Premessa: questo non e’ un post risolutivo o di buoni propositi ma solo uno specchio in ccui voglio riglettermi per capire e farmi capire…
Ieri un’amica ha fatto un’osservazione interessante: “vedo che hai conosciuto nuovi amici!”.
E’ vero, sono cambiate diverse cose recentemente. Ho rafforzato l’amicizia con un concittadino, ho scoperto in alcuni colleghi della parrocchia persone molto sensibili e affettuose, in un momento difficile per loro (e non solo) ho conosciuto meglio due amici con cui ora spesso e volentieri ci si sente per parlare anche alle ore piu’ strane e tarde.
Dovrei essere felice? Beh almeno per questo lo sono. pigro come sono prendere l’auto e andarmene con Manuel e Davide e andare da amici a 300km di distanza e’ stata un’avventura non da poco, 18 ore intense e che han avvicinato ancor di piu’ non una ma sei persone.
E dunque? E dunque mentre la mia amica ieri faceva quell’osservazione mi son sentito in dovere di rassicurarla che trovare nuovi amici non significa abbandonare o trascurare i vecchi. Il fatto e’ che forse non volevo rassicurare lei ma me stesso, perche’ ho sempre il timore di trascurare qualcuno, di non dare abbastanza a tutti. Il mio problema e’ che nelle cose metto il cuore quindi se per un periodo mi dedico a qualcuno (perche’ capita di sentirsi di piu’, perche’ ne ha bisogno o per altro) temo sempre (e qualche volta accade) che gli altri si sentano messi da parte. E’ un equilibrio difficile e io non sono ne’ diplomatico ne’ equilibrista, cosi’ per una persona che rendo felice altre soffriranno. E’ sempre cosi’ e questo momento non fa eccezione.
E’ stato un periodo difficile per molte ragioni, legate a me, agli amici e ad altre situazioni. Ora va meglio (ho superata anche una settimana di malessere fisico che ha scosso, in positivo spero, molte mie certezze) e spero di recuperare qualche situazione che forse e’ andata degradando, anche se non del tutto per colpa mia.
A tutte le persone a cui tengo e che leggono (e anche a tutte quelle che non leggono): vvb