Punta in alto e ama ogni giorno e ogni cosa che fai

Non c’e’ giorno che non abbia un senso, non c’e’ azione che non abbia un fine, non c’e’ evento che non abbia un perche’ e non c’e’ momento che non vada vissuto bene e non solo perche’ siamo in obbligo di farlo.

E’ questo che mi ha fatto capire un’email che ho letto oggi, scritta da un Sacerdote che vent’anni fa era il mio insegnante di religione alle medie e che invita a riflettere sul tempo che dedichiamo a Dio nella nostra vita al di la’ delle Messe o degli altri momenti canonici. Il fine della mail era aiutare a rendere Dio parte presente della nostra vita quotidiana ma per me e’ stata utile per tornare ad AMARE i miei impegni, per non viverli come un dovere ma come un’occasione per far del bene agli altri.

In questi giorni mi ferisce il rammarico di non poter essere vicino a una persona, di non poterle piu’ scrivere neanche un sms, di dover “star fuori” dalla sua vita e da determinate situazioni. Ma forse e’ una prova, forse anch’io devo fare un passo indietro e lasciare che viva, che affronti e che cerchi di gestire le situazioni a modo suo. E allora viviamola questa prova, sperando che lo stare in disparte serva, faccia del bene. In disparte si’, ma sei sempre nei miei pensieri.

E ancora, oggi ho imparato (anzi ho ricordato) che bisogna sognare e correre anche su un filo, perche’ certe volte vale la pena andare contro la logica e il buon senso quando la meta e’ tanto importante. Vale per un sito web, per un programma e ancora di piu’ per le persone.

In una parola, oggi ho imparato a vivere meglio. Spero di ricordarmene anche nei giorni piu’ cupi quando la malinconia prevale.

Ascolto DOMANI, penso alle parole di affetto e stima che mi ha rivolto un caro collega e amico in parrocchia e vado a dormire, ripromettendomi, DOMANI, di fare qualcosa di buono per gli altri.

Grazie

Ho ritrovato chi avevo perso, ora il mondo inizia a girare di nuovo e sto ritrovando un po’ di pace. Pace che vorrei avessero tutte le persone a cui tengo, soprattutto quelle persone che mi sono state cosi’ vicine in questi mesi difficili. Grazie e per quello che siete e spero di poter ricambiare cio’ che mi avete dato. Sicuramente non manchero’ mai di pregare per la vostra serenita’. vvb, davvero!

Vorrei una Chiesa…

In questi giorni vado spesso in chiesa e trovo che la Fede, Dio e pure i riti di preghiera siano elementi di conforto indispensabili in talune circostanze. Indispensabili per chiedere a Dio una grazia ma anche per abbandonarsi alla confortante speranza che la vita sia fatta di altro, non solo di nascita, sopravvivenza, malattie o disgrazie.

Ecco, io che penso che tutte le religioni non siano altro che interpretazioni locali di una stessa verita’, di analoghi valori assoluti, io dicevo, in questi giorni entro nella chiesa cristiana che frequento e con cui collaboro, mi siedo al secondo banco dal fondo e prego, perche’ farli li, piuttosto che in casa mia, mi da’ di piu’. Sono sempre convinto che Dio ci ascolti ovunque siamo ma andare li nel silenzio e nella quiete di una mattina o di un pomeriggio favorisce anche la concentrazione e l’introspezione: pregare mi da’ l’occasione per guardarmi dentro. Forse e’ Dio che mi aiuta a farlo, chissa’.

Questa e’ la chiesa che vorrei, questa e’ la religione che vorrei. Una religione che con la parola di Dio ti aiuta a guardarti dentro e a vivere in pace con te e gli altri, facendo bene.

MA COME FACCIO ad avvicinarmi a una chiesa rappresentata dai RATZINGER che prima di diventare Papa attaccava tutto e tutti in nome della Dottrina Cristiana, perfino Harry Potter (il colmo dell’assurdo)? COME FACCIO ad avvicinarmi a una chiesa rappresentata dai Ruini che ha deciso di dire di tutto di piu’, cosa si fa, cosa non si fa (l’ultima di ieri: s’e’ scagliato contro i matrimoni fra persone di religioni diverse)? COME FACCIO ad avvicinarmi a una chiesa vista come un serbatoio di voti per i vari politici pronti a incasinare la vita della gente per conquistare un seggio in piu’?

COME FACCIO a sentirmi parte di una chiesa di cui si senton parte quelli di fattisentire.net (li linko cosi’ vedranno il blog nelle statistiche e verranno a leggere) che inviano posta non richiesta nelle mail di parrocchie ed enti affini e lanciano i loro proclami. A giugno contro il referendum, ora contro i PACS. AO’! Capisco ancora il referendum: hai la tua idea e pensi di doverti dar da fare perche’ ritieni ci siano vite in pericolo… ma che VITE ci sono in gioco coi PACS da spingerti a un titolo cosi’ INFANTILE come “Famiglia, non PACSate!”. Ma dai…

Questa gente che vuole IMPORRE le proprie idee, che non sa accettare tesi diverse dalle proprie (anche se le stesse a volte sono contraddittorie o mutano nel tempo) e’ cio’ che allontana le persone dalla CHIESA e dal CONFORTO che possono dare DIO e la FEDE, un conforto inimmaginabile e che aiuta davvero.

Magari sbaglio io, ma il giudizio di Dio ci sara’ PER ME MA ANCHE PER LORO e sara’ lui a dire se e’ stato giusto fare e dire certe cose in suo nome.

Mi chiedo, pero’: in quanti hanno rinunciato a Dio a causa di tutti gli INTEGRALISMI nel suo nome, in tutte le religioni?

Certo ci sono integralismi e integralismi: quello del potere forte e quello di chi dalla religione chiede regole di vita e le vuole imporre perche’ cosi’ facendo le sente piu’ valide. Non critico per esempio gli ascoltatori di Radio Maria che chiamano inferociti se qualcuno contesta una Messa troppo lunga. Io critico chi ritiene che la parola dei ministri di Dio sia la verita’ unica da imporre con ogni mezzo. Qualsiasi parola: se oggi e’ cosi’ bisogna fare cosi’, se domani “cambieranno idea” sara’ la verita’ unica e insindacabile quella. Ed e’ cosi’ per tutto: dalla medicina alle forme del Rito, da temi come i trapianti e la contraccezione al divieto di far colazione prima dell’Eucarestia (divieto che va e viene: oggi e’ peccato, quand’ero piccolo non lo era, quand’era piccola mia madre era peccato mortale addirittura).

Bisognerebbe riscoprire il Vangelo nell’ottica di ATTUARNE i principi, non di limitarsi a enunciarli a menadito. Onore a chi li cita, ma attuateli: avremo un mondo migliore ed eviteremo di portare sofferenza o agire ingiustamenti in nome di Dio. Fare del bene e’ meglio che farsi sentire.

Intanto io continuo ad andare in chiesa a pregare perche’ mi fa bene e spero serva, pero’ dubito di essere il cattolico perfetto secondo l’attuale concezione. Pace, io prego Dio e spero che lui mi ascolti. E la pace interiore con cui esco dalla chiesa mi fa pensare di si’.

Piccoli gesti

Questa mattina dal giornalaio c’era a zonzo la bimba della proprietaria, di solito non la considero anzi la trovo fonte di caos, oggi le ho detto un bel CIAO quando sono entrato e uno quando sono uscitio. Dovevate vedere com’era contenta :)

In fondo se l’anima e’ in pace ci si accorge del mondo circostante e si riesce a fare qualcosa per regalare un sorriso agli altri.

X te domani

Sara’ bellissimo e difficile
vivere il tempo che verra’
avrai giornate insopportabili
con notti di felicita’.
Per qualcun altro soffrirai
poi penserai un po’ anche a te,
perche’ se no che vita e’?

Per te domani
non solo amore sara’
c’e’ chi ti meritera’
e gente da cancellare.
Non solo amore darai
difenderai le tue idee
farai del bene e del male
non siamo mai come i nostri sogni
spesso siamo molto di piu’!

Ora e sempre, grazie Pooh per le emozioni di oggi, di domani e di ieri, come questa canzone dell’87 che oggi dedico a chi ha un lungo domani da vivere, spero felicemente.

Tre piccole lettere

Dopo tanti post seriosi o tristi ne scrivo uno diverso perche’ ci sono alcune cose che mi rendono davvero felice e non si tratta necessariamente di eventi che riguardano me.

In particolare vedere una persona a cui tengo cosi’ felice come lo e’ in questo periodo riempie il cuore anche a me e va a riscaldare parti fredde, gelide, congelate della mia anima un po’ malconcia.

Spero tu possa essere sempre serena come ora!

L’alba di un giorno nuovo

Oggi cambiera’ qualcosa, verra’ scritta la parola fine su un capitolo lungo 34 anni. Ne iniziera’ un altro, diverso, da capire, conoscere e vivere, sapendo che il passato non torna indietro e cio’ che hai fatto -e cio’ che non hai fatto- non potrai piu’ cambiarlo. In fondo era cosi’ da un po’ ma oggi la situazione si formalizzera’.

Che il Cielo vegli su di noi, su tutti noi.

Inizio a sentirmi vecchio e ad avere qualche rimpianto. Spero sia uno sprono a vivere meglio il tempo a venire.

Per chi sa capire

Testo dei Pooh riadattato dal sottoscritto. Spero non se la prendano.

Questo e’ un post
per chi sa capire
se tieni a qualcuno non lo soffocare.
Io ricordo i miei comportamenti
ma non sapevo chi ti stava davanti
non capivo cosa stavi pensando
t’abbracciavo e ti stavo perdendo.

Oggi rimpiango tanti giorni e sere
eri fra noi ma con la testa altrove.
Stare in chat non e’ un dovere
e’ uno svago che diventa festa
se cercarti ti fa star male
mi hai costretto a lasciarti stare.

Per chi sa capire
a bocca chiusa gridero’
la mia voglia di rivivere
i ricordi di te che ho.
Poi si fara’ pace, se si parlera’
c’e’ speranza senza piu’ dolore
per chi sa capire.

Sai quanto cuore c’e’
in quattro parole.
Io te le dico: “Vivi la tua vita”.
Che io ci possa o non possa entrare
si vedra’ tanto il tempo aiuta.
Questa storia e’ un po’ complicata
per tutti quelli che l’han vissuta.

Per chi sa capire
a bocca chiusa gridero’
la mia voglia di rivivere
i ricordi di te che ho.
Poi si fara’ pace, se si parlera’
c’e’ speranza senza piu’ dolore
per chi sa capire.

Per chi sa capire
la finestra si aprira’
per guardarci in faccia
senza una menzogna che ferira’
Leggi bene questo post
ti ricordi o no.
Questo e’ quanto io ti posso dire.
Se mi sai capire.

2 novembre

Questa mattina ci si alza presto, si rifa’ il letto, si mette in ordine la stanza e la si lascia a disposizione dei nostri defunti perche’ vengano a riposare vicini a noi e alla nostra realta’.

Vecchia tradizione di alcune parti del veneto che e’ bello seguire oggi come lo era quand’ero piccolo.

Musica Sacra

In questo blog ho scritto molti post critici verso la Chiesa, le sue ingerenze, alcune sue regole che paiono o per me sono ingiuste… ma l’emozione interiore che mi da una Messa e’ sempre forte e la pace che mi regala ascoltare stanotte in cuffia la nostra corale parrocchiale e’ qualcosa che va oltre la musica o l’esecuzione.

Ecco, una giornata triste, a tratti rabbiosa, e’ sfociata in serenita’ prima nel contemplare le statistiche del sito: io ho proposto di offrire quel materiale e la gente lo apprezza, che bello! E dopo sono andato oltre, a scavare nei mb di cose da mettere ancora online (tutto sotto CreativeCommons) e ho ritrovato canti che toccano al cuore, certo per merito di esecutori e interpreti ma non e’ un concerto, c’e’ qualcosa di piu’… di piu’ grande…

Once and again

Continuare a fare gli stessi errori…

Punire qualcuno come credi meriti e non provare nessun senso di soddisfazione ma, al contrario, vedere che il vuoto resta…

Chiederti quanti giorni davanti hai e quanti rimpianti lasceresti se fossero finiti…

Guardare con tristezza alle tv che parlano di vip quando 20000 bambini o forse piu’ sono morti.

Guardare la naturalezza con cui le tv mostrano i lagher dove milioni di polli sono prigionieri e vivono senza neanche lo spazio per muoversi, pronti a essere massacrati in massa alla prima isteria umana…

Sentirti piccolo piccolo di fronte a tutta la sofferenza degli uomini e degli animali non umani della terra.

Terribile…

Il Pakistan e’ una nazione disperato dove regna una poverta’ devastante e dove migliaia di BAMBINI sono costretti a lavorare per paghe infime, in regime di vera schiavitu’.
Oggi una scossa di 7.6 gradi della scala Richter ha devastato il paese e si stimano migliaia di morti ma sara’ difficile avere dati definitivi. Passata l’emergenza chi era povero si ritrovera’ ancora piu’ povero.

A fronte di cio’ credete che i giornalisti radio/tv italiani, in sciopero per (legittime) controversie contrattuali e politiche, abbiano deciso di sospendere la protesta e coprire l’evento e le iniziative di solidarieta’ a quelle popolazioni? Nah…

Per fortuna sempre piu’ persone hanno accesso a Internet da cui si puo’ attingere informazione anche quando i giornalisti del piccolo schermo decidono di negarla. Non e’ lo stesso ma almeno sappiamo cosa succede fuori dalle nostre 4 mura!

Buon compleanno

A te che ci sei…
a te che hai scherzato, riso, pianto e dato un valore a quei momenti,
a te che non te ne vai e non dimentichi…
a te che sei testona, a te che se t’arrabbi…
a te che sei saggia, sei sensibile…
a te che ne hai passate tante ma sai ancora ridere, gioire, vivere…
a te che ti confidi, ti chiudi…
a te che sei te stessa…
.. buon compleanno! buon compleanno! buon compleanno!

Tre volte, per chi non te lo augurera’,
per chi non lo onorera’,
per chi non ti fara’ sentire la bella persona che sei!

Auguri Natascia!

La telematica commerciale in Italia 20 anni fa

Appunti della memoria…

Non c’era Internet, c’era il videotel un sistema “a pagine” simile al Televideo con cui condivideva le stesse caratteristiche grafiche.

  • Gli utenti erano divisi in due categorie: utenti, appunto, e fornitori di informazione.
  • Gli utenti potevano solo consultare le pagine e comunicare con altri utenti tramite mailbox, un sistema che consentiva di inviare messaggi (da 600 massimo caratteri) e riceverne in tempo reale, salvo (frequenti) malfunzionamenti. Ogni utente era identificato da un “systelno”, un numero di 9 cifre da usare per contattarlo o dargli accesso a determinati servizi. Gli utenti non potevano produrre proprie pagine.
  • Gli utenti pagavano 150 lire alla connessione e 150 lire ogni 3 minuti (9 di sera e nei festivi).
  • I fornitori di informazione oltre alle suddette tariffe acquistavano un certo numero di pagine (minimo 100) al modico prezzo di 10000 annuali lire l’una.
  • Ogni pagina era composta da 24 righe di 40 colonne per un totale di 960 caratteri che dovevano contenere testi, collegamenti (massimo 11) e grafica.
  • Ogni pagina poteva avere un costo arbitrario da 0 a 9999 lire, addebitato sulla bolletta dell’utente. Le pagine che addebitavano 9999 senza preavviso erano molto odiate…
  • Per diventare fornitori d’informazione bisognava avere un’azienda e i contenuti del sito dovevano rispettare le finalita’ per cui l’azienda era iscritta alla camera di commercio.

Scenario deprimente?
Forse, ma quante amicizie sincere e intense nascevano dietro a quelle mailbox e alle prime chat artigianali basate su pagine statiche da sfogliare a 10 lire l’una.

Sognare di riaverti qui

Tu non lo sai come si sta
nell’infinita attesa
dietro una porta chiusa
tra parole che
ricordano te.

Ci dormi su ci pensi su
cerchi di capire
e non ne sai uscire
ma andare avanti
come si fa…

Qui non c’e’ molto senza te
io faccio del mio meglio ma
ci si può smarrire
tra i ricordi cari
costruiti ieri.

Quando vorrai mi spiegherai
che avvenne in primavera
non l’ho capito ancora
ma è bello sognare
di riaverti qui.

Qui nell’anima e nella mail mia
c’e’ il tuo posto non sei andata via
e lo puoi trovare
basterebbe tornare.
Qui ti prego non scappare piu’.
Qui ormai un ricordo sei tu:
porta pace ancora
dove piu’ non c’era…

E’ terribile perdere un amico e non sapere perche’ ma essere consapevole che persone a cui tieni ti hanno voltato le spalle o peggio hanno contribuito strappando il fiore dell’amicizia e della fiducia con una telefonata scellerata. E allora vorresti odiare ma non serve. Vorresti chiamare chi da mesi ti evita ma hai paura. Ti guardi attorno e vedi il disinteresse. Ti sfoghi e ti senti rimproverare da chi dice tanti “tengo a te” facili da pronunciare e difficili da mettere in pratica.

E allora alla fine prendi “E’ bello riaverti” dei Pooh, una delle canzoni piu’ struggenti che conosci, adatti alcuni versi e sfoghi la rabbia e la tristezza cantandola.

Io devo solo andare da uno dei sacerdoti che conosco e chiedere loro di insegnarmi a perdonare, a capire cos’e’ il perdono vero e che fa smettere di soffrire per il male fatto da chi e’ responsabile di questo disastro. E ce ne sono di responsabili, magari anch’io, ma certo anche persone che hanno costruito un giardino sulla loro coscienza e oggi vivono allegre e tranquille. Ma sbatterle via dalla mia vista non mi aiuterebbe quindi meglio cantare.

Quando vorrai mi spiegherai
che avvenne in primavera
non l’ho capito ancora
ma è bello sognare
di riaverti qui.