Beata te!

Stasera per strada mentre rientravo da una giornata con chiari e scuri ho visto una bambina piccina in braccio alla madre e non ho potuto far altro che pensare “beata te!”

Beata te che vivi in un mondo semplice dove ci sono vero e falso, dove tutto e’ bianco o nero, dove non e’ ancora entrato l’interesse, la bugia, l’opportunismo, la voglia di prevalere, l’eccessiva considerazione di se’.

Beata te a cui nessuno dira’ di non fare una cosa per nascondere i panni sporchi (poi ci si sorprende degli incidenti sul lavoro!)

Beata te perche’ i tuoi sogni e giochi non saranno (… non subito almeno) spazzati via da chi vive al motto di “ma che ti frega, lo fanno tutti, fallo anche tu” con cui si DISTRUGGE l’altrui impegno…

Beata te che non fai differenza fra bianchi, neri e gialli e non devi sentire continuamente frasi come “con tutti gli extracomunitari che girano”…

Beata te che nei tuoi giochi e rapporti non hai (…forse) a che fare con capi talebani che applicano a te regole e comportamenti che non applicano a se stessi.

Beata te che credi, purtroppo credi solo, di vivere in un mondo lineare dove si pensa cio’ che si dice e si fa cio’ che si pensa.

No, il mondo e’ diverso e se ora ti stringi alla tua mamma per paura di quel grosso camion rumoroso forse domani scoprirai che il vero pericolo e’ nelle persone che hai attorno che crescendo e invecchiando dimenticano che nelle fiabe (e… nel mondo che vorrebbe nostro Signore) vincono i buoni, non i furbi, i menefreghisti, i prepotenti…

Fatti personali :)

A. sta tornando in se’ alla vigilia di una nuova vita ed e’ bello ritrovarlo, a piccoli passi…
A. e M. forse hanno ricominciato a parlarsi dopo tanto e visto quanto valeva per entrambi quell’amicizia, e’ un fatto meraviglioso.
N. si sente un mostro ma a leggerla penso di volerle un gran bene.
S. ieri mi ha chiesto un aiuto durante E-Ring, l’avrei strozzata ma e’ finita che abbiamo avuto uno dei dialoghi piu’ belli di sempre e so di apprezzarla di piu’.
M. e’ confusa e felice e sono lieto per lei almeno non invochera’ piu’ la fine del mondo (spero!)
A. che dire di A? Spero non debba inseguire a lungo il passato perche’ ha un cuore troppo grande…
G. ha ricominciato a postare, me ne accorgo solo oggi e mi tuffo a leggerla.
L. dice che avevo ragione e il mio ultimo video le e’ piaciuto molto.

Io… visto questo bilancio oggi vado a letto un po’ piu’ felice del solito :)

Sotto il vestito… tutto :)

La grafica, cioe’ pardon il tema, e’ invariato ma finalmente mi sono deciso ad aggiornare WordPress e inserire anche alcuni plugin carini.
Gia’ perche’ nonostante 10 giorni di silenzio ho ancora voglia di bloggare, anzi credo che lo faro’ un po’ di piu’ d’ora in poi.

Molte cose sono cambiate e altre cambieranno ma certe cose mi piacciono e quindi continuo a farle. Vale per il blog in primis.

Ah, ho iniziato la pratica Inbox zero e devo dire che ha i suoi vantaggi.

In generale sto cercando di semplificarmi la vita seguendo una unica semplice regola: le cose si fanno subito perche’ non farle causa tensione.

L’unico pericolo che tutti corriamo veramente è di non sentire più niente

L’unico pericolo che tutti corriamo veramente è di non sentire più niente…

Cito Fango, la bella canzone dell’altrettanto bell’album di Jovanotti.
Questa e’ la frase che mi ha colpito di piu’, perche’ mi ci riconosco. Come non mai in questo periodo.
Troppi dispiaceri, paure, tensioni, distacchi… e ti dimentichi che c’e’ la sofferenza, il dolore, la morte di chi aveva una vita davanti…

Ogni 20 secondi, ogni 30 minuti, ogni 5, ogni 2… i giornali e gli articoli ci dicono che anche quando da noi c’e’ il silenzio di una quieta notte in questo mondo ancora troppo grande c’e’ sempre qualcuno che grida disperato.

Sono stufo di aver alzato la soglia del dolore, sono stufo di scoprirmi spesso a non pensare all’altrui dolore, sono stufo di chi fa lo stesso, sono stufo di scrivere catene di SMS di “Auguri!” a gente che non mi cerca o che non cerco se non nelle feste comandate. Sono stufo di chi ha la certezza che annegare nel proprio specchio sia giusto. Sono stufo di darmi anima e corpo a chi considera l’amicizia un buffet. Scelgo io ora. Quest’anno faro’ gli auguri generalizzati a tutti e personali solo alle persone con cui parlo o che mi parlano. Ridiamo valore all’affetto, al sostegno, al dolore, all’amicizia…

Perche’ l’unico pericolo che sento veramente e ho gia’ provato sulla mia pelle e’ quello di non sentire piu’ niente e non basta andare di piu’ in Chiesa per ritrovarsi, bisogna saper scavare in se’ e giudicare criticamente (ma senza gettare via) cio’ che si trova! L’ho capito solo ora che ho ricominciato a farlo.

E allora Buona Pasqua da Gabriele Favrin.
E sottoscrivo anche chi ha parole d’affetto per quanti passeranno la Pasqua in ospedale.

Ora vado ad aprire Photoshop perche’ 5 anni fa mi sono preso un impegno e ci tengo.
Le cose vere sono quelle che durano, non quelle che si fanno con l’entusiasmo del momento e poi appassiscono. Chi e’ con me bene, chi e’ piu’ preoccupato di altro faccia pure. Spero sappiate ritrovarvi come sto tentando di fare io.

I video di YouTube in alta risoluzione e con audio stereo!

Non e’ una novita’: YouTube da qualche mese ha iniziato a sperimentare l’invio dei propri video con audio e video di qualita’ maggiori.
Da questa settimana la cosa e’ ufficiale tanto che accanto a diversi video e’ comparso un link per vederli a risoluzione migliore.

MA… ci sono due “ma”…

1) Inizialmente l’audio anche in questa versione migliore (inviata in MP4 invece che FLV) era mono. Negli ultimi giorni hanno rimediato al problema.
2) Non tutti i video hanno gia’ il link e/o sono stati convertiti. Poco male: per vederli (se disponibili) basta aggiungere &ampfmt=18 all’indirizzo della pagina contenente il video.

Si puo’ fare a mano ma alla lunga ci si stufa quindi ho creato un bel bookmarklet (una micro utility JavaScript in un link):
YouTube2hires
Andateci col mouse, cliccate col tasto destro del mouse e aggiungetelo nei segnalibri.
Quando state visualizzando un video di YouTube scegliete quel segnalibro e verrete catapultati sulla versione ad alta qualita’.

Nota: so bene che ora registrandosi a YouTube si puo’ impostare la visualizzazione dei video in alta qualita’ ma il “prezzo” e’ far sapere a Google chi siamo e quali video guardiamo ;)

Spero che il bookmarklet (il primo che creo e rendo pubblico) sia utile a qualcuno :)

Dolcezza semplice

Oggi una vicina di casa che era molto amica di mia nonna ci ha raccontato di essere stata lei a strappare la foto dall’epigrafe il mese scorso, dopo il funerale.

La voleva avere ma non osava chiedercela.
L’ha messa accanto a quelle dei suoi parenti defunti e ogni sera prima di coricarsi guarda le foto e dice una preghiera.

E’ bello e commovente che al mondo ci siano ancora persone cosi’ semplici e buone.

Un capitolo di ieri

12 febbraio, ore 22 e 30

“drin!” suona il telefono.
“questa telefonata a quest’ora non mi piace…” dico con un tono fra il preoccupato, l’allarmato e lo scherzoso, per esorcizzare.
“la signora e’ deceduta”.
Io e mia madre ci vestiamo, chiamiamo un taxi e ci precipitiamo.

Un mese fa circa verso quest’ora.
Un mese dopo.
Dopo la scelta dei fiori, della bara, del luogo del funerale.
Dopo il regalo di don Danilo, l’affetto degli amici, gli abbracci, le condoglianze.
Un mese dopo tutto questo c’e’ una tomba provvisoria con la croce di legno e il ghiaino che se piove diventa un pantano. Bisogna aspettare sei mesi per farla bene.
Un mese dopo finalmente ci sono i suoi ciclamini. Li ha fra le mani, bonta’ e bravura di Busolin a trovarli fuori stagione, e li ha in un vasetto sopra la tomba, sul ghiaino.

Un mese dopo ci sono i ricordi che non sono piu’ quelli di quando pesava 30 kili e urlava dal male perche’ le cercavano le vene per le flebo. Nella mente e’ tornata la nonna che mi ha cresciuto, dai primi anni e per tanto tanto tempo. E ora vedere quella croce e quel nome…

Il cimitero non mi porta piu’ angoscia. Dopo il dono che nel 2003 mi fece Chiara io SO che loro sono altrove e stanno bene, meravigliosamente bene. Pero’ andare li e vedere quel nome sulla croce mi ricorda che un capitolo e’ chiuso. Lo era gia’ quando era in vita, in un certo senso, ormai non era piu’ lei, l’eta’ le aveva mangiato fisico e memoria, pero’ adesso e’ diverso. Allora per me era come se fosse in vacanza lontana e anche se andavo a trovarla una parte della mia mente si illudeva (sapendo di farlo) che sarebbe potuto tornare come prima. Ora so che e’ partita per un nuovo mondo dove spero abbia trovato pace e abbia rivisto i tanti suoi cari (la sorellina volata via da piccola, il fratello, la madre, il padre, il marito, gli amici che l’hanno preceduta…). Ora so che un capitolo delle nostre vite e’ chiuso, e’ passato. E i ricordi sono malinconici ma dolci.

Sei stata una brava nonna.
Grazie per tutto :*

31,090 messaggi

No, non sono diventato cosi’ popolare, si tratta di spam… 31000 speranze di povera gente di usare il mio blog per pubblicizzare e vendere di tutto e di piu’.

Stasera dico: almeno loro scrivono.
Gia’ perche’ in questa fine di un 7 marzo qualunque mi trovo a rivivere sensazioni di ieri, a rimuginare su quelle persone che credevo amiche e che hanno deciso di poter non farsi mai sentire, a meno che non sia io a cercarle.

Sicuro, conosco tanta nuova gente in Rete e soprattutto nella realta’ ma quando per anni dai l’anima per delle persone e cerchi di esserci per loro indipendentemente da quel che stai vivendo, certi vuoti colpiscono e fanno piu’ male.

Ora poi -non voglio mettere in questo minestrone anche cose piu’ grandi e riconosco di essere il primo che a volte avrebbe potuto dire qualche “Come stai?” in piu’- ma mi colpisce di piu’ vedere il disinteresse quando forse un po’ di attenzioni in piu’ mi avrebbero fatto bene.

La verita’ e’ che tanta gente forse non capisce che la vita non e’ infinita, e’ un dono che ci puo’ essere tolto in qualsiasi momento e che quindi sarebbe giusto cercarsi, regalare un po’ del proprio tempo a dire una parola. Se si tiene davvero alle persone. Altrimenti sono balle.

Nei test chiedono sempre: lasciare o essere lasciati?
E se fosse meglio lasciare? Anche nelle amicizie? Condanno un amico che ha messo tutti alla porta da quasi un anno. E’ uno stupido egoista ma un po’ lo invidio: lui non soffrira’ per chi scompare e non si fa sentire. Pero’ lui resta uno stupido egoista. E io uno stupido idealista convinto che quel che dai torni sempre indietro. A volte non e’ cosi’ e la vita ci cambia. Mi e’ successo altre volte. C’e’ solo da accettarlo, trovare nuovi equilibri e godersi il presente… o almeno le parti buone del presente, sperando non si sciolgano come la cera delle candele che illuminavano quel marzo 2005 (ma anche marzo 2006, l’estate e l’autunno 2006 e il febbraio 2007).

E intanto il tempo se ne va…
*e il blogger se ne va nella notte fischiettando canzoni stonate…*

Un anno di vita

E’ passato un anno dall’intervento.

Un anno vissuto intensamente fra tante emozioni, scoperte e nuove esperienze, ma anche distacchi inevitabili e che invece forse si sarebbero potuti evitare. Un anno di vita, insomma.

La cosa che rappresenta meglio di tutto le mie emozioni piu’ bella l’ho detta all’amico Manuel questa mattina: mi emoziono ancora ogni volta che apro gli occhi.

Ancora una volta Grazie, dottoressa Franch.

E grazie anche a chi un anno fa scriveva in quel blog per me.

Solo grazie

Quanti ringraziamenti dovrei fare ora.
Ci provo, sperando di non dimenticare nessuno.

Grazie a Marco, impagabile in questi giorni e che col suo post di Martedi’ notte mi ha commosso, a Martina, a Fabio, ad Ambra, a Maria, a Oreste, a Manuel, a Davide. Grazie a Vanessa, Alessia (e sua mamma) e Linda, tanto tanto tenere. A Niccolo’ e Roberta, a Natascia, a Giorgia, ad Angelica, a Teresino, a Lisa, a Veronica, ad Alessandro, a Gianni, a Sao, a Lorenza, a Samuele, a Tiziano, a Franco, a Renato.

Grazie a Krizia che ha creato un video che mi inumidisce gli occhi ogni volta che lo rivedo. E grazie alla sua mamma Duilia per le belle parole che mi ha scritto.

Grazie a Giuseppe che con le sue conoscenze mediche ha regalato pace al mio cuore spiegandomi che la mia nonnina e’ morta senza soffrire.

Grazie a Firmo e a tutte le persone (amici, parenti, colleghi di mia madre, vicini di casa, negozianti del quartiere), attese e inattese che oggi sono venute.

Grazie ai parenti di San Marino e Romano d’Ezzelino che alla fine della cerimonia son venuti a casa con noi per un po’. E’ significato molto non tornare soli, anzi parlare, ridere e scherzare (e scambiare le email ;)

Grazie a don Armando per le parole bellissime nell’elogio funebre ed i modi affettuosi con cui ha parlato a me e mia madre oggi e ieri. (“Domani faremo in modo che la nonna vada subito in Paradiso”).

Grazie dal profondo cuore a don Danilo, presentatosi inatteso, che non ha solo voluto assistere ma addirittura concelebrare. Ben due parroci hanno cosi’ salutato la mia dolce nonnina… che era un po’ peste come me ma che e’ stata tanto, tanto dolce.

E grazie all’impresa Busolin, composta da persone squisite e professionali, che hanno fatto bene il loro lavoro e hanno esaudito ogni nostri desiderio, fin anche ai ciclamini nelle mani di nonna. Trovarli fuori stagione non dev’essere stato facile ma erano i suoi fiori preferiti (…li rubava sempre dai giardini e dalle aiuole ;).

Devo ringraziare Busolin anche per un’altra cosa…
Oggi prima che arrivassero loro e don Armando sono andato a vederla. All’inizio ero timoroso perche’ il primo impatto martedi’ non e’ stato proprio facile, ma oggi… stava quasi meglio dell’ultima volta che l’ho vista in vita. Sono stato con lei mentre c’era mia madre e poi ho voluto entrare un minuto da solo. Non mi aspettavo che l’avrei fatto, ma non mi ha dato nessun disagio e ho potuto dirle grazie per questi 36 anni. Come ho scritto, non sarei chi sono senza di lei.

Tutto e’ andato bene e anche se resta un po’ di malinconia… sono sereno. Sereno perche’ non soffre piu’ (ormai la sua vita era fatta di sofferenza, domenica l’ho vista davvero provata), sereno perche’ ha vissuto 95 anni che sono tanti, sereno perche’ ha avuto tanto affetto in questa giornata in cui molti le hanno reso omaggio… e felice perche’ ho sentito l’affetto per me e mia madre di tanta, tanta gente, anche di persone che credevo perse nel tempo.

“Adesso anche lei fara’ il tifo per voi da lassu'” ci ha detto don Danilo salutandoci alla fine della Funzione. E’ vero.

Fai buon viaggio e poi, poi riposa, se puoi…

Ciao

Com’e’ lassu’, nonna?
Hai rincontrato tuo marito? I tuoi fratelli? La tua mamma andata via anzitempo? La zia Anna?

Alla fine come dicevi tu “hai fatto i conti con san Piero” (San Pietro, che ha le chiavi del Paradiso, NdR)? Spero che tutto torni perche’ in 95 anni si fa in tempo a fare tanto. sbagliare e riscattarsi.

Scrivero’ di piu’ poi, adesso devo pensare con mamma a cose piu’ terrene. No, tranquilla, lo so che ti facevano ridere le foto nelle epigrafi: gente morta a 80 anni che metteva foto da 40enni. Stiamo attenti, tranquilla ;*

tvb

Echi di ieri

Mi accorgo che scrivo pochi post personali da un po’ di tempo.
Semplicemente non ne ho voglia.

Le cose vanno bene a meta’ e quella meta’ si svolge lontano da qui.

Quando finisco le cose che mi tengono felicemente impegnato (siti con cui collaboro, progetti vari, le riprese del corto con l’amico Oreste, le discussioni sul montaggio, lo studio di tanti nuovi libri) e mi riaffaccio ai soliti programmi di comunicazione arriva l’amarezza perche’ ripenso a persone che credevo di conoscere… e che soprattutto credevo mi conoscessero e che quindi non avrebbero mai messo in atto certi atteggiamenti di menefreghismo utilitaristico (ovvero: ti scrivo se mi servi e altrimenti sparisco per eoni).

Intendiamoci: io sono ben felice di aiutare il prossimo, anzi quando imparo qualcosa di nuovo penso a come metterlo a frutto per gli altri e ogni volta che trovo un sito interessante lo segno per poi dirlo a questo o quell’amico o conoscente a cui puo’ servire.

E ancora, sono felice di aver capito un po’ i database, di aver imparato a orientarmi nei programmi di fotoritocco, di stare facendo i primi passi nel mondo del montaggio video… ma non per me, sempre in prospettiva di quel che posso fare per il prossimo. E farlo mi appaga, anche se la persona per cui lo faccio magari mi cerca poco o lo fa perche’ ha bisogno di qualcosa. Se i rapporti sono buoni OK, qualsiasi cosa sia la faccio col cuore.

Diverso il caso di persone che si comportano per anni in un modo e dopo svaniscono salvo ricomparire se serve loro qualcosa comportandosi in modo scontroso o freddo e magari dopo un po’ sparire ancora e definitivamente (magari lasciandosi dietro qualche tvb). E che amicizia e’? E se tu sei o sei stato amico di qualcuno e sai che un comportamento simile puo’ ferirlo e’ forse giusto agire cosi’, sparire senza una spiegazione (valida, decente, seria, non scuse)?

Il fatto e’ che cosi’ ci si accorge di chi sono le persone che si comportano da veri amici. Quelli che si fanno sentire, magari poco se impegnati ma che li fanno, quelli che dicono sempre una parola, che si interessano. E, condizionati da taluni comportamenti, si finisce per verificare spesso con loro se qualcosa e’ accettabile… salvo sentirsi dire che e’ normalissimo che un rapporto d’amicizia sia condiviso e non “esclusivo”. Vero, ma spesso c’e’ chi dimentica che un cuore ha affetto per tutti e non lo esaurisce mai.

E cosi’ passano i giorni e giorni i fanno settimane e le settimane fanno i mesi. Si incontrano nuove persone e nascono abitudini diverse, si riesce a essere felici, a sentirsi dire parole belle, a ricevere gesti di sostegno che scaldano il cuore. Cuore in cui pero’ resta un vuoto: nessuno sostituisce nessuno e a intravedere le persone di ieri ci si chiede perche’ non si poteva restare davvero tutti uniti e se era tutto falso prima, quando lo e’ diventato e se mai ci si ritrovera’ ancora. Nove anni di amicizia son tanti ma anche quattro, tre, anche due possono essere tanti e se ci mancano -Dio se ci mancano- persone che in fondo esistevano solo nella fantasia di chi le aveva create e delle persone che volevano loro bene, figurarsi persone reali. E chissa’ se le cose fossero state diverse…

Comunque c’e’ una sola direzione da percorrere, la freccia punta in avanti e solo li si puo’ andare. Spero che questo post sfogo -che ho scritto per rileggere in futuro- mi aiuti a guardare avanti, a cio’ che ho oggi, senza rimpiangere troppo (e’ inevitabile farlo, almeno un po’) un passato che sempre piu’ spesso mi chiedo se fosse autentico e, se lo era, quando ha veramente cessato di esserlo. Credo prima di quanto io immagini. Forse gia’ dalla scorsa primavera, forse addirittura prima… ma no, e’ inutile farsi domande. E’ giusto chiedere agli altri almeno il rispetto. Se non vogliono piu’ darlo meglio guardare avanti, soprattutto quando non si e’ soli e ci sono tante nuove persone attorno, nel mondo reale e in quello virtuale.

Pero’ nel silenzio e’ inevitabile ripensare… l’eco di giorni di festa lontani e’ difficile da ignorare.
Ora spegnero’ il computer, indossero’ le cuffie dello Zen e cerchero’ di “coprirlo” con “Temporale”, dal bellissimo CD “Safari” di Jovanotti.

PS: il testo di Iperbole forse era profetico in piu’ sensi di quello apparente che sembrava a una prima lettura. Ma di questo parlero’ poi.
Ho di nuovo voglia di scrivere. A qualcosa questo post e’ servito a quanto pare.