Al mondo c’e’ troppa gente che si fa i fattacci propri, non pensa prima di agire, mette se stessa davanti a tutto, passa ore a giocare e si guarda bene dal dire anche un ciao.
Per non parlare poi delle persone a cui offri la luna e che ti rispondono con una risposta a vanvera (vanno bene anche i “no” ma sarebbe bello avere risposte meno superficiali) e quelle che invece se ricevono un no, pur motivato da questioni prettamente informatiche, ti sparano un bel “mi hai deluso” e annessa condanna inappellabile.
E poi uno si chiede perche’ mette impegno nel fare le cose…
Tre giorni fa ho scritto uno script di appoggio per un software di un amico (il primo lettore RSS per Amiga) di cui sono anche betatester. Un emerito cretino ha chiesto uno script simile, appena gli e’ stato detto che nel nuovo pacchetto c’era detto script, invece di ringraziare ha ipotizzato di modificarlo e redistribuirlo, senza manco leggere la mia licenza d’uso. Se questa e’ la gratitudine o il buon senso degli ultimi “amighisti” rimasti staro’ ben attento a non dedicare piu’ neanche un attimo a quella piattaforma, sebbene sia affezionato a quel che era (un tempo) e abbia ancora molti amici nel “settore” (parola grossa…).
Insomma, periodo nero, nero, nero… ma cio’ che brucia di piu’ sono i comportamenti degli “amici”, non degli emeriti cretini che quasi non conosco. Amici che spariscono, che mettono in pratica cio’ che in un momento di presunta rabbia avevano detto: “adesso penso a me!” – e lo stai facendo eccome, caro mio… Gioca pure con quella cavolo di automobilina. Prima il must era “scaricare” (anzi obbligare gli altri a “passarti”: arrivavi e insistentemente chiedevi, chiedevi, chiedevi), poi e’ diventato “ascoltarti”, e via di “ascoltatemi su winamp!”, adesso e’ giocare. Magari a Gennaio rinsavirai e ti ricorderai che con le persone, gli amici, e’ bello parlare.
Amici che “si si pace, facciam pace” ma poi si limitano al buongiorno e buonasera e a volte nemmeno quelli. Gli amici veri si fanno sentire, ti CERCANO e chiedono come va, si preoccupano… e se per qualche motivo non possono farsi vedere ti fan comunque sapere che tengono a te. Ne ho tanti cosi’ e voglio loro un sacco di bene. Ce ne sono solo due o tre che si dichiarano amici ma non agiscono da tali. E bruciano, per questo ne parlo qui, non per dimenticare tutti gli altri.
Ho troppo stress addosso per tanti eventi dell’ultimo periodo ma entrando in Rete in questi giorni non riesco proprio a rilassarmi, anzi vedo tutto nero. Per questo ho cercato di starne un po’ lontano. Non sembra funzionare molto ma qualcosina ha fatto… e almeno non lo scarico su chi non c’entra… eccetto che come sfogo in questo blog, ma penso che un blog serva anche a questo.
E in effetti ora mi sento meglio.
Un po’.
In queste situazioni è meglio usare il proprio nome, ne nick ne alias.
Questa gente, che purtroppo ti fa stare male, come hai detto tu, si ferma al pensare a se stesso.
Bene, tutto ti va contro in apparenza, perchè qualche persona anche se non lo dimostra ti capisce, vede che non sei il Gabriele di sempre, freddo.
Purtroppo l’unica cosa da fare in tali situazioni, è stare da soli, chiusi in una stanza, a scoprire se e come hai sbagliato.
Concludo dicendoti questo:Stringi i denti e va avanti, forza e coraggio, perchè, qualcuno, ti capisce.