Retrospec – Retrogaming at its best

Hanno fatto Skool Daze per PC…
No aspetta! Anche Manic Minser…
Ehy, no, anche Jet Set Willy… e Trailblazer… e….
oh mamma non ci credo, tutto cio’ e’ fantastico!
Grazie Retrospec!

Per chi non lo sapesse si tratta di alcuni fra i piu’ bei giochi arcade dei miei anni e in particolare Skool Daze e’ un giochino “educativo” che credo possa piacere ancora a molti! ;-)

Frammenti di un ricordo: Joe Temerario

Primi anni ’80. Anni di viaggi.
10 ore su una Fiat 126 da Mestre al Cilento con mia madre.
Andata e ritorno. E al ritorno si devia per l’Emilia e si vanno a trovare i parenti di San Marino. Stanchi morti, zombie, arriviamo, ceniamo e dormiamo.

Mattina di sole sul terrazzo davanti la cartiera. Radioregistratore (all’epoca il mio oggetto del cuore), tavolo di legno, colazione nel fresco della collina emiliana. La radio passa “Joe Temerario”, la mia canzone preferita dell’epoca. Un parente si avvicina, saluta, sente la canzone e preferisce lasciarmela ascoltare.

Pace, serenita’, bei ricordi che oggi tornano.
Mille anni dopo ascolto Radio Bella&Monella in streaming. Joe temerario e’ nella mia media library ma sentirla arrivare per caso, richiesta da chissachi’, rievoca momenti di 25 anni fa che mi piace mettere per iscritto.

EDIT un po’ di tempo dopo: “La colegiala”?! Ma ditelo che volete farmi ricordare quegli anni! :)

Test della notte

Nati mi ha segnalato un bellissimo test! Se volete farlo anche voi, e’ qui ;)

A me il risultato piace molto!
Il grassetto e’ mio.

Risultato del test: quanto sei rimasto bambino?

Sei rimasto bambino per il 72%

Bambino in positivo. Le tue risposte al test mostrano che una parte di te è rimasta inalterata rispetto alla tua infanzia: questo ti permette di cogliere alcune sfumature della realtà e della vita che a molti sono precluse, di percepire eventi e occasioni in modo spontaneo e privo di condizionamenti “adulti”, di esprimere i tuoi sentimenti e le tue emozioni con sincerità, ma non per questo senza il dovuto pudore. Ti trovi particolarmente a tuo agio con i bambini e loro ti apprezzano molto, perché la tua capacità di tornare bambino insieme a loro fa sì che tu ti ponga al loro pari, senza perdere comunque di vista le responsabilità educative e affettive che hai nei loro confronti. Allo stesso modo rispetti le convenzioni date dall’appartenenza al mondo degli adulti nelle altre sfere esistenziali. Non smettere mai di coltivare questi aspetti di te. Scrivici se hai apprezzato questo test.

Mh, sara’ per questo che sono anche un grande fan di Tricarico (che secondo me in questo test otterrebbe il 150%)?

Pigrizia totale

Vi e’ mai capitato di non avere voglia di fare assolutamente nulla?
Ecco… ascolto canzoni giapponesi e leggo qualche sito. Avrei delle cose da fare ma aspetteranno: sento di dover tirare il freno e staccare la mente che anche solo pensare e pianificare stanca :)
E poi… sono ancora in pace e beatitudine da domenica, giornata perfetta e magnifica a cui mi riprometto di dedicare un post al piu’ presto.

Tu, lei, lei, tu… voi!

Capisci che stai diventando vecchio quando ti viene naturale dare del “tu” a tutti i parenti. Io ci ho messo 37 anni.
Il marito di mia cugina oggi per 3 secondi ha dato del “lei” a mia madre!

Ne sono infinitamente lieto, vuol dire che non sono un caso a parte!

Ah poi… quando non riconosco una persona in un ambiente in cui sono introdotto, io do’ del voi (“salve”) cosi’ son a posto… e siccome perche’ io impari a riconoscer la gente ce ne vuole, il “salve” mi… salva spesso! ;)

La storia di Mordechai Vanunu

Mordechai Vanunu e’ un ex tecnico nucleare israeliano. Nel 1986 in un’intervista a Londra svelo’ al mondo che Israele aveva un progetto per realizzare armamenti nucleari. Dalle informazioni e immagini fornite, gli esperti stabilirono che Israele doveva avere fra 100 e 200 testate nucleari.

E’ stato attirato con l’inganno a Roma dove i servizi segreti israeliani lo hanno rapito e portato in Israele. Una volta nella sua terra e’ stato condannato a 18 anni di prigione, di cui 11 passati in completo isolamento. Rilasciato nel 2004 e’ stato arrestato molte volte per violazione dei “democratici” e “civili” termini della sua liberta’, qui riportati (fonte Wikipedia):

  • non può avere contatti con cittadini di altri paesi che non siano Israele
  • non può avvicinarsi ad ambasciate e consolati
  • non può possedere un telefono cellulare
  • non può accedere ad Internet
  • non può lasciare lo stato di Israele

A oggi, con ritardi e rinvii continui, proseguono i suoi processi e appelli contro ulteriori pene legate a violazioni di questi termini. Molte associazioni (fra cui spicca Amnesty International) e istituzioni sovranazionali hanno gia’ protestato per questo trattamento. La Norvegia ha mosso recentemente dei passi per offrirgli asilo politico. Tutto pero’ resta in mano ad Israele.

E’ piu’ che giusto e normale per tutti avercela con i terroristi che si fanno esplodere e ammazzano i civili quindi capisco perche’ in molti preferiscano Israele altri Stati dell’area mediorientale, tuttavia e’ forse accettabile che uno Stato tratti cosi’ un suo cittadino?
Se anche si vuole chiudere gli occhi su quello che Israele fa ai civili palestinesi “per difendersi dai terroristi”, bisognerebbe guardare alla vicenda di Mordechai Vanunu e chiedere chiaramente alle autorita’ israeliane se questa e’ la loro idea di democrazia e rispetto dei diritti umani e civili.

Per chi volesse saperne di piu’:

E noi cosa possiamo fare? Parlarne!

Forse si vuole usare Mordechai Vanunu come esempio di cosa succede a chi non e’ fedele ai piani di Israele qualsiasi essi siano? Il suo trattamento serve a evitare che altri, seguendo la propria coscienza e non gli ordini superiori, facciano come lui in Israele prendano le distanze dalla politica attuale? Bene, noi parliamone, tanto ma talmente tanto che non si possa piu’ pensare a Israele senza pensare a Mordechai Vanunu, condannato per aver detto al mondo che Israele aveva un armamento atomico.

Potevi essere tu

Ho sempre detto che Fabri Fibra non mi piaceva.
Oggi ho dovuto sentire alcuni suoi brani (storia lunga…) e ad ogni strofa mi convincevo sempre piu’ della mia idea, fino a quando non e’ partita “Potevi essere tu”, dedicata al piccolo Tommaso Onofri.

Mette i brividi, e’ bella, non e’ per stomaci sensibili come non lo e’ stata la vicenda del bambino.

Non sono del tutto pronto a cambiare idea sul sig. Fibra ma questa canzone merita un 10.

Alcune delle probabili novita’ in Photoshop CS4

Ecco alcune delle probabili novita’ piu’ interessanti di Photoshop CS4. Le ho raccolte cercando su vari siti dedicati a PS.

  1. Uso intensivo della GPU quindi operazioni a video sulle immagini piu’ veloci.
  2. Nuova interfaccia opzionale piu’ semplice e basata su schede (tipo firefox) per non avere mille finestre (qui un video dimostrativo).
  3. Possibilita’ di ruotare l’immagine come in Corel Paint Shop cosi’ se si deve fare una cosa in diagonale si inclina l’immagine, si lavora in orizzontale e poi la si rimette come prima. Comodo!
  4. Resize liquido (ecco cos’e’).
  5. Maschere di livello con densita’ per mostrare “solo in parte” quel che c’e’ sotto (non ne capisco a fondo l’utilita’, si puo’ gia’ fare cambiando l’opacita’ del pennello, ma forse mi sfugge qualcosa…).
  6. Versione a 64bit per Windows Vista.
  7. Ultimo ma forse piu’ importante (per gli imbranati come me ;) ): lo strumento “Selezione rapida” potra’ estrarre correttamente peli e capelli senza rovinare le immagini! Adesso per farlo bisogna lavorare con i canali, le maschere di livello, ecc…

Si dice che la nuova Creative Suite 4 uscira’ entro l’anno. Vedremo!

InDesign e i crash che si dovrebbero evitare

Adobe fa dei programmi fantastici, e’ indubbio, ma non mi pare bello che un po’ po’ di applicativo DTP ultra-costoso e ultra-professionale quale e’ InDesign CS3 debba crashare se si tenta di aprire un file .indd corrotto.

E il bello e’ che e’ un problema che capita da varie versioni e in piu’ circostanze, come una ricerca su Google del nome dell’errore dimostra.

Son cose…

La bandiera della pace? No, la croce!

Fa caldo e leggo troppe notizie che hanno a che fare con la Chiesa -non con Dio, con la Chiesa- che mi fanno ribollire il sangue.

Una, in particolare: la bandiera della pace, secondo l’agenzia di stampa della Congregazione vaticana di Propaganda Fide, avrebbe a che fare con gli omosessuali, con altre religioni, ecc e non andrebbe quindi usata nelle chiese. Come simbolo di pace meglio la Croce.

Premesso che non amo la bandiera della pace per i fini politici con cui e’ stata proposta (no alle guerre “amerikane”, ecc ecc), trovo la tesi assurda e mi ha rinfrancato e rinfrescato l’anima la risposta molto franca di un sacerdote, si’ di un sacerdote, a queste considerazioni.

Comunione ai divorziati

Una piccola precisazione sul dibattito sviluppatosi in questi giorni.

La Comunione non e’ vietata a tutti i divorziati ma solo a quelli che hanno SCELTO di divorziare e ai risposati.

In parole povere: se una persona subisce il divorzio ma continua a vivere come se fosse sposata (quindi non intraprende nuove relazioni, non si risposa, non convive) puo’ ancora avere accesso alla Comunione. Chi invece ha voluto divorziare non potra’ avere accesso al Sacramento.

Non lo dico io, l’ha detto il Patriarca di Venezia Angelo Scola durante la visita pastorale a Carpenedo. Trovate l’audio in questa pagina (quinto file, “Domande delle famiglie e risposte del Patriarca”, a partire dal minuto 39).

Non condivido la scelta della Chiesa cattolica di escludere i divorziati risposati dall’Eucaristia (anche se in questo file audio il Patriarca di Venezia da’ la spiegazione teologica del perche’) ma trovo bello e giusto che chi ha subito il divorzio POSSA fare la Comunione (a meno che non sussistano altri peccati, ovvio).

A maggio sentendo la registrazione sono stato felice di sapere che una mia amica che ha subito un divorzio puo’ ancora fare la Comunione. Bisognerebbe divulgare meglio queste notizie ed e’ quel che cerco di fare con questo post.

Nel farlo non posso che rilevare come altre chiese abbiano scelto diversamente e il mondo non sia per questo caduto. Chissa’ cosa ne dice nostro Signore e se tanti “no” vengono davvero da lui o sono frutto di ragionamenti e scelte dell’uomo. Credo che se tornasse quaggiu’ forse alcune sue risposte non ci piacerebbero, ma forse non piacerebbero nemmeno alle gerarchie religiose.

Quanto lontani siamo da te, Signore?

Invisibili

Trovo su OKNotizie. Apro. Leggo le prime righe. Conosco, passo oltre.
No, col cavolo. Voglio sapere.

La storia degli invisibili operai, quelli che muoiono ogni giorno e di cui il TG ci da notizia. Link per stomaci forti. Se non ve la sentite o siete abbastanza giovani da non guidare il motorino passate oltre, avrete tempo per sapere e lottare (spero) per un mondo meno cieco.

Gli invisibili

37

Non mi sento 37 anni e non credo di essere saggio, maturo, sistemato, ecc. Ne’ in fondo lo vorrei del tutto… e poi sono punti di vista, no?

Da piccolo l’eta’ adulta per me era “24 anni”, l’eta’ di un amico di famiglia contadino che vedevo guidare un grande trattore. Oggi l’amico Firmo mi ha detto che sono giovanissimo. Don Danilo mi ha abbracciato e degli angioletti arrivati in terra avanti-ieri mi hanno riempito di doni in forma di mega blog di auguri. Senza contare l’happening di stanotte organizzato credo da Marco e che e’ avvenuto quando stavo proprio pensando ai tempi in cui si facevano quelle cose.

E’ bello sentirsi apprezzati, piu’ di quanto poi io apprezzi me stesso, ma forse e’ un buon modo per restare coi piedi per terra e continuare a migliorarsi, a scoprire nuove cose e impararle come quando si era piccoli.

Quindi… GRAZIE a chi ha reso speciale questo giorno.
Nonche’ ovviamente a chi mi ha messo al mondo e a chi, come disse don Danilo, “ora fa il tifo per me da lassu'”.

Questa sera alle 20 al telefono iniziera’ una vecchia-nuova avventura: vecchia perche’ torno a collaborare anche con una persona che ammiro tanto, nuova in per come voglio affrontarla e gestirla (un indizio nel post precedente).
E’ il giorno piu’ adatto perche’ tanti gesti mi hanno reso sereno e felice.

Fai da te o fai per me?

In occasione del mio compleanno (domani) volevo regalarmi una galleria di immagini online in cui pubblicare le foto che ormai da piu’ di un anno realizzo, nonche’ le mie piccole (sicuramente indegne) opere di ritocco con Photoshop.

Ho ceduto alla tentazione: invece di migliorare un mio precedente programma ho installato ZenPhoto, una galleria abbastanza famosa e fra l’altro apprezzata per l’efficienza con cui e’ progettata.
In fondo avrei avuto un sistema “chiavi in mano”, senza fatica, potendomi concentrare sulla realizzazione delle foto. Il programma infatti supporta di tutto: commenti, feed RSS, geotagging, archivio basato su database con ricerche per tag, cronologia, dati, ecc… e’ piu’ di quel che penso serva in una galleria ma lo stile con cui e’ implementato mi piace.

Ho configurato il nuovo sotto-dominio e nel giro di 10 minuti stavo gia’ inviando alcune immagini.
Tutto funzionava bene, tutto era carino. 4 secondi per visualizzare una pagina piuttosto piena. Non e’ tanto (anche contando che si passa per l’Atlantico), pero’… il mio software di galleria, pur essendo piu’ semplice, impiega 0.4secondi e ha il pregio di essere molto ma molto piu’ personalizzabile, nel senso che posso adattarlo per fare qualsiasi cosa.
Certo, Zenphoto e’ ancora li e posso installare il plugin per fare in modo che le pagine restino nella cache del browser dell’utente, nonche’ altri trucchi per velocizzare il tutto (chissa’ se esiste qualcosa come wp-cache), pero’ dipendere dai programmi scritti da altri mi fa sentire con le mani legate e sebbene Zenphoto sia GPL, mettere le mani su programmi altrui resta forse piu’ complesso che scriverseli da zero.

A differenza del passato oggi non sono contrario per principio all’uso nei miei siti di software gia’ fatti, per esempio WordPress, il programma con cui gestisco questo blog, e’ un prodotto eccellente, potente e complesso: se l’avessi dovuto scrivere da solo avrei perso piu’ tempo a programmare che a… bloggare.

D’altra parte una galleria, almeno come la intendo io, richiede un programma meno complicato e che in parte ho gia’ realizzato. Installare Zenphoto mi ha aperto gli occhi su come risolvere alcuni problemi e quindi penso che in questo caso mi concentrero’ sul mio programma (gia’ in uso per un sotto-sito della Girandola), aggiungendo il supporto a SQLite (del resto ormai PHP5 -che lo integra di serie- e’ il presente e il futuro e non ho speso tre mesi della mia vita a imparare i DB per niente, no?). Il risultato magari tardera’ un po’ e non sara’ pieno di funzioni come Zenphoto, pero’ rispondera’ alle mie necessita’ e lo potro’ usare anche in altri siti senza impazzire per adattarlo alle specifiche necessita’.

Detto questo, nel futuro di due siti con cui ho a che fare ci sono WordPress e Joomla, proprio a dimostrazione che in questo ambito non si devono prendere decisioni assolute ma bisogna scegliere caso per caso. Almeno quando se ne ha la possibilita’… e sono contento di conoscere PHP e SQL (oltre a varie altre cose) e quindi poter decidere.

Comunque grazie a Zenphoto ho scoperto la magnifica Exifixer Library per estrarre in modo corretto le tag EXIF dalle foto. E’ rilasciata sotto GPL quindi la usero’ nel mio programma, tanto e’ scontato che quando (se) lo rilascero’ al pubblico usero’ la stessa licenza.
Direi che e’ valsa la pena provarlo!

15 giugno

15 giugno 2008 – 15 giugno 1996.
12 anni. Perche’ questa data? Perche’ quel giorno io finivo la prima versione di un programma che sarebbe andato in un pacchetto commerciale (HTTX per i piu’ curiosi). Ero all’apice della felicita’ e mi aspettava un bel periodo, intenso e stimolante.
Tutto stava cambiando. persone frequentate, conoscenti, anche il modo di chattare. Non contava tanto il compleanno imminente, contava quello che ero riuscito a fare. Da li’ tante esperienze, siti, amici, riviste online e poi cartacee.
Ero sereno (anche se non me ne rendevo conto) e un po’ rompipalle nei newsgroup.
Vivevo con mia madre, con mia nonna che era anziana ma ancora incredibilmente in gamba, con il mio gatto; andavo ogni anno dal prof. Rama a controllare gli occhi… e avevo la certezza che tutto sarebbe rimasto cosi’.

Non mi rendevo conto, non immaginavo, vivevo i cambiamenti e sentivo malinconia per le persone con cui ci si allontanava, online e offline. Di allora il bravo “Don’t touch” di Dalla.
E non sapevo, non immaginavo, non volevo immaginare, non volevo credere eppure l’avrei scoperto poi. Tutto cambia, tutto muore. Muoiono i medici che ti hanno dato la vista, muoiono gli amici, muoiono le amicizie per inedia o trascuratezza, muoiono le nonne.

Non sapevo quanti legami sarebbero nati e poi dissolti. Mi illudevo che fossero esperienze del passato, che sarei stato capace di gestire diversamente i rapporti, che non avrei permesso ne’ subito piu’ certe cose.

Stamattina vicino a un cassonetto ho rivisto la bicicletta per bambini che qualcuno con poco senso civico ha abbandonato li. Ogni giorno e’ piu’ mal ridotta. Chissa’ quante corse, sorrisi, emozioni ha regalato, chissa’ se chi la guidava poteva immaginare che un giorno l’avrebbe abbandonata li’ fra i rifiuti. Eppure succede perche’ il tempo scorre inesorabile e quando ce ne accorgiamo e’ troppo tardi. L’orologio ha fatto il giro. Il tram e’ al capolinea. Le fermate perse non tornano. Se ne possono avere di nuove, si incontra sempre gente nuova, talvolta splendida, ma il tempo perso non si recupera e chi non per fatalita’ ma per scelta decide di andarsene per la sua strada (fino a ieri amici x sempre, oggi ti cerco se mi servi o per le feste comandate) e’ un assassino di affetti. Ce n’e’ tanti. Una volta li puoi giustificare ma poi capisci che non e’ il mezzo che cambia e’ la gente. A volte penso che se perdessi di colpo tutte le mie capacita’ (in primis di cercare info su Google) in pochi mi cercherebbero piu’. Quei pochi sono persone preziose… ma rispetto al passato so che nulla e’ per sempre con nessuno. Forse solo con Dio e con alcuni amici piu’ veri.

Come cambia il tempo. Il mio amico Cristiano quando aveva l’eta’ che oggi ho io diceva che “Amici x sempre” e’ una canzone utopistica. Adesso che ho vissuto qualche esperienza in piu’ so che aveva ragione.

So che delle belle persone stanno preparandomi una sorpresa per il 18 e le ringrazio sin d’ora dal profondo del cuore. Il regalo in fondo me l’hanno gia’ fatto rendendo piu’ leggeri giorni e settimane che tanti “vuoti” e “silenzi” avrebbero reso ancora piu’ tristi e cupi.

Spiace dirlo ma e’ vero: finche’ non si fanno certe esperienze non si capisce il valore di cio’ che si ha, del patrimonio umano che si ha. Auguro a chi non lo sa di capirlo il piu’ lontano possibile nel tempo. Fino a quel momento per chi mi cerchera’ ci saro’, perche’ io penso sia giusto darsi per gli altri, col bello e col cattivo tempo. Ed e’ cosi’ che passero’ anche il mio prossimo comply, cercando di fare un dono a un amico in difficolta’ in questo periodo.

60 anni di massacri

Ho visto un articolo con IMMAGINI di cio’ la politica “di autodifesa” israeliana fa vivere ai bambini palestinesi. Non lo linko perche’ e’ un pugno nello stomaco e alcuni potrebbero starci male, comunque lo trovate su OKNOtizie di oggi.

Dopo averlo visto ho sentito il bisogno di PREGARE e poi di postare e gridare che io non trovo che ci sia alcunche’ da festeggiare per i 60 anni di Israele. Uno Stato che esiste al prezzo del massacro sistematico di tanta gente, che si attribuisce la liberta’ di violare convenzioni e risoluzioni ONU, che non dice mai “basta, parliamo, cerchiamo altre soluzioni, cambiamo politica”.

Ora ripeto un concetto chiaro: nessuno si azzardi a darmi dell’antisemita perche’ critico la politica militare israeliana!
Non ho nulla contro gli ebrei! NULLA! Pero’ ho tutto contro chi massacra la gente, siano ebrei, cristiani, islamici, ecc ecc ecc. Solo che lo Stato di Israele chiama gli altri terroristi e si definisce democratico, giustificato, ecc. E NON LO E’. NON E’ GIUSTIFICATO. Nessuno ha diritto di massacrare sistematicamente i civili per poter esistere. A questo prezzo non vale la pena! Lo si diceva della Cecenia all’epoca del rapimento/massacro nella scuola russa: “ma ha senso vivere in un paese reso libero a questo prezzo?” scrisse una utente sul sito della CNN (mi pare). E per quanto mi riguarda vale per Israele. Il massacro dei civili palestinesi vale lo Stato di Israele? Non c’e’ davvero un’altra strada?

E se non ci si puo’ sedere a un tavolo e discutere senza PIU’ armi (ne’ da una parte ne’ dall’altra, non basta imporlo ai palestinesi) perche’ non si cerca un’altra via? Perche’ la SOCIETA’ CIVILE israeliana non si mobilita per dire NO a questa politica di morte e per cercare alternative possibili o utopiche? Perche’ la loro Chiesa non interviene? Dio puo’ essere felice di tanto dolore?

Perche’?

Signore veglia sulle anime dei bambini e degli uomini vittime in Israele ed in Palestina di tanta sordita’ e prepotenza.