Costanti e variabili

In fondo la musica, i nostri familiari e i tramonti infuocati di sole sono le uniche costantii della vita. Il resto, salvo rare eccezioni, cambia e non ci si deve illudere che non sia cosi’. Noi per primi ne siamo un esempio.

Atterrasti qui per cambiare vita
tua sorella in fondo c’era gia’ riuscita
quale vento ti strappo’ il biglietto di ritorno
il quanto giorno di un’estate fa…

Terry B. – Pooh, 1986 – sembra ieri che quindicenne mi sgolavo a cantarla e riavvolgere il nastro per sentirla ancora e ancora, dalla cassetta di Giorni Infiniti prima e da Goodbye poi. Adesso per riascoltarla premo un tasto e riparte.

E’ cambiato quasi tutto il resto, davvero, a partire da me.

Il tempo ci cambia

Forse bisogna solo accettare il fatto: il tempo ci cambia. L’eta’, le esperienze, le sofferenze e le gioie. Tutto influisce su di noi e ci rende diversi, cambia il nostro modo di porci rispetto agli altri e rispetto a noi stessi, cambia i nostri obiettivi, la nostra consapevolezza di noi e degli altri

Il tempo ci cambia e a volte ci allontana, magari non per cattiveria, per volonta’ o per scelta. Succede e basta. Succede che veniamo travolti da noi e da cio’ che cerchiamo e non vediamo piu’ gli altri; succede che vediamo gli altri in modo diverso; succede che non accettiamo piu’ ne’ gli altri ne’ cio’ che siamo; succede che cerchiamo qualcosa e non lo troviamo; succede che detestiamo l’immagine che gli altri si sono costruiti di noi e preferiamo dimostrare loro anche con “la forza” (metaforicamente parlando) che non siamo (piu’) cosi’.

E succede che ci si perde e piu’ si cerca di non farlo piu’ ci si allontana. Da una parte chi vuole che tutto resti com’era, dall’altra chi grida per dimostrare che no, ora e’ diverso.

E le belle parole, i proclami di amicizia per sempre e le promesse di reciproco sostegno sono parole nell’eco dei giorni passati.

Succede a me, e’ successo a lei, succede a te.
Saremo abbastanza intelligenti da salvarci?

Costruire biblioteche

Oggi sono riuscito a costruire un ragionamento sensato :)

E’ un semplice sito che punta sui CONTENUTI, non e’ saggio costruire una biblioteca e poi scrivere i libri

Significa che se mi metto a scrivere il programma FORSE “domani” potro’ fargli fare tutto cio’ che desidero ma perdero’ di vista la finalita’ principale del sito: informare. Senza contare che se un domani mi servisse una funzione e non avessi tempo o voglia di (imparare a) crearla sarei bloccato, un po’ come succede agli amici di un certo sito (che poi il mio nasca anche per l’immobilita’ da quelle parti e’ un’altra questione ;-)

Tutto cio’ per dire che pensa e ripensa ho deciso che si’, per semplice.info usero’ un software di wiki, pur limitando la creazione delle pagine a persone selezionate almeno all’inizio.

Problema che software usare? Fino ad oggi credevo esistesse solo MediaWiki, quello su cui si basa la Wikipedia, e mi piaceva pure o meglio ero pronto ad adattarmici. Solo che… piu’ leggevo le specifiche piu’ trovavo assurdita’ e limiti: non puoi fare questo, per fare questo devi modificare direttamente il database MySQL (!) e via dicendo…

Al che ho avuto un lampo di genio (?) e ho cercato ‘wiki software’ su Google… salvo ricadere sull’apposita pagina di Wikipedia e scoprire che di software ne esiste un bel po’!

Ho letto varie recensioni, visitato diversi siti e alla fine trovato un programma senza troppe pretese, che non sbandiera mega funzionalita’ ma che sembrerebbe fare al caso mio: pmWiki. Fa le cose che un Wiki deve fare, e’ leggero, non richiede risorse enormi, volendo non si appoggia neppure a MySQL (per alcuni sara’ un difetto, per me e’ un pregio non usare ben due server -quello web e quello MySQL-) e per di piu’ mi piace la filosofia con cui l’autore lo scrive. Presto lo mettero’ alla prova per vedere come se la cava e per imparare io stesso a gestire un Wiki e rendere il mio futuro sito cio’ che desidero diventi.

Una preghiera

Dal Gazzettino di Venezia del 4/8/2005:

Una bambina di 8 anni di Martellago (VE), colpita da grave forma virale allo stomaco, lotta tra la vita e la morte. La piccola ha accusato malessere la settimana scorsa: da una banale febbre le condizioni si sono aggravate e venerdì è stata trasportata al nosocomio di Mirano dove i sanitari, resisi conto della gravità (è entrata in coma) l’hanno trasferita a Padova. Esclusa la meningite, i medici avrebbero individuato la forma virale e predisposto la terapia: ora la bimba ora respira da sola, anche se la prognosi resta riservata. I genitori hanno chiesto una preghiera: per due sere in chiesa è stato recitato il rosario.

Umilmente di fronte a Dio il proprietario del presente blog alza gli occhi al cielo e fa una preghiera per questa bimba. Se credete, fatela anche voi.

Gabriele Favrin

Pussa via…

… personalmente sono dell’idea che le squadre di citta’ dove vengono bloccate strade e traghetti per protestare contro una retrocessione andrebbero spedite per direttissima in eccellenza. No, non in D, in eccellenza, che manco la partita in tivvu’ col Cervia si meritano.

Alive and OK :)

Ma si ke posto, state tranquilli ;-)

E’ stato un periodo un po’ strano, anzi continua a esserlo: e’ cambiato l’equilibrio e l’ordine della mia vita e in questi casi ci vuole un po’ per ritrovarsi… e forse e’ il caso di cambiare un po’ di cose, anche per questo ho gettato al vento alcune ‘dighe’, alcune barriere e ho iniziato a studiare cose che non conoscevo a fondo e che posso imparare a fare, per bene.

Non basta certo, anzi e’ si aggiunge il problema che e’ terribilmente difficile, almeno per me, trovare un equilibrio fra studiare, sperimentare, lavorare e chattare con gli amici e non tutti sanno capirlo. Li capisco io ma, amici, sono un essere umano :)

Comunque la vita scorre… vi raccontero’ qualcos’altro poi… fra cui un bellissimo incontro!
Per ora annuncio che per il secondo anniversario del blog a fine agosto (gia’ due anni?!) si passa a WordPress e ci sara’ un regalo speciale per tutti :)

Tenerezza

Un tempo capitava spesso di sollevare la cornetta e sentire una voce sconosciuta chiedere di qualcuno che non abitava li. “Mi spiace ha sbagliato” si rispondeva, poi l’anonimo interlocutore si scusava e riattaccava.

Oggi con i cellulari, i “telefoni di casa che giocano a fare i telefonini”, tutto questo e’ piu’ raro: un tasto e il numero e’ fatto.

Colpisce e intenerisce quindi rispondere sul cellulare a un numero fisso sconosciuto e sentire una vocina piccola piccola chiamare con tutto l’amore di bambino “mamma…”…

Colpisce e intenerisce, appunto, cosi’ con tutta la dolcezza che hai rispondi con un semplice “hai sbagliato numero…”. Due secondi e il cucciolotto riattacca, vinto dalla timidezza che si ha da piccolini sbagliando un numero (e me la ricordo :).

Sembrera’ una cosa da niente ma sono quei piccoli momenti di vita quotidiana che possono rasserenare una giornata, soprattutto quando riesci a essere gentile col tuo prossimo.

Cicche?!

Da tempo sentivo molti giovani del nord (ok, abito al nord anch’io ma ci sono tante citta’ piu’ a nord di Mestre :) ) parlare di “cicche”. Cicche?! Ma che son ‘sti ragazzi che fumano come turchi, mi son detto per mesi…

Ora grazie a Garbaland apprendo che “Le cicche a MI sono i chewing-gum, a RM sono le sigarette fumate.”.
Ahhhhhhn… a cicche qui si da lo stesso significato che danno a Milano o almeno io ho sempre sentito parlare di “cicche” come di sigarette fumate (o sigarette piu’ in generale).

Perche’ chiamare i chewingum “cicche”, poi… suono simile?

Comnunque il “germe” si va diffondendo anche al nord pare :)

Vincoli… nell’ottava stagione di Stargate SG1!

Io ho scritto Vincoli a Febbraio 2003 e solo pochi amici lo hanno potuto leggere…

Nel 2005 durante l’ottava stagione di SG1 e’ stato trasmesso un episodio (Citizen Joe) che riprende il concetto alla base della mia storia!

Si tratta solo di una coincidenza perche’ come ho detto Vincoli non era stato reso pubblico, ma sono immensamente felice che gli autori di una delle serie che preferisco abbiano avuto un’idea cosi’ simile alla mia!

Vincoli

Meglio tardi che mai, si dice…

Mi sono deciso a pubblicare Vincoli, uno dei racconti piu’ intensi e (e lunghi!) che io abbia scritto.

Risale a febbraio 2003… ne e’ passato di tempo, la mia vena creativa si e’ un po’ ridotta per tante ragioni non liete, tuttavia a leggerlo oggi mi viene voglia di riprender in mano “la penna” e scriverne altri. Dateci un occhio anche voi e ditemi se vi piace!

Chimica e sogni

Stasera mi e’ venuta l’idea di usare Google per vedere se rintracciavo qualche mio vecchio compagno e ho scoperto che Arletta, una compagna dei tempi delle elementari, e’ coautrice di una pubblicazione che parla di:

Allyl Complexes with Potentially Terdentate Ancillary Ligands.Mechanism of Allyl Amination by Piperidine

Felicitazioni! :)

Io non capisco neppure il titolo ma so che ha realizzato i suoi sogni e sono felice per lei, molto!

Schiena dritta e avanti in nome della democrazia, dei diritti e della liberta’

Sono onorato che l’Italia rientri fra i paesi in odio ai fanatici selvaggi, come li ha definiti Chirac ieri.
Quando ci si oppone alla violenza e all’oppressione, quando si reagisce contro l’ingiustizia e il fanatismo, e’ inevitabile essere nel mirino di schifosi assassini integralisti.

Gli stessi che ritengono giusto farsi esplodere uccidendo gli innocenti.
Gli stessi che ritengono giusto rapire e uccidere i bambini di una scuola elementare.
Gli stessi che credono che le donne debbano tenere il burqa o veli neri per coprirsi.

Quando in passato abbiamo reagito contro le BR, le BR hanno colpito.
Quando abbiamo reagito contro la mafia, la mafia ha colpito.
E’ meglio essere al riparo dalle reazioni degli assassini o porsi davanti a loro pronti a fronteggiare la loro follia idiota in nome dei diritti e della liberta’ per tutti?

Dovremmo lasciare l’Afghanistan ai talebani perche’ un idiota con tunica, barba incolta e un fucile in mano ci minaccia RINNEGANDO il Corano a cui dice di rifarsi?

Certo, il mondo occidentale non e’ esente da difetti e da derive di fanatismo e ingiustizia, ma noi non tagliamo le mani ai ladri nella pubblica piazza, non lapidiamo le donne colpevoli di adulterio, non mettiamo a morte una quindicenne per presunti reati religiosi, non eleggiamo presidenti ultraconservatori che dicono “non ho fatto la rivoluzione per vivere in una democrazia”, non obblighiamo le donne a nascondere i loro corpi o a uscire solo se accompagnate da un uomo (una donna vale mille teste bacate, forse per questo le temono).
E se nelle nostre civilta’ ci sono abusi, c’e’ chi e’ libero di renderli noti. Nei paesi islamici integralisti non e’ cosi’ e l’ingiustizia e’ nell’ordine delle cose.

Ingiustizia significa negare i diritti di LIBERTA’, UGUAGLIANZA e DEMOCRAZIA.

Chi non li accetta, chi vuole la supremazia e l’oppressione continuera’ a uccidere ma NOI siamo piu’ determinati di loro e non ci faremo intimidire. E con questo NOI includo anche i paesi islamici che non hanno stravolto il senso del Corano.

Dire e poi fare

In quelle ore di angoscia Ti chiesi di camminare al suo fianco.
Ti dissi che non m’importava quanto lontano sarebbe andata poi, che mi bastava che avesse una strada da percorrere.

La strada grazie a Te la ha e l’ha portata lontano.
E’ tempo di mettere da parte l’amarezza e dimostrare che pensavo realmente cio’ che ho detto.

Buona strada