Ebbene si’, sono un ITS (o no?)

Qui dicono questo di me. Quasi tutto vero:

Tipo: ITS

Orientamento: Introverso
Funzione dominante: Pensiero
Funzione d’appoggio: Sensazione
Funzione terza: Intuizione
Funzione inferiore: Sentimento
Tendenza: Giudicante

Questo tipo introverso è particolarmente affidabile e responsabile. È preciso e molto realistico. Il suo comportamento si basa fondamentalmente sui fatti e sull’esperienza che giudica e analizza in maniera meticolosa, paziente e sistematica. Si fida della logica e dell’obiettività e ha difficoltà a capire le persone che non basano il loro comportamento su questi due pilastri della sua esistenza! Non prende decisioni impulsive. È tranquillo, serio e coscienzioso. Ha un etica del lavoro sviluppata che lo induce per esempio a non lasciare incompiuto un lavoro che ha iniziato. Prima finisce quello che deve fare e solo dopo si riposa. Ama essere lasciato in pace quando deve fare qualcosa. Sa quello che fa e quando reputa di aver capito cosa deve fare non ha bisogno di una supervisione. È perseverante e non si scoraggia facilmente. È generalmente abile nei lavori manuali e ama farli. Spesso sono per questo tipo un modo produttivo per rilassarsi. Frequentemente è anche un grande lettore. Se è uno sportivo, tende a preferire gli sport che lo mettono in contatto diretto con la natura. La sua funzione inferiore è il sentimento. Socialmente tende a essere riservato e non particolarmente caloroso. Può dare l’impressione di essere indifferente o insensibile ai sentimenti degli altri. Inoltre si lascia difficilmente influenzare e non sembra attribuire molta importanza all’opinione degli estranei. Preferisce generalmente trovarsi in ambienti a lui familiari e con persone familiari. È un conservatore ed ha una bassa propensione al rischio. Se non dispone dell’esperienza (sua o di qualcun altro) per poter giudicare un nuovo progetto si sente a disagio e tende a rigettarlo con scetticismo. Può diventare negativo, scettico e testardo. Preferisce fare le cose che sono già state sperimentate. Sul piano lavorativo le sue qualità sono molto preziose. Oltre a essere molto affidabile, realistico e analitico, lavora intensamente e con autonomia. È attento ai dettagli, paziente e tollerante nei confronti della routine. La sua prudenza ne fa un amministratore molto oculato. Con le persone può avere una certa difficoltà a causa della distanza che spontaneamente tende a mantenere. Generalmente compensa questa caratteristica con la capacità di essere obiettivo e un senso etico sviluppato.

Chi mi conosce cosa ne pensa?

Politica dei commenti

Tre cose:

  1. Qui i commenti sono i benvenuti, anche quando contengono opinioni divergenti o critiche verso il tipo di post del blog.
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Grazie, buona giornata e… i post personali torneranno quando non riterro’ di dover parlare di cose piu’ importanti.

Cio’ che rende bella una giornata

Oggi mi sono arrivati (in anticipo sui tempi previsti, nota di merito per CHL) dei componenti hardware che avevo ordinato martedi’. Ho quindi dedicato la giornata a ripulire e riorganizzare la mia postazione di lavoro… sia quella reale (buttando vecchi giornali, spolverando, recuperando lo spazio di un intero scaffale) sia quella informatica (eliminando mega di duplicati, file temporanei e altre cose accumulatesi nel tempo e oggi inutili).

Ero contento, felice per tutte le cose buone fatte e le belle idee “logistiche” avute, pero’ non mi sentivo del tutto appagato. L’hardware non ti appaga come il calore di amici con cui passare una giornata, anche a non far niente, anche solo a star insieme e dire quattro parole.

Stanotte ho finito per passarla con Offy a sistemare a distnza il suo PC e… ha reso migliore e piu’ completa la giornata. :) Solo che sono le 3 e mezza e alle 8 e 30 devo avviarmi in parrocchia. Sara’ dura ma devo farcela! ;p

Siamo i frammenti del nostro passato…

… ma cerchiamo di vivere nel presente!

Durante l’estate mi e’ mancata la presenza di tre persone molto care e speciali che pian piano hanno riermpito negli anni i miei vuoti e curato le delusioni che altri mi avevano dato.

Ora mi sento meglio, non solo perche’ ho di nuovo accanto a me quelle persone ma perche’ credo che questa riflessione, di alcuni giorni fa, mi abbia aiutato a superare gli ultimi pensieri tristi che talvolta ancora mi prendevano.

I’m OK. Non so per quanto ma I’m OK :)

Torna l’autunno e mi spaventa

Ecco uno dei piu’ bei post che abbia mai letto in un blog, non a caso scritto (bene, come al suo solito) da una persona con un grande cuore, capace di ascoltarsi e trasmettere agli altri le proprie sensazioni ed emozioni.

A me il ritorno del freddo fa paura. Non so, ho il terrore di sentirmi come un anno fa. E’ tutto diverso, eppure quelle sensazioni, quel senso di vuoto, quell’assenza, quella sensazione di angoscia persistente… ecco, ho paura di riviverle anche se ripeto, razionalmente so che e’ tutto a posto, che le persone che hanno a cuore gli altri ci sono tutte.

Speriamo vada tutto bene.
Rifuardo le foto di mestre dolente sotto la pioggia. Sono bellissimw, fra le piu’ belle che io abbia scattato, pero’ le sensazioni ad esse legate mi fanno paura.

Storie di fiori e di belle persone

In primavera ho colto un fiore, l’ho portato alla luce del sole perche’ tutti potessero ammirarne la bellezza, l’ho esposto in un vaso sul davanzale perche’ avesse modo di trasmettere a tutti i suoi colori.

Alcuni si sono soffermati e hanno imparato a conoscerne la bellezza, altri si sono messi a confrontare quei colori con quelli di un fiore visto nel deserto e rivelatosi un miraggio.

Ora il fiore non sta piu’ nel vaso e chi usava ammirarlo non lo puo’ piu’ fare.
Certo, cio’ che abbiamo avuto nel passato non si puo’ sostituire ma a volte bisognerebbe guardare avanti e cogliere le occasioni -ed i fiori- che si trovano, anche perche’ non resteranno ad aspettarci per sempre. Nell’attesa di un po’ di sguardi disinteressati e sinceri possono anche appassire.

Un’emozione grande

Ti ho mandato la foto della citta’ di notte?
No
OK, prendi la mail…

Arriva la foto.
Grattacieli di notte.
Skyline bellissima, luci, il cielo della tarda sera sullo sfondo, auto che sfrecciano nelle strade arancio…

Una citta’ persa nel nord di un paese immenso. Foto scattata certamente dall’alto, del resto chi me la manda e’ arrivato in alto. La vita non e’ stata gentile con lui e ne ha passate tante. Ha dovuto lasciare piu’ e piu’ volte i posti a lui familiari e ricominciare da capo, lasciando un po’ di cuore a migliaia di chilometri.

E poi la sorte gli ha fatto un regalo. Legge un’inserzione. Un’offerta di lavoro. Capiscono che e’ bravo, che ha i requisiti giusti. Gli offrono la luna pur di averlo e una volta a bordo sono pronrti a mandarlo oltre oceano, in altri Stati, in altre sedi. Ora sta in quella citta’ e fa qualcosa che poi molti di noi useranno sui loro computer. E sta in cima a un grattacielo. E visita l’ufficio di una societa’ che deve averne fatti di soldi per essere dove e’ e che regala emozioni a tanta gente in tutto il mondo. Da quella citta’ sperduta nel nord di un paese immenso all’intero pianeta.

E io non penso alla ditta, al mondo globalizzato, a tutte queste cose. Io penso a quei grattacieli e mi emoziona sapere che il mio grande amico e’ li, ce l’ha fatta, e’ apprezzato per cio’ che sa fare e gli vengono offerte mille possibilita’ di crescita.

Vivi e goditi questo momento perche’ te lo meriti tutto.

Ti voglio bene davvero!

Una persona che ammiro

Ha affrontato un anno di studi fra malattie, esami e antibiotici. Andava a scuola anche con la febbre a 38 per non perdere un compito.

Ha fatto gli esami con la spada di Damocle di un ricovero, con malesseri, febbre ecc.

Adesso sa che deve affrontare una prova che metterebbe al tappeto, anche solo a parlarne, tutti noi, eppure la vedi ridere, scherzare, pensare al corso che fara’ per diventare animatrice per i bambini, preoccuparsi per gli altri, disegnare non con la penna ma direttamente col cuore.

Ha le sue paure, i suoi “momenti scemi”, fa le sue cavolate, ma e’ una persona bellissima, una persona che sono onorato di conoscere e che AMMIRO dal profondo del cuore.

Stringi i denti. Le mie parole non cancellano le prove che devi affrontare ma spero ti ricordino la bellissima persona che sei agli occhi di chi ha il privilegio di conoscerti.

TVB
Buone vacanze amica mia, divertiti, rilassati e stai serena! :*

Venezia, 19 mesi dopo

24 febbraio 2005, 10 agosto 2006

19 mesi sono una vita. Cambiano le situazioni, le esperienze, i nuclei familiari, gli amici.

Ieri speranza (poi delusa, ma ritrovata 10 giorni fa). Ieri timido sole di un giorno di febbraio con un po’ di cuore lontano, in un altro ospedale. Oggi sole che si fa forte e restituisce la pace del cuore. Oggi quelle persone sono lontane, spazzate via dal tempo e dai fatti della vita ma soprattutto dalla loro stessa grande superficialita’.

19 mesi sono tanti ma l’ospedale di Venezia e’ sempre li. Il pontile anche, la briccola della foto anche. E’ la vita che e’ cambiata. Sono io che sono cambiato. Per alcune cose in meglio, per molte altre in peggio, forse.

La mente non puo’ che ripensare all’ultima volta che sono stato li. Ma e’ un pensiero veloce. Il presente e fatto di nuove storie, nuove persone. La vita va avanti e Venezia ha da offrire tanto, in ricordi, sogni, pensieri e quel sole forte che si specchia sull’acqua in un gioco di luci che ipnotizza. Ci immergo gli occhi e la mente mentre aspetto il 51 per tornare a Piazzale Roma e poi a casa.

Mi piace di piu’ il presente, quel che ha da offrirmi e chi ha da offrirmi.
Stringiamoci forte e andiamo avanti.

Fine di un incubo durato 17 anni

Fine di un incubo durato 17 anni
Settembre 1989 – Agosto 2006

Settembre 1989, 18 anni compiuti da 3 mesi. Entro in un ambulatorio dell’ospedale di Mestre. Devo fare un’iridectomia all’occhio destro, l’unico con un grado di vista utile, per ridurre la pressione oculare alta a causa di un glaucoma. Non mi hanno detto altro se non che si usa il laser e non e’ la prima seduta.
Lampi di luce e colori bellissimi, un po’ di fastidio, una seduta un po’ lunga. Fine. Accendono le luci.

Vedo tutto sdoppiato. Ogni oggetto appare due volte, una dove dovrebbe essere e una poco piu’ a sinistra. Si sovvrappongono. Un incubo. Leggere e’ un incubo. Guardare la TV e’ un incubo. Andare per strada e’ un incubo. E i medici per un anno mi ripetono che e’ una mia impressione, che non puo’ essere stata l’iridectomia, che c’e’ del liquido nell’occhio…

E’ stata l’iridectomia. e’ un buco fatto sull’iride e da questo buco entra luce che si sovvrappone a quella che passa dalla pupilla. Me l’ha spiegato un caro amico nel ’92 (grazie ancora, Khriss). E mi ha anche spiegato che gli effetti collaterali dell’iridectomia praticata in determinati punti dell’occhio sono noti da decenni, da prima che si usasse il laser.

Passano gli anni, il cervello cerca di adattarsi e intanto imparo alcuni trucchi (per esempio “coprire” il buco con la palpebra inferiore) con cui riesco a eliminare lo sdoppiamento quando voglio leggere o vedere la tv, ma la vita e’ comunque dura.

Nel 1997 la prima speranza: sul newsgroup alt.support.glaucoma racconto la mia situazione e un medico americano mi risponde che non servono interventi, bastano degli speciali occhiali con un indice di rifrazione diverso. Una gioia immensa, la luce alla fine di un tunnel.

I miei medici di allora cadono dalle nuvole. Passano altri tre anni e il prof. Rama mi fa cambiare medico e mi affida alle cure della dottoressa Franch. Sente la mia storia, osserva l’iridectomia che trova effettivamente “grande” e mi prescrive subito questi benedetti occhiali. Sono solo per “lontano” ma mi cambiano la vita da cosi’ a cosi’. Per le strade vedo meglio, non devo impazzire per attraversare una strada o per riconoscere chi mi viene incontro, posso vedere la TV senza piu’ fastidi ecc. L’ho ringraziata per anni ogni volta che la incontravo.

Pero’… pero’ per ridurre lo sdoppiamento questi occhiali riducono anche la vista (e ne ho gia’ pochissima per girare per strada) e quando leggo, uso il computer o semplicemente sto senza occhiali il mondo mi appare ancora sdoppiato e non e’ una vita facile, anche se col tempo mi ci sono un po’ abituato.

Ne parlo alla dottoressa e la convinco che la situazione mi pesa. Decide di fare un tentativo e proviamo una speciale lente a contatto con un punto scuro in corrispondenza del buco dell’iridectomia (che, capiamoci, e’ minuscolo). E’ un test, lo so bene ma…

Dio mio che emozione! Vederci bene, senza sdoppiamento, girare con “gli occhiali da vicino”, senza occhiali… la prova e’ durata una ventina di minuti, mi ha anche fatto uscire… che meraviglia! Certo l’occhio non era a suo agio (non ho mai portato lenti a contatto, ne’ potrei) ma e’ stato… bellissimo! Dalle 18:40 alle 19 di oggi sono rinato.

Ovviamente era una prova e la lente e’ stata poi rimossa. Ora pero’ si sa cosa fare: una piccola sutura dell’iride. Intervento piccolissimo, “a bulbo chiuso” (quindi non troppo invasivo). Posso farlo.
Io posso telefonare, prenotarlo, andare in ospedale due o tre giorni, entrare in sala operatoria e svegliarmi vedendoci come tutti, senza pericoli per la vista, per il glaucoma, ecc. E’ una tecnica gia’ usata. Si fa. Posso farla.

Non lo faro’ subito perche’ prima ci sono cose importanti e non voglio “sparire ora” ma posso. Oggi, domani, fra un mese, fra un anno.

Io posso tornare a vederci bene!!!

Buchi e temporali

Allora…
no, non sono sprofondato del tutto, ho decuso di mettermi sotto per realizzare alcuni sogni nel cassetto. Visto che una delle ragioni del post precedente sono persone che non han fatto cio’ che potevan, ho deciso di metterci il cuore e costruire da solo cio’ che desidero.

… poi e’ arrivato il maltempo con temporali, guasti alla rete ADSL e quant’altro che mi han tenuto lontano, pero’ ora sono qua e anche se non sono del tutto sereno sono in risalita. Funziona cosi’: tocchi il fondo e inizi a risalire, per forza. Anche perche’ ora non posso pensare tanto a me (eppure ne avrei di motivi, e molti…) perche’ ci sono persone per me importanti a cui dare tutto me stesso.

Insomma, si tira avanti…

Un buco profondo profondo

Utilizzo questo post per scusarmi con le persone che avrei dovuto incontrare oggi ma la mia anima e’ caduta in un buco profondo profondo. Tutto lo stress degli ultimi mesi, forse anni, mi ha schiacciato in un solo colpo e combinato con alcuni fatti del mondo reale ha rappresentato un cocktail micidiale che mi ha portato a rivedere in negativo tanti, troppi eventi. Passera’, passa tutto e lo spirito di autoconservazione prevale, ma oggi non me la sentivo ne’ di venire a Venezia, ne’ di aprire alcuna chat. Cercavo solo la solitudine per pensare.
Passera’. Devo solo rassegnarmi e imparare a non aprire certi scrigni.
Scusate ancora.

Dice San Francesco…

O Maestro Divino concedimi che io non cerchi
tanto di essere consolato quanto consolare,
non tanto di essere compreso, ma di comprendere,
non tanto di essere amato, quanto d’amare;
perchè è nel dare che riceviamo
è nel perdonare che siamo perdonati,
è nel morire che ci svegliamo a vita eterna.

Non sempre e’ facile ma per le cose importanti della vita e’ utile provare a seguire queste parole.

(da “L’Incontro” n.32 – sempre grazie a don Armando perche’ pubblica con semplicita’ questi pensieri)

Pooh, UserStyles e altre cose belle

  1. Radio Italia sta trasmettendo un estratto da un concerto dei Pooh. Carino, in attesa del CD Live, del DVD e soprattutto di andarli a vedere all’Arena di Verona il 9/9 ;)
  2. Il 29 si potra’ vedere il video di questo estratto su Radio Italia TV, chi ha Sky lo puo’ vedere ora su Video Italia.
  3. Sto testando le capacita’ di registrazione dello Zen :)
  4. Ho scoperto l’estensione Stylish per Firefox che permette di applicare stili personalizzati a qualsiasi sito web “al volo”. Rende facile e intuitivo installare stili personalizzati, cosa che prima bisognava fare modificando userContent.css nella cartella Chrome del profilo di Firefox.
  5. Per chi li desidera ecco gli Stili utente che ho messo a disposizione fin qui. Altri verranno, nel tempo ne avevo creati molti…
  6. Ho deciso di rendere disponibili sotto Creative Commons i miei racconti. Cambiero’ la licenza nel weekend (per ora vale la vecchia). Ho portato la mia parrocchia ad adottare massicciamente quella licenza ed e’ ora che lo faccia anch’io per le mie piccole cose :)

Per ora e’ tutto :)

Vorrei…

Tre cose…

1) Tenere stretti a me e in salute i miei familiari e gli amici.

2) Ritrovare chi ho perso o fatto perdere lungo la strada della vita, da 15 anni fa in avanti.

3) Vedere piu’ giustizia al mondo e sapermici schierare senza pregiudizi…

Qualcuno ha una lampada con un genio dentro?

Sette anni

Sette anni e non mi hai mai voltato le spalle.
Sette anni e non mi hai mai buttato via.
Sette anni e non sentirli.

Fra sette anni la nostra amicizia ne festeggera’ 14.
Tvb Natascia, grazie per essere l’amica che sei :)

A volte ti divorerei ma sei Saggia, Buona, Generosa, Simpatica e in tutto cio’ che fai ci metti il cuore. Sei una bella persona e sono felice di averti come amica da cosi’ tanto tempo. TVB

Alcuni miei difetti

Prendo esempio dal blog di un’amica e inizio as scrivere qui i miei difetti…

1) Lascio capire alle persone quanto tengo a loro e quindi offro loro un’arma per ferirmi, e farmi molto molto male. semplicemente prendendo il mio affetto e buttandolo nel wc, o almeno simulando il gesto.

2) Per quanto affetto io riceva da chi ho attorno (e anche da chi attraversa il cielo per mandarmelo – Chiara sei sempre nel mio cuore, lo sento!), inevitabilmente il mio cuore torna a soffrire per chi mi ha negato o tolto un po’ d’affetto.

3) Forse non so dividere equamente il tempo. Quando qualcuno ha piu’ bisogno di me o quando sono empaticamente piu’ vicino a qualcuno, altri si sentono messi da parte.

4) Se sono stanco, affaticato e cerco un po’ di pace, mi dedico ad attivita’ che mi danno molto ma che magari mi portano a non esserci per alcuni, che si sentono messi da parte.

Alt…
Mi sto chiedendo se questi possano essere lettii esclusivamente come difetti, perche’ io nei rapporti ci metto sempre il cuore… certo permetto agli altri di farmi male (e ne fanno, oh se ne fanno), certo permetto alle persone di prendersela se manco, certo a volte mi chiedo se quel 17 ottobre non fosse successo nulla… se Chiara sarebbe ancora cosi’ presente nel mio cuore… magari ci saremmo allontanati… magari io, preso da vicende e persone, avrei “trascurato” o “perso” pure lei…

Queste sono ipotesi, la verita’ e’ solo che ho vissuto tre anni pieni di stress e di distacchi, che sono stanco (e la mia mente inizia a risentire di questa tensione costante)
ma che non credo di essere un orco perche’ so di aver cercato di fare del bene per tutte le persone che ho incontrato, anche per quelle che poi hanno cambiato strada.

Per me valgono sempre le parole di Roberto Vecchioni:

Perche’ basta anche un niente per esser felici
basta vivere come le cose che dici
e dividerti in tutti gli affetti che hai
per non perderti mai!

Io a marzo ho camminato sull’acqua per ritrovare una persona a cui tenevo e che come poche sa leggere il mio animo come un libro aperto. L’ho fatto perche’ non accettavo di perdere anche lei, l’ho fatto per quelle parole della canzone… e l’ho ritrovata.

Forse questi difetti fanno parte del mio essere uomo, persona… con tutte le conseguenze positive e negative del caso.