I selvaggi non meritano comprensione

Avendo subito nei commenti a questo blog la presenza di un signore che “capisce” la resistenza irachena, non posso che apprezzare il post di Luca Sofri sui deliri pacifistiantiamerikani di gente che pur di andare “contro” qualcosa, talvolta va contro al buon senso e la decenza.

Cito un frammento significativo: Il sequestro di due ragazze per ottenerne dei soldi con la minaccia di ucciderle è terrorismo o resistenza? […] L’ammazzamento a colpi di autobomba di trentasette bambini è terrorismo o resistenza? […] L’attentato all’ONU, la morte di Vieira de Mello è terrorismo o resistenza? […] Bigley nella gabbia è terrorismo o resistenza? […] Far saltare in aria i soldati americani è terrorismo o resistenza? E i carabinieri italiani?

Comprendere chi ammazza e’ essere solo faziosi o essere degli imbecilli, di qualsiasi parte politica si sia?

Non esiste la resistenza irachena, esistono un branco di selvaggi che hanno il fine di trasformare l’Iraq in un nuovo Afghanistan talebano con tutte le conseguenze del caso per i civili, soprattutto le donne (il link parla di come si viveva in Afganistan con i talebani fino al 2001 – non e’ una lettura leggera, attenti…). Non importa quanto organizzati siano tali selvaggi e quanto si possano detestare gli USA. I criminali che agiscono in Iraq oggi sono dei selvaggi e chi per partito preso li “capisce” pur di andare contro gli USA ed i loro alleati, non e’ migliore delle persone che condanna…

Ecco, queste cose me le tenevo dentro da un po’…

Altri due bambini vittime del terrorismo

Alcuni giorni fa: un missile lanciato per compiere un omicidio mirato (che in Italia li fa la criminalita’ ed esecutori e mandanti vanno in galera) manca il bersaglio, finisce in un’abitazione e ferisce una bambina di nove anni.

Oggi: un proiettile ha colpito, ferendola gravemente, una bambina di dieci anni che si trovava a acuola.

Tutto cio’ per mano di chi avviene? Dei feroci integralisti islamici?
Nah, quelli abbondano ma questi orrori, che in qualsiasi altro paese del mondo porterebbero a sanzioni o interventi militari, dicevo, questi orrori avvengono in Israele per mano dell’esercito di tal paese, agli ordini di un criminale di guerra, tal Ariel Sharon, gia’ accusato di indicibili stragi negli ultimi decenni, perfino dai suoi stessi cittadini (definiti in patria “traditori”).

E intanto a rimetterci e continuare a soffrire e morire sono i piu’ deboli.

Guardate COSA fa Israele e chiedetevi se sono comportamenti cosi’ diversi da quelli dei terroristi che suscitano il nostro sdegno in questi giorni:
Israele e le torture ai bambini
(sconsiglio questo link ai lettori piu’ giovani o piu’ sensibili)

Segno che per essere fanatici non e’ requisito interpretare a proprio uso e consumo il Corano. Il fanatismo e’ insito nell’uomo. lo vivono i maniaci del calcio o di altre simili facezie e purtroppo lo si proietta anche su cose piu’ serie. Finisce cosi’ che chi si riconosce in una causa la sosterra’ a ogni costo, minimizzando i torti della propria parte ed enfatizzando quelli dell’altra.

E a chi ha occhi per vedere come stanno davvero le cose non resta che osservare la morte e la sofferenza. In questo caso di bambini. Ma forse i bambini palestinesi sono meno importanti di quelli Ossezzi.

Ma tutte queste cose associazioni come gli Amici di Israele non le capiscono. A loro basta appoggiare acriticamente la politica del governo israeliano, cercando (inutilmente) di smontare le accuse documentate che mezzo globo fa a quel paese, minimizzandone gli errori e mettendo l’accento solo sui torti (certo gravi e indegni) che Israele subisce.

Eppure i veri amici ti criticano se sbagli. Solo chi abbraccia una tesi per partito preso ti da’ ragione sempre e comunque. Oggi in prima pagina su quel sito c’e’ un articolo su un bambino israeliano morto in uno sciagurato attentato terrorista palestinese. Evidentemente i bambini palestinesi morti, feriti, umiliati o turturati dal terrorismo di stato israeliano valgono meno anche rispetto ai bambini israeliani.

Anzi, secondo alcuni i bambini palestinesi torturati non esistono affatto.

E cosi’ si continua a fomentare l’odio che si ripercuote su piccole stelle…

Nulla giustifica questo

Una donna kamikaze armata e con la dinamite addosso insegue dei bambini che scappano seminudi e terrorizzati.

NULLA GIUSTIFICA QUESTO

Nessuna umiliazione, nessun dolore, nessuna rivendicazione e soprattutto NESSUN CREDO RELIGIOSO GIUSTIFICA UNA COSA DEL GENERE!

Assassini, all’altro mondo risponderete al creatore delle vostre barbarie, altro che martirio per guadagnarvi il paradiso!

Chi legge questo post si fermi un attimo a sperare o a pregare per i bambini morti e quelli feriti. Per favore…

Speranza per 132 stelline

Stasera ci sono 132 stelline fra i 6 e i 12 anni prigionieri di un gruppo di pazzi esaltati vestiti di nero, incapucciati e mascherati, armati e con cinture esplosive addosso. Bambini! In mano a quella genteaglia imbecille convinta che DAVVERO il loro Dio approvi atti simili, convinta che se si fanno esplodere e morendo portano con se’ “i figli del nemico” andranno in paradiso e avranno pure dei piaceri che non cito perche’ troppo volgari.

Infedeli.
Illusi.
Deficienti.
Assassini.
Fanatici.
Integralisti.
Ma soprattutto: barbari. Barbari pronti a uccidere e portare dolore.

Mi sto trattenendo ma il disprezzo che provo per chi compie atti simili e’ enorme. Ho concluso l’altro post dicendo che certi pensieri d’odio (una serie di post a commento dell’assassinio di Baldoni da parte dell'”esercito islamico”) fanno male a chi li legge e a chi li scrive, ma stavolta non riesco a non postare questo, a non esprimere il mio disprezzo per quei barbari e la mia angoscia per quei bimbi innocenti.

Speriamo che si risolva… che si salvino tutti… o (siamo realisti… ;( ) almeno la maggior parte…

Che Dio (il vero e misericordioso, che sia quello Cristiano o quello musulmano o quello di qualsiasi altra interpretazione umana del minestrone cosmico) li salvi e faccia ravvedere chi ha perso il lume della ragione.

La pacifica cultura islamica

Sarebbe questa la cultura islamica che dovremmo sforzarci di rispettare e capire?
Sarebbe questa la cultura secolare pacifica che solo l’occidente arrogante non capisce?

SAREBBE QUELLA CHE HA UNA LEGGE CHE PERMETTE A UN TRIBUNALE DI FAR AMMAZZARE UNA QUINDICENNE REA DI “REATI MORALI”?!?

Leggete, leggete cosa e’ successo in Iran il giorno di ferragosto mentre noi ce ne stavamo felici sulle spiagge…

Leggete l’ultima frase, leggete che gente decide chi vive e chi muore in Iran!

Eppero’ intanto oggi i TG ci raccontano che in Iran e’ stata ammessa la vendita di una cassetta dei Queen in deroga alla rigida censura. Eh si’, questo e’ importante davvero.

Ma che siamo matti?
E l’occidente cosa dovrebbe fare? Voltare le spalle e lasciare che nel 2004 succedano queste cose?!

AO’!!!

Le distanze

Fino all’altro ieri per me Enzo Baldoni non esisteva, non avevo idea di chi fosse. Poi i TG ne hanno parlato: “non si hanno notizie di un reporter italiano” […] “che scrive per la rivista Diario”.

Diario? E che e’? Rivista minore, sara’ un qualche imprudente… giudizio affrettato di chi e’ abituato a leggere notizie su notizie di cronaca…

Questo ho pensato, tanto non lo conoscevo, era un nome a cui non era associato nulla.

Gia’, non lo conoscevo. Il guaio e’ che adesso invece lo conosco. Certo, non moltissimo, ma ho scoperto che condividiamo la passione dei blog. Ho letto alcuni post del suo, ho visto chi linka (da Emergency a Wittgenstein, passando per Macchianera, per la serie… prima dello schieramento politico e ideologico viene il piacere di leggere, o almeno io penso che se uno linka blog cosi’ diversi deve ragionare cosi’), insomma, se non fosse in Iraq e non raccontasse le tragedie che vede potrebbe essere uno qualsiasi dei blog che leggo, o pure un conoscente.

Ho letto i suoi post e cosi’ facendo ho conosciuto i suoi modi di dire, di esprimersi, di pensare. Il suo autista, trovato morto poche ore fa, non e’ piu’ solo un nome arabo anonimo, e’ una persona con pensieri, emozioni, paure, gioie. Anzi era, perche’ dei criminali l’hanno ammazzato e chissa’ cosa hanno fatto a Enzo.

Senza entrare nella questione Iraq (che tanto sapete come la penso e non e’ questo il post per parlarne) volevo solo riflettere su come leggere i blog porti a conoscere le persone. Non importa chi e’ l’autore, se scrive in poltrona o da un portatile nell’inferno di una citta’ in guerra. Si scrivono blog per trasmettere sensazioni prima ancora che informazioni e si leggono blog per recepire cio’ che l’autore vuole trasmetterci.

La lezione di oggi e’ che dietro ad ogni nome sconosciuto sentito al TG c’e’ una persona che potrebbe pure assomigliarci un po’. E la lezione e’ anche che i blog sono un mezzo fenomenale e rivoluzionario per trasmettere non solo nozioni ma anche un po’ di se’, insomma per avvicinare le persone.

Ovunque tu sia Enzo, coraggio!

Questo vuole anche essere un post di sostegno e solidarieta’ a lui, ai suoi collaboratori ed ai suoi cari.

Esprimiamo loro il nostro sostegno anche su bloghdad, il blog di Enzo Baldoni.

E se Credete (in Dio con uno qualsiasi dei suoi nomi terreni) pregate.

Il palio di Siena: vergogna!

Ci sono, ci sono…

Oggi avevo intenzione di scrivere un lungo post per raccontare tutte le cose capitate in questa settimana (e devo dire che non poter aggiornare il blog mi e’ mancato!) ma poi e’ successa una cosa piu’ seria che mi ha inorridito e irritato al punto che ho deciso di dedicare una pagina del mio sito a questo “evento” e di darne notizia sul blog. Per oggi quindi niente post lungo (quasi tutto OK, cmq), in compenso c’e’ questo link. Leggetelo e chiedetevi in che razza di mondo egoista e crudele viviamo…

Leggete cosa ho scritto a proposito di questa edizione del palio di Siena.

Beati loro

Beati quelli che ci vedono cosi’ bene da leggere contrasti impossibili…

Beati quelli che hanno 500 diottrie e quindi forzano il font a 2 pixel di altezza che anche se scegli “Visualizza -> Caratteri -> Grandi” in IE resta piccolo.

Beati quelli che sono talmente sicuri di se’ da non ascoltare mai niente e nessuno. Peccato solo che poi si propongano come insegnanti e rendano altre persone come loro.

Beati quelli che imparano a smetterla di lamentarsi e vanno avanti per la loro strada semplicemente ignorando chi non si cura delle difficolta’ altrui, chi pensa solo all’aspetto estetico delle cose, chi non capisce la differenza fra creare e usare.

Beati loro, appunto.
Io sono qui a rodermi di tutte le cose che non riesco a leggere in questo meraviglioso e colorato mondo del web a portata di click.

Magari loro con la stessa incoscienza domani avranno l’auto e la parcheggeranno sul marciapiede, impedendo a un disabile di girare per la citta’.

La cultura prigioniera

Mando Winamp in quel di Radionation che sta trasmettendo giust’ora la canzone di Guccini dedicata all’assassinio di Carlo Giuliani. Bella musica e bellissimo testo, in perfetto sttile gucciniano. Peccato non poterlo riportare: adesso la narrazione dell’omicidio di un uomo e’ tutelata dai diritti SIAE e quindi per riportarla con le parole di Guccini bisogna pagare la licenza.

Qualcosa mi dice che il protagonista non sarebbe daccordo.

E lei, signor Guccini dell’avvelenata e della locomotiva, perche’ non comincia a rilasciare le canzoni sotto Creative Commons invece di renderle prigioniere di un giro di soldi dove ognuno reclama la sua parte e a chi ne e’ fuori rimane solo da pagare.

E’ facile dire che “la musica e’ cultura”. Solo che non e’ vero. La cultura si trasmette. La musica (e i testi) no, o almeno non senza pagare.

Calci in rete

Un minimo di educazione e decenza mi impedisce di usare il termine che vorrei nel soggetto, tuttavia cio’ che ritengo meritino “gli azzurri” credo si evinca ugualmente. Giocatori pagati milioni (di euro) che fanno una figura penosa, che ignorano le basilari regole di convivenza civile e si attaccano a presunti accordi fra altre squadre per nascondere il loro fallimento.

Puo’ anche darsi che tali accordi vi siano stati ma la nazionale ha fatto pena e ha meritato l’esclusione. Ora tutti a casa… a godersi il resto dell’estate fra le agiatezze di una immeritata vita da nababbi.

Gia’ prendere milioni per dar calci a una palla e’ immorale, se poi chi li prende offre spettacoli pietosi come quello che abbiamo visto in tre partite sarebbe ora di fermare questa grande presa in giro che e’ il calcio nostrano e dare spazio ad altre discipline dove lo sport e l’impegno sono ancora reali e non finalizzati al profitto.

Reato d’opinione

Luca Sofri ci racconta perche’ vogliono arrestare il signor Jannuzzi:

Cliccate qua e lo saprete anche voi (lo so, “click here” e’ male ma non ho voglia di cercare forme particolari della frase per evitarlo!)

Cito:

[…] E questo perché i giudici vesuviani lo considerano «proclive a delinquere», un recidivo per nulla «pentito» di aver distillato quelle opinioni […]

Non sarebbe stato meglio abolire il reato di opinione, invece di metter mano al falso in bilancio? Su certe cose pure la Lega ha ragione…

Bello poi il passaggio sull’esser pentiti. Su queste basi attenti a non dire troppo in giro che vi siete registrati un film dalla TV. E se lo dite almeno mostratevi mooolto pentiti, altrimenti…

Ben fatto!

I tre ostaggi italiani sono stati liberati da un intervento delle forze speciali USA e polacche.
Nessun cedimento con chi voleva che gli italiani scendessero in piazza contro USA e governo italiano.

Questa dovrebbe essere una lezione per chi crede che i problemi si possano risolvere con bandiere e palloncini colorati.
Contro i criminali, prima ancora che i terroristi, si agisce cosi’.

Con l’occasione mi auguro anche che ognuno ora torni al suo ruolo. Per esempio un bravo medico quale e’ Gino Strada dovrebbe fare quello, non imbarcarsi in azioni politiche cone ha fatto anche in questa vicenda, rischiando la propria vita, senza arrivare a risultati.

Mi rallegra anche il fatto che siano stati arrestati alcuni dei rapitori. Ora speriamo che emergano i collegamenti con i fiancheggiatori italiani, magari quelli che hanno pilotato i testi dei video o cercato, senza successo, di interferire con la politica del nostro paese.

Aggiungo un ricordo all’ostaggio barbaramente assassinato in Aprile…

Benvenuto Presidente

Mi spiace non voglio deludere nessuno ma anche se condanno certe derive io ritengo che l’Italia debba essere grata agli USA e al loro Presidente che oggi li rappresenta, quindi posto per testimoniare che il tenutario di questo blog le da’ il benvenuto nella nostra terra che, anche grazie al suo paese e alle migliaia di soldati che hanno perso la vita, e’ LIBERA e DEMOCRATICA al punto da accettare manifestazioni PACIFICHE di dissenso.

W gli USA, benvenuto Presidente Bush.

"siamo i liberatori della cultura"

“siamo i liberatori della cultura”. Cosi’ ha detto Urbani al congresso di FI.

L’ha detto il ministro che ha fatto votare una legge che:

– prevede il carcere (!) per chi scarica una canzone, pure quelle fuori catalogo o i botleg.
– impone tasse (in favore della SIAE) su masterizzatori e hard disk
– rende illegale diffondere gratuitamente le proprie opere in Internet (canzoni, disegni, testi, video delle vacanze…) se non accompagnate da un bollino SIAE

OK, a furor di popolo (e in vista delle elezioni…) ha depositato un DDL di modifica ed eliminazione di ‘sti tre orrori, pero’ il PUDORE di evitare quell’affermazione poteva anche averlo.

L’inno dell’Ulivo…

Da tal cicciobandini
possiamo sentire e leggere l’inno dell’Ulivo. Il nuovo, dopo
“La canzone popolare” (urgh) e “Una vita da mediano” (uhm).

Alcune considerazioni:

1) e’ una via di mezzo fra “Bandiera rossa” e “Ci vuole un fiore” (per fare il tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole il fiore… la melodia ricorda quella, il testo e’ meno bello).

2) In base alla legge Urbani (che l’Ulivo ha accettato implicitamente, con l’astensione) siccome su quel testo e quella musica non c’e’ il bollino virtuale SIAE, diffondere la canzone in rete e’ illegale, leggerla e’ illegale, sentirla e’ illegale, anche se gli autori l’hanno messa apposta in giro perche’ la si ascolti e si agisca di conseguenza alle europee. Insomma, a norma di legge chi sente oggi ‘sto inno rischia la galera.

In effetti una cosa simile andrebbe vietata, ma non da una legge fatta per realizzare i sogni proibiti delle major ;-)

Andrebbe vietato perche’ e’ BRUTTO e fa chiedere se si e’ sicuri di voler votare gente che ha “la testa dura e il cuore sulla bocca” (eh?) o che “vive e fa progetti coi vecchietti e i ragazzini” (ehh?)

Vabbe’, ascoltatelo e giudicate…

Domanda: fra l’inno di FI e questo qual e’ il peggiore?

Brutta cosa il sistema maggioritario, ci obbliga ad avere due grandi coalizioni che nel migliore dei casi sono identiche e nel peggiore sono una peggio dell’altra. E qui non parlo di inni.

Israele stato canaglia

Questo e’ quanto: OGGI Israele (non gli ebrei, Israele) ricade nella definizione americana di stato canaglia visto che ignora le risoluzioni ONU, ha progetti nucleari e utilizza regolarmente pratiche terroristiche come omicidi mirati, missili contro campi profughi, bombardamenti su civili.

Post scriptum polemico…
A me hanno sempre detto che gli amici ti avvertono se sbagli. Beh, alcuni Amici di Israele mi sembrano assai poco amici: difendono Israele acriticamente e ignorano deliberatamente le stragi di innocenti come quella odierna (missili contro campi profughi e una strage inenarrabile!)…

Mah!

Sostegno ai nostri soldati in Iraq

Credo che oggi sia doveroso da parte di tutti gli italiani esprimere il sostegno ai nostri soldati impegnati a fronteggiare un attacco violento e dai canoni inaccettabili sferrato da uomini pronti a farsi scudo di un ospedale, sicuri di non essere attaccati da chi ha valori etici e un rispetto per la vita ben maggiore del loro.

I nostri soldati sono in Iraq in missione di pace, per costruire non distruggere. Qualcuno vuole ucciderli uno ad uno, evocando anche dove non c’era una guerra santa in nome di un’interpretazione delirante di una religione, l’Islam, che e’ contro la violenza.

Ripeto: che si sia pro o contro questa missione o e’ il momento di dire a voce alta: SIAMO CON VOI RAGAZZI, CORAGGIO!

Pacifisti poco pacifici…

Cosa penso dei pacifisti post Iraq lo sapete, ma grazie ai “bloggers per la pace” devo tornare sull’argomento…

Gia’ il concetto di bandiera della pace e’ abberrante: se la hai sei buono e bravo, se non la hai sei uno schifoso assassino schierato con gli ameriKani. E passi, hanno riempito le finestre e le facciate di case e palazzi di bandiere colorate, hanno coinvolto i bambini e le scuole, hanno creato un movimento d’opinione (che non rappresenta la maggioranza del paese ma si fa notare).

Il problema e’ che questo movimento non ha un coordinamento o una sorta di statuto, ma e’ caratterizzato da tante anime diverse unite dalla bandiera.

Fra gli altri ci sono…

…i bambini che nel loro candore non possono che auspicare un mondo in cui tutti si tengono per mano felici (ignorando, ma a una certa eta’ e’ legittimo, che certe situazioni non si possono fermare con le bandiere o le poesie di pace).

…i politici, da Rifondazione ai comunisti italiani ad altre aree della sinistra che vogliono si’ la pace, ma in generale sono contro qualsiasi iniziativa USA, indipendentemente da quale che sia. (1)

…i facinorosi, che a marzo 2003 bloccavano i treni dei pendolari per impedire il passaggio sulla rete ferroviaria italiana di materiale destinato alle forze USA… (2)

…quelli che al corteo della pace di marzo 2004, bandiere in mano, hanno riempito di insulti e uova marce Fassino ed altri esponenti di sinistra rei di non essere abbastanza pacifisti… (2b) o che inneggiavano alla resistenza irachena (!)

…e ci sono anche i “bloggers per la pace” che decidono di minacciare di denuncia una prof. italiana che insegna in Egitto, ha un blog, e’ molto critica con gli USA ma ha avuto ed il torto di far loro notare che alcune foto di stupri di donne irachene sono in realta’ un falso e provengono da un sito pornografico a pagamento che proponeva immagini da un film porno. Il che si badi non significa smentire tutte le torture (atto indegno che sara’ punito) o difendere gli USA, ma fare un favore a qualcuno che fa informazione evitando che vengano mischiate cose vere e cose non vere!

Ora, intanto gli attacchi a Lia dimostrano solo miopia visto che col suo blog contribuisce ad informare, spiegare e avvicinare chi la legge sul mondo in cui vive, sfatando molti preconcetti sull’Islam e gli islamici (quindi aiuta la causa della pace fra i popoli ben piu’ di altri…). Detto questo, se pure io mi riconoscessi nei toni e modi del pacifismo oderno, non vorrei condividere i simboli e quindi apparire collegato a persone che in nome della pace perseguono fini politici (1), fanno casino e usano la violenza come arma di pace (2 e 2b) o minacciano di querela una persona in perfetta buona fede che ha avuto il torto di segnalare un errore che puo’ compromettere la credibilita’ di un’iniziativa.

Credibilita’ che per quanto mi riguarda “bloggers per la pace” non ha piu’. Cambiate rotta e modi e magari anche nome. Sceglietevene uno un po’ piu’ umile ragazzi, perche’ non potete arrogarvi il diritto di essere gli unici “blogger per la pace” (si dice cosi’, la ESSE nella parole inglesi usate in un contesto italiano non va…) o rappresentare la blogosfera, men che meno quando agite come avete fatto contro Lia… e come fate mentre scrivo, pubblicando un comunicato stampa dei campi antimperialisti (il nome e’ tutto un programma…) che va contro la sacrosanta richiesta di riservatezza sulle trattative per liberare gli ostaggi italiani.

Stesso discorso della bandiere, dunque. Non si possono raccogliere sotto un unico simbolo persone con interessi, fini e comportamenti tanto differenti. Non e’ moralmente accettabile che un simbolo in cui si riconoscono migliaia di persone che hanno un’opinione e un’aspirazione legittima di pace rappresenti anche determinati movimenti politici, i campi antimperialisti, la gente che fa casino nelle stazioni, quella che lancia uova marce e quella che invece di ringraziare per una segnalazione si lancia in minacce alle persone per bene, che oltretutto senza clamori e nella vita di tutti i giorni fanno molto per la pace e la reciproca conoscenza dei popoli.

Da oggi questo blog linka Haramlik, il blog di Lia che gia’ leggo da un po’. Non la pensa come me su varie cose ma trovo molto interessante ed istruttivo leggerla e vi consiglio di fare altrettanto.

Se invece volete leggere il pacifismo vero, quello slegato da interessi, odi, rancori, quello che purtroppo NON SA di venire STRUMENTALIZZATO per fini politici da taluni partiti, leggete i pensieri di pace dei bambini

Rileggendo quei messaggi trovo cosi’ triste che la buona fede di tante persone, soprattutto bambini, serva ad alimentare le aspirazioni di campi antimperialisti, partiti che auspicano oltre alla pace la fine degli USA (e gia’ che ci siamo la sconfitta del governo in carica) ecc…

E’ questo il grande problema del pacifismo post Iraq: e’ un calderone, in cui sotto un unico simbolo trovano spazio aspirazioni giuste ed altre strumentali. E in cui in nome della pace si fanno cose assai poco pacifiche e pacifiste.

Peccato. La buona fede di tanta gente meriterebbe piu’ rispetto e la bandiera della pace non dovrebbe rappresentare un simbolo politico.

Seminare la diffidenza

E’ notizia di questa mattina: la polizia ha caricato i manifestanti che bloccavano la fabbrica FIAT di Melfi.

Scusate tanto ma se la polizia viene schierata contro gli operai (che hanno reagito alzando le mani e fra i quali vi sono stati poi dei feriti, pare) come puo’ poi la gente credere alla parola della polizia stessa in altre circostanze?

Avete presente il derby Roma-Lazio interrotto a causa di SCIAGURATI ultra’ che hanno messo in giro la voce che un bambino fosse stato investito da una volante? Ecco, fortunatamente non era vero ma la gente non ha creduto subito alla parola del questore di Roma.

I politici di centrodestra che si sono scandalizzati piu’ di fronte alla diffidenza di 80.000 persone che all’atto criminale di pochi ultra’, farebbero bene a riflettere sul perche’ la gente e’ portata a non credere ciecamente alla polizia soprattutto in circostanze come quella.

Un indizio? G8 di Genova.
Un altro indizio? Le cariche odierne (e non solo, e’ storia di decenni di manifestazioni) contro i manifestanti.

Meditate politici, meditate.

Scagliare la polizia contro dei cittadini che manifestano crea diffidenza e sospetto nella popolazione. Avete sbloccato le fabbriche FIAT, forse, ma a che prezzo per la fiducia del paese nelle sue istituzioni?

Solidarieta’ a tutte le persone ferite a causa di questa scelta scellerata, sia fra le forze di polizia sia fra i manifestanti.