E il 31 maggio e’ arrivato ed e’ pure finito.
Lo vedevo come uno sparti acque, temevo potessero esserci conseguenze pesanti per un esame di una persona cara (chi sa non si scandalizzi: un po’ di privacy e’ d’obbligo).
Arrivano le 7.20 e il grandissimo Firmo mi accompagna e resta li, cosi’ ho potuto distrarmi e i 20 minuti dell’esame per me sono stati rapidi. Un vero angelo che non ringraziero’ mai abbastanza.
Poi a casa. Poi un po’ di malessere perche’ le mie parti fragili hanno reagito al campo magnetico anche se attenuato dalle pareti.
Poi pomeriggio a festeggiare una persona e sentirsi apprezzati per un piccolo dono fatto con Premiere Pro.
Poi sera con le migliori intenzioni per chiarire, non distruggere, con una persona cosi’ piena delle sue idee da considerare non insensate ma addirittura inesistenti le altrui obiezioni. Cosi’ io sono uno che si complica la vita ed e’ normale rispondere qualcosa tipo “non puoi preoccuparti di cosa le persone potrebbero capire”, “io vivo in modo semplice”. Ma che razza di ragionamento? Ma come si puo’ fare divulgazione quando non si considera come il prossimo interpretera’ le nostre parole o cio’ che gli trasmettiamo? E’ inutile dichiarare stima quando in un discorso si usano certi toni e a ogni parola si reagisce minimizzando o dicendo “tu non hai capito”. Il galateo insegna che -caso mai- si dica “non mi sono spiegato bene”.
Buona fortuna e buon viaggio, credo sia meglio seguire rotte differenti. Ho sentito troppi toni che non mi appartengono stasera. Voglio interessarmi di cio’ in cui mi riconosco. Il resto lo faccia chi si ritiene nel giusto. Io ho ricevuto un input errato alla base e pare sia pure colpa mia che mi preoccupo di cio’ che si comunica.
Fa caldo, 20 ore fa un amico mi ha fatto un grande dono. Poi Dio un altro.
Il resto alti e bassi, ma per le cose importanti e’ stata una grande giornata, anche perche’ ho deciso di restare me stesso e dar peso ai miei valori nel rapportarmi con gli altri, sia quelli negativi (che si cerca di superare) sia quelli positivi (la pretesa del rispetto e dell’educazione non equivale a orgoglio).
PS: e per concludere la giornata bene si ascolta quella canzone di Tricarico in cui dopo aver parlato di tutt’altro si lancia in liriche di folle fantasia. Dimmi che cos’e’ l’amore? / L’amore e’ una ranocchietta verde / ma se tu la illumini nella notte / lei scompare e poi compare e poi riappare…
Sono queste canzoni che mi ridanno pace, questo lasciarsi andare non certo alle offese o alla negativita’, bensi’ alla fantasia, a note allegre e testi surreali. E buonanotte! ;-)