C’e’ chi ritiene che i media tradizionali e i blog dovrebbero far circolare articoli come questo.
Bene, facciamolo, diamo voce alla sacrosanta rabbia di chi ha visto le bombe cadere sulla propria citta’ e uccidere i propri bambini. E diamo voce anche all’odio che alimenta la lotta e riempie di carburante gli aerei che gettano altre bombe.
Articoli come questo possono essere ottimi pretesti per i superficiali (non mi riferisco a chi ha segnalato l’articolo) per gridare il no alla guerra e invocare il ritiro immediato delle truppe. Ma chi si ferma a riflettere un po’ sulla storia sa che sessant’anni fa le bombe cadevano anche sulle nostre citta’ e uccidevano anche i nostri bambini. Erano bombe giuste? No, non lo sono mai. Eramo bombe necessarie? Forse alcune no, altre certamente si’, altrimenti come ci saremmo liberati dal fascismo e dall’abbraccio nauseabondo del nazismo? Con le buone intenzioni? Con le belle parole?
La situazione in Iraq e’ terribile perche’ le forze occupanti hanno commesso degli errori MA ANCHE perche’ c’e’ chi alimenta l’odio e la tensione nel paese. Se non ci fosse stata la guerra di liberazione, dell’Iraq si parlerebbe meno ma non starebbero certo meglio.
I nostri soldati, cosi’ come quelli di molti altri paesi, stanno lavorando per ricostruire, non per distruggere. Chi alimenta l’odio contro di loro, sia in quelle terre, sia in occidente, e’ corresponsabile della situazione venutasi a creare in quel povero paese.
Posto nella speranza di vedere presto un Iraq sereno celebrare la propria festa della liberazione e ricordando che ieri si e’ festeggiata la liberazione dell’Italia, che non e’ avvenuta solo grazie a una manifestazione ma con un intervento che ha portato sofferenza e dolore, ha distrutto citta’ ma ci ha dato sessant’anni di liberta’, democrazia e PACE.
ciao ics…peccato ke molta gente nn la pensi come te (e molte volte come me…)
Gabriele, io abito a Gorla, una zona di Milano segnata nel ’44 da un evento simile a quello di Falluja.
Di quell’evento non ne parla mai nessuno (la gente racconta solo quello che interessa alla loro causa) però in quell’occasione morirono, oltre a molti abitanti della zona, anche 180 bambini che erano a scuola !!
E tutto questo in nome della liberta.
Ti lascio questo link dove trovi il racconto dell’accaduto : http://www.cronologia.it/mondo35c.htm
Buona ( e triste ) lettura.
Peccato che ti sei dimenticato che questa guerra
è nata nella piu’ incredibile illegalità internazionale.
Si è cercato di manipolare l’informazione per mesi
affinchè la gente si convincesse della bontà del gesto americano nella
"liberazione" dell’Iraq dal suo pericoloso dittatore (peccato che pochi anni prima Saddam era il miglio amico
dell’occidente e veniva foraggiato di denaro per la guerra contro l’Iran)
Francamento preferirei vivere in dittatura che governato da una "democrazia" falsa e illiberale.