12 ottobre 2010.
Esco da casa dell’amico con cui mi vedo da 5 anni ogni martedi’.
– “Mi raccomando, aprimi il cancelletto di sotto”
– “tranquillo”.
Mi conosce, sopporta le mie piccole fisime.
Scendo le scale del bel condominio.
L’ultima da’ sulla porta, in vetro oscurato.
Vedo gia’ il cancelletto che dovro’ attraversare.
Dall’altra parte un bambino, si’ da lontano sembra il nipotino del mio amico. Sta passando con la sua biciclettina. Sente un rumore dalle scale e si ferma, quasi torna indietro per vedere chi arriva. Strano.
Mi vede uscire dalla porta del palazzo e dice con voce piccina “ciaoooo”. Ricambio dolcemente. Poi aggiunge con voce fra lo stupefatto e l’allarmato “il cancello e’ aperto…” e io sempre con tono dolce e tranquillizzante rispondo “adesso esco e lo chiudiamo, anzi vuoi chiuderlo tu?”. Pensando fosse il nipote del mio amico e stesse andando da lui gli ho dato la possibilita’ di passare se doveva.
Chiude il cancelletto diligentemente senza entrare e mentre passo accanto alla sua bici mi accorgo che ha i capelli legati all’indietro da una treccina. Quindi e’ una bambina, la mia vista m’aveva ingannato. Le do’ fra i 5 e i 7 anni. Il mio amico non ha nipotine di quell’eta’. E allora chi e’? Come mai mi si avvicina con tanta confidenza quando di solito i bambini girano alla larga dagli sconosciuti?
Lei dalla sua biciclettina rosa e’ tutta intenta a fissarmi e come se mi conoscesse da una vita chiede “e adesso dove vai?”. Io d’istinto senza pensare ma avvertendo una certa serenita’ rispondo “a casa”. E lei ribatte “ahhh a casa…” come se sapesse tutto di me da sempre. La saluto con un ciao e proseguo…
Mentre mi allontano mi viene istintivo dirle “sii prudente in bici”. Magari potevo usare parole piu’ facili per una bimba piccola. Giro l’angolo. Mi fermo. La cerco con l’occhio ma e’ svanita. O forse e’ ancora li che gioca nella strada sicura. Non lo so.
Mentre mi allontano inizio a farmi domande.
Chi era? Una bimba di pochi anni alla scoperta del mondo ignara che non tutti i grandi sono buoni? Chi ero io per lei? Una persona nuova oggetto di curiosita’ o un ricordo come per me e’ Vienna?
Eh si’, l’ho pensato. Se ha l’eta’ che penso tutto potrebbe coincidere. Magari e’ proprio lei. O forse e’ qualcun altro che ho incontrato? Una parte di lei si ricordava di me o e’ stato un caso?
Oggi speravo di rivederla. Stessa ora stesso posto ma come per i 5 anni precedenti non c’era nessuno laggiu’. Solo macchine e poche persone di passaggio.
Un dono? Un miraggio? Un’illusione o un’allucinazione, gia’ che stavo covando un’influenza?
Non lo so, ma e’ stato un momento di dolce serenita’ (e’ sempre bello incontrare angioletti e dire quel “ciao” in piu’ che regala pace e un sorriso) e mi piace credere di aver reincontrato qualcuno. Perche’ si’, infondo trovo probabile che di vite ce ne siano piu’ d’una. E che ci si rincontri, anche un attimo per caso.
Chiunque tu sia, ti auguro un cammino sereno… e sii prudente con quella bici :)
Ciao, angioletto!
bè cm dice la canzone
i bambini nn muoiono vanno al cielo e tornano e rinascono in un altro bambino ^^
ciao