Seminare la diffidenza

E’ notizia di questa mattina: la polizia ha caricato i manifestanti che bloccavano la fabbrica FIAT di Melfi.

Scusate tanto ma se la polizia viene schierata contro gli operai (che hanno reagito alzando le mani e fra i quali vi sono stati poi dei feriti, pare) come puo’ poi la gente credere alla parola della polizia stessa in altre circostanze?

Avete presente il derby Roma-Lazio interrotto a causa di SCIAGURATI ultra’ che hanno messo in giro la voce che un bambino fosse stato investito da una volante? Ecco, fortunatamente non era vero ma la gente non ha creduto subito alla parola del questore di Roma.

I politici di centrodestra che si sono scandalizzati piu’ di fronte alla diffidenza di 80.000 persone che all’atto criminale di pochi ultra’, farebbero bene a riflettere sul perche’ la gente e’ portata a non credere ciecamente alla polizia soprattutto in circostanze come quella.

Un indizio? G8 di Genova.
Un altro indizio? Le cariche odierne (e non solo, e’ storia di decenni di manifestazioni) contro i manifestanti.

Meditate politici, meditate.

Scagliare la polizia contro dei cittadini che manifestano crea diffidenza e sospetto nella popolazione. Avete sbloccato le fabbriche FIAT, forse, ma a che prezzo per la fiducia del paese nelle sue istituzioni?

Solidarieta’ a tutte le persone ferite a causa di questa scelta scellerata, sia fra le forze di polizia sia fra i manifestanti.

Accade a Falluja

C’e’ chi ritiene che i media tradizionali e i blog dovrebbero far circolare articoli come questo.

Bene, facciamolo, diamo voce alla sacrosanta rabbia di chi ha visto le bombe cadere sulla propria citta’ e uccidere i propri bambini. E diamo voce anche all’odio che alimenta la lotta e riempie di carburante gli aerei che gettano altre bombe.

Articoli come questo possono essere ottimi pretesti per i superficiali (non mi riferisco a chi ha segnalato l’articolo) per gridare il no alla guerra e invocare il ritiro immediato delle truppe. Ma chi si ferma a riflettere un po’ sulla storia sa che sessant’anni fa le bombe cadevano anche sulle nostre citta’ e uccidevano anche i nostri bambini. Erano bombe giuste? No, non lo sono mai. Eramo bombe necessarie? Forse alcune no, altre certamente si’, altrimenti come ci saremmo liberati dal fascismo e dall’abbraccio nauseabondo del nazismo? Con le buone intenzioni? Con le belle parole?

La situazione in Iraq e’ terribile perche’ le forze occupanti hanno commesso degli errori MA ANCHE perche’ c’e’ chi alimenta l’odio e la tensione nel paese. Se non ci fosse stata la guerra di liberazione, dell’Iraq si parlerebbe meno ma non starebbero certo meglio.

I nostri soldati, cosi’ come quelli di molti altri paesi, stanno lavorando per ricostruire, non per distruggere. Chi alimenta l’odio contro di loro, sia in quelle terre, sia in occidente, e’ corresponsabile della situazione venutasi a creare in quel povero paese.

Posto nella speranza di vedere presto un Iraq sereno celebrare la propria festa della liberazione e ricordando che ieri si e’ festeggiata la liberazione dell’Italia, che non e’ avvenuta solo grazie a una manifestazione ma con un intervento che ha portato sofferenza e dolore, ha distrutto citta’ ma ci ha dato sessant’anni di liberta’, democrazia e PACE.

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Il mio grillo parlante personale mi ha fatto sapere che nei post recenti ci sono molti errori di battitura. Ha ragione, e’ che una volta li corregevo, adesso li lascio “al naturale”. ;-)

A volte mi viene voglia di schiacciare quel grillo, e’ che poi senza di lui che farei? ;-)

Vabbuo’, (que)’sto post e’ solo per informare che sono vivo e che fra poco inizia “Si’ ti voglio bene” al 2 (vedasi post di qualche giorno fa) e che poi potro’ dormire solo poche ore in quanto domattina… parrocchia!

Sono matto? Dovrei andare a letto? Nah, dormiro’ domani sera! ;-)