poi aggiunge con voce fra lo stupefatto e l’allarmato “il cancello e’ aperto…” e io sempre con tono dolce e tranquillizzante rispondo “adesso esco e lo chiudiamo, anzi vuoi chiuderlo tu?”. Pensando fosse il nipote del mio amico e stesse andando da lui gli ho dato la possibilita’ di passare se doveva.

Chiude il cancelletto diligentemente senza entrare e mentre passo accanto alla sua bici mi accorgo che ha i capelli legati all’indietro da una treccina. Quindi e’ una bambina, la mia vista m’aveva ingannato. Le do’ fra i 5 e i 7 anni. Il mio amico non ha nipotine di quell’eta’. E allora chi e’? Come mai mi si avvicina con tanta confidenza quando di solito i bambini girano alla larga dagli sconosciuti?

Lei dalla sua biciclettina rosa e’ tutta intenta a fissarmi e come se mi conoscesse da una vita chiede “e adesso dove vai?”. Io d’istinto senza pensare ma avvertendo una certa serenita’ rispondo “a casa”. E lei ribatte “ahhh a casa…” come se sapesse tutto di me da sempre. La saluto con un ciao e proseguo…

Mentre mi allontano mi viene istintivo dirle “sii prudente in bici”. Magari potevo usare parole piu’ facili per una bimba piccola. Giro l’angolo. Mi fermo. La cerco con l’occhio ma e’ svanita. O forse e’ ancora li che gioca nella strada sicura. Non lo so.

Mentre mi allontano inizio a farmi domande.
Chi era? Una bimba di pochi anni alla scoperta del mondo ignara che non tutti i grandi sono buoni? Chi ero io per lei? Una persona nuova oggetto di curiosita’ o un ricordo come per me e’ Vienna?

Eh si’, l’ho pensato. Se ha l’eta’ che penso tutto potrebbe coincidere. Magari e’ proprio lei. O forse e’ qualcun altro che ho incontrato? Una parte di lei si ricordava di me o e’ stato un caso?
Oggi speravo di rivederla. Stessa ora stesso posto ma come per i 5 anni precedenti non c’era nessuno laggiu’. Solo macchine e poche persone di passaggio.

Un dono? Un miraggio? Un’illusione o un’allucinazione, gia’ che stavo covando un’influenza?
Non lo so, ma e’ stato un momento di dolce serenita’ (e’ sempre bello incontrare angioletti e dire quel “ciao” in piu’ che regala pace e un sorriso) e mi piace credere di aver reincontrato qualcuno. Perche’ si’, infondo trovo probabile che di vite ce ne siano piu’ d’una. E che ci si rincontri, anche un attimo per caso.

Chiunque tu sia, ti auguro un cammino sereno… e sii prudente con quella bici :)
Ciao, angioletto!

Il puzzle

Qualche tempo fa ho capito che era tempo di cominciare qualcosa di nuovo. Qualcosa che auspico si congiunga al vecchio ma che aprira’ inevitabilmente nuove prospettive e possibilita’ per me e tanti altri, finora negate o non capite da chi poteva capirle.

In passato mi lanciavo e a volte restavano sogni. Questa volta ho deciso che una cosa grande merita tempi grandi. E’ un sogno ed e’ un grosso puzzle da comporre. Finora quattro pezzi chiave sono andati al loro posto, ma ce ne sono altri 996. Ci vorra’ tempo. Ci saranno intanto amarezze da ingoiare soprattutto a fine anno ma la prospettiva di questo puzzle, che sto componendo con l’aiuto di tante mani (non si puo’ essere in due e nemmeno in tre per fare quello che sogno), e’ consolante e appagante.

Quattro pezzi del puzzle sono gia’ al loro posto (e su un quinto so di poter contare) e la prospettiva della meta regala forza per affrontare quel nuovo che tante volte mi ha spaventato. Senza buttare il vecchio. In fondo e’ solo un guardare al Domani.
E si sa, ci portera’ fortuna, non perderci di vista mai, domani.

10-10-10 – 10-10-10

Non ci siamo conosciuti e cosi’ non mi e’ mai venuto naturale chiamarti nonno. Per me eri il padre di mia madre. E invece di fatto sei mio nonno, anche se a vedere quelle foto in cui sei piu’ giovane di me ora e’ strano dirlo. Lo sei, pero’ lo sei e ho iniziato a creare un legame con te da quando ho creato la pagina per ricordarti.
Oggi, fossi al mondo, compiresti cent’anni. Ma la battaglia del Don ti ha portato via, anche se da un libro abbiamo scoperto che non sei morto sul campo ma ti hanno fatto prigioniero.
Un nome, una vecchia foto. Una morte chissa’ dove e in che condizioni, lontano dai tuoi amori. Non piu’ persona ma prigioniero. Anonimo, sperso, senza una storia.
Per questo anni fa ti ho dedicato lino.favrin.net. Per questo oggi l’ho messo come sito del giorno in un portale molto frequentato, dove sogniamo di dare valori agli uomini del domani e aiuto a chi li guida.
Perche’ tu non sia piu’ anonimo e sperso ma torni a essere una storia, una persona. Un pensiero in chi domani decidera’ i destini di altri uomini.

Veglia su di noi.
Ciao, nonno.
TVB

La musica, il mercato e le persone

Delusione…
Ebbene si’. Qualcosa dei Pooh mi ha deluso anche se voglio credere che sia stata una scelta dei discografici e non loro…

Non avrei mai pensato di associare la parola delusione a qualcosa fatto dai “miei” Pooh perche’ questo gruppo ha significato moltissimo per me e per anni sono stato un loro fan sfegatato. La loro musica e le loro meravigliose voci mi hanno accompagnato e tuttora mi accompagnano e regalano serenita’ in tanti momenti, belli e meno belli, come chi mi conosce sa bene…

Il nuovo corso, dopo l’uscita di Stefano, doveva dare nuova linfa al gruppo e in effetti il nuovo album promette di riportare in primo piano la creativita’, la musica suonata e lo spessore dei testi, in contrasto a molte loro produzioni recenti purtroppo facili e commerciali, nelle quali si distinguevano solo pochi brani.

A marzo avevamo annunciato l’intenzione di continuare in tre e lavorare da indipendenti, senza compromessi commerciali.
Dalle anteprime dell’album sembra che le promesse musicali siano state mantenute. Su quelle commerciali per ora mi vien da dire che… si stava meglio quando si stava peggio!

Iniziamo.
Il CD pare fosse pronto da qualche settimana. Capisco non venderlo in estate, ma nemmeno l’8 o il 12 ottobre, facendolo anticipare da un singolo diverse settimane prima. Legittimo certo, ma non condivido, per me se hai qualcosa di bello lo vendi e basta.

Perche’ parlo di uscita l’8 o il 12? Perche’ sono state prodotte due versioni e quella che costa di piu’ uscira’ 4 giorni prima. Sara’ la versione “luxury”, di lusso, con la confezione ricercata, il portachiavi e non so che altro. IBS le assegna un prezzo di listino di circa 9 euro superiore all’altra (sono circa 18mila lire del vecchio conio!). Vedremo i prezzi effettivamente praticati nei negozi ma e’ il principio non cambia.

Come si fa?!
Siamo in una fase di crisi economica. C’e’ gente che non arriva a fine mese e qui si dividono gli acquirenti fra quelli che possono pagare il prezzo normale e quelli che possono pagare di piu’.
E chi paga di piu’ ha il CD prima. E gli altri aspettano, oppure si accontentano della versione digitale da comprare online… con buona pace di quanti preferiscono un CD audio che si sente meglio di un MP3 con compressione lossy.

Io lo comprero’ originale, tassativamente in versione normale, a costo di aspettarlo piu’ tempo, ma sono felice di pensare che fortunatamente oggi esiste una grande livellatrice sociale che mette tutti sullo stesso piano!.
Cos’e’? Quella che voi chiamate pirateria e che io chiamo antidoto a queste trovate commerciali. I piu’ probabilmente lo registreranno dalla radio (ops, siamo nel 2010) se lo ascolteranno su YouTube (che con il recente accordo SIAE paga pure i diritti, cosa volete di piu’?) in attesa dell’uscita del CD, con buona pace di luxury, deluxe, premium, selected, special e tutta questa terminologia con cui sempre di piu’ nella nostra societa’ si creano distinzioni sociali ingiustificate.

I Pooh di Stefano, pur con i loro difetti e la tonnellata di raccolte, questo non lo avevano mai fatto (che io sappia).
Speriamo che almeno l’album non deluda.

Avra’ i miei soldi, come sempre, ma io mi schiero col popolo. La differenza di spesa la daro’ a un povero.