Ho chiesto al comitato antipirateria chi e’ il direttore dopo che il prof. Masi e’ andato in RAI in aprile.
Mi hanno risposto che e’ sempre lui e che e’ stato modificato il decreto istitutivo del Comitato.
L’ho scritto a Guido Scorza che nel suo blog se lo chiedeva e non sembra che la notizia gli abbia fatto piacere.
Non mi soffermo sul merito della questione (ci sono altre sedi) ma voglio pensare a quanto il web avvicina le persone.
Io, si’ io, che chiedo una cosa a un comitato governativo, ottengo una risposta e la giro a un giurista che a sua volta ne parla e crea dibattito fra altri interlocutori preparati.
Il tutto da qui, da questa calda stanza, dalla mia scrivania. E’ il trionfo del dialogo, dell’informazione, della gente che cerca, impara, scopre, condivide conoscenza.
E pensare che c’e’ qualcuno che invoca leggi finalizzate a tagliare le linee, a ragione o per sbaglio, a rallentare gli utenti, a monitorare ogni byte.
Ma e’ tanto difficile accogliere l’importanza del web e la rivoluzione sociale che ha comportato e sempre piu’ comportera’?
Ciao Gabrile,
concordo con te, il web è uno strumento di aggregazione sociale senza eguali è vero anche, che viene malevolmente usato per scopi poco leciti, ma sono gli stessi scopi che si trovano nel reale!sono a favore di ogni tipo di controllo che possa tutelare chi usa il web per i motivi da te sopra citati.
Ti ringrazio per aver condiviso la tua storia,sarà di certo motivo di consolazione per la famiglia di Sara.
Ti saluto nella speranza di rileggerti presto.
Un abbraccio
Nikita
Io sono del parere che i diritti degli altri vadano rispettati e che sia assolutamente incivile appropriarsi di opere d’ingegno senza il permesso degli aventi diritto. Sono per la libera circolazione della cultura ma solo dove l’autore sia d’accordo. La disconnessione è auspicabile, con riduzione a 56k per lasciare libera l’informazione anche a chi commette reati legati al copyright.
Io stesso ero scettico nel 2005.. in due anni ho cambiato parere.. grazie al web ho potuto esprimere qualcosa in più di me e conoscere e addirittura diventare amico di persone incredibili, come tu stesso ben sai Gab =)
Inoltre potendo interagire con mille cervelli e pensieri diversi, inevitabilmente si cresce un po’ di più e s’impara un po’ di più ad autoregolarsi o anche il contrario. Comunque la chiave è in larga parte positiva.
Interessandomi abbastanza di politica, posso interagire con gli assessori della mia città, in tempo reale, riuscendo a dipanarmi meglio negli ingranaggi della burocrazia e delle leggi comunali, riuscendo ad avere sicuramente più chiarezza con un confronto più schietto e diretto e soprattutto veloce, senza passare per inutili lungaggini e canali vari.
L’importante come tutte le cose è non strafare.. dico un’ovvietà apparentemente, ma per molti non lo è.
Con il giusto peso, il pc diventa una vera e propria porta aperta sul mondo.. sta a noi poi comportarci bene, scegliendo di diventare graditi ospiti di varie stanze di dialogo ed incontro.
Un caro saluto
René
Intanto, chi ha scritto il secondo commento dovrebbe ripassare un po’ di diritto. Cosi’ facendo scoprirebbe che esistono gia’ casi nei quali e’ legittimo citare/utilizzare opere di ingegno senza il consenso esplicito dell’autore. Lo e’ da noi e ancor di piu’ in USA grazie a concetti come il fair use che andrebbero importati in Italia prima di inventarsi altre leggi.
So bene chi e’ il nostro interlocutore: passa molto tempo a polemizzare nel forum antipirateria del governo, arrivando spesso a rispondere in modo sgarbato a chi non la pensa come lui o fa proposte di legge che non gli piacciono.
E’ invece a favore di tutto cio’ che ritiene utile per la sua attivita’, dal divieto dell’anonimato online (significa ad esempio che chi scrive in un forum o commenta un blog dovrebbe prima indicare i propri dati, non e’ chiaro se a tutti o solo al gestore), alla sospensione forzata dell’accesso Internet per reati di pirateria, le cosiddette disconnessioni.
Dopo il netto rifiuto a prendere in considerazione le disconnessioni (almeno in assenza di una sentenza) da parte del Parlamento Europeo, propone questa “mediazione”: togliere l’ADSL a chi scarica contenuti coperti da copyright senza permesso e lasciare il lento collegamento telefonico analogico, giusto giusto per permettere alla gente di leggere la mail e guardare qualche sito di news, con buona pace del web partecipato e dell’upgrade culturale che anche importanti esponenti del governo sostengono.
E’ come se si negasse a un giornale che ha commesso il reato di diffamazione la possibilita’ di essere impaginato con i sistemi moderni, costringendo gli stampatori a tornare ai caratteri mobili…
I reati vanno puniti ma le pene devono essere proporzionali e finalizzate al reinserimento nella societa’ dell’individuo, non all’isolamento dalla stessa magari solo per far contente alcune persone o categorie commerciali.