E invece no…

E invece voglio scrivere, dopo tanto.
Mi sono riletto primavera in febbraio per ritrovare quelle emozioni e la carica di vita che ha dato quella scelta e il suo esito.
Negli anni successivi quante altre emozioni, tante diverse. La mia nonna volata in cielo, un altro ospedale (non mio stavolta ma forse ancor piu’ sentito e temuto) soddisfazioni e fallimenti, legami trovati e stretti fortissimo, amici persi, amici andati via.

E adesso… adesso mi sento KO, davvero KO. Ho quasi chiuso il cuore dopo un allontanamento (di una persona che doveva esserci per sempre) e un “tradimento” (perche’ un’altra persona o mi ha mentito o mi ha messo in cattiva luce, entrambe le cose sono bruttissime), ma mi accorgo che io non posso vivere cosi’. Non posso mettere in un angolo le emozioni, perche’ poi scoppio. E non posso perdonare e dimenticare un tradimento in un battito di ciglia, perche’ anche il perdono ha i suoi tempi.
A volte mi sento schiacciato, piu’ solo a portare avanti tante cose. Con la paura del domani e l’angoscia del presente. A volte in questi giorni ho la sensazione di star per precipitare nella depressione piu’ nera, quella dove anche la cosa piu’ desiderata del mondo sembra triste. A volte mi sento su un baratro e ho davvero paura che la mia mente ci stia per cadere dentro piu’ di quanto abbia mai fatto.

Forse anche per questo stasera ho deciso di iniziare a rileggere le pagine del mio blog, per ritrovarmi.
Vorrei un po’ di serenita’ del cuore e dei rapporti, vorrei che chi e’ andato via tornasse davvero e chi ha ferito si guardasse dentro. Ma non posso fare tutto io. E no, regalarsi cose materiali e tuffarsi in PSPad aiuta a distrarsi ma non a vivere bene. Non basta…

Ci dormi su,
ci bevi su,
vivi cosi’ per dire
e non ne sai uscire
ma andare via, come si fa?

Io so per star meglio devo tornare a far battere il cuore… ed esprimere queste emozioni e’ un primo passo. E adesso riavvio il PC che s’e’ infognato Avast. Ciao.

Dove andra’?

Tanti anni fa don Danilo mi disse una bella frase sulla Fede dei bambini: “non pensano che tutte le risposte possano arrivare da loro stessi”.

Probabilmente si smette d’essere bambini quando si inizia a pensare di bastare a se stessi, che il proprio giudizio sulle cose sia l’unico che conta. Ed e’ la volta che ci si perde davvero. Che si allontanano le persone che fanno notare un errore o magari camminano sull’acqua per difendere un amico, ma fanno cio’ che loro pensano di dover fare, non cio’ che si vorrebbe facessero.

Ed e’ la volta che tutto cio’ che di giorno in giorno si ritiene giusto appare legittimo e tutto cio’ che gli altri ritengono non giusto appare come una illecita intromissione nelle proprie vite, da contrastare ad ogni costo, anche dicendo il contrario di cio’ che si pensava fino a un attimo prima.

Ma dove andra’ chi pensa che il proprio sia l’unico metro di giudizio valido o la sola strada che puo’ percorrere? Dove andra’ a consolarsi, a cercare conferme, a cercare una parola se respinge chi non la pensa allo stesso modo o non accetta certe scelte? E quanti cocci di cuore spargera’ attorno a se’?

Ciao Fiorina…

Sei stata giovane nelle balere emiliane, ma non ti conoscevo al tempo. Ti conosceva mia madre, giovane con te, e passavate estati spensierate in un’Italia che si rialzava dopo la guerra.

Sei stata moglie dedicata, madre di bravi figli e poi nonna di nipotini e nipotine.

Io t’ho conosciuta da piccolino quando venivamo a San Marino ma il ricordo piu’ recente che ho di te e’ stato del giorno del funerale della mia nonna, cui eri legata. Si, ci siamo rivisti poi, ma quell’incontro e’ stato speciale perche’ con il tuo accento emiliano (che adoro) e la tua simpatia hai alleggerito quella giornata e pure il momento in cui buttavano la terra, con una frase che ci ha regalato un sorriso.

Adesso te ne vai anche tu, cosi’ vi ritroverete. Rivedrai il tuo caro marito, che lassu’ avra’ ritrovato la pace, tua madre e tutti i parenti e amici che ti avevano lasciata. Salutali e abbracciali…
Da lassu’ veglia sui tuoi figli e i tuoi nipoti, soprattutto le piu’ piccoline che credo siano al loro primo incontro con la morte.

Una preghiera.
Riposa in pace…

6 bis

Avrei voluto poterti parlare ancora una volta. Poter chiarire un tragico malinteso di quella sera. Uno dei tanti, il piu’ tragico. E vorrei che ora tu potessi vedere oltre le apparenze di questi post. E vorrei che tu potessi capire che io quella sera non l’ho fatto per me. Lo pensi, ne sei convinta, ma come perdere la tua presenza poteva essere per me? Qui non c’entra la coscienza. Qui centra quello che in buona fede ho sempre pensato fosse bene e tuttora penso. E spero che se domani saro’ sull’orlo di un burrone, qualcuno fara’ lo stesso. Comunque sappi che sei sempre qui…

Lo so che il resto del mondo non capisce e non capira’ e non me ne importa niente. E’ il mio solo mezzo per dire le cose. Metterle in questa bottiglia-post, deporle in questo mare e sperare che arrivino in una spiaggia di pistacchio. E sperare che, forse, magari…

6

Auguri… non e’ un 6 come tutti gli altri, lo so, ma per me non e’ cambiato nulla. Tengo a te come prima. Ho fatto una scelta perche’ dal mio punto di vista era l’unica, ed era un enorme sacrificio fatto per affetto, non per altro e di sicuro non per le ragioni che temi.
Io ti voglio bene come prima. Se mai leggerai ricordatelo… Ti voglio bene e ci sono. Non so se tornerai, se potrai accettare una scelta che non condividi ma fatta per te in buona fede. So solo che oggi e’ il 6, ti sto pensando e ti voglio scrivere queste parole.

Scelte

A volte si fanno delle scelte. Per paura, disperazione, senso d’impotenza. O anche per responsabilita’.

Scelte che in un attimo possono cambiare la vita, i rapporti, le persone, i legami. E a volte si mente, a fin di bene ma si mente ed e’ molto doloroso, non e’ per niente facile come sembra.

Ieri ho fatto una cosa, oggi un’altra. E per quanto faccia male l’esito, so che dovevo farlo, perche’ la presunzione di bastare io mi era stata smontata gia’ da un bel po’. Che Dio mi perdoni se ho sbagliato. A farlo ora o a non averlo fatto prima. Che Dio e Chiara proteggano la creatura che adoro e per cui ho fatto questo sacrificio. Perche’ qualcosa dentro di lei le dica che l’ho fatto per lei ed e’ il piu’ grande gesto che potessi fare per lei. Farsi odiare, perdere qualcuno per cercare di aiutarlo.

Forse sono incoerente fino al midollo, come mi e’ stato detto prima della tempesta, perche’ domani cambiero’ il mio cellulare con un touch screen, dopo averli detestati per anni. Ma cio’ che ho fatto mi appartiene piu’ di molte scelte fatte finora, di molti rischi corsi o fatti correre. Giusto o sbagliato. Dovevo farlo. E lo sapevo. L’ho sempre saputo.

Ti voglio bene angioletto. Spero che un giorno capirai. E che se anche non mi perdonerai, vivrai e avrai altre ragioni di felicita’.

Questo mio vecchio blog

Scrivere un blog per se stessi, per rileggersi poi.
Razionalizzare i propri pensieri prima di condividerli col mondo.
Nove anni fa ho iniziato cosi’ e lo scopo e’ sempre stato questo.
Posso piacere, non piacere, dar fastidio, suscitare simpatia, evocare ricordi. Va bene tutto.
In questo blog ho sempre messo cio’ che mi sentivo di mettere.
Un paio di volte nella sua lunga esistenza mi sono sentito condizionato.
Se scrivevo una cosa qualcuno ci restava male, se non la scrivevo idem.
E mi e’ passata la voglia di scriverlo.

Twitter e’ un’altra storia. E’ un gioco e infatti ci vado a giocare, ci esprimo un’emozione, un commento e la cosa piu’ difficile e’ farlo stare in 140 caratteri e non mettersi nei guai.
Ma questo blog mi rappresenta e mi racconta. Nei miei momenti, nei miei dispiaceri. Nella mia speranza di contare per le persone abbastanza da non andarsene, in tutte le accezioni del termine.

Non e’ un diario delle mie giornate e siccome ogni giorno, ogni mese, ogni anno si vive con stati d’animo diversi non e’ detto che se un anno si vive un’esperienza e la si racconta, l’anno dopo quando se ne vive una ancor piu’ meravigliosa desiderata e attesa si corra qui a dirla. O almeno io non lo so fare. Spiace se anche per questo deludo.
Per un po’ continuero’ a giocare su Twitter, non ho spirito per riflessioni lunghe qui e questo non e’ il mio diario, e’ un blocco degli appunti dell’anima e la mia e’ un po’ troppo tormentata e ferita per avere voglia di raccontare ora, sia cose belle sia cose brutte.
Poi magari fra 5 minuti cambiero’ idea, ma anche no.

Anima, cuore e dignita’

Non so se le mie scelte passate sono sempre state giuste ne’ se lo saranno quelle future. So che ci metto il cuore e il cuore e’ capace d’affetto e di dolore, di tenerezza e di rabbia. Sia il mio sia quello degli altri, lo so. Ma so anche che ho una mia dignita’ e arriva il momento in cui pretendo sia rispettata.

Io son pronto a dar l’anima per le persone a cui tengo e, faticosamente, ad ammettere i miei errori ma i problemi si risolvono solo se c’e’ la volonta’ di dialogare e superare le difficolta’. Senza, non penso di meritare certi toni e certe frasi.

Purtroppo pare sempre piu’ facile pensare ai problemi che alle cose belle, ed e’ un errore che devo star attento a non fare anch’io…

Ciao, Benedetta

Ciao…
Hai visto che e’ successo dopo che un anno fa sei caduta verso il cielo?

Dolore in chi ti amava, angoscia in chi ti aveva appena incrociata e pensieri di tanti che nemmeno ti conoscevano.
Qualche persona incommentabile ha pure fatto ironia sulla tua morte (e Facebook non l’ha cancellato e anzi gente di gran cuore ha aggiunto battute indegne), ma cosi’ e’ il mondo…

Un mondo dal quale hai scelto di andartene. In fondo e’ difficile capire perche’. Per l’anoressia? Per altri dolori sottili o grandi che ti struggevano l’anima? Perche’ non sentivi o non credevi di poter chiedere o avere aiuto? Chi lo sa…

Io ti conosco perche’ ha parlato di te un grande amico di una persona per me preziosa e lei e’ rimasta molto colpita dalla tua vicenda e ti ha anche dedicato un bellissimo articolo per cercare di aiutare altre ragazze che affrontano momenti difficili.

Tanti che non ti conoscevano, ti pensano e pregano per te.
A me fai tenerezza. Vorrei riavvolgere la matassa del tempo e che la carezza di un angelo potesse trattenerti o darti la voglia di non farlo…
Mi fai tenerezza e ti mando un abbraccio leggero, a te e agli angeli sofferenti che ci stanno pensando ora.

Mi fai tenerezza e ti voglio bene… Ma…
Ma anche se provo questi sentimenti penso che tu abbia sbagliato,. che tu abbia compiuto un gesto estremamente egoista. Soffrivi, lo so, non si puo’ semplicemente dire “dovevi farti forza” ma nemmeno accettare la tua scelta. Avresti potuto cercare aiuto… in Dio, in chi conoscevi o in sconosciuti (un prete? uno psicologo? un conoscente di fiducia?)

Meritavi piu’ aiuto? Certo, ma chi sono io, estraneo, per dire che chi ti amava non ha tentato di dartelo?
Alla fine pero’ la scelta e’ stata tua: il dolore troppo grande? La paura? La vergogna? Quale e’ stata la molla? Cosa te l’ha fatto fare? Chi puo’ dirlo… chi potrebbe mai saperlo…

Pero’ non dovevi. Ti sei negata la possibilita’ d’essere felice nei giorni del domani e hai inondato la vita di chi ti amava di sensi di colpa.
Sensi di colpa giustificati? Non lo posso sapere per chi t’era piu’ vicino. Penso pero’ siano sbagliati per chi ti conosceva meno o ti incrociava a scuola… L’animo umano e’ cosi’ difficile da sondare. Anche se parli ogni giorno con qualcuno e gli dai tutto te stesso non puoi essere certo di capire fino in fondo cosa vive…

Non lo so. Non posso sapere cosa davvero t’ha spinta, quali ragioni o torti subiti. So, ma non lo dico con rabbia, che non e’ stato giusto. Che hai lasciato vuoto e dolore. E forse qualche desiderio d’emulazione in ragazze che avran letto di te sui giornali.

Ma che scelta e’ una cosi’? Lasci dolore e non sai cosa trovi. Perche’ magari dopo non c’e’ niente, o c’e’ l’inferno cristiano o il perdono in extremis di Dio o c’e’ l’immediata reincarnazione per ripetere le prove fallite… chissa’… non lo si puo’ sapere…

Vent’anni fa ho vissuto, da lontano, il suicidio del figlio di una collega di mia madre. Ha devastato la vita alla sua famiglia che aveva tentato l’impossibile perche’ non lo facesse.

Sette anni fa una persona preziosa mi ha raccontato la sua vita di sensi di colpa per l’analoga fine del suo ragazzo.

Scusami, non lo trovo giusto ne’ per chi lo fa ne’ per chi resta. Lo capisco solo per i malati gravi che in accordo con la famiglia scelgono di non soffrire oltre e di interrompere le cure. Ma e’ una scelta condivisa, non uno strappo…

E intanto resta il silenzio. E a parte i miei tasti ora c’e’ silenzio. Il silenzio che c’e’ sulla tua tomba (lo so, l’anima e’ altrove), il silenzio che sostituisce i sorrisi, la spensieratezza, le gioie che avresti avuto, le prime cotte, gli esami, le vacanze sola, amici nuovi, feste di compleanno, paura e felicita’…
Un’infinita’ di emozioni che se una virgola quel giorno fosse stata diversa, potresti vivere ancora.
In fondo spero tu rinasca.
Chissa’, magari sei la bimba dei vicini.

Ti mando un abbraccio e una preghiera, ma non avresti mai dovuto farlo. Tu da dove sei, avrai visto che effetti ha avuto.
Ciao Benedetta, continuero’ a ricordarti e come me in tanti. Sperando di saper camminare sull’acqua per dare il mio piccolo umile contributo a far star meglio le persone che ho attorno.
Che il Cielo abbia cura della tua anima.

Ti dedico Tommy di Roberto Vecchioni. Una carezza, ciao…

La settimana dell’aggiornamento tecnologico

…Che corsa! Direi che l’ho rispettata questa settimana dell’aggiornamento tecnologico!

Ho aggiornato WordPress, nonostante alcune titubanze circa la compatibilita’ dei temi (dei, perche’ non curo solo il mio blog)…

Ho aggiornato LibreOffice, che non vedeva l’aggiornamento e me l’ha fatto riscaricare tutto…

Ho aggiornato Process Lasso alla 6 (il cambio di major release fa sempre effetto), la mia installazione di sviluppo di PHP e pure SQLite Expert. Ho migliorato un po’ di script per il Gommy che ora funziano molto meglio e ho…

E ho…

Beh si, alla fine un social network lo provo anch’io. No anzi e’ il terzo. Il primo fu Orkut, mi ci invito’ un amico tantissimi anni fa quando era in beta ma lo usai 5 minuti e stop. Poi ne ho creato uno io (il Gomitolo di fatto lo e’) e adesso provo Twitter che non e’ fb e penso si possa usare senza svendersi come con fb.
O almeno, vista l’eseguita’ dello spazio, te lo rende piu’ difficile anche se poi sbagliare e’ facile. Mettiamoci alla prova.
Se non altro, pare sia piu’ facile contattare l’assistenza Wind in questo modo… e io aspetto sempre un cambio di catena!
Ho aggiunto alla colonna qua a lato del blog il widget per mostrare i tweet. Non mi piace tantissimo l’output ma intanto c’e’, magari trovero’ di meglio.

OK, vedremo come andra’, magari lo abbandono come Orkut, who knows…
Certo un primo pensiero e’ che rende molto facile postare ma uno deve pensare bene a cio’ che sta per dire e alle conseguenze che puo’ avere.

Almeno dal lato informatico e’ stata una settimana produttiva. Umanamente e’ stata ed e’ molto, molto piu’ difficile…

Guardarsi indietro

C’e’ un anonimo che si diverte a mandarmi email offensive rinfacciandomi comportamenti del passato.
In generale puo’ avere ragione: sono stato molto impulsivo in passato e non tutte le scelte che ho fatto ieri le rifarei col senno di poi. Alcune si’, non tutte.

Nello specifico, siccome non si firma, non posso dire se ha ragione oppure no. Certo se volesse dialogare sarei pronto anche a riconoscere i miei eventuali torti nei suoi confronti. Siccome gli basta insultare senza firmarsi o concedermi il diritto di replica, non lo vedo migliore di come lui vede me. Eppure dai discorsi che fa dovremmo esserci incontrati online almeno una dozzina di anni fa. C’e’ stato tutto il tempo di crescere entrambi.

Mi spiace amico se hai dei risentimenti nei miei confronti. Se vuoi scrivermi ne parliamo da persone adulte quali ormai siamo e ci chiariamo.

Di ciambelle, buchi, angeli custodi e regali di compleanno

Non tutte le ciambelle riescono col buco e capita che in una Comunita’ non ci si parli abbastanza o non ci si capisca. Nessun VaticanLeaks, semplicemente un telefono mancante, uno staff in parte nuovo e qualcosa pensato da tempo -e quest’anno un po’ temuto- salta. Forse e’ meglio cosi’ perche’ ne’ fisicamente ne’ mentalmente credo ce l’avrei fatta. Chissa’, magari ci ha messo lo zampino il mio angelo custode. Peccato-perfortuna, comunque…

Ma allora si torna ai problemi concreti: il vecchio mouse laser e’ oltre il limite di sopportazione. Mia, non sua. Il pulsante sinistro non tiene e la rotellina centrale va per i fatti suoi. Fossi bravo lo smonterei, ma… non son capace. Tentate tutte le strade per pulirlo e nulla. Vado verso l’esaurimento nervoso. Peccato, era del 2009 anche se ha fatto milioni di clic.

Piu’ vecchie, risalgono al 2003, le cassettine acustiche Philips. Niente di eccezionale ma si sentono bene. L’audio, perche’ loro non stanno bene: il connettore dell’alimentazione non tiene piu’ e perche’ si sentano devo praticare riti vari col cavo. A volte va per un po’ a volte si sente solo a sinistra, a volte non si sente piu’ da nessuna parte. Basta. Ho resistito abbastanza.
Via verso il mio negozio di fiducia.

Mouse laser? Si ma solo senza fili o solo con 2 pulsanti. E i miei 2 a lato? “Non sono molto richiesti”. Storia ufficiale quando un negoziante non ha cio’ che gli chiedi. Ma se gli dici “ok fa nulla, cerchero’ un’altra soluzione” ecco che spunta… il “Mouse Smart Joystick Pro” che e’ ottico e al posto dei pulsanti ha un mini joystick programmabile. E devo dire che mi ci trovo. E’ strano ma comodo. Non noto nemmeno una gran differenza in precisione fra laser e ottico, come non l’avevo notata nel passaggio inverso. Merito dei mouse ottici o demerito del modello laser? Boh, ma va bene cosi’ e ho pure risparmiato. Consigliato!

E per le casse? Sono partito col proposito di prendere 2 cassettine senza fronzoli ma la scelta era fra troppo piccole e troppo grosse. E guai a chiedere la presa cuffie. La via di mezzo erano i Moon Speakers 2.1 della Kraun (che a me come nome fa sempre pensare a un cibo tedesco ;) ). Li ho presi con un po’ di titubanza temendo di non avere spazio a sufficienza e invece… spettacolo! Audio ottimo sia a basso volume sia salendo… e salgono eccome! Ottimi bassi-che-fan-tremare-lo-stomaco e, beh, il telecomandino per il volume vizia un po’… e ci si possono pure collegare le cuffie ED una fonte esterna (cellulare, lettore mp3…). Tutto molto bello. Peccato solo il cortissimo cavo jack 3.5. Arriva a malapena al PC. Ne comprero’ uno piu’ lungo e questo lo usero’ per collegare cellulare quando non ho il pc acceso. Cosi’ ho risolto anche il problema musica senza accendere il computer.

Tutto bene.
Rispetto a questa mattina non ho cose in piu’ o cose che cambiano la vita. Sono piccoli doni materiali che uno si fa. Quelli che riempiono il cuore arriveranno fra pochi giorni. Non so ancora bene cosa ma so che saranno come un caminetto caldo. Aspetto con ansia… sono certo contribuiranno a farmi superare un periodo che non e’ stato facile. Per adesso abbasso un po’ e continuo a sentirmi musica.

PS dimenticavo: portare 3.6kg di scatolone per mezza Mestre dovrebbe avermi reso esente da passeggiate almeno per 2 o 3 giorni… faticaccia! :)

La montagna

Ci sono montagne reali e montagne di paure virtuali, che nascono nel cuore e che e’ difficile scalare. MA se decidi di farlo, smetti di pensare e razionalizzare e far crescere in te i timori, poi cio’ che ne ricavi e’ una gioia infinita…
Grazie fog, grazie di questa splendida giornata!

scagotto

Questa volta l’ho sentita forte. Inizia poco. Cresce. Tutto trema. Sempre piu’. Lo senti distintamente e TANTO. Viene davvero la paura che cada tutto. Poi cessa. E continui a tremare tu. E i siti web sono intasati. E pensi a tutti gli amici sparsi per il nord Italia.

Ripeto: scagotto.
ah, a futura memoria: parlo del terremoto del 20/5/2012 in Emilia, che s’e’ sentito in tutto il nordest. Quello del ’76 in Friuli l’ho vissuto (arrivo’ fin qui) ma ero troppo piccolo e non ricordo molto. Quindi per me questo e’ il piu’ forte della vita.

La cronaca del Veneto

Il Gazzettino chiude le porte alla consultazione gratuita del quotidiano. La mentalita’ dell’abbonamento colpisce anche questa testata che finora aveva offerto la lettura gratuita dalle 14 avvalendosi di banner e sponsorizzazioni.
E’ buffo: si possono leggere le notizie di mezzo mondo e dei posti piu’ strani e lontani, ma la cronaca locale del Veneto viene blindata, con buona pace di quanti, giovani che lavorano lontani, pensionati o semplici cittadini interessati alla vita della propria citta’, perderanno la possibilita’ di conoscere gli eventi locali.

Molti giustamente si lamentano: a leggerlo dopo le 14 erano soprattutto pensionati e persone che abitano lontano dalle loro terre d’origine. Eccomi quindi a stilare una lista di siti di notizie legali e gratuiti, perche’ giustamente si sostengono con la pubblicita’ e le sponsorizzazioni.

Essendo di Mestre privilegio i giornali e siti che parlano della mia area, ma se ne conoscete per le altre province del Veneto segnalate pure.

T-Vision
Le news in video di Antenna 3 su Venezia/Mestre, Treviso e Padova

Rete Veneta
I TG quotidiani di Rete Veneta per Mestre/Venezia, Treviso, Padova e Vicenza

Il Corriere del Veneto
Il Corriere del Veneto offre notizie locali di Venezia-Mestre, Padova, Verona, Treviso, Vicenza, Belluno e Rovigo

La nuova Venezia
La nuova di Venezia e Mestre offre una selezione di notizie gratuite dalla citta’

Venezia Today
Venezia Today offre cronaca di Venezia e Mestre
Vedi anche Mestre Today

Ansa
Le notizie ANSA relative al Veneto

Youreporter.it
Le news del Veneto da YouReporter.it

Come altri, non comprero’ piu’ nemmeno l’edizione cartacea come ogni tanto mi capitava di fare. Sono liberi loro di fare determinate scelte come lo sono io, se non le condivido, di decidere a chi dare i miei soldi o su quali banner cliccare.

Aggiornamento 27/3/2012

Archivio storico di Repubblica
Con questo servizio si possono fare ricerche nell’archivio del famoso quotidiano ma anche di un gran numero di testate locali anche venete fra cui La Nuova Venezia, il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso e altri. Gli articoli degli ultimi 2 giorni sono a pagamento (ma se ne possono leggere i titoli e un estratto), ma tutti i precedenti sono consultabili gratuitamente.

Aggiornamento 18/5/2012

Rassegna stampa sul sito della Camera dei deputati
Archivio rassegne stampa sul sito del Senato
Molti fra i commenti alla notizia sul sito del Gazzettino chiedevano di poter vedere almeno la prima pagina. Lo consente la rassegna stampa sul sito istituzionale del Governo. Dal 18 maggio 2012 il Gazzettino inoltre ha ricominciato a pubblicare la prima pagina delle proprie edizioni locali.

Archivio storico della Nuova Venezia
Ecco, per semplificare la vita a molti, il collegamento all’archivio storico della Nuova Venezia che permette di leggere tutte le notizie pubblicate dal 2003 a oggi. Le notizie pubblicate da piu’ di un giorno sono accessibili gratuitamente.

Se conoscete altri siti, scrivete!

19 marzo

Quando quattro anni fa venne a mancare il medico cui devo gli occhi, per ricordarlo scrissi che non avendo avuto un padre avevo scomposto questa figura nei diversi ruoli e a lui sin da bambino avevo attribuito quello della protezione e cura, cosi’ come ad altri, nel tempo, ho attribuito il ruolo della guida, ecc.

Attribuire ad alcune persone quel ruolo mi veniva naturale e anche per questo adoro la canzone “Io sono Francesco” di Tricarico che a un certo punto dice “il padre è solo un uomo e gli uomini son tanti: scegli il migliore, seguilo e impara”. Del resto, se non si potesse distinguere fra padre biologico e ruolo del padre non funzionerebbero le adozioni e pure san Giuseppe non sarebbe stato vissuto da Gesu’ come tale.

Seguire il migliore, dunque. Ce ne sono stati diversi nella mia vita ma uno in particolare che ho cercato di seguire e da cui ho tratto molto di cio’ che sono oggi. Forse l’ha intuito ma non gliel’ho mai detto esplicitamente, anzi temo, con le mie intemperanze d’allora (ero molto piu’ giovane…), d’avergli dato piu’ di un dispiacere.

Mai avrei potuto immaginare che in quattro lustri le cose si sarebbero rovesciate e da due anni a questa parte sarei diventato io quello “da seguire” (il migliore non credo proprio). Certo, per molta gente sono stato e sono (immeritatamente a mio avviso) una persona da ascoltare, ma da qui a sentirsi chiamare in un certo modo, considerare in un certo modo, avere un po’ di influenza sulla vita di una persona adorabile e riuscire (forse) a evitarle qualche scelta sbagliata (come qualcuno tento’, non sempre con successo, di evitarle a me…) ce ne passa! Anzi fa tutto un altro effetto… e non fa sentire grandi ma ancora piu’ piccoli e impone ancora piu’ responsabilita’.

E cosi’ sebbene avessi archiviato la possibilita’ di diventare padre (ho chiuso il cuore dopo un dolore troppo grande ventun anni fa) mi scopro a essere vissuto in quel ruolo, pur con le mie fragilita’, i miei limiti e i tanti tanti tanti difetti. E vengo perfino festeggiato oggi. Ma in fondo il regalo piu’ grande e’ avere la possibilita’ d’essere punto di riferimento, sicurezza e guida per una persona che fra l’altro stimo immensamente. Non ne sono minimamente all’altezza ma e’ tanto bello…

Non ho fatto nomi. Ne’ della persona che piu’ ho seguito da giovane, ne’ della persona che mi segue. Siamo sempre in un posto pubblico, letto da tanta gente (fra cui persone che non mi vogliono troppo bene), e certe cose voglio che restino “mie”. Chi mi conosce bene sa esattamente di chi parlo. Anzi forse in fondo lo sa davvero una sola persona, quella cui dedico il post e tantissime energie per evitarle… molti dei miei stessi errori. E la storia si ripete e si tramanda…

A te che sei stato nei giorni di ieri e a te che sei nei giorni di oggi. Non meritavo di conoscervi, ma i nostri giorni si sono incrociati e di questo sono immensamente grato al Cielo…

5 anni ieri

Vista, occhi, un solo paio di occhiali, cielo, macchina fotografica, photoshop, premiere, after effects, orientamento, attraversamento della strada, andare a trovare mia nonna da solo a Pasqua 2007, fare foto, sperimentare, conoscere, mettersi in gioco in prima persona, disegnare, provare, fissare il cielo, fare grafica, tentare cose mai fatte, abbattere barriere mentali, improvvisare una torta per ringraziare alcuni amici…

Pensieri, momenti vissuti in questi anni, dal 21 febbraio del 2007 a ieri mattina. Mi manca l’immensa energia positiva che avevo nel 2007 ma ancora oggi riesco a godermi il dono di quel piccolo punto di sutura che non aggiunge vista ma ha rimediato a quel buco che mi faceva vedere il mondo sdoppiato.

Grazie dottoressa Franch, grazie per sempre.
A lei e a tutte le persone che mi sono state vicine in quei giorni. A chi da allora e’ sparito dalla mia vita, a chi c’e’ ma soprattutto a chi oggi conta piu’ che mai… grazie dal profondo del cuore!