Lo abbiamo vissuto cosi’

E anche Offy e’ andata a nanna…

Adesso posso andare anch’io. La mia giornata e’ iniziata alle 07:12am col primo SMS di Natascia. Dovevo coccolarmela, non sapevo quando le avrebbero requisito il cell. Abbiamo parlato, l’ho fatta ridere fino alle 8, poi l’ho risentita a tratti, poi Denis e’ andato li e noi “lontani” ci siamo ritrovati nella nostra tana e abbiamo passato la giornata cosi’ .

Ora si fa la nanna un po’ piu’ sereni anche se la strada e’ ancora lunga…

Denis

Sapevo che nonostante certi spigoli ;p sei un bravo ragazzo ma cio’ che hai fatto oggi per Nati, per i suoi genitori e per noi del canale e’ stato.. incommensurabile. Sei una persona meravigliosa.

Grazie!

VIVI!

Ok, e’ iniziata alle 13…
e anche se gia’ sotto l’effetto dei tranquillanti sei andata la’ dentro con le tue gambe…
E come dice Denis adesso serve solo tanta, tanta pazienza…

Vivi
che la vita è una
aggrappati al cuore
non fermarti mai
non hanno prezzo i sogni che hai
non darli via!!!

Vivi
l’attimo che vola
respira più forte
portami con te
che ogni giorno che arriva
alla sera è un giorno in più!!!

Vivi
che la vita è una
pretendi un sorriso
punta su di me
se qualche stella non si accenderà
c’è sempre un Dio.

Vivi come puoi
Vivi quanto più puoi!!!

Coraggio Nati!

Domani mattina ci si alzera’ presto e si terranno i cellulari in standby in attesa di notizie da Denis, pronti a girarle in copia via mail e sms.

Domani mattina don Danilo durante la S. Messa rivolgera’ un pensiero a Nati.

Domani e’ “il giorno”. Il giorno che sapevo dovesse arrivare da quando ti ho conosciuta, da quel 25/7/99 in cui il tuo papa’ stanco di sentirti ripetere ‘voglio chattare anch’io!’ ti ha affidato a me perche’ vegliassi su di te in questo mondo informatico.

Ne son passati sette di anni. Facili, difficili, belli, drammatici. E ora ci siamo. Ti ho fatto conoscere tante belle persone, con molte di loro hai stretto legami fortissimi.

Ora tutti noi possiamo solo mandarti sms, dirti il bene che ti vogliamo, ora tutti noi vorremmo materializzarci come angeli custodi accanto al letto in cui dormi stanotte in attesa che una barella domani ti porti in quella sala con le pareti verdi.

Noi non possiamo neanche immaginare cosa c’e’ nel tuo cuore ora e cosa affronterai. Possiamo solo pregare, pensarti e sperare che Dio e tutte le persone a cui rivolgiamo i nostri pensieri ti aiutino, ti proteggano.

Coraggio Nati!

:*

E un caro e affettuoso pensiero anche al tuo papa’ Angelo, a tua madre e alla tua sorellina Francesca.

Nati

La puoi conoscere come Nati, Natascia, Stellina, Etoile…

Puoi adorarla di bene, puoi arrabbiarti quando fa la testona, sorprenderti per quanto bene disegna e per quanto e’ dolce….

In ogni modo puoi guardarla e’ sempre lei, una persona bellissima con un cuore grande che ha il dono di saper trasmettere le sue emozioni con le parole e i suoi bellissimi disegni.

Ora questo angioletto sta andando ad affrontare una difficile montagna oltre la quale c’e’ la salute. Adesso, mentre scrivo. Prego per lei e vorrei che tutti voi che leggete il mio blog, che la conosciate oppure no, faceste lo stesso.

tvb! :*

Let them go

[Listening: Voi che siete li, inedito Pooh 1977]

Altro post ad uso e consumo del sottoscritto, da rileggere n futuro, come guida, bussola, punto di riferimento, coscienza elettronica…

Istintivamente quando tieni a qualcuno vorresti tenerlo stretto, parlarci, sapere di avere il suo affetto E le sue attenzioni. Istintivamente siamo tutti molto egoisti.
Di mezzo pero’ c’e’ la vita di ognuno: impegni, studio, lavoro, famiglia, dolori, sconfitte, sogni…
Di mezzo ci sono gli errori e i rapporti d’amicizia che vanno a finire male. E non e’ come in “The Sims” che basta non salvare e ripartire.
Al che si puo’ reagire in tanti modi: soffrendo, cercando, sperando, prendendosela, insomma facendosi male e facendone. O si puo’ fingere di rassegnarsi salvo covare i sentimenti di cui sopra, in ordine assortito. E finire per far del male a se’ stessi e alle persone cui si dice di voler bene.
Poi quando intravedi i pezzi del tuo passato e un pezzetto di quel gomitolo intricato, ti fermi a riflettere. Pensi alla fortuna di sapere che persone a cui tieni stanno bene. Pensi al privilegio di leggere frammenti della loro vita in un blog o magari in un post-it; pensi a una cara persona laggiu’ con cui magari oggi puoi parlare meno ma sta vivendo e bene e sta ritrovando se’ stessa nella fede e nell’oasi e le sue lettere ti emozionano; o ancora pensi a quella persona che fino a un anno fa potevi solo cercare e a cui oggi puoi anche scrivere o telefonare e che in fondo e’ meglio che le cose stiano come sono oggi anche se vi sentite poco di come sembrava fossero per tre mesi da novembre a marzo.
E allora pensi “let them go…”. Voler bene a qualcuno e’ anche lasciarlo andare. Non ostinarsi a cercarlo se non puo’ o non vuole. Cancellare un contatto che MSN classifica come “fake friend” perche’ ti ha cancellato diecimila giorni fa e’ giusto, fa smettere di illudersi e fa guardare a cio’ che si ha e al bene degli altri che, almeno per quanto mi riguarda, e’ prioritario.
Non e’ rassegnazione, e’ serenita’. La stavo perdendo dopo aver visto un comportamento che mal sopporto (in tutt’altro contesto). Me ne sono reso conto. Ho fatto un bel respiro. Mi sono fatto scaldare dal sole e dalla pace di Dio e ho ritrovato serenita’, la stessa con cui dico a me stesso: “let them go”. Se tieni a qualcuno e quel qualcuno vuole (o gli andare) volare via, lascialo andare. L’importante e il privilegio e’ sapere come stanno.

Io, sto bene.

Organizzare e gestire il tempo

Mi trovo in qursti giorni a compiere qualche sforzo per organizzare e gestire meglio il mio tempo.

Il primo passo e’ stato decidermi a usare un lettore di feed RSS (GreatNews, al momento), scelta resa inevitabile dall'”intasamento” del menu dei segnalibri.

Certo significa cambiare abitudini e io sono sempre restio a farlo, ma e’ bastato insistere qualche giorno per trovare benefici a non finire, attesi e inattesi.

Intanto, ora non devo andare su ogni blog e sito di news per vedere se sono stati aggiornati: il programma si collega e fa questo controllo per me, verificando decine di feed in pochi secondi, scaricando i nuovi post e segnalandomeli in modo che possa raggiungerli con un click.

In secondo luogo ora posso decidere l’aspetto di cio’ che leggo. Non devo sottostare ai capricci di design che spesso mettono l’aspetto prima del contenuto, ma posso vedere testi link e immagini con l’aspetto e le dimensioni che voglio io. Gli amici sappiano che continuero’ a leggere direttamente i loro blog, sia perche’ via RSS e’ meno agevole accedere ai commenti, sia perche’ cosi’ potro’ inculcare loro l’importanza di fare pagine leggibili per tutti :)

La vera sorpresa pero’ riguarda il terzo beneficio: finora durante la giornata mi capitava di dire “vabbe’ guardo un po’ le news o se han aggiornato quel tal blog e POI faro’ cio’ che devo e non ho proprio voglia di fare”. Ora questa scusa non c’e’ piu’, perche’ il lettore RSS aggiorna costantemente i feed (anche troppo, infatti ho abbassato la frequenza di aggiornamento da 15 a 30 minuti, lasciandola elevata solo per il blog di stato di Dreamhost).

Insomma, credo sia stata una buona scelta che mi da’ modo di essere aggiornato senza perdere tempo o avere pretesti per perderne. In piu’, e’ facile classificare i post e recuperare al volo informazioni.

Oltre a questo, proprio oggi ho letto e trovato molto utile un post di Mauro Lupi contenente un po’ di suggerimenti per la gestione del tempo al tempo d’oggi.

PS: se volete provare anche voi a leggere blog e siti con un lettore (o aggregatore) RSS, non avete che l’imbarazzo della scelta. Ci sono sia programmi da installare sia servizi online. Leggete questa pagina per una breve panoramica.

E adesso…

… bisogna capire come e dove sta la testa, il cuore… perche’ io francamente non sto capendo piu’ nulla di quel che provo e offy dice di non farmi troppe s…..s….. come trovo un eufemismo? beh insomma quelle cose mentali e di stare sereno e forse c’ha ragione.

Vediamo cosa porta il futuro che di passato ce n’e’ stato a sufficienza…

Le colpe

Socchiudere la porta del cuore non significa che le cose finiscano a tarallucci e vino.
Adulti consapevoli che hanno giurato “a” ed hanno agito seguendo “b” non dovrebbero nascondersi dietro mezze frasi. Io sono sempre stato qui, il mio indirizzo email, quello di casa e tutti i miei contatti sono noti a chi aveva qualcosa da dire. Se non l’ha fatto, vuol dire che non riteneva importante farlo.

Adesso? Adesso ho socchiuso la porta del mio cuore a una persona e sottolineo una, non a tre. Non odio nessuno ma non sono un appestato e non accetto di essere trattato come tale.

NB: so che alla maggior parte dei lettori occasionali magari non frega nulla ;) ma scrivo per me stesso, perche’ ogni tanto poi mi piace ripercorrere all’indietro frammenti della mia vita e vedere come ho affrontato le situazioni. Questa la sto affrontando in modo assai diverso rispetto al passato (forse, o forse no) ma proporzionato alla quantita’ di sofferenza patita per nulla, ingiustificabile e fra l’altro ingiustificata.

Toc toc, sono il passato

Toc toc. Sorpresa. Il passato bussa alla porta. E tu che fai?
Ti senti dare una spiegazione che e’ sempre la stessa.
Puoi farti mille domande.
Puoi sbattere la porta e non pensarci piu’ perche’ hai gia’ sofferto troppo e hai un po’ di dignita’ e molto orgoglio.

Poi un amico (grazie Manuel) ti fa presente che tutte le persone possono redimersi. Te l’aveva detto anche quando volevi andare con un lanciamissili a Viadana.
Tu pensi da quanto tempo stai bussando a vuoto ad una porta chiusa anche a causa tua e che non vuoi fare agli altri cio’ che fa soffrire te.
Ed e’ una settimana che passi ore e ore con il tuo parroco e forse pure questo incide.
E decidi di aprire una linea di credito. Non significa concedere tutto il tuo cuore anche perche’ quello appartiene di diritto solo alle persone che ti sono rimaste vicine, ti hanno salvato dalla depressione piu’ nera e non ti hanno mai voltato le spalle.
Significa dire “vediamo”. Se mi cerchi ti rispondo, che essere respinti fa male a tutti.

Ho subito un’ingiustizia, l’abbiamo subita tutti e non si cancella con un messaggino, anzi non si cancella e basta. Se le cose possono migliorare andra’ dimostrato giorno per giorno. Andra’ dimostrato nel lungo periodo. Verso ognuno di noi, senza scorciatoie. Io parlo per me solo e non per tutta la nostra comunita’, tradita e ferita come e piu’ di me come singolo.
Certo potrei chiudere la porta e il cuore ma c’e’ un detto: “non fare agli altri cio’ che non vuoi sia fatto a te”.
Il cuore per un bel po’ sara’ all’erta, pero’. Questo si.
La porta e’ solo socchiusa.

A volte…

A volte succede qualcosa che riapre le ferite e allora anche gli impegni diventano desiderati perche’ ti fanno distrarre.

Ci dormo su, vado a sistemare (ancora) il pc del parroco che sembra non volerne sapere di fare il bravo (il pc, non il parroco :) e spero che questo dolore passi.

Invidio chi dice di vivere senza rimpianti. Io ne ho sempre avuti e ho pure dispiaceri e spine nel cuore che certi giorni tornano atrocemente vive. Oggi e’ stato uno di quei giorni e avrei voluto dissolvermi.

I dolori, le ferite… il tempo puo’ anche depositarci tanta …sabbia ma se non vengono sanate da entrambe le parti restano.

A volte non c’e’ chi vuoi
a volte spunta chi ti ha fatto tanto soffrire…
e per un anno e piu’ non t’ha cercato
ed entra come se niente fosse
e ti dice ciao
e s’aspetta faccine a iosa…
ed entra dalla tua vita
e ne esce
e quando ritiene che tu, lurido essere, abbia sofferto abbatanza rientra
e ti tratta da appestato…
…a cui e’ stata fatta la grazia…
ed esce
e torna 10 mesi dopo come se niente fosse
senza una parola una mail un perche’

A questo punto meglio quelle persone che ti trattano male e lo fanno sistematicamente pero’ almeno te lo dicono in faccia non spariscono cosi’ e se vuoi ritrovarle devi scalare l’Everest e sperare che abbiano la luna dritta, che non succede ma almeno ci hai provato e sai il perche’ delle cose non resti a chiedertelo a vita.

E invece a te e famiglia ke prendete le persone e le gettate sulla base di private considerazioni, che trattate da appestati gli amici a cui fino al giorno prima giuravate affatto, a voi posso solo dire che gli esseri umani non sono pupazzi che si prendono e si buttano ne’ lo sono gli amici e che quando si sa di avere fatto del male (e voi ne avete fatto per 17 mesi) non ci si ripresenta come se niente fosse con faccine e squillini dando per scontata un’accoglienza gioiosa. C’e’ modo e modo di fare le cose.

Flowers of the sea

Non so se ne avevo parlato gia’ ma ricordo che durante l’estate 2003 restavo incantato di fronte a un plugin x winamp che mostrava una serie di sfere colorate muoversi all’interno di infiniti tubi di luce, allontanarsi, riavvicinarsi, percorrere strade tortuose e poi ritrovarsi, il tutto senza fermarsi MAI.

Con “Flowers of the sea” degli ERA il tutto aveva un sapore incredibile che mi dava i brividi e mi faceva pensare alle nostre anime nelle infinite strade dell’esistenza che certo non puo’ iniziare e finire QUI.

Quel plugin non l’ho piu’ ma la canzone si e mi da’ i brividi tuttora. L’ho messa su dopo aver ascoltato un’omelia di don Danilo che ho sentito la voglia di mettere online.

Ah, sono le 3 e mezza.
E sono tre anni.

Ed e’ successa un’altra cosa che non so spiegarvi a parole…

Le persone di ieri

Persone che hai dimenticato
persone che la vita ti ha portato via
– avevo 8, 9 anni, andammo a Tarvisio con mia nonna e la zia Anna (“la zianna”) dalla cugina Flora che aveva una casetta sui monti che faceva tanto Heidi. Sono tutte persone di ieri. Mia zia se n’e’ andata nell’85, la Flora pochi anni dopo. Mia nonna c’e’ ma e’ cosi’ tutto diverso…

Poi gli amici, quelli che spariscono lentamente, quelli che loro non ti chiamano e allora tu non li chiami e vi perdete; quelli che se ne vanno; quelli che vi ferite a morte e poi non si torna piu’ indietro neanche se lo vorresti con tutto il cuore; quelli che te li porta via il cielo…

Giorni strani. Malinconici.
Mi tengono impegnato gli imprevisti.

No, cioe’… e’ mica da tutti essemmessare alle 23 col parroco che ha il pc in panne ;)

Sorrisi, momenti allegri, belle notizie, corde lanciate che cadono nel nulla.

Quindi eccomi, ho iniziato questo post ieri notte che ero malinconico poi oggi volevo passare il pomeriggio a studiare SQLite standomene lontano da chat e IM e invece mi chiama don Danilo e vado all’opera di salvataggio. Opera che andra’ continuata domani con l’eliminazione di Norton, un backup sul mio hd portatile ed eventualmente la resurrezione (alias ripristino ;) ).

Insomma queste cose mi distraggono ed e’ bene perche’ un po’ di malinconia c’e’. Sono tre anni oggi. Tre anni fa a quest’ora si consumava una cosa triste, tragica che non posso pensarci…

Adesso la mia idea e’ che Tu ci sia. Non qui. Non ti vedo, ma di segni che ci sei e vegli su di me e su di noi ne ho avuti tanti, tantissimi. Stiamo tutti camminando. Io sulla mia strada quaggiu’, tu da qualche altra parte. E hai il gran cuore di spargere il tuo affetto a chi e’ rimasto qui.

Vorrei essere coerente come te. Dice Vecchioni che il segreto e’ “dividerti in tutti gli amori che hai per non perderti, perderti mai”. Io non sono tanto bravo a dividermi, anzi! Ci provo ma alla fine sono piu’ le persone che si sentono (o sono) messe da parte di quelle che mi trovano davvero vicino.

E a volte mi chiedo cosa sarebbe stato di noi se non ti fosse successo niente. Magari ci saremmo pure persi di vista… magari ci scambieremmo qualche SMS e via… anche se ieri tu eri tanto importante per me e io lo ero per te al punto che tenevi vicino al letto la traccia cartacea di quella nostra conversazione di fine giugno.

Questa e’ un’autocritica, perche’ tante volte non ci si rende conto di quanto prezioso e’ cio’ che si ha. A volte lo si trascura, lo si butta via, lo si lascia appassire rinviando sempre a domani. A volte si tradisce quello che si voleva essere e si fa del male. A volte prevale l’orgoglio sul buon senso e sulle buone intenzioni.

In questo 2006 io ho guardato piu’ a me a cio’ che perdevo io, a cio’ che cercavo io, a cio’ e a chi volevo tenere stretto io, che ai dispiaceri che tante persone accanto a me vivevano per tante ragioni diverse. Le conseguenze sono state ulteriore dolore. Sembra che quella tragedia di tre anni fa non ci abbia insegnato niente, che non abbiamo imparato ad abbracciarci e a camminare insieme, che io per primo non abbia imparato il valore di quel “se chiedi scusa non ci perdi niente”.

E mi ricordo che stavamo bene
e bene riempivamo i nostri giorni
ma i giorni messi in fila fanno tempo
e il tempo fa cambiare.

Cambiare che neppure lo sappiamo
e non sappiamo come va a finire
e va a finire che poi ci perdiamo
che ci perdiamo tutto, proprio tutto.

E tutto ci fa voglia di cercare cercare
tra la gente e in mille strade
le strade che ci portano lontano
lontano ma da soli.

Il passato non torna e se Chiara dal cielo davvero mi veglia, ci veglia, tante altre situazioni si sono frantumate e anche quelle che non si sono frantumate hanno risentito di colpi pesanti. Il passato non torna, dicevo, ma c’e’ un futuro e sara’ un futuro nel quale tutti dovremmo cercare di volerci piu’ bene, di bisticciare meno, di vivere piu’ in armomia per camminare insieme e aiutare nel cammino le persone a noi piu’ care. Io ci mettero’ tutto me stesso e spero che Chiara, il nostro piccolo tenero angelo, continui a vegliare su di noi che ne abbiamo tutti, tanto, bisogno.

Sei sempre nel mio cuore,
ti ricordero’ per sempre.

Anche se va un attimo via la luna
ogni addio può essere libertà
La realtà moltiplica luci e ombre
ci darà da vivere senza noi
E si può dividersi e non sparire
se è così riabbracciami quando vuoi
e poi non sarà mai tardi
per farci vedere insieme
sicuri di chi ci ama, domani
e ci porterà fortuna
non perderci di vista mai… domani!

Gaffe del giorno :)

Gabriele fa conoscenza col nuovo vicario parrocchiale di Carpenedso. Si parla di informatica, sito, precauzioni, progetti, interessi, musica, siti di musica e cade il discorso sui Gen Verde ed i Gen Rosso:

Gabriele: ecco, per esempio ci sono i Gen Verde e Gen Rosso che sono dei grupp…

Don Marco: ehm,. so chi sono i Gen Verde e Gen Rosso :)

La faccina che rappresenta bene il tono con cui me l’ha detto :)

Ops, in effetti andare a spiegare a un sacerdote giovane chi sono Gen Rosso e Gen Verde e’ un po’ grossa ;p

Poi ne abbiamo riso e mi sono ripromesso di postarlo qui (anzi, un saluto a don Marco se passa per di qua – l’ho avvisato di cosa puo’ trovare, non dovrebbe mangiarmi :)

Ora una domanda ai miei lettori occasionali o abituali: voi come vi rivolgete a un sacerdote? A me sia don Marco sia, prima, don Paolo, hanno dato del “tu” (e pure don Danilo lo fa a dire il vero) facendomi intendere che a loro stava bene. A me pero’ fa un certo che dare del “tu” a un sacerdote, una figura a cui attribuisco rispetto e riverenza. Don Marco e’ pure piu’ giovane di me (di poco), pero’… boh :)

Son problemi…

intanto mi appresto a convertire anche lui a Firefox e Mozilla. Mi spiace per Microsoft ma a Carpenedo finora i programmi made in Mozilla sono stati ben accolti e molto usati ;)

Leggero

Il titolo dice tutto: mi sento leggero, come la canzone di Ligabue che tanto piace al mio amico Marco. Anzi credo di poter dire che ho compreso quella canzone solo in questi giorni.

Il perche’ e’ complicato e semplice nello stesso tempo. e’ un insieme di ragioni, un puzzle di tanti pezzi che ora si sono composti.

In fondo e’ un anno e mezzo che soffrivo come un cane. Da aprile 2005 per il comportamento di persone che credevo amiche, che dicevano molti “per sempre” ma che non hanno esitato a tradire, a cambiare idea, ad agire senza pensare.

Poi a settembre un lampo di gioia, un’amicizia sognata e cercata che sembrava funzionare ma che si e’ infranta in un muro di segreti, dolori, rancori il 24 novembre.

Poi l’attesa, l’angoscia per una persona importante di cui non avevo notizie. La ricerca, i conflitti, le scoperte. Poi i rancori… avercela con qualcuno sembra liberatorio ma ti fa vivere male e quando te ne accorgi magari e’ tardi perche’ vi siete gia’ fatti troppo male…

Poi l’estate, i pensieri, una persona amica da sostenere, gli amici che fanno tutto per te da anni ma non lo apprezzi davvero finche’ non mancano, un incontro tanto atteso, riflessioni su di me, su cio’ che sono e cio’ che voglio essere. Un passo indietro di vent’anni con l’aiuto del mio Parroco. Un Sacramento che tanto mi ha dato, la consapevolezza che e’ tutta una strada in salita in cui e’ sempre facile cadere e si puo’ solo cercare di imparare dai propri errori. La voglia di continuare a rimettere ordine nella propria vita: la propria casa, la stanza dei pc, gli hard disk, documenti di 10 anni fa. La voglia di altri orari; la voglia di smettere di avercela con persone a cui comunque vuoi tanto bene. Magari non andremo piu’ oltre un ciao ma e’ bello aver messo da parte i rancori di ieri e saperla attorniata da persone a cui vuol bene. Ed e’ bello vivere diversamente, magari sorprendere Firmo e arrivare in parrocchia prima di lui oppure svegliaersi con la voglia di fare e improvvisare nuove cose ed esperienze diverse se serve.

Magari cadro’ ancora ma ora io sono vivo… e mi sento leggero come non mi sentivo da tanto! E lo devo alle tante persone amiche che ho attorno. GRAZIE!

Son giorni del futuro venuti da lontano, da mille piogge e compleanni fa

Scrivevo oggi pomeriggio a un’amica,, stupita di un mio commento in un blog:

“perche’ ho deciso di essere diverso da tutto (o quasi) il resto del gruppo e dire SEMPRE, apertamento cio’ che penso e cio’ che penso e’ che sia ingiusta ma tengo a lei e non mi va che certa gentuccolatratti male le persone a cui tengo”

Sono mancato tre giorni per diverse ragioni, piu’ o meno (meno) liete. E ho visto nel nostro gruppo chi mi ha cercato e chi no; chi non ha perso occasione per attaccare e ho potuto valutare a mente fredda tutti gli atteggiamenti pesanti, giusti, ingiusti o tanto, tanto ipocriti (dico ‘a’ e faccio b’, parlo male quando siamo insieme e inseguo altrimenti). Tutte piccole cose, che pero’ messe insieme sono pesanti come mattoni.

Non posso cambiare le persone ma posso cercare di non fare cio’ che mi irrita negli altri e dire sempre apertamente cio’ che penso e cio’ che provo. Non ne ricavero’ nulla forse, anzi forse arriveranno altre ferite, ma almeno saro’ coerente con me stesso e con cio’ che penso e ritengo giusto.

Oggi cio’ che penso e’ che se un mio amico svanisce nel nulla io lo cerco. Non tutti fanno lo stesso (quando naturalmente non hanno cose da chiedere, se no e’ tutt’altra storia ;p)

Oggi cio’ che penso e’ che mi ha fatto piacere ricevere una certa visita sul blog. Certi vasi forse una volta rotti restano frantumati per sempre, ma immaginare che possa esserci un’altra strada e’ bello. D’altra parte in un universo parallelo le cose sono andate diversamente che in questo.

Oggi una grande amica mi ha fatto ridere per mezzo pomeriggio e mi ha ridato serenita’. E ieri un’altra grande amica ha fatto e detto cose meravigliose (e io, da mostro, oggi ho pranzato coi tortellini ;p).

Piccole cose e una scelta che mi permettera’ forse di vivere un po’ meglio.
E ora, chi non mi ha cercato (e fra mail, chat, im, sms, di modi ce n’erano), non s’e’ chiesto che fine avessi fatto, puo’ farsi avanti. Non li accogliero’ a male parole, ma dovran essere loro a fare un passo :)

Voto del giorno? 10, perche’ ho fatto una scelta di trasparenza e coerenza.

Aggiungo una cosa cmq: quando l’anima cade in un buco e’ piu’ facile continuare a sprofondare che riguadagnare la luce del sole. A meno di non trovare belle persone che ti aiutano. Io ho avuto la fortuna di trovarle e l’umilta’ di ascoltarle.