Questo blog

Io amo questo blog,
amo averlo, scriverxci, raccontare di me o di cio’ che penso; con la consapevolezza che sara’ letto da amici che mi seguono o googler occasionali.

A volte pero’ e’ un peso scrivere, perche’ ci sono cose che farebbero male a chi le legge e alla fine decido di non dirle. A volte invece e’ una gioia dividere frammenti di vita con voi.

In questi giorni pero’ e’ tutto strano…
non so se scrivere, se parlare di me; non so se farlo e’ giusto, se leggermi fara’ soffrire, se raccontare certe cose significa dare troppa visibilita’ a me quando ogni giorno di piu’ sono consapevole di essere e voler essere solo una voce nel coro, come ogni persona in questa terra.

Con Krizia che sta cosi’ male io sono tornato in Chiesa dopo tanti anni. Non una volta ma ogni giorno a dire un Rosario per lei nella quiete di meta’ mattina o meta’ pomeriggio. E’ una cosa strana: tanto tempo fa avevo deciso, un po’ per pigrizia, un po’ per ribellione giovanile, che potevo benissimo avere un rapporto diretto con Dio e pregare da solo in casa oppure ovunque fossi. L’ho fatto e lo faccio e forse funziona… ma andare in Chiesa e’ diverso.
Quando esco mi sento umanamente rinfrancato, sono piu’ sereno e anche se, come oggi pomeriggio, la paura resta, quel momento di raccoglimento, col rosario in ferro donatomi dalla Parrocchia quand’ero bambino, ha un valore speciale, che non so spiegarmi. La cosa bella e’ che sono bastati tre giorni e oggi la Chiesa e’ un luogo familiare, mi sento a mio agio come non mai a entrarci, perfino piu’ di quando ci andavo ogni settimana a Messa da ragazzino.

Ma come sto io non importa oggi… mi importa come sta una persona che ha una vita davanti e che deve viverla! Per questo non scrivo tanto. In questi giorni non sento di dover parlare di me, preferisco fare cio’ che posso per aiutare lei e rinfrancare la sua famiglia, mettendo “me” un po’ da parte. Ci saranno altri momenti per raccontarmi e so che questo blog sara’ sempre qui a disposizione per questo.

Pregate per kry, anche se non la conoscete.
Oppure pregate per tutte le persone che soffrono.

Musica seria

Niente, ci tenevo a informare che ho aggiornato le mie rubriche ascoltando in cuffia (con l’espansore stereo al 95% e’ fantastico!) brani sobri e adulti come…

…corre su un disco volante
sembra quasi una stella filante
ma è l’amico che guarda le spalle di Goldrake…

…e anche…

…il campo è verde il sole giallo e tu sicura
di non commettere neppure un solo fallo…

;-)

Ahhhhhh! Alla fin fine erano dei piccoli capolavori!

Lo sapete che Fabio Concato si e’ fatto le ossa con i cori e due canzoni soliste (Procton e Righel) dell’album di Goldrake del ’78? ;-)

Un clic e via… ;-(

Un quotidiano online sardo per anni ha tenuto un archivio degli articoli pubblicati.
Per ogni articolo inoltre era possibile inserire commenti, un’idea innovativa e che e’ stata usata in talune occasioni da persone direttamente o indirettamente coinvolte in determinati fatti per scrivere le proprie opinioni o lasciare un segno di solidarieta’.

Ora, o forse da qualche mese non so, tutto questo e’ svanito. Il sito ha chiuso l’archivio, richiedendo una registrazione (pur gratuita) che consente di accedere solo ai pezzi dell’ultima settimana.

E cosi’, per esigenze economiche, tecniche o chissa’ che altro, si sono mangiati anche una pagina dove un gruppo di amici aveva lasciato parole di ricordo per una persona cara prematuramente scomparsa. Spero di essere il solo, di quel gruppo, abbastanza assiduo del web da essersene accorto, perche’ la sensazione e’ molto spiacevole…

A questo punto visto che ci hanno portato via la pagina dove ricordarTi, ne riapriro’ una io. Non sara’ la stessa cosa ma prometto che finche’ potro’ tenere aperto il mio sito, non cancellero’ quella pagina per nessun motivo.

Lacrime

….più su del cielo cos’è che c’è?
….c’è qualcosa che so immaginare
o è soltanto un pensiero che tocca il mio cuore
più sul del cielo cos’è che c’è?
C’è un disegno a colori più intensi
ed un posto che tieni per noi…..

Questa canzone mi ha commosso fino alle lacrime e fatto tornare ai pensieri di un anno fa…

Enrico ha vissuto per Rosy cio’ che io ho vissuto per Chiara, ha avuto gli stessi pensieri, emozioni… e ne ha tratto musica e parole per una canzone meravigliosa che ha regalato a tutti i suoi amici…

Trovate la canzone su PoohForFans il bellissimo sito dedicato ai Pooh da Rosy, una ragazza giovane che ricordo, pur avendola conosciuta solo di sfuggita, per il suo entusiasmo!

Ho scoperto solo oggi che se n’e’ andata e le dedico questo post e il mio ricordo…

Prendete la canzone (e’ lecito, la offre l’autore), e’ meravigliosa…

Il sole!

… poi capita qualcosa e vieni invaso da una sensazione di benessere che ti fa guardare in modo diverso a cio’ che ti succede e cio’ che fai…
… che non significa solo pentirsi ma anche voler provare di nuovo a vivere le cose in modo diverso.. non tanto a “non far piu’ certe cose” ma a viverle diversamente…
E’ come se oggi (e ieri e l’altro ieri, ecc) siamn stati giorni di pioggia e stasera la mia anima sia illuminata dal sole e il mondo attorno a me appaia piu’ chiaro…

Sono notizie…

Visto che le cose vanno meglio si puo’ tornare a pensare a questioni piu’ leggere…

Per esempio sono rimasto un po’ colpito nel vedere che, con tutte le cose che succedono, una nota agenzia stampa ieri abbia battuto questa “importante” notizia:
27-OTT 19:09 YAHOO!: NUOVA VERSIONE DEGLI AVATAR DI MESSENGER

Chissa’ se un giorno daranno anche la notizia degli aggiornamenti del mio sito! ;-)

PS: sapete vero che ogni giorno dalle 13 e 30 alle 15 c’e’ Fiorello a radio2? E fa morire! ;-)
Non c’entra ma mette di buon umore! ;-)

L’altra realta’

E’ ora di spegnere i terminali, scollegare lo switch, sdraiarsi nel letto, indossare le cuffie, accendere la radio
e spegnere la luce. E’ ora di guardare alla giornata di
oggi, con i suoi se e i suoi ma, i suoi errori e le gioie.

No, fermi. Sta male, come le altre volte, il 118 ce lo disse
una volta che gli anziani possono avere certi disturbi e
ci consiglio’ nel caso di assisterla ma non allarmarci a
meno che le cose non si aggravassero. E cosi’ si fa.
Lei ti stara’ vicino e io anche, seppur vuoi lei ora. Io mi
rifugio in questa realta’ a legger spicchi di realta’ di
conoscenti e non, a separare le realta’. La mia vera,
nell’altra stanza, e quelle altrui, belle, brutte, ironiche,
serie, di crescita. Ho pregato, preghero’ ma ora mi immergo
qui.

E si’ che oggi, si’ oggi, credo di essere cresciuto anch’io.
e’ come se un “blocco di cemento” si fosse spostato nel mio animo, facendomi vedere cose che non vedevo. Da una parte facendomi affrontare diversamente alcune azioni “non belle”; che ho fatto con persone che nulla han a che vedere con questo blog (invece di pentirmene e cercare la concordia a tutti i costi ho tentato di capire perche’ le ho fatte e dialogare con quella parte di me, non necessariamente da benedire o da condannare); dall’altra parte certe prese di posizione assolute su certi temi mi appaiono eccessive e forse un po’ egoiste (ma onde evitare fraintesi, non parlo di persone o fatti legati a persone, bensi’ di opinioni su certi temi).

Non ho cambiato idee ma il mio animo e’ un po’ piu’ fluttuante di ieri. E mi sono riconosciuto un po’ piu’
cattivo, un po’ piu’ umano, forse.

Torno alla realta’ reale ma non e’ cambiato nulla. Si deve
aspettare. c’e’ un accenno di miglioramento ma si deve
ancora aspettare.

Se dovesse succedere qualcosa di brutto lo scrivero’, se non leggete notizie vuole dire che e’ stato solo un momento e che e’ tutto passato.

Ecco, ora sembra che vada un po’ meglio. Ce l’abbiamo fatta anche questa volta? Forse. Grazie Dio per starci accanto.

… tu riabbracciaci quando vuoi

Un anno fa, esattamente la notte di un anno fa, succedeva una tragedia che ha spezzato la tua giovane vita e i cuori delle tante persone che ti volevano bene.

Quella tragedia, quella meningite che in un giorno ti ha portata via a 16 anni, l’avresti potuta evitare con una puntura, una vaccinazione, una di quelle che non capisco perche’ siano “facoltative”… Una puntura e oggi saresti fra noi.

Ho deciso di ricordarti scrivendo un articolo, spiegando alle persone, soprattutto ai ragazzi ai loro genitori e agli insegnanti, cosa sono le vaccinazioni e perche’ quelle facoltative sono tanto importanti.

Sai, gli anni sono una convenzione tutta nostra, di noi quaggiu’. Oggi non e’ diverso da ieri e non sara’ diverso da domani. Sara’ solo un giorno in piu’. Ci manchi e anche se dal cielo ci mandi cosi’ tanti segnali che riusciamo a sentirti ancora vicina, srebbe cosi’ bello che fossi qui con noi. Mi ricordo quando ci sentimmo quella notte di Luglio che poi riuscisti a svegliare Angie e ci mangio’ vivi… mi ricordo com’eri in chat, i tuoi dialoghi con Antonio, eravate due tesori… C’e’ tanta gente con cui avresti legato… e avrei adorato vederti con una persona in particolare. Qualcosa mi dice che te la saresti mangiata di coccole… forse lo fai comunque (e se e’ cosi’ abbracciala piu’ che puoi – storpiando un attimo “Domani”) ma se tu fossi qui… se non fosse successo nulla…

OK, fermo Gabriele. Ho detto niente tristezza, solo cose positive e cosi’ sia.

Se le mie parole in quell’articolo serviranno a convincere anche una sola persona a far fare a un bimbo (o a farsi fare, perche’ per certi vaccini non c’e’ limite d’eta’!) una vaccinazione, avra’ avuto un senso ricordarti cosi’, invece che con le lacrime e la malinconia.

Ti voglio bene Chiara, questo articolo e’ per te!

PS: in realta’ no, un pensiero dal mio animo va anche a una persona che ha subito la tua stessa sorte. Non sapevo neppure della sua esistenza… o forse si’, magari l’ho letto distrattamente sul Televideo (finche’ non capita a qualcuno che conosci non provi le stesse cose e anche le notizie piu’ tristi vengono accantonate in fretta). Pero’ era una amica di una persona che stimo molto… e allora un pensiero va anche a lei… e spero, lo ripeto, di contribuire a evitare altre tragedie cosi’…

Ascolta, guarda, respira

Ci sono piu’ cose nel mondo di quante i nostri piccoli insignificanti cinque sensi possano mostrarci.
Basta ascoltare, sentire, capire quel che c’e’ in noi e ci accorgeremo di cosa abbiamo attorno, di chi ci vuol bene e ci protegge….
Solo che a volte siamo troppo presi dal rumore del mondo per accorgerci del suono di una foglia che non cade per caso ma per dirci qualcosa, darci un segno, indicarci la strada.

Scusami

Adesso l’ho memorizzato nel calendario del cell, non me lo perdo piu’.
Il guaio e’ che inizio a perdere troppe cose. Sara’ ora di pensare meno a me e a chi mi fa male (che in fondo e’ sempre pensare a me….) e di piu’ alle persone a cui tengo.

Inseguendo l’equilibrio perfetto

Se oggi trovassi una lampada magica e sfregandola spuntasse un genio a offritrmi tre desideri uno dei tre certo sarebbe bizzarro: non gli chiederei ori e denari ma solo di insegnarmi a dividere il tempo e a non sprecarlo. Perche’ forse cosi’ e solo cosi’ riuscirei a far sentire considerate e supportate le tante persone a cui voglio davvero bene ma che finisco per trascurare, per far sentire messe da parte o dimenticate proprio, magari dopo aver dato loro sosteegno per tanto tempo. E’ che e’ cosi’ difficile… ci sono mille cose da fare, mille persone da trovare e c’e’ il mio spazio che talvolta mi prendo un po’ troppo finendo per trascurare qualcuno. Credo (me lo dicono) di dare molto a tanti, ma vorrei saperlo fare senza lasciare mai indietro nessuno.

Ora prendero’ la scopa volante che mi e’ stata regalata tanto tempo fa da una persona speciale e me ne andro’ a cercar lampade ;-)

vvb a tutti, anche quando scompaio o mi perdo un po’…

Dare un senso alla sofferenza

Ammiro Bruno Lauzi.

Soffre del morbo di Parkinson ma non ha smesso di vivere: canta, si esibisce, convive con il suo male e non lo nasconde nemmeno durante gli spettacoli. Vive come fosse parte di lui, con una naturalezza e una forza d’animo che cancellano ogni traccia di disagio o timore in chi gli e’ accanto.

Ai bambini ha spiegato cosi’ il tremolio della sua mano: “non dovete mai prendere in mano una farfalla perche’ vi lascerebbe addosso il suo pulviscolo. Io l’ho fatto. La farfalla e’ morta ma adesso la mia mano ha addosso il suo battito d’ali”. Un poeta, come e’ stato descritto questa mattina nel programma TV a cui ha partecipato.

Vi invito a leggere questo bellissimo articolo su Bruno Lauzi che ho trovato poco fa. Chiarisce meglio che grande persona e’.

Vorrei essere come lui ma a volte, per sofferenze infinitamente piu’ piccole (legate ai miei occhi) io perdo la speranza. Solo per un attimo ma e’ cadere in una spirale di sconforto. Poi passa. La prossima volta rileggero’ quell’articolo e attingero’ a un po’ della sua forza costruttiva.

Un piccolo passo per…

OK, il soggetto e’ un po’ eccessivo ma oggi (pardon, ieri) si e’ verificato un cambiamento epocale per me.

Dopo 16 anni di telematica io che l’avevo sempre rifiutata preferendo le chat testuali ho avuto la mia prima conversazione via VoIP (Voice over IP) usando quella meraviglia che e’ Skype.

Resto dell’idea che per chattare sia piu’ appagante usare la tastiera e che scriversi invece che sentirsi consenta di aprirsi di piu’; di confidare cio’ che non si direbbe per il timore di un giudizio (anche indiretto, ad esempio un mutato tono della voce); di avere maggiore privacy. Detto questo pero’ Skype e’ un ottimo sostituto del telefono e fa risparmiare un sacco di soldi!

La mia “chiamata” (e’ splendida la metafora telefonica in Skype, con cornetta, suoneria tipica di un telefono, ecc) di un’ora e 11 minuti a una cara amica e alla sua famiglia (hint per i curiosi: post precedenti) mi e’ costata 0 lire (uff, euro) e visto che tanto sarei stato in Rete comunque per fare altro non conto nemmeno i costi energetici o di uso dell’hardware.

Quanto sarebbe costata chiamando da un fisso o peggio da un celklulare? Intendiamoci, visto il numero di ricariche le chiamate che faccio sono cmq molte, ma disponendo di un telefono gratuito e virtuale (perche’ non esiste, e’ solo un protocollo su una infrastruttura gia’ esistente) e’ inevitabile che quando possibile sostituiro’ le chiamate classiche con quelle effettuate tramite Skype.

Ho scoperto l’acqua calda? Forse, o forsre ho semplicemente scelto il momento migliore (grazie a un ottimo software) per fare una cosa nuova.

Mai, mai dire “no” all’innovazione, nemmeno quando usi i modem da prima che molti utenti attuali nascessero, da prima che la stessa rete Internet divenisse cio’ che e’ (o fosse disponibile “at all” in ambito privato).
Grazie a chi mi ha stressato… e convinto a prendere quel benedetto microfono USB.
Perche’ USB? Perche’ quello normale che avevo preso ha un jack che si mangia tutto lo spazio di “line out” e anche risolvendo quello, comunque non va… sigh). Comunque ne e’ valsa la pena: la resa e’ ottima e leggevo che i micrfofoni USB digitali son preferibili a quelli analogici che passano per “mic in” della scheda audio.

OK, ora torno a fare il tecnico.
Perche’ dico che Skype e’ tanto bello? Per le seguenti ragioni:

1) si adatta alla situazione che trova ed opera dietro NAT e firewall senza richiedere l’apertura di porte (ovvero funzia a quasi tutti, al primo colpo).

2) crypta il traffico in transito. Manco il telefono vero lo fa, anzi!

3) ha un’interfaccia semplice e leggera che rispetta molto la metafora del telefono (i paroloni…).

4) usa veramente poca banda: 9k/s di media al secondo me si puo’ adeguare anche a connessioni GPRS, ISDN o DialUP visto che ho idea che comprima l’audio (ditemi se sbaglio…).

5) esiste per Win, Linux, MacOS e palmari. In pratica lo usano tutti. O quasi.

Unico svantaggio: non e’ open source quindi si sa cosa faccia esattamente (anche se non sembra contenere spyware) e la “comunita’” non puo’ migliorarlo ed espanderlo. Cosi’ come e’ avvenuto per tanti programmi, spero che gli appassionati si sbrighino a decifrarne il protocollo e proporne versioni aperte ancora migliori.

Per altre info tecniche guardate questo forum o cercate “skype protocol” su Google.

Io vado a nanna, molto contento per il lato umano di cio’
che e’ avvenuto tre ore fa.

Ah, qual e’ il mio id su Skype? Agli amici lo dico, agli altri non serve, tanto accetto chiamate solo dalle persone nella lista dei contatti ;-)

Grazie

Grazie Signore…

Grazie per averla salvata…………

Grazie per ridarcela, per farla stare ancora con noi, lei…

Ma quante stelle ci sono la fuori? Quante anime che soffrono?

Che diritto abbiamo noi di essere tristi per una deluaione che pesa come una piuma quando nelle nostre citta’ ci sono ospedali, vere arche di Noe’ del dolore, dove adulti e bambini giacciono in letti di sofferenza e paura…

La mia amica sta bene, fra poco sara’ a casa, ma mi si stringe il cuore a pensare a quante persone come lei soffrono nel fisico e nell’animo in questo momento…

E il mondo e’ cosi’ indifferente…

Come ho detto poco fa a un amico: per fortuna ho la Fede, per fortuna credi in Dio e posso riversare su di lui, con la preghiera, la mia angoscia di certi giorni…

Grazie Signore…

Vivi!

Vivi che c’e’ tutto un mondo da scoprire!
Vivi che avrai fiori, rose rosse, regali e gelosie!
Vivi che ci sono ancora tanti tramonti col sole rosso fuoco da guardare!
Vivi che c’e’ ancora un aereo che ti porta al mare di cristallo di un’isola di sogno!
Vivi per le notti che verranno…
…quelle di Natale coi regali da scartare…
…e quelle prima degli esami con la paura e l’emozione da affrontare!
…e ancora un ragazzo che t’ha salutata alla festa…
…o che t’ha lasciata con un sms…
Vivi per gli amici che tradiscono…
…e quelli che ti amano!
Vivi per la pizza a mezzanotte!
Vivi che c’e’ la musica nuova da sentire!
Vivi che c’e’ un nuovo gelato e un ragazzo da sognare!
Vivi che c’e’ la scuola e la prof di mate da sorprendere!
Vivi per i primini e i primoni!
Vivi per OCTY e per i tuoi amici!
Vivi perche’ la vita che hai davanti e’ lunga, e’ piena di cose meravigliose e non sara’ questa nuova prova a fermarti!

In quel letto d’ospedale non sei da sola, con te c’e’ il cuore della gente che ti adora, che sta sera ha fatto sentire il proprio affetto alla tua mamma e che prestissimo rivuole anche te!

Torna presto con noi e non avere paura: siamo tutti vicini a te e c’e’ di sicuro anche il tuo Angelo Custode.

Vivi!

Preghiera

Proteggila tu che da lassu’ puoi e forse l’hai gia’ fatto una volta.
Fallo ancora, salvala… anche se forse sono l’ultima persona che in questo momento ti puo’ chiedere qualcosa, proteggila….

Fermati e ripensa a quando eri cosi’ felice!

Immerso come al solito nei miei pensieri ti ho incontrata in foto, su un palo in una strada minore di Mestre, una di quelle xon tante case e pochi negozi, frequentate per lo piu’ da chi ci abita.

Un volto di ragazza felice, un sorriso bellissimo, in una foto in bianco e nero con sopra una scritta a penna: “fermati e ricorda quando eri cosi’ felice!”.

Chi sei ragazza che mi sorridi in questa strada, da quell’unico cartello? Sei il ricordo di una vita che s’e’ spenta in una folle corsa notturna con le auto o il motorino? Sei un monito per chi sta per buttare la sua vita allo stesso modo?

O forse sei una ragazza che un giorno ha perso quella gioia ed e’ precipitata in un girone di atroce solitudine vissuta per strada? Chi ha scritto quelle parole e’ qualcuno che ti vuole bene. Non abbandonarlo! Non pensare che la vita sia un inferno! La vita puo’ essere tante cose. Difficile, bella, allegra, tragica, spaventosa… ma tu ripensa alla felicita’ che provavi quando hai scattato quella foto. Puoi viverla ancora, basta che tu lo voglia. Non lasciare da solo chi ti vuole bene e non restare da sola tu.

bleah

E’ peggio pensare che al mondo ci siano infami come quelli che hanno compiuto quell’orribbile massacro o che altri, politicanti, siedano in poltrone e comandino raid aerei su campi profughi e innocenti?

In questi giorni scrivo poco perche’ le cose che direi sarebbero molto pesanti… pero ‘a leggere che certi sciacalli approfittano di quanto e’ successo per cercare di accreditare la propria causa di oppressione e violenza ai danni del popolo palestinese mi irrita al punto da non poter non postare.