…….. e fra 18 ore saro’ a Mestre al teatro Corso a vedere i Pooh in concerto… dopo tanti anni…
So gia’ che quando alla fine dello spettavolo faranno DOMANI, io mi scioglierooooooooooo’!
…….. e fra 18 ore saro’ a Mestre al teatro Corso a vedere i Pooh in concerto… dopo tanti anni…
So gia’ che quando alla fine dello spettavolo faranno DOMANI, io mi scioglierooooooooooo’!
Dicembre 2000 – marzo 2004
640/128 (80k ricezione, 16 invio), interleaved (ping 70-100ms)
marzo 2004 – novembre 2004
640/320 (80k ricezione, 32 invio), interleaved
Upgrade generale Telecom anche ai clienti di altri operatori.
dicembre 2004
2528/352 (160k ricezione, 32 invio), fast (ping 8-25ms)
Passaggio alla rete Infostrada/Wind per la sola ADSL (shared access)
25 gennaio 2005
2528/352 (256k ricezione, 32-39 invio), fast (ping 8-25ms)
Upgrade automatico e gratuito a 2mbit per gli utenti su rete Infostrada/Wind in risposta all’upgrade generalizzato delle ADSL Telecom a 1280.
Poiche’ la portante era gia’ configurata a 2mbit l’aggiornamento e’ avvenuto a livello di router della rete Infostrada/Wind.
5 aprile 2005
5056/352 (512k ricezione, 39 invio), fast (ping 8-25ms)
Upgrade automatico e gratuito a 4mbit per gli utenti su rete Infostrada/Wind in risposta all’offerta Alice 4mbit di Telecom
Se andiamo avanti cosi’ arriveremo ai limiti fisici dell’ADSL1! La concorrenza nata fra Telecom, Wind, Fastweb e Tiscali (gli unici operatori a possedere reti proprie e quindi in grado di competere aumentando le specifiche di linea) sta dando i suoi frutti!
Attualmente l’upgrade a 4mbit non e’ del tutto completamente: la portante c’e’ (e mi sconvolge che il mio doppino regga una simile velocita’, fino al 2000 faticavo ad agganciare a 33600baud in analogico…) ma i router sono ancora impostati per consentire massimo 256kb/s
in ricezione (va anche detto che non credo sara’ facile trovare siti che “sparano” a mezzo mega al secondo, forse i grossi mirror di Sourceforge…).
In ogni caso basta aspettare: l’aggiornamento della connessione “fisica” era la parte critica e fra l’altro e’ stato effettuato in 15 secondi di orologio! Portante giu’, 15 secondi di intervallo, portante su, agganciato a 5056kbps, cose da pazzi…
Cosa me ne faccio? Ah boh non so, quando ho sottoscritto ADSL mi dicevano “vedrai che fra sei mesi andrete tutti a 3k/s” e ribattevo: “fa niente, l’importante e’ stare collegati senza tariffa a tempo e con il telefono libero”. La penso tuttora cosi’. Tutto il resto e’ regalato, letteralmente.
Grazie Infostrada, sono contento di avervi dato fiducia negli anni: mi state offrendo un ottimo servizio, davvero efficiente e ben gestito!
Un certo numero di persone a me molto care in questi giorni andra’ a Roma a rendere l’ultimo omaggio al Papa.
Sono doppiamente felice: intanto perche’ significa che conosco persone bellissime, pronte al sacrificio personale (perche’ quella E’ una stancata immane!) per fare qualcosa dal profondo significato umano e spirituale.
E sono felice anche perche’ quelle persone in un certo senso porteranno un po’ del mio cuore con loro, visto il profondo legame che ci tiene vicini, e quindi in un certo senso vicino al Papa saro’ con loro.
vvb e vi ammiro.
Bravi!
Rifiuto totale della contraccezione, opposizione netta all’aborto e al divorzio ed alla ricerca sulle cellule staminali.
Sono temi non di poco conto che hanno caratterizzato il papato di Giovanni Paolo II e sui quali non mi trovo daccordo con lui, pur con gli opportuni distinguo anche da chi chiede la liberta’ assoluta di azione, senza gli indispensabili limiti e paletti.
E’ per questa distanza di vedute su temi tanto importanti che pensavo di iniziare il post dicendo che per me questo Papa non e’ stato un “maestro di vita” come invece molti affermano.
Alcuni eventi degli ultimi giorni pero’ mi hanno fatto ricredere e ora penso che qualche lezione di Vita il Papa l’abbia trasmessa anche a me, se non nelle parole (e sia chiaro che su determinati temi le condividevo) sicuramente nel suo comportamento e con gli eventi che Dio ha voluto che accadessero tramite lui.
Penso alla ferrea volonta’ di portare avanti il suo impegno. Non ha mai pensato di “dimettersi”, anzi ha cercato di essere presente sino all’ultimo respiro. E lo e’ stato. Ho avuto occasione di affermare piu’ volte che durante la Settimana Santa e in particolare Venerdi’ Santo riuscivo perfettamente a identificare Cristo in lui. Se Gesu’ era in terra fra noi io lo riconoscevo in quell’uomo, stanco, sfinito, ma determinato a testimoniare la presenza, la sofferenza, la vera passione nel nome di Dio.
E poi quel che e’ successo venerdi’ e sabato. I media come avvoltoi sulla notizia a contendersi l’ultima insdiscrezione clinica e intanto quella piazza che si riempiva d’amore. Il mondo che per un attimo dimenticava disuguaglianza e odio e si commuoveva per le ultime ore di un uomo buono, speciale. La sera di venerdi’ si era sparsa la voce di una morte imnminente e si rincorrevano ipotesi e false certezze. Ma lui no, il rappresentante di Dio in terra non era morto e neppure in coma. Ha resistito un giorno in piu’, spiazzando testate e conduttori ormai a corto di “coccodrilli” da mandare in onda.
Ecco, io in questo vedo un insegnamento che Cristo ha voluto darci tramite la passione del Papa. Vedo l’insegnamento a vivere la vita in prima persona invece di limitarsi a guardarla attraverso la vetrina dei media. A esserci, a sperare, pregare, agire, senza basarci sempre su cio’ che vediamo in TV o sentiamo dire dagli altri.
Io ho pregato molto per il Papa in questi giorni. ho recepito e seguito l’invito a prendere in mano un Rosario e pregare. E’ la terza volta in pochi mesi che lo uso. Per anni ho pregato da solo, a mani nude. Poi a novembre e febbraio per una persona cara e ancora in questi giorni, di nuovo con quel piccolo e rappresentativo pezzo di ferro donatomi dalla parrocchia vent’anni fa. E ho pregato per il Papa anche alle 21 e 30 di sabato, scostandomi dagli amici e dicendo loro che volevo farlo finche’ era ancora possibile, finche’ era in vita.
Ho finito il mio rosario nei minuti in cui lui, pregando, volava in cielo.
E’ stata una coincidenza bella e commovente.
Aggiungo solo che oggi ho avuto l’onore di realizzare l’introduziome e alcune didascalie per un numero del settimanale illustrato parrocchiale dedicato al ricordo del Santo Padre.
Ecco… mi sono sentito onorato dell’incarico e ancor piu’ felice che il lavoro fatto sia piaciuto.
Grazie per quello che ci hai dato, addio.
Ci rivedremo nel mondo celeste.
Prima che il Papa,
prima che il Vicario di Dio,
prima che IL testimone primo della sofferenza,
prima di tutto cio’ e’ un Uomo che ha dato tantissimo all’umanita’
e prego di cuore per lui.
Ho trovato un post che risponde a molti dei quesiti che mi ponevo sul caso di Terry Schiavo. Adesso le cose mi sono molto piu’ chiare.
Resto comunque dell’idea che sarebbe stato piu’ umano mettere fine alla sua esistenza in altro modo, indipendentemente che lei sia consapevole o meno di cio’ che le sta accadendo.
I’ll be there by your side
in the land of twilight
in your dream I will go
till we find the sunrise
Parlo del caso di Terri Schiavo.
Sul sito http://www.terrisfight.net nella sezione “multimedia” ho trovato dei video che sinceramente mi fanno dubitare delle parole dei TG: ci dicono che la signora e’ in coma vegetativo, pero’ le reazioni che ha in quei video non mi sembrano da paziente comatoso. Con gravi danni neurologici forse, ma almeno un po’ cosciente.
Ecco, se e’ cosi’ allora cio’ che sta avvenendo non e’ una “dolce morte” (a cui tutto sommato sarei favorevole, se voluta dall’interessata), e’ una lenta agonia che magari lei e’ anche in grado di percepire in qualche modo e questo lo trovo agghiacciante. Faccio appello ai lettori: qualcuno ne sa di piu’ dal lato clinico? Esattamente in che condizione e’ questa donna?
Visto che i TG preferiscono dare le notizie a meta’ mi affido alla blogosfera per capire meglio le cose.
Leggere Haramlik ascoltando la colonna sonora di Hack sign(*) e’ un’esperienza interessante. Provate se potete!
(*) e’ un anime nuova generazione che al solito esula dal concetto tutto mediasettiano di “i-cartoni-sono-cose-per-bambini-punto” e ha una colonna sonora arabeggiante cantata da una giapponesina con una voce stupenda.
Premessa: questo non e’ un post risolutivo o di buoni propositi ma solo uno specchio in ccui voglio riglettermi per capire e farmi capire…
Ieri un’amica ha fatto un’osservazione interessante: “vedo che hai conosciuto nuovi amici!”.
E’ vero, sono cambiate diverse cose recentemente. Ho rafforzato l’amicizia con un concittadino, ho scoperto in alcuni colleghi della parrocchia persone molto sensibili e affettuose, in un momento difficile per loro (e non solo) ho conosciuto meglio due amici con cui ora spesso e volentieri ci si sente per parlare anche alle ore piu’ strane e tarde.
Dovrei essere felice? Beh almeno per questo lo sono. pigro come sono prendere l’auto e andarmene con Manuel e Davide e andare da amici a 300km di distanza e’ stata un’avventura non da poco, 18 ore intense e che han avvicinato ancor di piu’ non una ma sei persone.
E dunque? E dunque mentre la mia amica ieri faceva quell’osservazione mi son sentito in dovere di rassicurarla che trovare nuovi amici non significa abbandonare o trascurare i vecchi. Il fatto e’ che forse non volevo rassicurare lei ma me stesso, perche’ ho sempre il timore di trascurare qualcuno, di non dare abbastanza a tutti. Il mio problema e’ che nelle cose metto il cuore quindi se per un periodo mi dedico a qualcuno (perche’ capita di sentirsi di piu’, perche’ ne ha bisogno o per altro) temo sempre (e qualche volta accade) che gli altri si sentano messi da parte. E’ un equilibrio difficile e io non sono ne’ diplomatico ne’ equilibrista, cosi’ per una persona che rendo felice altre soffriranno. E’ sempre cosi’ e questo momento non fa eccezione.
E’ stato un periodo difficile per molte ragioni, legate a me, agli amici e ad altre situazioni. Ora va meglio (ho superata anche una settimana di malessere fisico che ha scosso, in positivo spero, molte mie certezze) e spero di recuperare qualche situazione che forse e’ andata degradando, anche se non del tutto per colpa mia.
A tutte le persone a cui tengo e che leggono (e anche a tutte quelle che non leggono): vvb
Di tutti i blog degli amici nati negli ultimi due anni sempre meno sono ancora vitali.
E mi mancano.
Chissa’, come forse le mie parole mancano a qualcuno.
Ma e’ un periodo cosi’, non solo per gli altri.
E cosi’ domani si discutera’ una nuova proposta di legge inerente la caccia.
Francamente io non capisco cosa ci sia da discutere: la caccia e’ pura crudelta’, ne’ piu’ ne’ meno.
Braccare un animale, farlo inseguire dai cani e poi colpirlo, una o piu’ volte, lasciandolo dolorante e agonizzante in un lago di sangue e’ forse uno sport?!?
E se lo e’, perche’ si chiama omicidio quando avviene ai danni di un essere umano?
Forse che gli animali solo perche’ non parlano e hanno un’intelligenza diversa dalla nostra meritano di soffrire ed essere uccisi per il divertimento di qualcuno?
Se avete tanta voglia di uccidere, cari i mirei cacciatori, prendetevi un PC e giocate a qualche videogioco, almeno non farete soffrire nessuno!
Nella speranza di vedere un giorno un mondo in cui la caccia venga dichiarata illegale.
Cuffie, softsytnh Yamaha e un po’ di bella musica. Solo strumentale, niente strofe cuore-amore.
Un po’ di serenita’, che oggi mi hanno dato gli amici (anche quelli che forse ho trascurato) e ieri notte mi ha regalato Chiara in sogno.
Io a volte ritrovo me stesso anche cosi’… spero di ritrovare anche le parti di me e del mio mondo rimaste un po’ in ombra ma che non voglio perdere.
Dovrei parlarvi di lunedi’, lo so. E’ stata una giornata bellissima. Io e due amici siamo andati a dare gioia e serenita’ a una famiglia, soprattutto a una persona a cui tutti e tre vogliamo un bene dell’anima.
Ve lo raccontero’, ma non stasera. Stasera ho letto una cosa che mi ha colpito. Ieri e’ morto tragicamente (benedetti eufemismi giornalistici…) il piu’ famoso pediatra di Mestre, che e’ stato il medico di centinaia e centinaia di bambini della mia citta’ a partire dagli anni sessanta. E lo e’ stato anche per me, lo ricordo unn po’.
Sul Gazzettino c’e’ una lettera della figlia che accenna garbatamente alle vicissitudini affettive del padre, altra faccia della medaglia di una vita di successo e stima professionale. E ha ragione nel chiedere a chi la legge di non perdere il senso ddella vita, di sapere sempre cio’ che fa, di non fermarsi alle soddisfazioni professionali ma tenere in conto gli affetti.
Sono parole che colpiscono. E si’, cerchero’ di seguirle perche’ la vita non puo’ e non deve essere fatta solo di gioie materiali o di esaltazione per una conquista professionale. Bisogna avere amici e affetti, perche’ sono cio’ che conta. Forse sono sulla buona strada ma e’ importante prenderne coscienza ogni giorno.
Spero che Dio nel giudicare quell’uomo metta su una bilancia tutto cio’ chre ha dato e non lo punisca ma gli dia un po’ di affetto.
Da me, sulle righe di questo umile blog, arriva un semplice grazie.
Grazie, dottor Chemollo.
Non trovero’ niente…
Il tempo e’ troppo brutto per mettersi in viaggio e se comunque lo facessi troppa gente starebbe in apprensione e ne soffrirebbe.
L’umore e’ troppo nero per stare in chat, per questo sono svanito.
Provo ad ascoltare Rai dire Sanremo, vediamo se riesco a sorridere…
Qua a Mestre nevica di brutto, eran anni che non ne veniva giu’ cosi’ tanta e non attaccava pure!
Domani prendo la A14(*) e vado a Faenza. Cosa trovero’?
Se c’e’ qualcuno in ascolto e mi anticipa cosa trovero’, mi preparo spiritualmente ;-)
(*) fa figo dirlo cosi’, in realta’ e’ “domani io, Davide e Manuel -che guida- andiamo a Faenza”! ;p
E’ andato tutto bene!
Ora dormi e riposa stellina che tutte le preghiere delle persone che ti vogliono bene faranno si che gli angeli veglino su di te.
Ci siamo. Un paio d’ore e ci siamo.
Ti pensero’ e il mio cuore sara’ con te.
Un abbraccio a Kry!
Sorry x chi aspettava il seguito al post precedente ma in questi giorni non sento la voglia di parlare di me…
Posto ora per augurare buona fortuna a due care persone che oggi inizieranno un viaggio.
Per una e’ una traversata di piacere verso una citta’ lontana, per la prima volta in vita sua e nonostante mille preoccupazioni.
Per l’altra e’ una traversata verso la salute e la guarigione.
Vi auguro che il viaggio sia sereno e senza onde di tempesta.