Yesterday

Succede.

Succede che passa un mese… ne passano due, passa un anno.

Succede che dopo un anno la terra e il sole tornano nella stessa posizione e torna la primavera, tornano le estati, torna un certo clima. E iniziano a riaffiorare i ricordi, garbati, nei momenti in cui la mente tace.

Succede che incontri un amico. Con quel sole, con quel clima. E allora i ricordi riesplodono. Ricordi di giorni belli ma che la memoria rende idilliaci. Ricordi di serenita’ che la consapevolezza rende frammenti di paradiso. Eppure non stavi bene. Avevi timori, paure e arrabbiature forse piu’ di oggi.

Ma quei giorni appaiono come fotogrammi di paradiso. Fotogrammi perduti, perche’ non torneranno.

Non tornera’ il mare, la barca, il sole cocente, il Ponte dei Sospiri in cui con le tue parole mi hai fatto conoscere e affezionare a un fiore.

Il ponte, il sole, il mare sono li’. Ma quei momenti non li rivivremo piu’. Non torneranno. E non e’ che non torneranno perche’ ci si e’ messo di mezzo il fato. Quello e’ arrivato poi e ha reciso un fiore. No, quei momenti non
torneranno perche’ gli esseri umani, dotati del loro bravo libero arbitrio, fanno grandi casini. Agiscono, si creano aspettative, ragionano in base a queste aspettative, si scontrano e si separano. Tutti.

Cantava Roby Facchinetti:
“Se avessi per un giorno la macchina del tempo…”

Gia’, cosa farei? Tornerei indietro?

Andrei ad avvertirli di quanto ci si puo’ far male? Se ne farebbero ugualmente in modo diverso, perche’ e’ tipico dell’uomo. Andrei a dirle di stare attenta, di prendere un vaccino, di scappare, di… no. Come fai a evitare il destino?

Pero’ “se avessi per un giorno la macchina del tempo” forse sceglierei di rivivere quei giorni e cercherei di viverli ancora piu’ intensmente, per non perdere niente. Perche’ non sai mai quanto dura una felicita’, un’amicizia o un rapporto. Poi ci pensano il destino o le nostre debolezze ad allontanarci.

Questo post non e’ dedicato a nessuno e non vuole insegnare niente a nessuno. E’ solo una riflessione che voglio razionalizzare. Se poi davvero cercate un insegnamento… vivete bene ogni attimo. E’ la cosa migliore da fare. Perche’ poi non tornano. Magari ce ne sono di piu’ belli ma quelli passati non tornano.

Se per qualcuno e’ calato il sipario
e la vita ha detto di no
il ricordo consola il mio tempo
proprio adesso che tempo non ho.

Nelle canzoni riecheggia l’immagine di chi non c’e’
di chi e’ andato per noia o per rabbia
di chi la strada l’ha persa da se’.
Ho l’immagine di chi vorrebbe ma al tavolo non siedera’
di chi stanco ha passato la mano
e ha lasciato l’eredita’.

(L’eredita’, Nomadi, 1996)