Capita che un grosso blog famoso e seguito ti linki da un post…
e ti chiedi: nuovi utenti verranno qui, magari per curiosita’, magari per caso: cosa posto?
Sei sotto i riflettori e pensi che ci starebbe bene un altro post sulla Chiesa e le sue opinioni o sugli ex DC…
Oppure un post su Unipol…
Oppure un commento su quanto bello sia Thunderbird1.5 o promettente (e lontano) il CSS3…
Tutto, insomma, tranne i tuoi post personali che sempre piu’ spesso sono tanto “diretti” ai 4 frequentatori del tuo canale, quando forse indecifrabili per gli altri.
Eppure in questo momento questo blog lo senti “tuo”, lo vuoi vivere solo come un megafono delle tue opinioni, senza alcuno scopo divulgativo, senza sentirti obbligato a dire questo o quello.
E sia, allora, che GFBlog continui a essere un blog personale che ogni tanto fa informazione generica ma che soprattutto permette a me di comunicare cio’ che provo.
E oggi cio’ che provo e’ una certa irritazione per quelle persone che non sanno mai accettare una critica e che come prima reazione attaccano, a ‘mo di leone inferocito, l’interlocutore, cio’ che dice e come lo dice. A un certo punto uno ci fa il callo e dice le cose ugualmente, sapendo cosa accadra’ e sapendo (anzi avendo constatato) che gli inviti “pacifici” sono perfettamente inutili.
Il secondo posto nella top delle cose irritanti e’ vedere chi non stava neppure seguendo “scendere in campo” a stabilire cio’ che e’ giusto dire e a gettare nel calderone della discussione parole alla rinfusa che in quel contesto non hanno molto senso.
Tutto questo mi fa capire una cosa: molta gente non sa dare valore alla Comunita’, non e’ capace di sentire un luogo, virtuale o reale che sia, come “un po’ proprio e un po’ di tutti”, preferisce dare spazio alle proprie esigenze e ai propri istinti, nonche’ alla difesa “di principio” degli amici, prima di fermarsi e chiedersi “quel che sto facendo e’ giusto?” “quel che sto dicendo portera’ beneficio alla Comunita’?” “chi mi sta rimproverando qualcosa gode a tarparmi le ali o, qualunque sia il suo tono, agisce perche’ pensa di fare il bene della Comunita’?”
Purtroppo in questo nostro mondo concetti come Comunita’ sono caduti. Lo constatiamo ogni giorno per le strade delle nostre citta’ e a volte te ne accorgi anche in Internet.
Questo post non e’ scritto per far irritare nessuno (accadra’, ma ci ho fatto il callo) ma per ricordare una parola importante, Comunita’, e un valore altrettanto importante: bene comune.
L’intera Internet sarebbe un luogo piu’ bello se ognuno di noi (e includo anche me ovviamente) mettesse da parte un po’ di se’ in nome degli “altri”. Figuriamoci se non ne trarrebbe vantaggio un luogo virtuale di incontro.
Detto cio’ e dopo aver lavorato tutto il giorno, come ogni venerdi’, per la mia Parrocchia, vado a riposare ;)