Compleanno d’agosto

Il 7 agosto, l’altro ieri, ero impegnato ad ultimare il regalo di compleanno per il mio amico e parroco don Danilo. Gliel’ho consegnato il mattino dopo alle 9 e mezza e si e’ veramente divertito guardandolo.

Il 7 agosto di un anno fa stavo facendo la stessa cosa, solo che era la prima volta in assoluto che montavo un video e dovevo combattere sia con la mia inesperienza sia con i limiti di Movie Maker, che avrei subito abbandonato per software piu’ professionali, che ho acquistato (si’, acquistato) in settembre e studiato a fondo da allora.

Le grandi passioni sembrano nascere in agosto, esattamente il 7 agosto. E’ infatti un altro 7 agosto che ha visto la nascita del mio primo blog. L’anno era il 2003, il blog si chiamava GF blog ed era basato sul buon vecchio GreyMatter che nel 2006, dopo infiniti tentennamenti, ho lasciato per WordPress.

Cinque anni pressoche’ ininterrotti di blog. 1211 articoli e varie centinaia di commenti. 20 categorie e un archivio che attraversa fasi difficili ed entusiasmanti della mia vita. Non e’ poco, ma non e’ nemmeno molto. E’ vita e mi piace averlo e rileggerlo. Per questo motivo, anche se a volte posto meno frequentemente, questo blog vive e continuera’ ad esserci. Magari cambiera’ template (lo scelgo o creo in base a cio’ che voglio trasmettere) o ancora software, forse diverra’ anche un photoblog oppure non cambiera’ nulla. Di certo c’e’ che sono felice di averlo aperto, di scriverlo e che ci sia.

Se questo blog esiste e’ in buona parte merito di una persona che purtroppo ho perso di vista ma a cui sento di dover inviare un ringraziamento nel vento. Grazie Hilary e buona vita, ovunque tu sia e qualsiasi cosa tu stia facendo ora. E’ merito tuo se ho scoperto la blogosfera e ho deciso di farne parte ;)

Naturalmente un doveroso ringraziamento va anche agli amici, ai lettori regolari e a chi e’ passato qui per caso.
Per tutti voi un pezzo di torta immaginaria e un bicchiere di vino altrettanto immaginario!

Luci e ombre

Mai titolo di un post fu piu’ banale, lo so.

Da martedi’ mattina a oggi, domenica, sono passati 5 giorni.
Cinque giorni fa sotto il portico a casa di G. abbiamo dato il via a due cose.
Sono andate in porto entrambe. Abbiamo recuperato un dominio che sembrava perso e ne abbiamo spostato un altro verso una casa migliore. In 5 giorni abbiamo fatto assieme cio’ che lui tentava di fare da molto tempo.
Un pieno successo, che mi ha portato un graditissimo complimento.
Missione NIC compiuta, per ora,

Ieri si e’ ripresentato un problema del passato. Sempre il solito. Proprio perche’ ricorda eventi spiacevoli e mai risolti ha riportato alla luce certe tensioni. Ombre, con un finale diverso, sorprendente.

Pensieri. Parole.
“Tu pensi, decidi e agisci”. E’ stato un complimento che ho ricevuto giorni fa, seguito dall’ancora piu’ bella similitudine con un sacerdote che tanto stimo per le opere che realizza.

E questo mi fa riflettere.
Tre giorni fa mi e’ stata aperta una porta. Ho tempo fino a stasera per decidere se attraversarla e mai come in questo caso sono incerto. Farlo mi darebbe prospettive nuove, aria nuova, esperienze nuove e forse un po’ di serenita’ di cui ho molto bisogno. Pero’ sono perplesso.

Il 19 dicembre del 2006 ho deciso di affrontare i problemi invece di limitarmi ad aggirarli come avevo fatto per anni. Ho puntato tutto sulla vita e sull’intervento non solo per eliminare lo sdoppiamento visivo ma perche’ volevo cambiare le cose. In parte ci sono riuscito, lo notano gli altri e me lo dicono. Ora pero’ mi chiedo se questa porta conduce a qualcosa in linea con quei cambiamenti. Mi attira per molte ragioni, ma sono proprio i motivi per cui la vorrei varcare a lasciarmi perplesso, al di la’ poi degli altri problemi, niente affatto collaterali, legati alla mia possibilita’ di fare questa scelta.

Credo che ci dormiro’ su, il sonno porta consiglio e, qualunque cosa decidero’, penso mi fara’ bene iniziare a dormire di piu’.

Careless whispers

Cuffiette, player di fiducia. Niente fronzoli, mi interessa la musica.
Careless Whispers. Versione Richard Clayderman. Niente patole, mi interessa la musica.

Ricordi di nebbia, di fumo, di quell’inverno ’85 che cambio’ tutto. Amici, “la banda”. Non del tutto affidabili ma non facemmo niente di veramente brutto. Poi la scuola. Poi il male agli occhi, poi l’operazione piu’ difficile, poi tante cadute dell’anima, la seconda operazione, poi errori, cose giuste, errori… poi la rinascita spirituale qualche anno dopo. Careless whispers resta associata a tramonti di sole e nebbia, un po’ come il video, con quella solitudine nel cuore che tanto mi ha accompagnato e tanto ho temuto.
Quella solitudine perniciosa che torna ogni qualvolta senti che qualcosa non gira piu’, che qualche rapporto non e’ piu’ come prima. A volte ci azzecchi, a volte sbagli. Davide, di te lo pensavo e guarda cosa hai combinato. Mi hai spalancato la porta sulla possibilita’ di cambiare vita. Il 2008 l’anno dei distacchi o della svolta? Ci devo pensare. Una parte di me ci aveva gia’ pensato, sai, a venire a con voi. Un’altra vorrebbe perseguire dei sogni ma si chiede dove porteranno e soprattutto se porteranno a qualcosa di concreto.

2008 anno dei distacchi (nonna…)
2008 anno di certi rapporti ridotti al “ciao, tvb, notte” ;)
2008 anno del “si’ ve lo faccio volentieri” e dopo un po’ “eh sai ho tanto da fare”.
2008 che mi ha portato nuovi amici; 2008 che mi ha dato la capacita’ di dirmi “bravino con Photoshop” e con “Premiere”; 2008 che mi ha fatto provare un rapporto diverso, piu’ adulto, coi parenti; 2008 che mi ha fatto ritrovare don Armando e conoscere Giusto; 2008 che mi ha dato… o mi dara’?

Sono seduto davanti al dirupo sul Cansiglio, come a quella gita in prima elementare.
La maestra insistette per farmi sedere li, in tutta sicurezza, “come i supereroi”. Provo lo stesso timore per il domani. Ho qualche giorno per decidere.

Il prezzo dei sogni l’ho sempre pagato tutto. Anche questa volta sara’ alto: qualunque strada scelga: questo 2008 sta cambiando tutto e io voglio cambiare, comunque.

Intanto devo schiacciare quella malinconia perniciosa.
Shift+tab.
Cambio canzone.

E’ uscito un brano “profetico”, sempre degli Wham.
Chissa’ se e’ un Segno di cosa faro’…

Noi puffi siam puffosi!!!

Ecco… e adesso come faccio a dire al mio amico G. che una parte del lavoro che dobbiamo mettere online a breve e’ nato ascoltando con i nuovi auricolari Sennheiser questa canzone adulta e matura?

E dire che mi conosceva da poco e gia’ aveva una cosi’ bella opinione di me… ;-)

OK, se la ascoltate (la trovate su Youtube) capirete che mette proprio allegria… ma certo sentirla mentre si puffano template CSS forse e’ da pazzi… uhm…

Gargamella è un mago sgangherato
che va sempre a caccia col suo gatto
e sogna di riuscire a catturare i puffi, ma
per ora a bocca asciutta resterà.
Si Garga a bocca asciutta resterà!

Prendi un po’ d’arcobaleno
con un pezzetto di sereno
per regalarlo a chi si sente un po’ giù.
Un puffo arcobaleno!

Si’, e’ da pazzi… anche perche’ mi e’ appena puffata un’idea folle… Premiere a me! ;-)

Il mondo che cambia

Pensavo…
Quest’anno sta portandosi via frammenti importanti del mio passato, della mia vita.
Non c’e’ piu’ mia nonna, non c’e’ piu’ il prof. Rama, a settembre buttano giu’ l’ospedale dove ho trascorso molto tempo nei miei primi anni di vita.

Mi sento giovane dentro ma il mondo attorno a me sta cambiando. Forse invecchiare significa assistere a questi e a tanti altri cambiamenti.

Comunque la nuova Mestre mi piace e me ne sento piu’ parte attiva che in passato. Sto lavorando ad alcune cose belle, online e offline. Per una volta principalmente per la mia citta’ e per chi ci vive,
Vediamo di far parte dei cambiamenti, non vederli accadere e basta.

Maria Pia

Avevo 2 anni, io ricordo poco ma qualcosa ricordo.
C’era questa ragazza che mi faceva da tata (il termine baby sitter per fortuna non era ancora arrivato e si parlava in italiano). Mi dicono che la adoravo, la chiamavo e cercavo sempre (“la piaaaaaaaaaa la piaaaaaaaa”) ed effettivamente i pochi lampi di memoria al riguardo sono positivi.

Con gli anni ci si e’ persi di vista ma poiche’ e’ parente di un’amica di famiglia spesso abbiamo sue notizie.

Domani entrera’ in ospedale per l’ennesimo intervento per combattere una brutta malattia che gia’ l’ha costretta a operazione faticose e invasive.
Le mie preghiere sono per lei e chiedo a chi passa di qui, oggi o anche in futuro, di unirsi in quanto credo fermamente nell’energia positiva che la preghiera e i pensieri positivi possono generare.

Che il Signore la protegga.

Pigrizia totale

Vi e’ mai capitato di non avere voglia di fare assolutamente nulla?
Ecco… ascolto canzoni giapponesi e leggo qualche sito. Avrei delle cose da fare ma aspetteranno: sento di dover tirare il freno e staccare la mente che anche solo pensare e pianificare stanca :)
E poi… sono ancora in pace e beatitudine da domenica, giornata perfetta e magnifica a cui mi riprometto di dedicare un post al piu’ presto.

Tu, lei, lei, tu… voi!

Capisci che stai diventando vecchio quando ti viene naturale dare del “tu” a tutti i parenti. Io ci ho messo 37 anni.
Il marito di mia cugina oggi per 3 secondi ha dato del “lei” a mia madre!

Ne sono infinitamente lieto, vuol dire che non sono un caso a parte!

Ah poi… quando non riconosco una persona in un ambiente in cui sono introdotto, io do’ del voi (“salve”) cosi’ son a posto… e siccome perche’ io impari a riconoscer la gente ce ne vuole, il “salve” mi… salva spesso! ;)

37

Non mi sento 37 anni e non credo di essere saggio, maturo, sistemato, ecc. Ne’ in fondo lo vorrei del tutto… e poi sono punti di vista, no?

Da piccolo l’eta’ adulta per me era “24 anni”, l’eta’ di un amico di famiglia contadino che vedevo guidare un grande trattore. Oggi l’amico Firmo mi ha detto che sono giovanissimo. Don Danilo mi ha abbracciato e degli angioletti arrivati in terra avanti-ieri mi hanno riempito di doni in forma di mega blog di auguri. Senza contare l’happening di stanotte organizzato credo da Marco e che e’ avvenuto quando stavo proprio pensando ai tempi in cui si facevano quelle cose.

E’ bello sentirsi apprezzati, piu’ di quanto poi io apprezzi me stesso, ma forse e’ un buon modo per restare coi piedi per terra e continuare a migliorarsi, a scoprire nuove cose e impararle come quando si era piccoli.

Quindi… GRAZIE a chi ha reso speciale questo giorno.
Nonche’ ovviamente a chi mi ha messo al mondo e a chi, come disse don Danilo, “ora fa il tifo per me da lassu'”.

Questa sera alle 20 al telefono iniziera’ una vecchia-nuova avventura: vecchia perche’ torno a collaborare anche con una persona che ammiro tanto, nuova in per come voglio affrontarla e gestirla (un indizio nel post precedente).
E’ il giorno piu’ adatto perche’ tanti gesti mi hanno reso sereno e felice.

15 giugno

15 giugno 2008 – 15 giugno 1996.
12 anni. Perche’ questa data? Perche’ quel giorno io finivo la prima versione di un programma che sarebbe andato in un pacchetto commerciale (HTTX per i piu’ curiosi). Ero all’apice della felicita’ e mi aspettava un bel periodo, intenso e stimolante.
Tutto stava cambiando. persone frequentate, conoscenti, anche il modo di chattare. Non contava tanto il compleanno imminente, contava quello che ero riuscito a fare. Da li’ tante esperienze, siti, amici, riviste online e poi cartacee.
Ero sereno (anche se non me ne rendevo conto) e un po’ rompipalle nei newsgroup.
Vivevo con mia madre, con mia nonna che era anziana ma ancora incredibilmente in gamba, con il mio gatto; andavo ogni anno dal prof. Rama a controllare gli occhi… e avevo la certezza che tutto sarebbe rimasto cosi’.

Non mi rendevo conto, non immaginavo, vivevo i cambiamenti e sentivo malinconia per le persone con cui ci si allontanava, online e offline. Di allora il bravo “Don’t touch” di Dalla.
E non sapevo, non immaginavo, non volevo immaginare, non volevo credere eppure l’avrei scoperto poi. Tutto cambia, tutto muore. Muoiono i medici che ti hanno dato la vista, muoiono gli amici, muoiono le amicizie per inedia o trascuratezza, muoiono le nonne.

Non sapevo quanti legami sarebbero nati e poi dissolti. Mi illudevo che fossero esperienze del passato, che sarei stato capace di gestire diversamente i rapporti, che non avrei permesso ne’ subito piu’ certe cose.

Stamattina vicino a un cassonetto ho rivisto la bicicletta per bambini che qualcuno con poco senso civico ha abbandonato li. Ogni giorno e’ piu’ mal ridotta. Chissa’ quante corse, sorrisi, emozioni ha regalato, chissa’ se chi la guidava poteva immaginare che un giorno l’avrebbe abbandonata li’ fra i rifiuti. Eppure succede perche’ il tempo scorre inesorabile e quando ce ne accorgiamo e’ troppo tardi. L’orologio ha fatto il giro. Il tram e’ al capolinea. Le fermate perse non tornano. Se ne possono avere di nuove, si incontra sempre gente nuova, talvolta splendida, ma il tempo perso non si recupera e chi non per fatalita’ ma per scelta decide di andarsene per la sua strada (fino a ieri amici x sempre, oggi ti cerco se mi servi o per le feste comandate) e’ un assassino di affetti. Ce n’e’ tanti. Una volta li puoi giustificare ma poi capisci che non e’ il mezzo che cambia e’ la gente. A volte penso che se perdessi di colpo tutte le mie capacita’ (in primis di cercare info su Google) in pochi mi cercherebbero piu’. Quei pochi sono persone preziose… ma rispetto al passato so che nulla e’ per sempre con nessuno. Forse solo con Dio e con alcuni amici piu’ veri.

Come cambia il tempo. Il mio amico Cristiano quando aveva l’eta’ che oggi ho io diceva che “Amici x sempre” e’ una canzone utopistica. Adesso che ho vissuto qualche esperienza in piu’ so che aveva ragione.

So che delle belle persone stanno preparandomi una sorpresa per il 18 e le ringrazio sin d’ora dal profondo del cuore. Il regalo in fondo me l’hanno gia’ fatto rendendo piu’ leggeri giorni e settimane che tanti “vuoti” e “silenzi” avrebbero reso ancora piu’ tristi e cupi.

Spiace dirlo ma e’ vero: finche’ non si fanno certe esperienze non si capisce il valore di cio’ che si ha, del patrimonio umano che si ha. Auguro a chi non lo sa di capirlo il piu’ lontano possibile nel tempo. Fino a quel momento per chi mi cerchera’ ci saro’, perche’ io penso sia giusto darsi per gli altri, col bello e col cattivo tempo. Ed e’ cosi’ che passero’ anche il mio prossimo comply, cercando di fare un dono a un amico in difficolta’ in questo periodo.

24

I did it.
L’ultima volta e’ stato a vent’anni.
E’ bello vedere che ce la faccio ancora.
(non dico a fare cosa, il soggetto dovrebbe farvelo capire, comunque non e’ niente di zozzo).

Bilancio notturno

E il 31 maggio e’ arrivato ed e’ pure finito.
Lo vedevo come uno sparti acque, temevo potessero esserci conseguenze pesanti per un esame di una persona cara (chi sa non si scandalizzi: un po’ di privacy e’ d’obbligo).

Arrivano le 7.20 e il grandissimo Firmo mi accompagna e resta li, cosi’ ho potuto distrarmi e i 20 minuti dell’esame per me sono stati rapidi. Un vero angelo che non ringraziero’ mai abbastanza.

Poi a casa. Poi un po’ di malessere perche’ le mie parti fragili hanno reagito al campo magnetico anche se attenuato dalle pareti.

Poi pomeriggio a festeggiare una persona e sentirsi apprezzati per un piccolo dono fatto con Premiere Pro.

Poi sera con le migliori intenzioni per chiarire, non distruggere, con una persona cosi’ piena delle sue idee da considerare non insensate ma addirittura inesistenti le altrui obiezioni. Cosi’ io sono uno che si complica la vita ed e’ normale rispondere qualcosa tipo “non puoi preoccuparti di cosa le persone potrebbero capire”, “io vivo in modo semplice”. Ma che razza di ragionamento? Ma come si puo’ fare divulgazione quando non si considera come il prossimo interpretera’ le nostre parole o cio’ che gli trasmettiamo? E’ inutile dichiarare stima quando in un discorso si usano certi toni e a ogni parola si reagisce minimizzando o dicendo “tu non hai capito”. Il galateo insegna che -caso mai- si dica “non mi sono spiegato bene”.
Buona fortuna e buon viaggio, credo sia meglio seguire rotte differenti. Ho sentito troppi toni che non mi appartengono stasera. Voglio interessarmi di cio’ in cui mi riconosco. Il resto lo faccia chi si ritiene nel giusto. Io ho ricevuto un input errato alla base e pare sia pure colpa mia che mi preoccupo di cio’ che si comunica.

Fa caldo, 20 ore fa un amico mi ha fatto un grande dono. Poi Dio un altro.
Il resto alti e bassi, ma per le cose importanti e’ stata una grande giornata, anche perche’ ho deciso di restare me stesso e dar peso ai miei valori nel rapportarmi con gli altri, sia quelli negativi (che si cerca di superare) sia quelli positivi (la pretesa del rispetto e dell’educazione non equivale a orgoglio).

PS: e per concludere la giornata bene si ascolta quella canzone di Tricarico in cui dopo aver parlato di tutt’altro si lancia in liriche di folle fantasia. Dimmi che cos’e’ l’amore? / L’amore e’ una ranocchietta verde / ma se tu la illumini nella notte / lei scompare e poi compare e poi riappare…

Sono queste canzoni che mi ridanno pace, questo lasciarsi andare non certo alle offese o alla negativita’, bensi’ alla fantasia, a note allegre e testi surreali. E buonanotte! ;-)

This contact is dead

Vi capita mai di osservare il led ADSL del router? Se si spegne siete offline, per un istante o un’eternita’.
Ma offline da cosa? Da chi?
Da chi vi dice “amici x sempre” e sparisce per mesi?
Da chi vi cerca sempre per chiedere qualcosa? E parlo di chi si scusa di farlo ma lo fa. Poi io rispondo e dopo 3 ore replica con “ah ho gia’ fatto grazie”.

“Amici x sempre e’ una canzone utopica e irreale” diceva un mio amico, una persona che per me e’ stata una guida per anni, che mi ha reso cio’ che sono, nel bene e forse nel male. Entusiasta, pronto ad aiutare ma anche realista, scettico e critico verso le novita’ spacciate per miracoli.
Amici x sempre, dicevamo, e io non ero d’accordo. La vita mi avrebbe insegnato che aveva ragione lui.

Sapete perche’ il titolo? Perche’ ho lasciato il PC acceso e connesso e mi sono dovuto assentare per un (bel) po’. Al mio ritorno cosa trovo nel vuoto di quel “non luogo” in cui zombie, filosofi della domenica, esteti delle faccine, esibiscono il loro nick in immense liste anonime? Un messaggio di richiesta d’aiuto. Per carita’ chi l’ha scritto e’ una persona buona, fragile, che sta anche male e ha le migliori intenzioni… ma a me e’ mancata l’aria, davvero.

Ora saro’ io a spegnere quel led, premendo il tasto “Off” del router. Lo riaccendero’ domani, con di nuovo la voglia di dare agli altri. Almeno a chi merita.

E cosi’ finisce una giornataccia e non soltanto per il clima, non solo per questo profumo di plastica di confezione nuova che spazza via i vecchi odori di una vita, ma perche’ a volte ci si rende conto di quanto il tempo cambia le cose e le persone, noi stessi in primis.
Anche se, a volte, lo stesso “tempo”, ci riserva sorprese inattese e belle.

Un giorno dopo l’altro

Un giorno dopo l’altro la vita cambia e non te ne accorgi.
Cambiano le abitudini, le persone attorno a noi, quelle che cerchiamo, quelle che ci cercano e quelle che decidono che non serviamo piu’ loro.
Un giorno dopo l’altro cambiamo noi, facciamo cose diverse, reagiamo in modo nuovo alle situazioni, piangiamo o ridiano per emozioni nuove.

Un giorno dopo l’altro abbandoniamo cio’ che amavamo ieri e amiamo cio’ che non avremmo considerato prima.
Un giorno dopo l’altro cambiamo. A volte in meglio a volte in peggio.

Un giorno dopo l’altro ci accorgiamo di chi cambiando resta se stesso,
resta leale agli amici, agli ideali, ai valori, alla sua coscienza.
Un giorno dopo l’altro chi tanti giorni fa avresti mandato a quel paese si rivela sempre piu’ una delle migliori persone che potessi incontrare, nonche’ una futura promessa dell’IT, con un grande domani e un ancor piu’ grande “dopodomani”.

Dopodomani sarai un innovatore in questo paese. Domani sarai sotto il palco del tuo amore musicale con il tuo amore per la vita.
Goditi il tempo che verra’ perche’ ogni occasione di gioia e’ meritata per te.

Auguri, Marco!