A proposito della parrocchia…

Stiamo realizzando un nuovo servizio nel sito della parrocchia e io penso, non con malinconia ma con tanta tanta nostalgia, alla persona che in fondo ha ispirato tutto quel che ho/abbiamo fatto… e sorrido immaginando cosa penserebbe se oggi, in questo momento, aprisse il sito internet, cosi’ cambiato nel giro di pochi mesi, e vedesse cosa offriamo. Quanto gli piacerebbe… :)

Spero tu possa aprirlo presto.
I miss you. We miss you.

Come sto?

Chiede come sto.
Eh non lo so come sto.
E’ tutto un minestrone, per essere fini, un casino a volerlo dire in modo schietto.

Assisto al dolore degli amici, imparo a convivere con il mio egoismo (perche’ un po’ egoista forse lo sono, se no troverei il coraggio di fare cose da cui rifuggo) per certe situazioni, sto imparando, ho consapevolmente scelto di rinunciare a cio’ che ieri valeva tanta sofferenza, perche’ c’e’ un limite a quanto mi faccio trattare male da persone che si dichiarano amiche ma non agiscono da tali.

Ma la ruota gira e la vita anche e sembra che i dispiaceri si susseguano. Perdite, distacchi, chi ti stava vicino e ti volta le spalle per sofferenza, chi ti stava vicino e te lo ruba la fatalita’…

Quindi come sto?
Non lo so, davvero. Convivo con un’angoscia, due tre. Il cambiamento nella mia famiglia, il distacco da persone che credevo amiche. La fatalita’ che ha portato sofferenza a una persona a cui tengo tanto e a tutti noi che gli vogliamo bene. I segreti, i misteri, le frasi dette da non dire, le cose da tacere, le cose che oggi non sono piu’ un segreto, ma a che prezzo? I salti mortali per fare qualcosa di utile, falliti uno ad uno, il tentativo di star vicino a un canarino che si comporta come un gattaccio randagio senza esserlo ma che a volte sa graffiare e far male…

E ancora la parrocchia. Forse sono ingenuo io ma io credevo fosse un ambiente di persone che si impegnano armoniosamente per il bene comune. E’ cosi’ con quasi tutti tranne un elemento. Come? Poteva andare peggio? Certo, ma non ti aspetti presunzione e gelosia da laici che servono una comunita’ cristiana. Per fortuna a differenza di altre situazioni in questo caso non e’ una persona a tagliare le ali, visto che so far valere le mie ragioni con sincerita’, fatti e risultati. Pero’ a volte certi confronti sono faticosi e la polvere sull’anima ti si accumula addosso piu’ di quanto ti accorgi.

E allora come sto?
Non lo so… potrei dire sereno perche’ a volte riesco a esserlo, ma mi accorgo che non riesco a star dietro a tutto, mi sembra di trascurare troppe persone e situazioni e spendo tante energie per chi non fa altro che respingere…
Se devo riassumere in una parola come sto: stress, troppo.
Passera’, perche’ voglio continuare a donarmi agli altri, a chi lo apprezza e a chi no.

A proposito, ho perso 4 kg… ma questo per scelta, e’ ora di dimagrire un po’. :)
In settimana comprero’ un lettore mp3 portatile (consigli?) per fare qualche passeggiata al parco o in giro. Di recente ho fatto un po’ di foto, forse faro’ una galleria qui sul sito.

Se avessi il campo “mood” ci scriverei: stress, ma con voglia di continuare la mia strada…

Guardare oltre i propri orizzonti

Nel 1994 gli autori della colonna sonora dell’anime “Project A-KO” hanno realizzato un brano che a tratti ricorda un successo di Riccardo Cocciante… di qualche anno dopo.
Lungi da me fare accuse di plagio, in quanti potran conoscere la melodia di quello che in italia chiamiamo “un cartone animato” e riteniamo forma d’arte per bambini?

Al contrario con questo post voglio condividere una riflessione su quanto ristretti sono i nostri orizzonti. Conosciamo qualche autore letterario, i programmi tv della nostra nazione, qualche radio… ma quanto c’e’ la fuori che ignoriamo? Musica, tv, libri, idee, pensieri…
E la cosa si puo’ estendere dall’arte alla societa’, all’uomo: quante storie, quante realta’ e quanti disagi ignoriamo?

Forse sono pensieri banali ma e’ cio’ che passa per la mia anima in questo freddo sabato sera di Gennaio.

Cercando cercando…

Andate a visitare con questo tour virtuale uno dei luoghi piu’ belli del mondo. Io abito vicino, non ci vado spesso ma mai come in quest’ultimo periodo ci vorrei andare e forse uno di questi giorni lo faro’, me ne staro’ a guardare la folla serena e a cercare la mia serenita’ perduta.

La verita’ e’ che il posto conta relativamente. Dobbiamo cercarla prima di tutto dentro di noi la serenita’.

Intanto per questa sera nanna a un orario decente, forse aiutera’ :)

E la luna veneziana è ancora là
sopra il Ponte dei Sospiri che farà
quando i Mori sveglieranno al tocco del mattino
i miei sogni da Arlecchino.

archive.org, il web di ieri ci puo’ dare tanto

Bello, archive.org.

Indicizza tutti i siti e anche se li sposti, li cancelli, li frantumi, restano, in tutte le revisioni, anche quelle precedenti all’ultima.

Cosi’ bello che metti nei bookmark (segnalibri o preferiti nell’italico idioma) qualche link e in una sera in cui cerchi la pace leggendo l’altrui vita, ti viene l’istinto di scegliere “quel” segnalibro. Come se potresse mai essere aggiornato. Non lo e’, fra le tante ragioni perche’ era gia’ stato cancellato da tempo.

E te lo leggi come se un post del 2003 fosse stato scritto ieri. E ritrovi, anche per un momento, parole, pensieri ed emozioni che ti mancavano. E ti senti piu’ sereno.

TVB

Ti Voglio bene e’ una frase impegnativa.

Tanti spesso lo usano in sostituzione di un abbraccio o come surrogato di altri gesti della quotidianita’ che via computer o cellulare non sono possibili.

Ti Voglio Bene o “TVB” che sia resta pero’ una frase impegnativa che dovrebbe implicare disponibilita’ a darsi, a fare per gli altri, a esserci quando gli altri hanno bisogno di noi.

Quante volte nello scrivere un “TVB” ci sentiamo appagati per quello che stiamo trasmettendo e soprattutto per la risposta che ci attendiamo: “si, anch’io”?
E quante volte pero’ siamo poi disposti a mettere in pratica quel che diciamo?

Voler bene a una persona non signifixa solo coccolarla, scherzarci insieme o gongolare per il suo affetto. Voler bene significa essere pronti ad accettare le persone in tutte le sfacettature del loro carattere, non soffocarle, esaudire le loro richieste, essere disponibili se ci cercano ma discreti se vogliono essere lasciate in pace. Voler bene significa ammettere i propri errori, fare un passo indietro se ci viene chiesto senza per questo cambiare sentimenti per le persone a cui teniamo.

La vita e’ difficile e ci mette di fronte a tante prove che ognuno cerca di affrontare a modo suo. L’affetto e’ una di queste prove e non e’ sempre facile gestirlo o dimostrarlo nel lungo termine.

Spesso mi chiedo se i miei “ti voglio bene” sono coerenti con i miei comportamenti nei confronti degli amici, visto che un “TVB” detto ma non concretizzato puo’ fare veramente tanto, tanto male, soprattutto quando si ha bisogno di quel bene.

Non ho una risposta univoca ma spero di essere all’altezza dei “Ti Voglio Bene”, tutti sinceri e tutti davvero sentiti, che ho pensato, scritto e pronunciato nel corso del tempo e che rinnovo in questo post pensando a tutte le persone a cui li ho rivolti.

Un semplice blog privato

Capita che un grosso blog famoso e seguito ti linki da un post…
e ti chiedi: nuovi utenti verranno qui, magari per curiosita’, magari per caso: cosa posto?

Sei sotto i riflettori e pensi che ci starebbe bene un altro post sulla Chiesa e le sue opinioni o sugli ex DC…
Oppure un post su Unipol…
Oppure un commento su quanto bello sia Thunderbird1.5 o promettente (e lontano) il CSS3…

Tutto, insomma, tranne i tuoi post personali che sempre piu’ spesso sono tanto “diretti” ai 4 frequentatori del tuo canale, quando forse indecifrabili per gli altri.

Eppure in questo momento questo blog lo senti “tuo”, lo vuoi vivere solo come un megafono delle tue opinioni, senza alcuno scopo divulgativo, senza sentirti obbligato a dire questo o quello.
E sia, allora, che GFBlog continui a essere un blog personale che ogni tanto fa informazione generica ma che soprattutto permette a me di comunicare cio’ che provo.

E oggi cio’ che provo e’ una certa irritazione per quelle persone che non sanno mai accettare una critica e che come prima reazione attaccano, a ‘mo di leone inferocito, l’interlocutore, cio’ che dice e come lo dice. A un certo punto uno ci fa il callo e dice le cose ugualmente, sapendo cosa accadra’ e sapendo (anzi avendo constatato) che gli inviti “pacifici” sono perfettamente inutili.

Il secondo posto nella top delle cose irritanti e’ vedere chi non stava neppure seguendo “scendere in campo” a stabilire cio’ che e’ giusto dire e a gettare nel calderone della discussione parole alla rinfusa che in quel contesto non hanno molto senso.

Tutto questo mi fa capire una cosa: molta gente non sa dare valore alla Comunita’, non e’ capace di sentire un luogo, virtuale o reale che sia, come “un po’ proprio e un po’ di tutti”, preferisce dare spazio alle proprie esigenze e ai propri istinti, nonche’ alla difesa “di principio” degli amici, prima di fermarsi e chiedersi “quel che sto facendo e’ giusto?” “quel che sto dicendo portera’ beneficio alla Comunita’?” “chi mi sta rimproverando qualcosa gode a tarparmi le ali o, qualunque sia il suo tono, agisce perche’ pensa di fare il bene della Comunita’?”

Purtroppo in questo nostro mondo concetti come Comunita’ sono caduti. Lo constatiamo ogni giorno per le strade delle nostre citta’ e a volte te ne accorgi anche in Internet.

Questo post non e’ scritto per far irritare nessuno (accadra’, ma ci ho fatto il callo) ma per ricordare una parola importante, Comunita’, e un valore altrettanto importante: bene comune.

L’intera Internet sarebbe un luogo piu’ bello se ognuno di noi (e includo anche me ovviamente) mettesse da parte un po’ di se’ in nome degli “altri”. Figuriamoci se non ne trarrebbe vantaggio un luogo virtuale di incontro.

Detto cio’ e dopo aver lavorato tutto il giorno, come ogni venerdi’, per la mia Parrocchia, vado a riposare ;)

Solidarieta’ a Lia

“Sinistra per Israele” se la prende con Lia perche’ nel suo blog definisce Sharon un assassino ed e’ spesso critica verso la politica israeliana.

A parte che mi chiedo quale altro termine vada usato per uno che fa bombardare citta’ e i campi profughi, dico che in questo momento leggere questa cosa mi da un enorme fastidio.

Sharon invece mi da fastidio sempre. Per carita’, ripeto cio’ che ho detto due post fa: la sofferenza non si augura a nessuno e anzi gli auguro di riprendersi e stare bene. Pero’ come politico, come militare e come uomo e’ un gran farabutto e prima o poi (gli auguro poi) andra’ di fronte a Dio.
E a Dio gli Stati amici di Israele non possono imporre veti di convenienza, quindi il vostro idolo si fara’, bene che vada, tanti ma tanti anni di purgatorio, mentre gli uomini, le donne e i bambini innocenti che ha fatto uccidere se ne staranno in paradiso.

Se la cosa non vi piace, invece di difenderlo, spiegategli in cosa sbaglia. Gli amici servono a questo non e leccarti il culo e a difenderti acriticamente, sfruttando la tragedia dell’antisemitismo per impedire la critica agli orrori perpetrati dal governo israeliano nei territori occupati.

Perche’ tutte queste associazioni non cercano di sensibilizzare Israele prima che il resto del mondo?

Tutto questo per dire che GFBlog, per quel che vale un piccolo blog pieno di fatti personali senza alcuna aspirazione di nano publishing e quant’altro, esprime la propria solidarieta’ a Lia che sicuramente come persona vale di piu’ ed e’ certamente migliore di chi l’accusa di antisemitismo in modo cosi’ rozzo, ignorante e usando toni intimidatori.

La mailing list di questa associazione e’ oggi accessibile ai soli iscritti. Spero sia un intervento dovuto alla vergogna per gli attacchi a Lia e spero che nessuna organizzazione che si rifa’ o si riconosce nella sinistra trovi condivisibili le frasi e i toni usati contro di lei.

Opportunita’

“Io vedo le grandi opportunita’ che queste risorse ci danno”
“quali opportunita’ che fra poco andiamo tutti a casa?”

Se i miei compagni di avventura non le sanno cogliere ci provero’ io.
Perche’ a volte cambiare non fa paura solo ai piu’ giovani ma soprattutto ai piu’ vecchi e io che sono “in mezzo” e vedo delle grandi OPPORTUNITA’ non voglio lasciare niente di intentato.
Non ho ancora ben chiaro cosa proporre e come farlo ma sto costruendo, mettendo a fuoco un’idea.
Forse tutte le esperienze fatte negli anni possono tornare utili per fare qualcosa di nuovo, anche se il nuovo spaventa.

Spero fra venti, trenta, quarant’anni, di non avere tutta questa paura del nuovo che vedo in chi oggi ha vissuto piu’ a lungo di me.

Il vecchio non torna e anche a me piacerebbe che le cose fossero come prima ma invece di lamentarmi sto facendo funzionare la fantasia e penso a come aiutare la nostra guida, non solo confrontarla con la precedente.

Vediamo cosa ne esce e cerchiamo di non sprecare questa opportunita’.

. della situazione

Allegria?
Non ne ho troppa ma sono entusiasta delle cose che sto facendo in questo periodo. Sto imparando tante cose nuove, si sono aperte alcune opportunita’ lavorative (nuovi siti da fare cioe’) e riesco a dar molto agli altri. Non quanto vorrei ma si fa quel che si riesce e/o che e’ gradito.

Perche’ ogni giorno il mio impegno sia maggiore del precedente e minore del successivo…

Wikilove

Se nel 2002 mi sono scoperto a passare molto tempo sui blog, la passione del 2005/2006 e’ Wikipedia dove trovo informazioni su ogni argomento, da quelli scientifici fino… al linguaggio degli Antichi (i costruttori degli Stargate ;).

E’ impressionante vedere il dettaglio e la precisione di talune voci, nonche’ l’impegno con cui le persone su base del tutto volontaria aggiornano, correggono e migliorano costantemente l’opera.

Wikipedia non e’ solo una moda, e’ uno dei vettori di innovazione di Internet assieme ai blog e al podcasting.

Un blog lo ho, a Wikipedia offro il mio modesto contributo e per il Podcasting… ho gia’ alcune idee in mente, ma diamo tempo al tempo! Per stasera comunque e’ ora di nanna.

… davvero?

Basta andare sempre dove porta il cuore
per cambiare i sogni nelle cose vere

Quando tutto rema contro, dall’orgoglio proprio all’indolenza altrui, dall’orgoglio altrui ai dispiaceri egoistici propri, basta il cuore a guidarci?

Finisco questo anno veramente stanco di tutti i dispiaceri, di tutte le persone che ho visto allontanarsi, di malintesi, liti, casini, distacchi. Stasera c’e’ stata una sola luce in tanta nebbia degli ultimi tempi, un dialogo inatteso con una persona a cui tengo, nonostante un paio di mie gaffe grandi come palle nere grandi da demolizione. Io pero’ sono davvero stanco. Forse spegnero’ il computer e mi mettero’ a leggere, leggere, leggere…
SMSSatemi se mi volete dire qualcosa di importante.

Nah, domani il sole mii ridara’ la voglia di vivere, fare, sognare. Pero’ davvero, in pochi 30 dicembre come questo, riguardando all’anno trascorso, mi sono sentito cosi’ stanco.

"Questo tempo va di fretta, va di fretta come noi"

Ti ho cercato per parlarti, perché non si parla mai
questo tempo va di fretta, va di fretta come noi
non ho idea di cosa dirti, basta che si parli un po’:
parlo solo con me stesso e, a volte, non mi ascolto più;
pensa quanta giovinezza sotto gli occhi è andata via,
questo senso di tristezza è un’assurda prigionia:
come un pesce in un acquario che va stretto come mare,
come un uccello in gabbia disimpara anche a volare.

Il treno per Parigi, Riccardo Fogli, 1996

Bella, proprio bella, bravo Riccardo Fogli!

[…]

Ho trovato un editor di testi da allagare la stanza di sbav :) PSPad, ho rifatto in CSS il sito della Parrocchia che mi dicono essere una scheggia anche da dialup, mi sono innamorato di “Alla ricerca di Nemo”, ho passato un Natale sereno e credo di avere ritrovato un po’ di ottimismo per il futuro assieme ad alcuni tesori nascosti nelle cartelle logs.

Il 2005 durera’ un secondo in piu’. Scriveremo anche il post “bilanci” ma quest’anno e’ leggermente controverso. Poi, finalmente, si passera’ a WordPress, iniziera’ il nuovo anno e vedremo cosa ci portera’.

Sogni

Avevo un sogno: rendere accessibile a tutti, diversamente abili compresi, il sito della mia parrocchia.

In questi ultimi giorni l’ho realizzato, come regalo alla Comunita’ e anche a me stesso.

Alcuni sogni quest’anno non sono riuscito a realizzarli, altri sono arrivati improvvisi e belli. Poi c’e’ la vita con le sue paure, i suoi dolori, le sue attese…

Domani scrivero’ le lettere di Natale. No, non per chiedere doni ma per trasmettere qualcosa alle persone a cui tengo. Alcune andranno sul sito degli auguri, altre arriveranno ai destinatari.

Auguro a tutti, sin da ora, un sereno Natale.

Murble

E’ da tanto che mi sento a disagio in diverse situazioni in cui prima mi muovevo agevolmente.
Diciamo che mi sento come il “Giudice Amy” negli ultimi due o tre episodi della sesta stagione dell’omonima serie. Sto perdendo imparzialita’ e serenita’ nel giudicare gli eventi.
E mi pesa anche non poter scrivere piu’ liberamente.
E’ bello ‘sto sito, e’ bello ‘sto blog ma a volte vorrei averne uno nascosto, anonimo, in cui poter scrivere tutto senza problemi.
E mi mancano i commenti a questo post che non potro’ ricevere, non subito per lo meno.

Sia chiaro: in questo post tratto due temi diversi. Da una parte i paletti (pari forse solo alle “briccole” sparse per Venezia) in cui devo -o dovrei- muovermi nel mondo telemarico. Dall’altra, ben distinta, la mia scarsa serenita’ nel giudicare tante situazioni anche in contesti diversi fra loro (amici, volontariato, lavoro, collaborazioni).

Il primo problema ha a che fare con la Setec Astronomy (il lettore occasionale appassionato di un noto film di spionaggio informatico avra’ intuito), il secondo e’ legato all’anno s-t-r-e-s-s-a-n-t-e che ho vissuto fra attacchi, contro attacchi, comportamenti vari non facili da digerire, ecc.

Ragazzi miei… che fatica!
Alla fine della serie di cui a inizio post la protagonista cambia citta’ e vita. Io non voglio arrivare a tanto, chiedo solo di passare un Natale s-e-r-e-n-o sapendo che tutte le persone a cui tengo, vicine o lontane che siano, stanno bene, sono felici e vivono in armonia col resto del mondo.

Cosi’, forse, un po’ di quiete e armonia arrivera’ anche sulla mia anima e mi fara’ ripartire con nuovo slancio dal 2006. Io non vorrei cambiare “da cosi’ a cosi’, mi serve solo ritrovare un po’ di serenita’.

E se non e’ possibile avere tutto cio’, Babbo Natale (e Dio) sanno che cosa desidero.