Ho sbagliato.
Credevo che Maria avesse confidato le violenze subite solo quest’anno, invece apprendo che sono note gia’ da due anni, che la famiglia affidataria si e’ rivolta a tutte le istituzioni non ottenendo un bel niente!
La cosa bella e’ che l’opinione pubblica finalmente inizia a muoversi. Se ne parla nei blog, nei siti, per strada, in alcune trasmissioni.
Nel mio piccolo ho segnalato la raccolta di firme dell’Associazione Amici dei Bambini a diversi siti e a occhio cio’ ha portato un po’ di firme in piu’.
Cio’ che resta inquietante e’ il silenzio (menefreghismo?) degli esponenti del Governo, solitamente pronti a commentare ogni questione. Quali interessi commerciali italo/bielorussi si devono proteggere sulla pelle di Maria? Perche’ l’Italia accetta i toni e le parole intimidatorie dell’ambasciatore bielorusso in Italia?
Forse il motivo e’ semplice: ogni intervento sensato non puo’ che partire da una critica all’atteggiamento bielorusso e alla volonta’ tanto ferma di rispedire Maria all’inferno, come dimostrano le parole dell’On. Pedrini.