Questo non e’ un post di cucina, la macedonia rappresenta lo stato della mia mente quando mi sono svegliato stanotte, alle 4:01, rimescolata da da un -qualcosa- che non so definire. E’ come se tutte le mie emozioni, le cose vissute in questi mesi e anni, le cadute e i faticosi tentativi di risalita, siano stati presi e scossi violentemente da qualcosa, o -qualcuno-.
Gia’, non sempre voler bene equivale a dare ragione, ad assecondare. L’avevo giust’appunto lamentato ieri rispetto ad alcune persone che mi sono state vicine negli ultimi tempi e che in fin dei conti mi han dato ragione sia che facessi una cosa sia che il giorno dopo facessi l’esatto contrario. Volere bene e’ volere -il- bene dell’altro e non sempre lo si puo’ volere con una carezza.
Cosi’ stanotte tutto in me e’ stato “frullato” e mi sono svegliato con la consapevolezza di tante, troppe cadute, tanti, troppi compromessi con me stesso, le mie paure, le mie fragilita’ cui ho permesso di mangiarmi, cambiarmi il carattere e, passo dopo passo, farmi perdere un po’.
E ora ho voglia di pulizia, sincerita’. Mi sovviene una citazione nientemeno che dal Vangelo, m’e’ rimasta impressa si vede: “37 Ma il vostro parlare sia: “Sì, sì; no, no”; poiché il di più viene dal maligno”. Voglio tornare a piacermi, anche se avra’ un prezzo alto da pagare.
Due o tre angeli si sono avvicinati di questi tempi. L’Alice, che non so come fra tutti i suoi impegni, e’ capitata qui giusto otto giorni fa quando ero deluso e ferito, e mi ha ricordato che per una persona che mi fa del male tante altre hanno bisogno anche di me. Poi Chiara cui ho chiesto in preghiera di vegliare sulle nostre complicate vite umane. Poi credo perfino un angelo che mai mi sarei aspettato e che ieri ho sentito stranamente vicino. Dev’essere vero che quando si arriva lassu’ tutto appare chiaro e comprensibile (in fondo una goccia di tal dono fu data anche a me 9 anni fa ma l’ho lasciata evaporare…). E poi tu, Fogghy, che per intercessione del Cielo o forse per l’equilibrio che altri hanno saputo darti meglio di me (e per cio’ sono loro immensamente e umilmente grato…) ti sei riavvicinata e stamattina mi hai scritto parole che resteranno.
…se si puo’ rinascere, che avventura…
PS: no, io non sostituisco nessun amico, non accusatemi di cio’. Ma da oggi vi daro’ e mi daro’ chiarezza, senza giri di parole, perche’ mi serve ordine, sincerita’ e chiarezza nell’anima e non cio’ che e’ stato fin qui.
Quando scrivi più di 140 caratteri parlando di te riesci a regalare un’emozione alle tue fedelissime lettrici :) Lei ad ogni anniversario ti fa un dono, questo mi da’ la speranza che tra cielo e terra la distanza sia sottile.