Sono andato al cinema

Mi piaci se ti muovi
mi piaci se ti muovi
mi piace quel che muovi
e allora… MUOVI!
mi piaci se ti muovi
mi piaci se ti muovi
mi piace quel che muovi
e allora… MUOVI!
mi piaci se ti muovi
mi piaci se ti muovi
mi piace quel che muovi
e allora… MUOVI!
mi piaci se ti muovi
mi piaci se ti muovi
mi piace quel che muovi
e allora… MUOVI!
ragazze di tutto il mondo
è il mitico re giulian che vi parla
adoro qualsiasi donna che sappia muovere il corpo
e se muovete la coda
siete sempre intriganti
OK?

…Che film favoloso avro’ visto?

Documentazione Firefox

Questo e’ un post di servizio, in attesa di mettere questo tipo di informazioni su semplice.info>.

I pregi di Firefox li conosciamo tutti (o almeno dovremmo) ma il grosso difetto e’ che tutta la documentazione interessante e’ sparsa fra mille siti e indirizzi e non e’ sempre facile da rintracciare. Desidero quindi rendermi utile e offrire una serie di collegamenti a chi usa questo magnifico browser che dalla 1.5 (beta 1) e’ ancora piu’ bello!

http://www.squarefree.com/burningedge/
Informazioni quotidiane sui brogressi delle beta interne.

http://www.squarefree.com/burningedge/releases/
Cronologia “non ufficiale” delle modifiche. Piu’ completa di quella ufficiale!
http://developer.mozilla.org/en/docs/Mozilla_CSS_Extensions
Estensioni proprietarie del CSS disponibili su Mozilla/Firefox.

http://lists.w3.org/Archives/Public/www-style/2004Aug/0135.html
Introduzione alla nuova sintassi, implementata in Firefox 1.5, per definire stili specifici per i diversi siti. Gli interessati a questa “enorme figata” (giudizio tecnico mio) possono
leggere questo thread su Mozillazine. La nuova funzione sostituisce nel fine l’estensione urlid.

http://mycroft.mozdev.org/deepdocs.html
Documentazione per lo sviluppo dei plugin di ricerca.

https://bugzilla.mozilla.org/show_bug.cgi?id=307381
Post con le notizie circa le estensioni aggiornate e di cui e’ garantita la compatibilita’ con Firefox 1.5 beta 1.

OK, per adesso e’ tutto, se conoscete altri siti interessanti scriveteli nei commenti.
Presto apriro’ una sezione ‘mozilla’ nel sito contenente estensioni, documenti, stili per vari siti (si aggiungono a usercontent.css e vengono applicati automaticamente), filtri per adblock, ecc…

NB: per ragioni di accessibilita’ da oggi i link esterni NON si apriranno piu’ in nuove finestre. Conto di adeguare a questo comportamento tutti i vecchi post del blog.

Perversioni… regexose :)

Perversione regexosa del giorno:

RedirectMatch permanent /ego/(chi|who).(php|phtml) http://www.favrin.net/ego/$1.html

Una regex, quattro redirect :)

Cosi’ una volta per tutte smettero’ di ricevere report di pagine inesistenti da chi proviene da motori di ricerca che hanno indicizzato le pagine con le due vecchie estensioni (si lo so, bisognerebbe ridurre al minimo i cambiamenti negli URL delle pagine, adesso ho capito perche’…).

…eh?

Ecco un artricolo che ci racconta come in nome di Dio si dicano tante ma tante cretinate quando invece sarebbe solo il caso di pregare per le vittime.

Mi spiace cari integralisti da strapazzo ma DIO non si vendica e non uccide. Non attribuite a Lui i vostri bassi desideri di rivalsa su altri uomini.

E dire che io, ingenuo, mi scandalizzo a pensare che tutto il biocottaggio del referendum di giugno qui in Italia non sia stato fatto tanto per salvare gli embrioni quanto per dare ai centristi il LA, lo spiraglio per sognare di rifare la DC…

Noi italiani negli anni ’50 ci sentivamo dire “al seggio, in cabina elettorale, Dio ti vede, Stalin no” e le banbine dovevano fare tanti fioretti affinche’ vincesse la DC. Cosine all’acqua di rose rispetto a sto gruppo di scalmanati di tutte le religioni che attribuisce a Dio tsunami e disastri vari.

CRESCETE, CRESCETE spiritualmente. Dio non e’ una marionetta da usare per i vostri fini propagandistici. Grazie.

Mettere dei punti… o delle virgole

Ieri un caro amico, una persona che stimo moltissimo, mi ha detto questa frase a proposito di situazioni che lo riguardano.

Curiosamente e’ una soluzione che mi sono trovato ad adottare anch’io in questi giorni, in varie situazioni diverse fra loro.

E’ che a volte certe intese smettono di essere tali e allora e’ inutile prolungarle oltre: si finisce per illudersi e soffrire. Poi ci sono persone che agiscono come bambini senza esserlo da vent’anni e arrivi a chiederti se siano in malafede… finche’ non ti sorge il dubbio che invece siano diventate incapaci di valutare la realta’ che le circonda o forse si siano addirittura create un mondo tutto loro in cui il nero e’ bianco e il bianco e’ nero.

Insomma, a volte le relazioni interpersonali si complicano e per quanto tu cerchi sempre di vedere il “buono” negli atteggiamenti delle persone a cui tieni capita che quel “buono” non ci sia piu’ e basta, che sia ridotto a un’invenzione di entrambi, un echo di quando c’era. Allora perche’ farsi male e farsi far male? Ci metti una pietra sopra e via. Le virgole o i punti e virgola si possono mettere ma bisogna essere in due ed essere sinceri e volonterosi. Non basta fingere che nulla sia successo o nascondere con un tvb problemi destinati a riemergere al primo contrasto. In quel caso meglio il punto e concentrarsi su chi ci vuol bene e che magari abbiamo finito per lasciare in disparte a soffrire facendolo sentire meno importante di quel che in effetti e’ per noi.

E’ doloroso decidere di mettere un punto, lo e’ infinitamente soprattutto per persone con il mio vissuto, tuttavia mi sto accorgendo che dopo averlo fatto ci si sente meglio e si osservono con meno dolore e una salutare dose di distacco certe cose. Nei giorni scorsi ne ho messi due e mi sono sentito meglio. Se diventeranno tre non dipendera’ da me. Io ho solo smesso di prolungare agonie inutili. Per il mio bene. E scusate se e’ poco.

Ci vorrebbe la tassa patrimoniale!

A volte penso che Bertinotti, pur bravo a rendersi impopolare e improponibile anche a un elettorato di sinistra, dica in fondo cose sensate.

Siamo in un mondo profondamente ingiusto dove c’e’ chi fa i soldi, tantissimi soldi, in modo facile e chi lavora 10 ore al giorno nel precariato piu’ assoluto, senza prospettive e con una paga da fame.

Allora al di la di ogni considerazione politica, ben venga una tassa propoerzionale al guadagno, perche’ e’ ASSURDO che uno scriva quanto segue e faccia una montagna di soldi di SIAE, diritti, ecc!

femmina come la terra
femmina come la guerra
femmina come la pace
femmina come la croce
femmina come la voce
femmina come sai
femmina come vuoi
femmina come la sorte
femmina come la morte
femmina come la vita
femmina come l’entrata e l’uscita

Al di la dei doppi sensi, la banalita’ e’ imbarazzante… e se penso che senza scomodare i teatri di grandi tragedie, anche sotto casa nostra ci son bambini che chiedon la carita’ per le strade, trovo osceno che esista un mercato in cui scrivendo qualsiasi cosa si facciano soldi a palate.
Libero mercato? Domanda e offerta? Va bene, ma allora chi guadagna con cosi’ poco sforzo deve aiutare la comunita’ in modo proporzionale.

NB: questo post parla di politica e problemi sociali, non di musica. Chi ha orizzonti limitati sostiruisca il testo citato con quello che preferisce, il succo non cambia. Sono pronto ad applaudire l’autore di ‘sto poema se fara’ qualcosa per beneficienza. Ribadisco la necessita’ di un diverso approccio sociale alla distanza fra gente che lavora 10 ore in catena di montaggio e gente che guadagna infinitamente di piu’ scrivendo anche cose del genere, ma e’ gia’ una buona cosa quando la seconda categoria dimostra un interesse GENUINO per i problemi del mondo reale (quello che inizia fuori dai cancelli di un palasport o di una tv). Vedremo.

In ogni caso la regola MORALE dovrebbe essere meno soldi ma a tutti.

Cose importanti… a seconda della prospettiva

Bagdad: mille morti a causa dell’ennesimo attentanto degli imbecilli fanatici che OSANO uccidere in nome di Dio (e ricordiamo che e’ un passato un anno da Beslam…).

New Orleans: migliaia di vittime, una citta’ spazzata via, centinaia di migliaia di uomini, donne e BAMBINI che hanno perso TUTTO e ora sono esposti al rischio di terribili epidemie.

Italia: la RAI va denunciata perche’ durante una trasmissione TV sono stati dati (orrore!) i risultati della partite.

Va bene che al mondo ognuno ha le proprie priorita’ ma a me pare che in QUESTO MONDO troppa gente pensi solo a due cose: i soldi e il potere!

Cinque mesi fa il mondo s’e’ fermato per la morte di Giovanni Paolo II: uomini semplici e potenti tutti assieme per rendere omaggio a una grande persona. E poi? E poi basta, si torna alla vita di sempre a quanto pare.

Tsunami, tragedie, morte, fame… ma poi la domenica pomeriggio il problema e’ chi da’ i risultati e quanto paga per farlo. Ma vi rendete conto? C’e’ l’ESCLUSIVA sul citare un evento pubblico! La RAI aveva offerto una marea di milioni di euro (MILIONI, ho detto!), Mediaset ne ha offerti un di piu’ e quindi adesso la RAI non puo’ piu’ dire che ha segnato la Juve o il Milan o il Canicatti’ (ah no, quello non e’ in SERIE A quindi si puo’). MILIONI DI EURO… con un milione di euro si salverebbero tante di quelle vite nei paesi poveri da riempire intere citta’!

Dio mio (e tuo, e suo, perche’ e’ uno solo a cui ogni cultura ha dato un nome e delle connotazioni diverse) perdonaci, tutti, perche’ permettiamo che le cose continuino cosi’!

20 anni e 1730mhz fa…

…che strano effetto che fa’ scrivere su una tastiera cosi’… coi tasti neri e le lettere bianche… in questa posizione poi… mi fa tornare in mente quelle sere di vent’anni fa in cui tredicenne stavo sdraiato sulla moquette cfol c64 davanti e la tv 9″ bianco e nero…

Adesso davanti a me c’e’ un monitor LCD (e confermo tutte le mie critiche), sotto la tastiera un concentrato tecnologico che nel 1985 sarebbe stato definito fantascienza… poi quel cavo ethernet che va` al router e mi porta 512kb/s (col registratore del c64 caricavo 8k in 10 minuti…)…

Dietro a me ci sono vent’anni di esperienze, non tutte belle, non facili, vent’anni di incontri, gioie, errori…

E’ la vita che va avanti: cambia il mondo che ci circonda, cambiamo noi… e a volte qualcosa per caso ci fa ricordare come eravamo e ci fa riflettere per un attimo sulla nostra vita.

Cmq postero’ ancora prima del 2025 ;-)

Strazianti addii

Fine. Gaza sgomberata.
Le TV ci hanno mostrato i soldati che trascinavano via gli irriducibili e immagini di bimbi in lacrime.

Mettiamo i puntini sulle i:

1) l’esercito israeliano e’ abituato a torturare i bambini palestinesi (vedasi link dato in questo blog tempo fa) e a farsi “aiutare” da missili aria-terra durante i raid nei campi profughi palestinesi. Con i coloni hanno usato la mano leggera!

2) i bambini si sarebbero risparmiati tante lacrime se i loro genitori invece di fare i fanatici esagitati li avessero PREPARATI ADEGUATAMENTE e se le comunita’ si fossero organizzate assieme per non dispedersi.

3) alla fine la responsabilita’ e’ di chi 38 anni fa ha rubato terra abitata da altri e ha ignorato tutte le risoluzioni internazionali che intimavano di restituirla.

In fondo sono le stesse scene che vediamo ad ogni sgombero di case abusive… e questo dovrebbe far riflettere tutti, sia chi prende acriticamente le parti dell’uno o dell’altro.

Ciao zia

Ciao zia Ida, che la tua esistenza prosegua serena nel mondo del dopo.

I tuoi cari in queste ore sono stretti attorno a te a ricordare la tua vita fatta di difficolta’, figli, parenti. amici. Vita lunga, faticosa, dolorosa ma che hai affrontato con coraggio e con quello spirito tipico delle migliori persone della tua terra.

Ho avuto poco a che fare con te ma so quanto hai fatto e cosa hai rappresentato per le persone a me piu’ care ed e’ per qussto che ti ricordo qui e ti dedico il mo impegno odierno nel portare avanti il lavoro su un sito nato per dare speranza e aiutare chi ne ha bisogno.
Sei stata forte e hai affrontato tante prove difficili, fino alla fine. Ora goditi la serenita’ del paradiso e riabbraccia le anime dei nostri cari che ci hanno preceduto lassu’.

Gabriele

life.elements

E’ difficile sentire la mancanza di cio’ che non avevi da tempo e ti illudevi di avere ancora. Succedera’ presto lo so ma per adesso e’ tutto normale anche perche’ ho riempito la vita di libri e cose nuove da imparare.

In fondo e’ tutto come life, il giochino.

E’ una grande metafora non soltanto della vita cellulare ma anche delle persone.

Costanti e variabili

In fondo la musica, i nostri familiari e i tramonti infuocati di sole sono le uniche costantii della vita. Il resto, salvo rare eccezioni, cambia e non ci si deve illudere che non sia cosi’. Noi per primi ne siamo un esempio.

Atterrasti qui per cambiare vita
tua sorella in fondo c’era gia’ riuscita
quale vento ti strappo’ il biglietto di ritorno
il quanto giorno di un’estate fa…

Terry B. – Pooh, 1986 – sembra ieri che quindicenne mi sgolavo a cantarla e riavvolgere il nastro per sentirla ancora e ancora, dalla cassetta di Giorni Infiniti prima e da Goodbye poi. Adesso per riascoltarla premo un tasto e riparte.

E’ cambiato quasi tutto il resto, davvero, a partire da me.

Il tempo ci cambia

Forse bisogna solo accettare il fatto: il tempo ci cambia. L’eta’, le esperienze, le sofferenze e le gioie. Tutto influisce su di noi e ci rende diversi, cambia il nostro modo di porci rispetto agli altri e rispetto a noi stessi, cambia i nostri obiettivi, la nostra consapevolezza di noi e degli altri

Il tempo ci cambia e a volte ci allontana, magari non per cattiveria, per volonta’ o per scelta. Succede e basta. Succede che veniamo travolti da noi e da cio’ che cerchiamo e non vediamo piu’ gli altri; succede che vediamo gli altri in modo diverso; succede che non accettiamo piu’ ne’ gli altri ne’ cio’ che siamo; succede che cerchiamo qualcosa e non lo troviamo; succede che detestiamo l’immagine che gli altri si sono costruiti di noi e preferiamo dimostrare loro anche con “la forza” (metaforicamente parlando) che non siamo (piu’) cosi’.

E succede che ci si perde e piu’ si cerca di non farlo piu’ ci si allontana. Da una parte chi vuole che tutto resti com’era, dall’altra chi grida per dimostrare che no, ora e’ diverso.

E le belle parole, i proclami di amicizia per sempre e le promesse di reciproco sostegno sono parole nell’eco dei giorni passati.

Succede a me, e’ successo a lei, succede a te.
Saremo abbastanza intelligenti da salvarci?

Costruire biblioteche

Oggi sono riuscito a costruire un ragionamento sensato :)

E’ un semplice sito che punta sui CONTENUTI, non e’ saggio costruire una biblioteca e poi scrivere i libri

Significa che se mi metto a scrivere il programma FORSE “domani” potro’ fargli fare tutto cio’ che desidero ma perdero’ di vista la finalita’ principale del sito: informare. Senza contare che se un domani mi servisse una funzione e non avessi tempo o voglia di (imparare a) crearla sarei bloccato, un po’ come succede agli amici di un certo sito (che poi il mio nasca anche per l’immobilita’ da quelle parti e’ un’altra questione ;-)

Tutto cio’ per dire che pensa e ripensa ho deciso che si’, per semplice.info usero’ un software di wiki, pur limitando la creazione delle pagine a persone selezionate almeno all’inizio.

Problema che software usare? Fino ad oggi credevo esistesse solo MediaWiki, quello su cui si basa la Wikipedia, e mi piaceva pure o meglio ero pronto ad adattarmici. Solo che… piu’ leggevo le specifiche piu’ trovavo assurdita’ e limiti: non puoi fare questo, per fare questo devi modificare direttamente il database MySQL (!) e via dicendo…

Al che ho avuto un lampo di genio (?) e ho cercato ‘wiki software’ su Google… salvo ricadere sull’apposita pagina di Wikipedia e scoprire che di software ne esiste un bel po’!

Ho letto varie recensioni, visitato diversi siti e alla fine trovato un programma senza troppe pretese, che non sbandiera mega funzionalita’ ma che sembrerebbe fare al caso mio: pmWiki. Fa le cose che un Wiki deve fare, e’ leggero, non richiede risorse enormi, volendo non si appoggia neppure a MySQL (per alcuni sara’ un difetto, per me e’ un pregio non usare ben due server -quello web e quello MySQL-) e per di piu’ mi piace la filosofia con cui l’autore lo scrive. Presto lo mettero’ alla prova per vedere come se la cava e per imparare io stesso a gestire un Wiki e rendere il mio futuro sito cio’ che desidero diventi.