Fara’ male o non fara’ male?

E’ bello avere certezze granitiche. O e’ cosi’ o non lo e’. Per me lo e’ quindi agisco cosi’ e non coli’.
Il problema arriva quando inizi a domandarti se le cose sono davvero come pensi tu e la tua certezza granitica vacilla.

Allora cerchi di informarti ma, ops, non c’e’ certezza scientifica. Persone competenti dicono una cosa, altre dicono forse l’opposto. Forse. Perche’ c’e’ chi dice non dovrebbe e chi dice forse potrebbe. Non c’e’ ne’ un si’ ne’ un no, e tu che hai evitato il problema fino ad oggi ti trovi spiazzato.

Il problema sono le reti wireless o wi-fi che dir si voglia.
Fin qui le ho evitate, pur essendone immerso: in casa me ne arrivano in media sei dei vicini (e parlo di quelle visibili…), fra cui una potentissima (fra 80 e 100%!) giusta giusta in linea con la sala da pranzo dove mia madre guarda la TV.
Per strada e nei negozi arrivano quelle dei condomini e degli uffici.
Dal mio medico ce ne sono diverse. In molti luoghi pubblici c’e’ anche Venice Connected (che e’ aperta, gratuita e comoda, un bel regalo del comune!!!). Non contiamo quelle delle tante telecamere wifi sparse per la citta’…

Insomma, sono immerso, siamo immersi nelle reti wireless ma fin qui avevo scelto di non farne uso, spesso andando controcorrente.
Ora dovrei usarla, ma i dubbi regnano sovrani, soprattutto per il bene dei miei familiari. Mia madre e’ convinta che ci sia ben altro che fa male. Lo stesso mi dicono diversi medici che ho interpellato e il buon Giuseppe, un futuro da ricercatore farmacologico.

D’altro canto nessuno dice che fa sicuramente male. Potrebbe. Ma non c’e’ la certezza. Ci sono solo ipotesi. Sul wifi, ma ancor piu’ sui cellulari allora, che hanno un segnale piu’ potente. E quelli volenti o nolenti li usiamo tutti, spesso a lungo (ora che ci sono flat e offerte speciali), cosi’ cade pure il discorso “il cell lo usi per brevi chiamate mentre la rete wifi e’ sempre attiva”.

Provo quindi ad affrontare il problema in un altro modo.
Consiglierei a qualcuno di usare una rete senza fili?

Risposta articolata:
– Se gli e’ indispensabile (es. se ha apparecchiature non dotate di connessione cablata)
– Se non soffre di sensibilita’ alle onde elettromagnetiche (quella cosa per cui con un emettitore wifi in prossimita’ senti la testa pesante)
– Senza esagerare (es. non tenendola accesa 24/24 ma solo quando serve)
– Annotando eventuali variazioni comportamentali, dell’umore o dello stato fisico dei parenti piu’ fragili (bambini, anziani, persone che sono/sono state affette da patologie importanti)
– Consultandosi con medici specialisti per raccogliere piu’ pareri possibili soprattutto in relazione alle patologie di cui si e’ stati affetti in famiglia.

Un altro parere importante infatti me la dara’ il medico da cui andra’ mia madre a giugno e che contribui’ a curarle una importante patologia (quella con cui l’individuo che purtroppo abbiamo come premier definisce i magistrati di Milano, e solo per aver usato quel termine per quanto mi riguarda non e’ piu’ degno della sua carica).
E mentre aspettera’ il suo turno sara’ esposta al segnale di una rete wifi visibile (e magari altre non visibili), oltre che di numerosi cellulari.

Ma e’ una mia paura, lei e’ ben convinta che ci sia ben altro che fa male e intanto si gode, per brevi momenti nella giornata, il suo tablet e inizia a esplorare il web ed i blog divertendosi un mondo e guadagnandone in buon umore e disintossicazione dai tg.

Intanto ringrazio per la pazienza tutte le persone a cui in questi giorni ho fatto mille domande! :)

E… voi che leggete cosa ne pensate?

Update dell’11/5/2011: “ho provato a navigare ma non funzionava niente” “ehm… dovevi dirmi di attivare la rete wifi” “non voglio dipendere da te e doverti chiedere il permesso per navigare”. Qui i ruoli si invertono, aiuto! Le ho detto che se a giugno avremo il via libera di quel medico avra’ la sua wifi quando vuole.

Le interfacce dei programmi Adobe e i DPI ignorati

Premetto che questo non e’ un pesce d’aprile. E’ invece una critica alla societa’ Adobe Systems i cui programmi della serie Creative Suite CS5 oltre a essere tanto belli e tanto costosi, sono anche tanto… inadatti agli ipovedenti.

Photoshop CS5, Premiere Pro CS5 e After Effects CS5 ignorano le impostazioni DPI di Windows e non ingrandiscono testi ed elementi dell’interfaccia anche se l’utente aumenta il valore dei DPI per propria necessita’ o cambia i font. Solo li contenuto dei menu varia, ma neppure le relative etichette. Stessa cosa per Catalyst e Media Encoder. Dei programmi che ho si salva solo Illustrator la cui interfaccia si apre ingrandita e apparentemente funziona correttamente.

Nel forum Adobe non mancano critiche e segnalazioni al riguardo ma nulla, si vede che non e’ un problema sentito…

Il guaio e’ che dopo il danno arriva la beffa!
Dopo la delusione con i prodotti CS5 ho scoperto che InDesign CS4 rispetta i DPI e si ingrandisce, pulsanti dell’interfaccia compresi. Ero cosi’ contento… almeno un programma, dicevo!
Beh, mi sbagliavo. Non avevo visto che molti elementi dell’interfaccia non erano piu’ cliccabili. Un po’ di ricerche su Google e ho scoperto l’amara verita’: secondo Adobe InDesign puo’ presentare problemi in presenza di una impostazione DPI troppo elevata (di default e’ 96, io ho 135). Qui la fonte.

Siccome mi guardo bene dal ridurre i DPI, ho dovuto far girare InDesign in modalita’ compatibilita’ escludendo appunto il supporto DPI (l’alternativa di disattivare AERO, suggerita nella pagina, non ha effetti).

Bene, brava Adobe. Non solo non supporti quelli che vedono poco ma complichi loro la vita. Un patch per risolvere questi problemi, no vero? Meglio inventarsi altre fantasticherie da vendere a carissimo prezzo fra 6/12 mesi.

E’ vero che i programmi Adobe hanno pochi rivali ma e’ altrettanto vero e scandaloso che software commerciali iperprofessionali non abbiano nemmeno la possibilita’ di essere ingranditi un po’, quando in programmi totalmente liberi come Firefox e Thunderbird si arriva a poter personalizzare l’interfaccia modificando semplici file di testo…

NO COMMENT…

Il grande salto nel mondo LCD

E alla fin fine sono riuscito a scegliere un monitor nuovo!
Si tratta del DELL 2209wa, un 22″ E-IPS da 1680×1050 con dot pitch 0.28 e aspect ratio 16:10 molto piu’ adatto all’uso del PC di un 16:9 secondo me.

L’ho ordinato sul sito DELL domenica 13 marzo, ha viaggiato dalla Spagna e mercoledi’ 16 verso sera era al centro di smistamento UPS di Mogliano Veneto. Il giorno dopo era festa e quindi me lo hanno consegnato venerdi’ mattina. Essendo un giorno pieno, l’ho installato sabato 19.

Direi che per me e i miei occhi e’ stato un ottimo acquisto sebbene l’adattamento abbia richiesto un po’ di tempo complice anche il periodo: ho sviluppato una ipersensibilita’ al pollini, visto che ogni anno in questa stagione i miei occhietti, gia’ provati, si affaticano facilmente. Fortunatamente poi giovedi’ scorso la mia meravigliosa e inimitabile oculista mi ha dato un collirio che ha sistemato le cose.

Torniamo al monitor.
Il DELL 2209WA ha un pennello E-IPS che mantiene le promesse: ottimi angoli di visione e colori fedeli. Direi che questo e’ il solo degno erede del mio povero CRT Philips da 17″ ed e’ su un altro pianeta rispetto ai tanti monitor TN che ho visto e usato in tanti posti.

La resa dei colori forse potrebbe perfino migliorare con un calibratore ma non l’ho e inoltre di solito, ehm, li regolo generalmente in base a come vedo l’immagine e alle necessita’ dei miei occhietti.
Nelle recensioni si parla anche di un input lag basso ma presente. Essendo il mio primo LCD, temevo il problema ma sinceramente non lo percepisco. Probabilmente il mio hardware (mente / mano / occhio) ha piu’ millisecondi di latenza del monitor. ;-)

Sempre sulla base delle recensioni e dei commenti sui forum temevo la presenza di pixel bruciati, un problema intrinseco nel processo produttivo dei pannelli LCD e che le aziende tengono in seria considerazione. La DELL, come altre aziende, ad esempio offre la sostituzione del monitor in presenza di un pixel o di alcuni subpixel (non ricordo quanti) bruciati. Fortunatamente non ce ne sono… o almeno io non ne vedo, quindi lode alla DELL e ai miei occhi :)

Temevo inoltre le scie tipiche dei primi LCD. Ebbene… non ce ne sono, nemmeno con lo scroll di scritte chiare su fondo scuro (problema dato dall’overdrive di certi monitor, come quello dell’amico Oreste). Anzi c’era piu’ persistenza dell’immagine nel CRT collegato via VGA che in questo collegato in DVI! I primi giorni notavo un po’ di sfocatura in alcuni movimenti veloci delle finestre o del mouse (ma non, ad esempio, nello scroll del testo) ma forse l’occhio ci si e’ abituato e ora non ci faccio piu’ caso.

Che dire poi della base? Posso alzarlo, inclinarlo in orizzontale, per mostrare l’immagine a qualcuno o guardare qualcosa dal letto, inclinarlo in verticale (raro ma ho notato che a vole torna utile). In sostanza non sono piu’ io che devo adattare la mia postura al monitor, con un tocco posso adattare lui. La schiena ringrazia. Se mi servisse potrei anche ruotarlo in posizione pivot ma non ne sento l’esigenza nemmeno nell’uso con InDesign.

Ovviamente il 2209WA ha anche i suoi difetti: l’angolo di visione del nero e’ limitato, ma si tratta di un limite della tecnologia IPS che si presenta in assenza di filtro di polarizzazione (usato, par di capire, in pannelli assai piu’ costosi). E’ comunque sopportabilissimo e nei film basta allontanarsi un po’ dallo schermo e svanisce.
C’e’ chi dice che ha un nero troppo chiaro. Beh io sul CRT usavo molta luminosita’, forse troppa, quindi mi cambia poco…

Un problema piu’ pratico e’ che scalda e siccome la parte interessata al calore mi e’ piu’ vicina rispetto al CRT ove era sul fondo, beh, diciamo che non avro’ freddo ne’ ora ne’ questa estate (argh!). Dovrei tenerlo piu’ lontano ma cosi’ avrei problemi con gli occhi. Per altro tenerlo vicino (25-30cm a occhio) aumenta l’angolo di visione verso le parti piu’ periferiche facendo perdere un minimo di contrasto, ma e’ proprio minimo. Il mio vecchio CRT ha avuto fin dall’inizio problemi di uniformita’ del colore assai piu’ rilevanti (penso a causa di campi magnetici), quindi per me e’ comunque un passo avanti. Oltretutto quando lavoro ho sempre la finestra principale in linea con lo sguardo e se guardo un video generalmente mi allontano quindi il problema viene meno.
L’ultimo dei difetti e’ che non usando una retroilluminazione LED ma a lampade, queste impiegano alcuni minuti a scaldarsi e finche’ non sono a regime la luminosita’ e’ piu’ bassa e va in crescendo.

In conclusione, sicuramente la tecnologia LCD ha ancora dei passi avanti da fare per eguagliare la fluidita’ e la resa dei colori di un CRT, ma il passaggio da un monitor consumer a un semi-pro come questo mi ha regalato sorprese e soddisfazioni sinceramente inattese. Sono contento della scelta e del fatto che vadano diffondendosi a prezzi accessibili dei pannelli di qualita’ piu’ evoluta dei pannelli TN. Vuol dire che in futuro le cose miglioreranno ancora.

Sono stato a lungo un die hard fan del CRT ma francamente a distanza di 9 giorni dall’installazione non saprei piu’ tornare indietro.

Un giorno alla volta…

Un giorno alla volta anche questa estate se ne sta andando e mentirei se dicessi che e’ stata buona. La speravo piu’ rasserenante dell’altra, passata nell’attesa di una diagnosi (poi ando’ tutto bene, ma quel tipo di attese consumano la vita).
Non lo e’ stata. L’ansia di una scelta pur di serenita’ ma che riapre vecchie ataviche ferite mi ha quasi… cambiato, indebolito, fatto perdere in me e lo capisco ora, tirando le somme.
Si dice che la consapevolezza di un problema sia il primo passo per risolverlo. Vediamo se e’ vero.

Intanto sul finire di questa estate posso crogiolarmi con i traguardi materiali. Non valgono come quelli umani ma ci sono.

Dreamhost dopo sette anni ha spostato il mio account su un nuovo server. Addio bitters e grazie di tutto!
La nuova casa e’ piu’ veloce, si avvale di un sistema di memorizzazione dati in locale (che rende anche piu’ sicuro l’uso del mio amato SQLite), poggia su architettura a 64bit ed elimina del tutto alcune cose vecchie… su cui alcuni miei siti per pigrizia si appoggiavano ancora! Ho quindi dovuto procedere ad un aggiornamento complessivo. Per alcuni siti sono bastate piccole modifiche alle impostazioni di htaccess e l’attivazione di PHP5 FastCGI. Per altri, creati in tempi piu’ lontani, ho dovuto procedere a quel rinnovamento tecnico che tanto avevo rinviato per pigrizia…
Il risultato e’ che finalmente ho eliminato del tutto PHP4, ho siti piu’ leggeri ed efficient ed ho rinnovato l’architettura interna dei piu’ vecchi. Gia’, potevo farlo prima…

Un’altra cosa che potevo fare prima, almeno per non vivere col tormentone di doverla fare, e’ la grande pulizia dei PC nella redazione parrocchiale: riformattazione, ricostruzione della LAN locale (certo che XP Home fa impazzire per questo…), migliore destinazione delle diverse macchine, inserimento di suite di sicurezza e di lavoro aggiornate e omogenee. Il tutto tutelato da backup per non doverlo rifare in futuro.
Risultato: “hai fatto un lavoro eccellente!”. Sono contento. Spero venga usato bene e con rispetto (non e’ sempre stato cosi’, ma e’ giusto perdonare e guardare oltre). Ora va tutto piu’ veloce ed e la produttivita’ dovrebbe salire. Don Danilo dice che mi sento bene perche’ ho fatto qualcosa per gli altri, io piu’ semplicemente pensavo d’essermi tolto un peso ma… forse ha ragione anche lui. Comunque la maratone e’ stata pesante: venerdi’ 20 dalle 11am alle 20pm e sabato 21 dalle 12am alle 19pm. E come chicca finale… ho impostato una stampante alta cosi’ con schermo touch per accedere direttamente al web. Bello mettere… OpenDNS anche sulla stampante ;)

Soddisfazioni materiali OK (ma avrei voluto far di piu’ in questi mesi…) e ricerca di se’ meno OK. Vedremo nel prossimo futuro.

64 bit e fortuna!

Sono stato un po’ preso in questi giorni per reinstallazione dell’OS in seguito a un cambio di architettura. Ora ho:

OS: Windows 7 Professional edizione 64 bit
HW: quello acquistato a marzo 2009 ossia core i7 920, scheda grafica ATI 4850, 3 hd interni SATA 250gb (uno per Win e le applicazioni, uno per i dati ed uno destinato ai file temporanei, la memoria virtuale di Win, ecc).
In piu’ 9gb di memoria, che Win7 a 64bit sfrutta interamente

Commento: avrei dovuto passare a 64bit prima!
Dovevo dare retta a chi me lo consigliava e configurare questo PC sin dall’inizio con molta RAM e un OS a 64bit.

Certo, ci sono alcune rogne tecniche dovute a quella che di fatto e’ una sandbox per i programmi a 32bit, ma sin qui nulla che non sia risolvibile o che renda meno vantaggioso il sistema a 64.
Grazie alla memoria sterminata vanno piu’ veloci gia’ i programmi a 32bit. Quelli a 64, come Photoshop, After Effects, Premiere, fanno davvero paura.

Il problema piuttosto e’ che finora un sistema a 64bit era considerato di uso professionale, quindi molti prodotti gratuiti a 32bit hanno una controparte solo a pagamento per i 64, e visto che strumenti come i pulitori di registro o cio’ che deve accedere al disco a basso livello devono essere nativi, ecco che bisogna rassegnarsi a versare qualcosa… o ad aspettare.

Dico aspettare perche’ se e’ vero che aumenta il numero dei sistemi operativi Win a 64bit installati nei PC casalinghi probabilmente il mercato si adattera’ e vedremo un maggior numero di prodotti gratuiti a 64bit, proprio come e’ stato per i driver dei dispositivi. Solo la diffusione di driver a 64bit, infatti, ha reso attraente e positivo il passaggio, che negli anni passati (fino a XP e, in parte, Vista) era complicato dal fatto che tanti componenti hardware divenivano inutilizzabili per la mancanza di specifici driver. Se infatti i programmi normali a 32bit possono essere fatti girare, driver e strumenti che operano a basso livello, devono essere nativi.

Dunque mi ero rassegnato a pagare per un software per gestire le partizioni, dovendo ridimensionare ai minimi termini quella del vecchio Win7 home 32 bit, oppure aspettare tempi migliori. Stavolta pero’ l’attesa e’ stata breve. Ancora alternative gratuite non ve ne sono ma per oggi e solo per oggi quel gran bel sito che e’ GiveAwayOfTheDay offre offre gratis Paragon Partition Manager 11SE a 32 e 64 bit!

Quando si dice la fortuna… ;-)
Un problema e’ andato ma penso come detto che in futuro queste distinzioni 32/64 bit verranno meno.
Ora me lo vado a installare ;-)

Punto Informatico e’ ancora lui

Tanti cambiamenti in Punto Informatico mi avevano un po’ allontanato dalla testata che vedevo snaturata rispetto al quoridiano che avevo letto ogni giorno sin dal 1996.

Il colpo di grazia me l’aveva dato la nuova impaginazione introdotta in agosto: per chi come me ha bisogno di ingrandire i caratteri per riuscire a leggere, PI da quotidiano informatico si era trasformato in un… minestrone informatico fatto di scritte sovrapposte e indecifrabili!

Cosi’ nelle ultime settimane mi sono scoperto a consultarlo sempre meno e a provare un certo malumore per la poca attenzione all’accessibilita’ dei loro web designer. Qualche giorno fa ho deciso di dar sfogo a tale sensazione scrivendo alla redazione un messaggio di critica educato ma circostanziato e accompagnato da screenshot di come mi appariva il sito. Ho concluso l’email dicendo che se PI non era interessato a un lettore ipovedente non avevo motivo di interessarmi a PI.

Questa mattina alle 11 ho ricevuto una email di risposta da Luca Annunziata della redazione. Non era la solita mail preconfezionata e dimostrava reale interesse per il problema di accessibilita’ che avevo sollevato. Nel messaggio mi diceva di aver informato il reparto tecnico e che sperava ci saremmo rivisti sulle pagine di PI. Ho letto, archiviato perche’ impegnato in altro ma con l’intenzione di rispondere anche se non mi aspettavo novita’ in tempi brevi. Il PI che conoscevo forse non aveva un “reparto tecnico” ma reagiva velocemente alle problematiche.

E sbagliavo, eccome se sbagliavo!
Poco piu’ di 4 ore dopo la prima mail, alle 15.30, ne ricevo un’altra: il “reparto tecnico” -che avevo giudicato cosi’ negativamente- ha preso a cuore la situazione tanto che in poche ore hanno sistemato la maggioranza dei problemi, anche dove cio’ ha significato modificare parte del layout.
Il primo pensiero e’ stato “questo e’ ancora il Punto Informatico che conosco!”.

La mail conteneva un’immagine allegata di come appare il sito ora (non una bozza: sono intervenuti subito sulla versione in produzione) e l’invito a visitarlo per segnalare eventuali altri problemi. Invito che ho accolto e a cui ho fatto seguire la dovuta risposta di ringraziamento e alcune note tecniche su cos’altro non va. Quasi tutti dettagli, invero.

Mi hanno sorpreso in positivo e questo post vuole essere un ringraziamento, nonche’ uno sprono per chi legge: la Rete siamo noi e spesso dall’altra parte di un URL famoso ci sono persone normali e umili. Se qualcosa non va, provate a scrivere e forse risolveremo un problema a noi e agli altri. L’ho fatto anni fa con gli autori di Foxit PDF Reader e l’ho fatto in questi giorni… col mio quotidiano online preferito.

Ecco perche’ non mi piace l’iPhone

Dal blog di uno sviluppatore:
Marco.org – Trust, hostility, and the human side of Apple

In sintesi lui dice che:
– si puo’ installare solo il software che decide Apple;
– gli sviluppatori possono offrire solo il software che Apple accetta sull’App Store;
– gli sviluppatori non possono offrire aggiornamenti senza che Apple prima li approvi e cio’ puo’ richiedere tempi non definiti;
– gli sviluppatori non possono rispondere alle recensioni sull’App Store;
– Apple puo’ decidere a proprio giudizio di rifiutare un prodotto o i suoi aggiornamenti e teoricamente anche di cancellarlo a chi l’ha comprato.

La risposta a questo atteggiamento non e’ il jailbreak (ne parla oggi Punto Informatico in un articolo), e’ lasciare questo prodotto sugli scaffali.

Domande e risposte

Ho chiesto al comitato antipirateria chi e’ il direttore dopo che il prof. Masi e’ andato in RAI in aprile.
Mi hanno risposto che e’ sempre lui e che e’ stato modificato il decreto istitutivo del Comitato.
L’ho scritto a Guido Scorza che nel suo blog se lo chiedeva e non sembra che la notizia gli abbia fatto piacere.

Non mi soffermo sul merito della questione (ci sono altre sedi) ma voglio pensare a quanto il web avvicina le persone.
Io, si’ io, che chiedo una cosa a un comitato governativo, ottengo una risposta e la giro a un giurista che a sua volta ne parla e crea dibattito fra altri interlocutori preparati.
Il tutto da qui, da questa calda stanza, dalla mia scrivania. E’ il trionfo del dialogo, dell’informazione, della gente che cerca, impara, scopre, condivide conoscenza.
E pensare che c’e’ qualcuno che invoca leggi finalizzate a tagliare le linee, a ragione o per sbaglio, a rallentare gli utenti, a monitorare ogni byte.
Ma e’ tanto difficile accogliere l’importanza del web e la rivoluzione sociale che ha comportato e sempre piu’ comportera’?

Buone azioni ;-)

Ho suggerito ai bravi ragazzi di La Quadrature du Net alcune strategie (perfettamente lecite) per complicare la vita ai lupi cattivi del loro paese.

Il bello della Rete e’ che permette alle persone di co-mu-ni-ca-re.
Tizio nel paese X vive una situazione e ne parla. Chiunque puo’ leggerlo, non serve che Tizio abbia un giornale o una TV perche’ possa farsi leggere da tutto il globo. Chi lo legge puo’ avere un’idea per aiutarlo (magari buona, magari inutile) e puo’ comunicargliela con un clic, gratis, in tempo reale, senza buste ne’ francobolli.

Alcuni dicono che Internet non serve a niente, altri invocano leggi che taglino la linea indiscriminatamente o che rendano meno facile comunicare. Scava scava scopri che di solito e’ ostile al web chi vorrebbe venderti contenuti.
Secondo me non e’ tanto una questione di pirateria ma di durata della giornata: il tempo non e’ infinito, o lo passi online o lo passi a guardare un film, in TV o sul lettore DVD. Puoi fare entrambe le cose, certo, ma se non ci fosse la Rete (o se con un pretesto te la vietassero) magari staresti di piu’ davanti al video, come ai cari vecchi tempi.

Quanto c’e’ di egoismo in tutto questo…

Ma la Rete e’ un’immensa mente collettiva fatta di persone e non sara’ fermata da pochi.

C64

Quanti di noi hanno passato minuti e minuti guardando quelle righe colorate saltellare sui bordi dello schermo e la stramitica melodia dell’Ocean loader…

Bene, ecco la vera storia del software e della relativa musica raccontata direttamente dall’autore! E se volete potete scaricare i file dell’epoca…

Se invece vi piacevano le sonorita’ del SID, oggi ottimamente emulate via software (esistono plugin per Winamp, XMPlay, ecc…) fate un salto sulla High Voltage SID Collection! Troverete migliaia di file SID che in pochissimi kilobyte vi riporteranno alle melodie sentite durante l’infanzia, ivi comprese moltissime cover di brani pop dell’epoca che in versione sintetizzatore anni ’80 fanno il loro effetto!

Una belva! E… che Vista! ;-)

E cosi’ ora ho un PC con Windows Vista, domani saranno 15 giorni esatti che lo uso. E’ tempo di scrivere qualche commento ed impressione iniziale.

Il passaggio da XP a Vista, dal Pentium4 al Core i7 920, e’ stato soft e piacevole. Vuoi perche’ mi servo di moltissime applicazioni portabili che e’ stato facile trasferire, vuoi perche’ utilizzo dischi esterni come storage e backup, grossi problemi a ripristinare il mio ambiente di lavoro non ne ho avuti e strada facendo ho cestinato alcune applicazioni (es. il file manager Explorer2) in favore di altre piu’ recenti (Free Commander).

Vista su un quad-core non e’ affatto male anche se dopo solo una settimana ho deciso di disfarmi di Aero: e’ bello ma distrae un po’ e nonostante la mia configurazione piuttosto potente a volte mi portava rallentamenti inspiegabili. Certo potrebbe essere colpa di driver troppo giovani, in fondo ho tutto hardware uscito da pochissimo, ma non voglio preoccuparmene. Un clic e via. Ci ripensero’ con Windows 7 ;-)

Blender, Photoshop, Premiere e tutti i programmi che mi hanno spinto a questo passo girano che e’ una meraviglia. Pure il resto gira meglio ed e’ proprio vero che con piu’ core i Ghz contano meno. La cosa sorprendente e’ la reattivita’ del sistema anche quando un processo lo impegna. Poi effettuare un backup con True Image (che ho sostituito con soddisfazione al vecchio Norton Ghost) o codificare un video con Media Encoder e’ uno spettacolo: i 4 core fisici (8 logici) partono insieme come razzi!

Vrooooom! (rumorisita’, or lack of)

Dopo aver collegato tutti i cavi e aver premuto per la prima volta il pulsante ON del case Cooler Master Cosmos 1000 sono rimasto senza parole: al limite dell’udibile! E si’ che dentro ci sono tre ventole del case, una del processore e una (grande, in rame) della scheda video. Ho inoltre attivato la funzione EPU-6 della scheda madre ASUS che alimenta il processore in base al carico del sistema. Cosi’ durante la navigazione o l’uso medio il sistema consuma meno, scalda meno e fa girare piu’ lentamente le ventole. Quando serve potenza la ventola di serie del Core i7 si fa sentire ma e’ una cosa tutto sommato sopportabile. Siccome comunque le temperature raggiunte da questo processore mi sembrano un po’ elevate (anche se a leggere molti siti paiono nella norma) ho in programma l’acquisto di un dissipatore ad hoc. Non l’ho preso assieme al PC perche non avevano in catalogo prodotti interessanti e molto onestamente mi hanno consigliato di provare il dissipatore di serie, che tanto avrei pagato comunque, e decidere con calma.

Assemblaggio

Non potrei essere piu’ soddisfatto di Computer Discount!
I primi due PC, nel ’99 (un Celeron) e nel 2004 (un P4), li ho fatti assemblare a CHL dove mi sono trovato bene, a parte per alcuni errori commessi nel 2004 e che ho dovuto far rimediare a un amico di qui (cavi mal collegati, flusso delle ventole migliorabile, ecc).
L’anno scorso mi sono rivolto a un rivenditore interregionale con sedi a Mestre, Padova e Brescia per far assemblare un PC low-end per amici di famiglia. Hanno fatto una buonissima macchina inserendo qualche componente migliore rispetto a quanto pattuito pur mantenendo lo stesso prezzo.
Volevo quindi far fare da loro anche questo PC ma alla richiesta di un Core i7 mi sono sentito rispondere che prima di meta’ marzo non avrebbero avuto niente perche’ si trattava di prodotti troppo nuovi e che in fondo mi conveniva puntare su un Dual o Quad core della generazione precedente con ram DDR2 perche’ non e’ detto che le DDR3 avranno il successo commerciale atteso, ecc.
Girato l’angolo vado da Computer Discount dove scopro un Core i7 in esposizione ed offerta ma la macchina non ha i componenti che voglio io. Mi dicono che possono assemblare un PC sia con i componenti che hanno nel catalogo CDC sia con quelli di altri fornitori anche se cio’ puo’ comportare qualche ritardo. Il bello e’ che per quanto riguarda l’i7 affermano che non c’e’ problema: in quanto componente nuovo arriva subito!
La sera navigo nel loro catologo sul sito e scopro che hanno tutti i componenti che mi interessano. Il mattino dopo con competenza e interesse da parte dei responsabili del negozio compiliamo l’ordine. Mi lasciano scegliere quale OS (nessuno, XP o Vista: loro consigliano Vista e a conti fatti devo dargli ragione) ed esattamente a meta’ mese, il 15 marzo, con l’aiuto di un amico, porto a casa il mio bel PC nuovo assemblato, configurato molto bene e collaudato a riposo e sotto carico dai tecnici del negozio che si sono premurati di scaricare anche i driver Catalyst piu’ recenti. Meglio di cosi’…

Usare Vista

Vista come ho detto non e’ cosi’ male. Non implementa niente di stratosferico ma nell’uso quotidiano, almeno su questa macchina, e’ piu’ pratico di XP.
Le funzioni di ricerca di Explorer (parlo dell’accesso al filesystem, per il web non mi schiodo di Firefox) sono comode, la rinomina dei file che permette di lasciare inalterata l’estensione, la copia oggettivamente veloce e con maggiori informazioni, la guida migliore, tutto rende piu’ pratico l’uso del sistema operativo. Insomma non mi ci trovo affatto male. Non e’ molto ottimizzato ma basta studiarlo un po’ per riuscire a migliorarlo e ridurre il consumo di memoria. Per un po’ terro’ attivo il SuperFetch: voglio vedere se e’ vero che col tempo migliora effettivamente le prestazioni. Se non sara’ cosi’ bastera’ un clic per eliminarlo. Vedremo cosa portera’ l’SP2 e naturalmente aspetto con ansia Windows 7: ogni spicchiot di velocita’ in piu’ e’ il benvenuto e la nuova incarnazione dell’OS Microsoft promette di tornare al buon senso e a sfruttare bene l’hardware. Se sara’ piu’ veloce tanto di Vista quanto di XP non oso immaginare cosa diventera’ questa macchina che gia’ ora va benone.
Vista, ben inteso, ha pure le sue pecche: Segoe UI, il font di default, e’ stretto e mi affatica gli occhi. Son tornato al buon Tahoma e via. Un altro problema e’ che non riesco a imporre all’OS di mostrarmi i file e le cartelle come voglio io: ogni tanto decide di cambiare impostazioni! Nulla di grave ma e’ noioso. Scopriremo l’inghippo…

Software che viene, software che va

Passando a Vista finora ho dovuto rinunciare a due soli programmi: Norton Ghost e il SoftSynth Yamaha.
Il primo addio non mi e’ pesato: da tempo prevedevo di migrare a True Image che mantiene tutte le promesse: fs di piu’, funziona meglio e puo’ essere configurato anche per effettuare ad esempio backup quotidiani (o ad orari/giorni prefissati) in automatici di tutto o di certe parti del sistema. L’ho impostato per salvare una serie di documenti vitali ogni giorno a un’ora specifica (o appena accendo il PC) e neanche mi accorgo quando lo fa! True Image supporta e sfrutta perfettamente i processori dual e quad core, forse anche per questo e’ cosi’ veloce…
L’addio al SoftSynth Yamaha invece e’ stato piu’ doloroso: dal lontano ’96 ascolto e amo le basi MIDI perche’ mi permettono di apprezzare la musica senza dover sentire testi spesso banali. Il SoftSynth Yamaha e’ il MIGLIOR sistema per ascoltare i MIDI su un PC e forse anche per questo e’ stato abbandonato: si mormora che fosse percepito come un rischio per la vendita di soluzioni hardware.
Leggenda o verita’ che sia, tal meraviglia ad alcuni gira con Vista ma a me no. nell’attesa di trovare una soluzione ho dovuto ripiegare su XMPlay e lo spettacolare soundfont gratuito Crisis General Midi 3.01. Il risultato per certi versi e’ migliore, ma questo soundfont ha le chitarre troppo basse e quindi rovina alcuni assoli. Inoltre XMPlay non mi permette di selezionare le tracce come facevo con VanBasco. Tutto sommato compromessi accettabili, anche perche’ comunque ho tuttora due PC con XP per il SoftSynth (il P4 e il portatile) ;-)

All OK!

Questa e’ una belva. Anche il P4 lo era e lo e’ (mica lo butto! Ora lo ripuliro’ per bene e forse ci mettero’ anche Ubuntu) ma mutate esigenze mi hanno obbligato a una scelta diversa che ho intenzione di spremere come un limone anche perche’ da anni non mi emozionava allo stesso modo una macchina nuova. La tecnologia dietro il concetto del quad core e’ affascinante e l’aumento di prestazioni spettacolare.

Il cambiamento poi aiuta perche’ ci ricorda che nulla deve restare fisso e che le novita’, anche quando portano disagio iniziale, se accolte con una mentalita’ aperta spesso offrono dei bei vantaggi.
E’ un po’ il caso del mouse che ho comprato per questo PC (volendo mantenere anche l’altro me ne serviva uno in piu’). Vedendolo ero incerto: forma diversa, marca diversa dalla mia amata Logitech, pulsanti posizionati diversamente. Ero quasi tentato di non prenderlo. L’ho usato 5 minuti e ora non riuscirei a tornare indietro: molto ma molto piu’ comodo!

Anche queste sono lezioni in fondo…
E adesso vediamo di costruire qualcosa di buono…

PS: se ora siete curiosi ecco la mia configurazione!

…speriamo abbia una bella Vista!

Ho preso una decisione probabilmente in controtendenza con l’opinione di molti ma che per me rappresenta un mettermi in gioco, una sfida.

Nel PC che sto facendomi assemblare (ne riparlo poi) faro’ mettere Vista, non XP.

Sono impazzito?
Forse si’, forse no. Ho valutato i pro e i contro. In particolare, i PC con Vista che mi capita di usare non vanno poi cosi’ male una volta “messi in riga”. E si tratta di sistemi di fascia medio-bassa: 2gb, processore dual core a 2ghz se e’ tanto.

Io sto prendendo una macchina nettamente piu’ potente che dovrebbe garantire gia’ di suo migliori prestazioni, senza poi contare le possibili ottimizzazioni (servizi superflui, ecc). E se anche dovesse andare proprio male l’intenzione comunque e’ di passare a Windows7 non appena uscira’, quindi risparmio anche qualcosa nell’upgrade.

Mi si dira’: mettici XP che va come una scheggia. Vero, pero’ XP fondamentalmente e’ un OS del 2001 con tutti i limiti del caso. So come funziona e cosa fa. Il futuro e’ comunque basato sulla filosofia di Vista, su cui si fonda anche Windows 7. Sempre piu’ spesso mi trovo in difficolta’ quando mi capita di usarlo in vari luoghi e capisco di star rischiando lo stesso errore che feci rimandendo abbarbicato all’Amiga: restare al palo.

Faccio questa prova, voglio vedere se e’ vero cio’ che sostengono i power user e che a me fin qui e’ solo parso usandolo senza conoscerlo bene. Voglio vedere, dicevo, se Vista+SP1 (e a brevissimo SP2) e’ un sistema migliore rispetto a cio’ che era all’inizio. In attesa, ripeto, di Win7 che dovrebbe dare le opzioni di Vista e la velocita’ di XP.

Un’altra cosa che mi ha convinto a questo passo e’ il paragone fra le frasi “ho Vista e rivoglio XP!” e “Ho Open Office/Office2007 e rivoglio il mio Office XP/2000/2003!” oppure “ho IE7 e rivoglio IE6!” pronunciata da molte persone senior che conosco. Non vorrei che in parte fosse inesperienza del nuovo e pigrizia e non vorrei rischiare, a soli 37 anni, lo stesso (anzi gia’ ci passai con Amiga).

Come andra’? Lo sapremo fra una settimana quando avranno finito di assemblarmi Destiny (lo chiamero’ cosi’): Quadcore i7 920, 3gb ram ddr3 (e spazio per altri 3 se mai decidero’ di passare ai 64bit…); Asus P6T Deluxe; 3 HD SATA2 250 (uno per l’OS, uno per i dati, uno come scratch disk); case CoolerMaster Cosmo 1000; scheda ATI HD4850. E Vista Home Premium.

Sicurezza… GRATIS!

Ho scritto un nuovo articolo per la Girandola: come rendere sicuro il PC senza spendere un euro. Spero cosi’ di insegnare le basi della sicurezza ed invogliare anche i piu’ piccoli (e i loro genitori!) a proteggersi da virus e schifezze varie.

I programmi consigliati sono quelli che io per primo utilizzo e l’articolo e’ sotto Creative Commons quindi puo’ anche essere copiato (a patto di citare l’autore).

Cose belle, cose brutte

Cose belle:
la mia pagina dei racconti e’ il sito del giorno sulla Girandola! Grazie Tix e Gira! ;)

Cose brutte:
oggi ho lottato 4 ore con un pc (non mio, per fortuna) su cui si e’ infilato questo coso schifoso. Per ora ha vinto lui ma domani tornero’ all’attacco con qualche informazione in piu’. Non so se arrabbiarmi di piu’ con chi fa programmi simili o con chi esegue qualsiasi cosa senza verificare di cosa si tratta! Certo che trovarsi con gli antivirus che non partono e’ dura… :)

Diciamo che le cose belle, a sorpresa poi, fanno pendere il bilancio della giornata sull’ottimo nonostante quest’odissea, passata comunque in compagnia di un buon amico :)
E domani? Beh, domani e’ un altro giorno… ;)