Ti Voglio bene e’ una frase impegnativa.
Tanti spesso lo usano in sostituzione di un abbraccio o come surrogato di altri gesti della quotidianita’ che via computer o cellulare non sono possibili.
Ti Voglio Bene o “TVB” che sia resta pero’ una frase impegnativa che dovrebbe implicare disponibilita’ a darsi, a fare per gli altri, a esserci quando gli altri hanno bisogno di noi.
Quante volte nello scrivere un “TVB” ci sentiamo appagati per quello che stiamo trasmettendo e soprattutto per la risposta che ci attendiamo: “si, anch’io”?
E quante volte pero’ siamo poi disposti a mettere in pratica quel che diciamo?
Voler bene a una persona non signifixa solo coccolarla, scherzarci insieme o gongolare per il suo affetto. Voler bene significa essere pronti ad accettare le persone in tutte le sfacettature del loro carattere, non soffocarle, esaudire le loro richieste, essere disponibili se ci cercano ma discreti se vogliono essere lasciate in pace. Voler bene significa ammettere i propri errori, fare un passo indietro se ci viene chiesto senza per questo cambiare sentimenti per le persone a cui teniamo.
La vita e’ difficile e ci mette di fronte a tante prove che ognuno cerca di affrontare a modo suo. L’affetto e’ una di queste prove e non e’ sempre facile gestirlo o dimostrarlo nel lungo termine.
Spesso mi chiedo se i miei “ti voglio bene” sono coerenti con i miei comportamenti nei confronti degli amici, visto che un “TVB” detto ma non concretizzato puo’ fare veramente tanto, tanto male, soprattutto quando si ha bisogno di quel bene.
Non ho una risposta univoca ma spero di essere all’altezza dei “Ti Voglio Bene”, tutti sinceri e tutti davvero sentiti, che ho pensato, scritto e pronunciato nel corso del tempo e che rinnovo in questo post pensando a tutte le persone a cui li ho rivolti.