Lucia Trevisiol e l’Africa

Oggi non scrivo io.

Oggi lascio la parola a questo articolo che parla di tanta gente a cui io devo molto, che racconta di come questa gente abbia fatto della propria professione una missione, una scelta di vita. Leggetelo, ne vale la pena.

PS: e comunque Lucia Trevisiol era la migliore caporeparto del mondo (assieme alla caposala suor Erminia), anche perche’ mi sopportava quand’ero piccino… e di tempo in quel reparto di Mestre ne ho passato un tot.

Tanto per cambiare… grazie!

A chi? Ma naturalmente alla dottoressa Franch, c’e’ da chiederlo?

Periodo cosi’: qualche dispiacere, qualche incomprensione con amici e amiche, un sito che frequentavo che e’ decaduto un po’ per toni e argomenti, un po’ di fatica a fare le cose, paura del futuro…

Poi una sera di un maggio-che-sembra-luglio mi metto a pensare agli ultimi 17 anni, alla vista, alla sofferenza di quel mondo sdoppiato… e mi prende un’emozione quando capisco quale grande dono ho ricevuto a febbraio. Un’emozione forte, come al risveglio dall’anestesia. Un’emozione che spazza via la polvere dal cuore e mi fa sentire felice. E grato, tanto grato.

Sinestesia e oltre

Che notte strana!
Sara’ che ho cominciato a sciogliere alcuni nodi nell’anima e ad affrontare alcuni fantasmi (che non sono cosi’ grandi ma che se non si affrontano portano angoscia) ma stanotte mentre leggo alcuni forum sento la musica in modo diverso, molto piu’ intenso…

Non e’ solo la sinestesia che mi fa percepire colori a ogni suono, e’ proprio come se stessi guardando una foto… scattata fino a ieri da una macchina fotografica a 4mp e oggi da una a 12! Distinguo anche i suoni piu’ brevi e bassi, anche i cambiamenti nell’intonazione della voce di chi canta in modo molto piu’ intenso… e va da se’ che la mia mente e’ come un plugin di Winamp: vedo i colori del monitor, della tastiera ecc ma “percepisco” anche quelli della musica, in modo cosi’ netto ma cosi’ netto che non mi capitava da tempo… e tutto questo mi sta dando una grande serenita’ d’animo.

La chiamano “condizione neurologica”… io vorrei l’avessero tutti! :)

Notte di maggio

Caldo. Umido, odore di pioggia.

Mi affaccio alla finestra per abbassare la veneziana. Buono. Esco.
Vado iul terrazzo, tiro su la tenda. Ripenso a luglio 2006 quando quell’incidente e quel colpo sulla tempia mi han tanto spaventato e spinto a correre dalla dottoressa Franch e da li e’ cominciato il grande sogno di quest’anno.

Giorno, notte, cielo. Il cielo e’ buio e le strade quasi vuote ma riesco a immaginare i mille “bit”. Google Earth. Mappe, satelliti, reti senza fili, comunicazioni costanti e ininterrotte fra migliaia, milioni dsi persone. Una realta’ parallela a quella materiale della quale sono circondato ora. Penso a due amiche che vedevo un minuto prima fra i contatti online. Abitano agli opposti del paese E’ un mondo parallelo, magico.

Luci, lampioni, quiete, pensieri rapidi di estati di ieri, aria d’estate, di concerto, di ghiaccio secco, di caldo, di pace. Aria di una notte di maggio.

Ho voglia di fissare nel tempo queste sensazioni come in una foto.
Rientro.

Vivere lentamente

Sono le 19 e 15. Sto andando a comprare delle scatolette per il mio gattone. Passo attraverso la mia strada preferita. Bella alberata, tranquilla. Poche auto. La luce del sole che tramonta, gli echi dei bimbi che tornano dalla parrocchia.

Esco da quel paradiso e sbuco in una strada piu’ trafficata.
Semaforo. Attraverso. Arrivo al negozio, prendo quel che mi serve (triglia, tonnetto e alghe, tonnetto e prosciutto, tonnetto e basta), esco.

Nel sole giallo del tramonto di un maggio gia’ estivo si staglia il campanile della mia parrocchia. La casa di Dio. La “casa” di don Danilo. E’ bello sapere di avere amici li. E’ bello allungare un po’ la strada per passare davanti al patronato col cortile che da’ sul vecchio Lux, sulla Canonica e sull’entrata della Sagrestia.

Non devo andarci ma conosco bene ogni stanza di quegli ambienti, so cosa c’e’ e dove. Ci andro’ domattina. Ora ci passo solo e sento forte il senso di “appartenenza” a una Comunita’, a una realta’ fondata sull’affetto e il rispetto e valori di spiritualita’ altrove apparentemente rari. Fosse cosi’ tutta la Chiesa. Una grande Comunita’ parrocchiale, senza lotte e prese di posizione “contro”. Vivremmo tutti serenamente e sarebbe piu’ facile avvicinarsi a una vita migliore per molti.

Con la testa persa in questi pensieri cammino e raggiungo l’angolo della strada. Vado oltre. Di nuovo fra gli alberi, con un sole che non vedevo cosi’ bello da 18 anni. Niente e’ bello come la primavera di quest’anno. Com’e’ tutto diverso, quante volte una luce, un colore, mi riporta a momenti di quand’ero piccolo. Penso alla vita frenetica che ho tanto cercato. Vai qui, fai questo. Anche al PC, sempre mille cose da fare. Oggi no. Chiamo casa: “torno molto, molto lentamente”.

Oggi voglio vivere lentamente. Assaporare ogni passo, la luce attraverso i rami, i ricordi malinconici delle emozioni e dei pensieri per un amico di ieri e per chi oggi non c’e’, certo non per cattiveria ma per i percorsi della vita mai facili.

Sto bene. Scatto una foto. Mando un MMS.
Questa sera voglio proprio vivere lentamente, rompere gli schermi. Godere del mondo attorno a me e dei pensieri, allegri e tristi, legati a questa strada e a tante persone.

Segno dell’eta’ o cura salutare allo stress che da un po’ troppo tempo mi avvelena la vita? Non so, ma credo che lo faro’ piu’ spesso.

Una bella persona

Oggi compie gli anni una persona. Il soggetto dice cosa penso di lui e chi legge pensera’ “certo, e’ il suo compleanno…”.

Invece no: lo penso sempre. Forse di piu’ da quando conosco tutta la sua storia, da quando so quello che ha vissuto da piccino (non che oggi sia Matusalemme eh ;p), da quando lo so passare ore e ore sui libri o al campo nello sport che ama o sognante sul CD/libro del suo idolo (che non nominiamo che lo cita abbastanza lui ;p).

Non e’ sempre stato cosi’ e gliene ho dette su tante. Per com’era “rompi”, per il suo fanatismo musicale, per la sua tendenza a sparire per ore o a dire quattro parole in croce, di cui tre di sbrodolamento musicale :)

Pero’ lui e’ molte altre cose: e’ un esempio di sensibilita’, di forza d’animo, di affetto sincero verso gli amici, di integrita’ (tutto sommato ;p). Per mia grande fortuna sono riuscito a non perderlo di vista nonostante qualche caduta di entrambi lungo la strada. A luglio 2006 ho avuto la fortuna di conoscere lui e la sua famiglia e vedere quanto sono tutti, giustamente, orgogliosi di lui.

Quindi buon compleanno Marco, che la vita ti conservi cosi’ come sei che vai bene e sei una gran bella persona.

Domani

Ho riletto, per caso, il mio racconto del concerto dell’Ascolta tour 2005 dei Pooh. E ho rivissuto tutte le emozioni, soprattutto quelle legate alla canzone “Domani”.

Ora vorrei che il pensiero, il ricordo di questa esperienza mi aiutasse ad assere piu’ forte, a non perdermi troppo nelle cose materiali o nelle ripicche, polemiche e quant’altro. Ne’ le mie di piccolo uomo (rispetto all’immensita’ del Creato) ne’ quelle legate alle prese di posizione cocciute di chi dovrebbe guidare una nazione, un continente o una Chiesa.

Vorrei essere piu’ distaccato, soffrire meno per chi mi ferisce, che lo faccia per propri dolori o per noncuranza. Vorrei essere migliore, per meritare tutti i doni che ho avuto, doni morali, fisici, salute, affetti e quell’abbraccio che veniva da “Piu’ su del cielo” e che in fondo mi fa pensare che se l’ho avuto, qualcosa di buono devo averlo fatto…

Ecco, adesso mi sento come rinascere, soprattutto moralmente, dopo un periodo non facilissimo.

E’ proprio vero che certi doni si apprezzano di piu’ nel lungo termine, non solo quando arrivano.
Grazie…

Fa caldo, e’ iniziata l’estate

Oggi mi sento come si sente un’amica. E domani vorrei sentirmi come si sente un amico che ha scritto la frase del soggetto e che vuole imparare a “strafottersene” di chi fa del male.

E’ solo questione di avere la FORZA di scegliere come stare.
Fosse facile…
magari guardare cosa si ha, cosa si riesce a fare, aiuta…
e soprattutto aiuta volersi bene. Un bene sincero, non quello fatto di tre lettere che dura il tempo in cui uno lo scrive e svanisce cpn gli incantesimi alla fine delle feste.

Certo e’ che con tutto il DOLORE che c’e’ al mondo… perdersi e farsi del male, farne anche a se stessi, e’ assurdo. Gia’ ce ne fa tanto il mondo!

Stasera ho letto e ho ricevuto parole belle…

Momenti

Infiniti, ripetuti, voli per Mestre con Virtual Earth, per riconoscere le strade, scoprire i cortili e i luoghi che normalmente non vedo o che conosco solo da certe angolazioni.

Le perle rare dei Pooh dal vivo.. e quegli assoli di Parsifal in una delle esecuzioni piu’ belle!

I post solari e le parole di una persona che tante volte avrei strozzato e che ora cadono a fagiolo per aiutarmi a superare una settimana un bel po’ sottotono.

La stessa persona che s’e’ andata a leggere il racconto del post precedente e che a distanza di anni si ricorda quello della mucca e il vampiro :)

L’assolo live di Giorni infiniti che irrompe nelle cuffie mentre scrivo.

Un momento di dolcezza di una persona che quando decide di esserlo ti scioglie.

L’acquario artificiale con le off… le meduse di silicone coi led (vogliooooo!)

Rene’ che ha deciso di farmi amare Lorenzo Pilat (e ci sta riuscendo).

I tortellini, il ripieno, le ondine e il nocciolo della ciliegia (ok, questa fa tanto frase incomprensibile diretta a… 2 persone ;p)

Insomma, oggi sono proprio sereno.e imito lo stile di una certa persona per vedere di nascosto l’effetto che fa. ;-)

Sento un suono e vedo un colore…

Fin da piccolo ho associato istintivamente i suoni ai colori: lo zero era nero, l’uno rosso scuro (sangue), il due rosso piu’ chiaro, il tre giallo molto chiaro, il quattro verde, ecc…
Idem per le lettere: la A e’ gialla, la B blu/acciaio, ecc…

Poi col tempo ho capito che l’associazione non e’ con le inrtere parole ma con il suono delle lettere piu’ forti nella parola. Insomma: io sento un suono e automaticamente “vedo” un colore. E’ anche utile a fine mnemonici :)

Oggi grazie a DIGG ho scoperto di non essere il solo e anche il nome di questa cosa: si chiama Sinestesia ed e’ una condizione neurologica ;)

Che figata!
(scusate il termine ma… e’ bello scoprire le cose… anche dopo 36 anni che ci convivi ;)

Per me e’ un dono e sono felice di averlo. Ora vedro’ di esplorarlo meglio.

TV LCD si’ o TV LCD no? Si accettano consigli!

La mia vecchia TV CRT Philips (un Matchline 29″) oggi e’ andata nel paradiso delle TV e il servizio assistenza ci aveva gia’ avvisato che data l’eta’, 14 anni, al primo guasto serio sarebbe stato piu’ conveniente cambiarla che farla riparare. Eccoci al dunque.

Da esperto (?) di casa la scelta spetta in parte a me…
Inizialmente ero orientato a comprare un altro CRT (= con tubo catodico) perche’ diffido dei LCD che, almeno nell’ambito dei monitor che ho visto fin qui, hanno ancora colori imperfetti e scie/perdite di definizione durante i movimenti rapidi.

Tuttavia stasera un amico mi ha parlato MOLTO bene dei televisori LCD Samsung, in particolare i nuovissimi modelli come il Samsung LE 32R86BD (32″, HD ready, con decoder digitale terrestre integrato e un sacco di altre belle cose). Ho letto il PDF del manuale e sembra avere davvero tutto. In settimana andro’ a vederlo in qualche negozio di qui…

A chi legge chiedo: e’ vero che oggi le TV LCD sono valide e hanno superato i ben noti limiti di tanti monitor? Io ho a che fare con vari monitor LCD ma salvo in rari casi continuo a vedere ben piu’ intensi e ‘reali’ i colori del mio CRT…

Un’altra cosa: come molte TV questo e’ un 16:9. Ha funzioni per visualizzare correttamente le immagini 4:3 della TV normale (che vedrei prevalentemente). Fin qui a casa di amici e nei negozi ho visto orribili deformazioni quando si guardava un 4:3 su queste TV, voi cosa sapete dirmi?

Insomma, cosa mi dite? Conviene?
L’idea di questo LCD mi solletica perche’ ha tante belle cose e renderebbe certo meglio anche i DVD, pero’…

Qualsiasi parere e’ il benvenuto…
Grazie!

25 aprile: Festa della Liberazione e della Gratitudine

Sono convinto che l’Italia, e cosi’ l’Europa, non si sarebbe liberata dal nazifascismo senza l’aiuto degli Stati Uniti.

Per la nostra liberta’ si sono sacrificati migliaia di uomini a cui dobbiamo la nostra eterna gratitudine e riconoscenza.

Grazie quindi agli Stati Uniti d’America cosi’ come grazie ai nostri partigiani.

Nessun ringraziamento e anzi censura morale a quelli che in nome di idee politiche distorte contestano per le strade, anche con la violenza (verbale e/o fisica) chi partecipa ai festeggiamenti.

W i Partigiani e W gli amici e alleati USA

Una stella veglierà…

Quattro anni sono tanti.
Si cambia un po’ tutti…

Oggi ho saputo che l’amicizia fra persone a cui tengo molto si sta dissolvendo. Anzi credo, penso, si stia dissolvendo l’amicizia fra un carissimo amico e molti di noi.

Non sono sufficientemente addentro ai fatti e alle persone da capire il perche’, pero’ pensare a lui mi ha riportato al 2003, un anno cruciale nelle nostre vite.

Nel 2003 mia madre stava davvero male.
Nel 2003 due cari amici si sono incontrati ma poi persi in modo doloroso.
Nel 2003 Tu sei volata in Cielo, cosi’, a sorpresa, in un giorno di meta’ ottobre…
Nel 2003 e’ iniziata la malattia di una persona che tanto ha sofferto e, pur per ragioni diverse, continua a farlo.

Eppure al 2003 lego anche ricordi belli, commoventi.
Lui e lei che cantavano una strofa a testa di “Iperbole” e se la dedicavano.

dormi piccolo tesoro dormi che una stella veglierà….
(non l’ho scritto io, e’ un copia e incolla da una sua frase di lei in un log…)

E poi quel giorno.. doloroso, atroce, in cui io e lui ci siamo parlati a voce per la prima volta e non per ridere o scherzare ma perche’ dovevo dargli una notizia che nessuno di noi poteva immaginare accadesse… e almeno dandogliela io sollevavo Maf da quella ulteriore pena…

Si puo’ aver lasciato un pezzo di cuore in un anno del genere?
Si puo’ guardare a un amico che da anni non considera piu’ ne’ te ne’ il gruppo pensando non al suo comportamento presente ma ai momenti piu’ duri vissuti insieme?
Ci si puo’ illudere che quando e se leggera’ mai questo post una goccia di paradiso, cada sul suo cuore e ce lo ridia com’era ieri?

Forse ancora una volta la risposta e’ nelle strofe di Domani:

Lascia che la vita ci sorprenda
anche se significa dirsi addio.
Non c’e’ mai un’ultima primavera
se si puo’ rinascere, che avventura…
E poi quando troverai l’isola che non c’e’
mi basta una cartolina “Io sto bene”
ci portera’ fortuna non perderci di vista mai,
domani…

Due missioni compiute

Puff puff…

Ho compiuto due missioni importanti oggi, una per la Comunita’ e una per me stesso… e penso siano legate.

La prima e’ stata la completa catalogazione di tutte le immagini di tutti gli eventi parrocchiali, delle strutture, ecc, degli ultimi anni. Non sembra ma e’ un archivio immenso. Cosi’ facendo io per il sito, la redazione per le testate e il parroco, d’ora in poi avremo tutto il materiale a portata di clic, diviso per tipologia e per data. La riorganizzazione di questo immenso archivio ha anche permesso di eliminare doppioni e conservare le copie in qualita’ migliore di ogni immagine.

La seconda missione riguarda la mia sfera personale: in questi giorni ero particolarmente nervoso e pessimista. In parte a causa di comportamenti spiacevoli visti da diverse persone attorno a me, in diverse realta’, in parte per tensioni che non so spiegarmi. Comunque sia passare una giornata in solitudine portando avanti un progetto (e uno solo) senza distrazioni, chat, siti e quant’altro, ma concedendomi pause di lettura e ascolto di musica diversa dalla solita, mi ha rilassato e rasserenato.

Oltretutto l’attuale serenita’ e’ amplificata dalla soddisfazione per aver completato un lavoro a cui tenevo e che serviva a me e ai miei amici e colleghi della parrocchia.

Considerazioni mattutine

  1. Il mondo appare meno grigio dopo 8 ore di sonno, soprattutto se fatte di notte…
  2. Quando noi scegliamo di agire correttamente vediamo meglio la scorrettezza e i secondi fini degli altri. E forse ci fanno piu’ male.
  3. La mancanza di rispetto e di considerazione verso il prossimo al mondo e’ piu’ diffusa dell’aria.
  4. Al mattino c’e’ piu’ voglia di rimboccarsi le maniche e costruire invece che di rimuginare sui punti 1, 2 e 3 ;)

A proposito di peacekeeping

Alcuni amici mi hanno scritto circa questo post sorpresi e forse un po’ disturbati dalla mia scelta di “scappare” dai problemi, quindi preferisco chiarire.

Io non scappo dalle discussioni, ne’ le evito, io evito… i miei difetti :)
Mi conosco, so che spesso reagisco impulsivamente, soprattutto se mi sento tradito da persone in cui credevo, quindi prima di cadere, precipitare, dalla parte del torto infilandomi in discussioni infinite e arrivandso ad agire male io (come accaduto anche in tempio recenti), preferisco dewfilarmi, salvo magare riaffrontare il problema poi, a mente fredda.

Non sapete quale piacere si prova a discutere con qualcuno che ti dice di tutto restando sereni e tranquilli, esponendo le proprie posizioni e ammettendo eventuali responsabilita’ ma poi lasciando queste persone a cuocere nel pentolone dei loro Giudizi… perche’ tutte le situazioni quando le vivi con irruenza sono macigni ma se le guardi da un’altra prospettiva si ridimensionano :)

Insomma quel che faccio e’ cercare di elevare un po’ il mio spirito e metterlo al sicuro dalle infinite intemperie della vita, soprattutto quelle in cui mi caccio io ;)
Quando imparero’ a non arrabbiarmi-prima-di-riflettere (come riesco a fare in ambito professionale o collaborando con certi siti) non avro’ piu’ bisogno di defilarmi.

PS: sto bene, c’e’ un sole magnifico, mi sento sereno.
C’e’ chi m’ha ferito ma credo di aver gestito la situazione molto meglio che in passato. Almeno, io ne esco in pace con me stesso e rinnovando la mia convinzione: vale di piu’ chi ti dice tutto in faccia di chi pensa una cosa e ne dice un’altra. Poi si chiedono perche’ mi e’ tanto simpatica una certa sincera e fin troppo schietta persona ;p